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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • VOLUME IV. LETTERE (1841-1842)
    • LETTERE 1842. 15 gennaio – 29 dicembre. nn. 618–677.
      • 636
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Mie dilettissime,1

Al mio giungere all’Istituto,2 speravo di ritrovare nuove di cotesta casa, ma ciò non fu, e non le ho per anco avute.

Che cosa vuol dir ciò, mie dilettissime? Desidero di sapere lo stato di salute di ognuna, ma in particolare della madre Superiora;3 ed allo stato corporale aggiungiate lo spirituale, in particolare del come osservate le Regole, le quali mi lusingo procurerete diligentemente di esaurire, affine di rendervi più care al buon Gesù, che tener dobbiamo a noi presente in ogni nostra opera, onde seguirne le sue vestigia.

Bramo pure sapere come si mette la Pia Opera nella Parrocchia di S. Isaia, ed anche se avanza nello studio la Rosetta,4 la Bettina5 e la Rita:6 insomma tutto quello vi è stato di nuovo dopo la mia partenza.


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Riveritemi tanto il Sig. Priore,7 nonché la sua famiglia. Viene egli spesso? Ha egli messa la Pia Opera in altre Parrocchie?

E la Signora Celestina viene all’Istituto? Che fa la Signora Ballotta? La Signora Vice Anziana è fervorosa? e la sua Sig.ra Madre si è rimessa in salute, oppur è più vicina al buon Gesù sofferendo? Comunque si trovi, ella felice perché non vuole che la volontà di Dio.

La Catterina8 mi ricordo ch’era un poco tentata; vince nel combattimento? Io lo spero.

La Marianna9 sta sopra se stessa, onde non opporsi alla volontà della buona Madre Superiora, che ascoltar deve come Dio?

E la Luigia10 vince il suo fuoco? Aumentandosi nella stessa quello dell’amor di Dio, credo cesserà il suo. Perciò tutte vi lascio nel Costato di Gesù, pregandovi di quivi visitare l’immeritevole vostra madre, che lungi da voi si trova colla persona, ma non col cuore.

Osservate il capitolo dei suffragi ed adempite ai doveri,


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che sono imposti, per una nostra Consorella,11 che mancò ai vivi nella casa di Vicenza; quella benedirà ora i sacrifici, che per amor di Dio sostenne quaggiù.

La nostra Vincenza12 sta meglio, dessa cammina per l’Istituto e va in chiesetta; insomma il Signore viene glorificato in essa, tutte vi saluta caramente.

Favorite di tanto riverirmi i Signori Curato Negri,13 Zironi,14 Biavati15 ed anche il Signor D. Camillo,16 al quale parteciperete che ho guardato per i Diari a Bergamo,17 dove della solita edizione ne ho trovati due, mi si diceva però che ne attendevano da Torino di nuova edizione.

              La Vostra nel Signore Aff.ma Sorella

                                 Suor Maria Rachele Guardini

Dall’Istituto di S. Dorotea

Venezia il giorno 8 9bre 1842

 

Alla Stimatissima Signora

Suor Rosa Donini raccomandata al
Molto R.do Signor Curato Negri di S. Isaia – Bologna




1 ASDR, reg. III, p. 3.



2 Di ritorno da Cemmo.



3 Rosa Donini. Nacque a Bologna il 28-2-1787 da Alessandro e Pellegrina Gnudi. Da don Luca fu nominata superiora della comunità di Bologna, dove già era vissuta come terziaria domenicana. Nel 1852, chiese che la sua comunità dipendesse dall’Istituto di Roma, di cui era superiora la Frassinetti. Don Luca non oppose difficoltà. Morì a Bologna il 9-1-1854: cf. Memorie intorno alla Venerabile Serva di Dio Paola Frassinetti, cit., pp. 112-118.



4 Notari, figlia di Antonio e Agostina Giusti. Da don Luca fu condotta (1-1-1842) a Venezia per il noviziato. Il 7-9-1842 ritornò a Bologna e il 14 emise la professione insieme alle prime congregate. Morì il 14-7-1849 all’età di 26 anni: cf. « Libro de’ Morti della Parrocchia di San Sigismondo », n. 10, p. 17, APSSB.



5 Elisabetta Bragaglia, nata il 25-4-1827 da Pietro e Rosa Comellini; vestì l’abito religioso il 21-4-1841 ed emise la professione nel 1844: cf. lett. n. 769.



6 Cervi, figlia di Lodovico, di anni 16, probanda, ma non divenne suora (cf. lett. n. 750).



7 Don Giuseppe Monari.



8  Comellini, figlia di Paolo e Angiola Cavara: cf. registro ms., « 1844 / Stato delle Anime della Parrocchia di S. Isaia », n. 521, APSIB. Emise i primi voti il 14-9-1842: cf. doc. n. 88.



9 Baroni, figlia di Anastasio e di Teresa Corticelli. Fece la professione il 14-9-1842: cf. doc. n. 88.



10  Nucci, figlia di Giuseppe e Anna Tugnoli. Fece il noviziato a Venezia, ove emise i voti (1842): cf. doc. n. 88. Morì nel 1882 all’età di 76 anni, lasciando il ricordo di virtù.



11 Suor Maria Carolina Dal Chelle: cf. doc. n. 86.



12 Baroldi: cf. lett. n. 629.



13 Don Giacomo, figlio di Benedetto e di Elisabetta Frascaroli, parroco di S. Isaia. La comunità delle suore dorotee era sotto la sua giurisdizione. Era direttore della Pia Opera. Morì il 17-1-1849 all’età di 75 anni: cf. « Libro De’ Morti della Chiesa Parrocchiale di S. Isaia... dall’anno 1847 al 1850 », ms., p. 59, APSIB.



14 Don Domenico.



15 Don Carlo.



16 Breventani (1810-1898); vicedirettore della Pia Opera di S. Dorotea.



17 Accompagnando le suore a Cemmo, Madre Rachele fece sosta a Bergamo: cf. lett. n. 641.






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