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Vincenzo Carbone Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini IntraText CT - Lettura del testo |
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Mia cara Veronica,1 Il buon Pare,2 che ti saluta, premia la tua rassegnazione col permettermi di scriverti. Mia cara, egli è un precetto di Gesù Cristo quello che dobbiamo rinunciare a noi stessi, per combattere il nostro amor proprio; ed è seguito dall’altro che dobbiamo caricarci della nostra croce, se vogliamo seguirlo.3 Per conformarci adunque all’amabilissimo nostro Gesù, che sì tanti ed eroici esempi ci diede nel corso di sua vita, procuriamo, mia dilettissima, di spogliarci di noi stesse, affine di vestirci dello spirito, del quale ardeva l’amabilissimo suo Cuore, che tutto carità manda, se così mi è permesso d’esprimermi, or or delle faville onde riscaldarci, col mezzo delle sante ispirazioni; ma perché riceviamo in noi qualcuna di queste, che atte sono ad incendiarci dell’amoroso fuoco, bisogna che procuriamo di vuotar noi medesime della nostra volontà, cercando e stimando quella solo del buon Gesù, per mezzo della quale potremo santificarci prestamente, procurando in pari tempo di cooperare per l’altrui benessere. Non ti scordare che i violenti rapiscono il cielo,4 perciò vedi che ti sia dato un qualche motivo, affine di negare te stessa per amore di Gesù. La tua Rachele spera di abbracciarti più virtuosa, pel sacrificio che ora fai, ed oh! qual consolazione per la stessa in pensando che superi il sentimento di natura per piacer più al suo Signore. Godo pure che la Serafina5 si trovi bene. Fate, mie care, di crescere ogni giorno nel santo amore, al qual fine attenetevi all’esercizio della santa umiltà; la vostra obbedienza verso la Superiora6 sia tale che in essa Dio sia continuamente glorificato; le occupazioni esterne o la mancanza del Santissimo Sacramento non vi tolgano dal camminare alla sua presenza; visitatelo più volte in ispirito, e pentitevi delle volte che avrete trascurato di qui farlo personalmente; proponetevi di compensarlo quanto vi sarà possibile. L’altro giorno, ho avuto il contento di riverire il Padre Guardiano ed Isidoro.7 Dessi ti salutano tanto e dissenmi di averti scritto. Tutte le Sorelle cordialmente ti salutano, in unione alla Serafina, che le darai nuove buone di sua sorella Veronica.8 Anche le putelle vogliono essere ricordate, ma in particolare la Fanni, che si trova benissimo. La Madre Maestra9 non ti scrive, perché si è fatta male ad un piede, le si sono dovute attaccare 50 sanguette. Lascio, pregandoti di tanto riverirmi i R.di Sacerdoti, che ho nominati altra volta, ed anche quelle persone che credi per me la tua Aff.ma nel Signore Sorella e Madre Suor Maria Rachele
Dall’Istituto di S. Dorotea Venezia il giorno 21 9bre 1842
Alla Stimatissima Signora La Suor Veronica Guardini Capo di Ponte – Valcamonica
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1 ASDR, reg. III, p. 8. 2 Mons. Balbi. 3 Cf. Mt. 16, 24. 4 Cf. Mt. 11, 12. 5 Pellizzari. 6 Annunciata Cocchetti. 7 Bertolla. 8 Ottavia Pellizzari (suor Veronica), nata a Chiampo (Vicenza) il 19-2-1808 da Giuseppe e Teresa Cazzavillan: cf. « Liber Baptizatorum ecclesiae parocchialis Clampi a die prima Januari 1788 usque ad diem 31 xbris 1822», p. 221, n. 25, APCh. Entrò tra le Figlie dell’Addolorata il 6-2-1833. Morì a Padova il 1-5-1886, dopo 44 anni di permanenza in quella comunità, lasciando esempio di virtù. 9 Suor Maria Rosa Sanfermo: cf. lett. nn. 637, 638, 651. |
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