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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

Dilettissima,¹

Eccomi con voi, mia cara, per congratularmi della grazia, che vi usa il Signore, cioè pel contentamento, dimostratomi nella vostra, per aver qualche cosa da offerire al buon Gesù.

Sì, Irene mia, il cuore coi suoi affetti è la cosa più grata per Lui. Fate adunque di nulla ritenervi, ma siate generosa, ed Egli, ch’è infinitamente ricco, non si lascerà vincere da voi.

Avrei volentieri personalmente portato la lettera al R.do Padre Isidoro,² ma ciò non ho eseguito, atteso il riguardo che debbo avere ai miei poveri occhi, onde poterli adoperare.

Desso è stato a ritrovare la Fanni, che cresce molto e si diporta sufficientemente bene.

Godo anche annunciarvi che il nostro buon Pare³ sta meglio; sappiate ancora che la nostra cara Mamma⁴ sorte di casa, perciò avete un nuovo motivo per ringraziare il buon Gesù, che a noi la conserva. Fate adunque di corrispondere a questo nuovo beneficio.

Ah! cosa è mai la nostra vita, se non la impieghiamo tutta per Gesù? Con Lui adunque operiamo, e le nostre azioni riceveranno tutte un grande valore, quand’anche indifferenti fossero.

Le Suore, nonché le Novizie vi salutano tanto e vi pregano meco dal buon Gesù ogni benedizione; le ragazze pure si uniscono a far questo, e voi non cessate di pregarci lo spirito necessario alla nostra vocazione.

Procurate vestirvi bene ancor voi, essendo proprio quello di Gesù Cristo: Ignem veni mittere in terram, ecc.⁵

Vi lascio nei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, nei quali mi dico

                   la Vostra Aff.ma Sorella e Madre

                                             Suor Maria Rachele

Dall’Istituto di S. Dorotea

Venezia il giorno 28 xbre 1842

Alla Stimatissima Signora

Suor Maria Veronica Guardini

Cemmo