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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • VOLUME IV. LETTERE (1841-1842)
    • LETTERE 1842. 15 gennaio – 29 dicembre. nn. 618–677.
      • 641
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

 

Reverenda Madre Superiora,1

Più volte io potevo scrivere a Lei, affine di soddisfare alla sua dimanda, ma sempre ho ritardato nella speranza di trovare lungi da qui quei suoi cari breviari. Perciò meco presi la cartina da Essa consegnatami, e giunta in Bergamo mi sono procurata il piacere di chiedere a vari librai, ma inutilmente. Risposenmi dessi che, non avendoli potuti trovare in Venezia, dove furono stampati, sarebbe difficile averli altrove. Pure non mi sono persuasa, ed anche in Verona ho chiesto, ma senza frutto; perciò dispiacente sì, ma devo manifestarle di non averla potuta servire.

Restami però la speranza di farlo in qualche altro incontro, quando Ella mi credesse capace.

Vedendo la Signora Luigia, favorisca di tanto riverirmela; dica pure alla stessa ch’io ricordo con gratitudine la bontà sua ed anche della compagna, e prego il buon Gesù a rimeritarle largamente. Desse pure non si dimentichino di me nelle orazioni loro; preghino particolarmente, quando visiteranno


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la S. Catterina,2 onde m’ottenga la stessa dal buon Gesù la grazia di non respirare che per adempiere l’amabilissima sua volontà.

Ella poi non si scordi quanto abbiamo pattuito, affinché possiamo trovarci unite a lodare Iddio nel Santo Paradiso.

Piena d’affetto nel Cuor di Gesù e di Maria, mi segno

                                                           Umilissima Serva

                                   Suor Maria Rachele Guardini

 

Dall’Istituto di S. Dorotea

Venezia il giorno 11 9bre 1842

 

Alla Reverenda Madre

La R.da Madre Suor Giacinta di S. Giuseppe
nel Monastero di S. M. Mad.na de’ Pazzi detto delle Grazie
Bologna

 





1 ASDR, reg. III, p. 6. Madre Giacinta (Maddalena) Orioli, nata a Viterbo (9-11-1791) da Giovanni e Caterina Valeri, il 1-2-1827 entrò nell’Istituto Carmelitano di Bologna. Il 27-5-1827 vestì l’abito religioso e il 21-6-1828 emise la professione. Fu direttrice delle educande, maestra delle novizie, vicaria e superiora per 15 anni. «Tutto il suo operare aveva un solo fine: l’amore di Dio! e ripiena del divino amore a Lui solo dirigeva ogni parola, ogni sua più piccola azione». Morì il 2-8-1855: cf. «Cenni biografici delle Suore defunte del Monastero di S. M. Maddalena De’ Pazzi detto delle Grazie» in Bologna, ms., pp. 37-49, ACGB.



2 Cf. lett. n. 640, nota 3.






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