82. Lettera di mons. Balbi al Farina.¹

Mons.  Rev.mo

Non si sorprenda se vede mie lettere anziché della Superiora dell’Istituto.² Questa non trovasi in Venezia da dieci giorni essendo andata a Bologna ad accompagnare due Suore per l’apertura di una Casa colà;³ e non sarà di ritorno che da qui ad otto giorni. Prima ch’essa partisse aveami fatto vedere la di Lei lettera⁴ ove le parlava di una Cappa per codesto Mons. Arcidiacono, e mi disse di avere anche tosto parlato col Pellicciaio riservandosi a dargli l’ultima commissione quando Ella le avesse mandato la fodra; mi aveva poi anche interessato a fargliela questa avere quando venisse in tempo di sua assenza.⁵

Questa mattina in fatto mi pervenne la pregiatissima sua con l’unito involto, e mi affrettai tosto a mandar a chiamare il lavorante perché eseguisse le commissioni avute. Ci siamo poi mal intesi, perché quello che chiamai non ebbe alcun ordine, e non è quello che fece la sua l’anno scorso. Fa d’uopo dunque che aspetti la venuta di essa Superiora per conoscere quello che lavorò per Lei, e che ebbe la commissione recente. Se per altro da alcuna dell’Istituto avrò qualche nozione precisa non mancherò di prestarmi anche prima che giunga la Superiora. Mi faccio un dovere di prevenirla di tutto ciò per

sua quiete e norma, mentre colgo questo per me fortunato incontro di poter dichiararmi

                                    di V. S. R.ma
U.mo D.mo Obb.mo Servitore

                                         Rizzardo Roberto Balbi

Venezia 15 7bre 1842

T.p. Venezia 19 Set. – Vicenza 20 Set.

A Mons.  Rev.mo D. Antonio Farina

Canonico della Cattedrale di Vicenza