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Vincenzo Carbone Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini IntraText CT - Lettura del testo |
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Mia Dilettissima,1 Solo ieri ho ricevuto la vostra, scritta fino dal decorso 9bre. Io vi ringrazio assaissimo per le dimostrazioni che mi fate riguardo al vostro affetto, e mi conosco immeritevolissima della bontà che sempre mi usaste sì voi come gli amatissimi vostri fratelli,2 per cui conserverò nel mio cuore viva la gratitudine, anzi con tutta sincerità vi dico ch’io godrei sommamente, se vi determinaste di lasciarvi qui godere con loro. D’altronde debbo con ingenuità dirvi che benedico il Signore che abbia scelto me miserabile per l’opera sua; perciò se per una parte mi duole trovarmi da voi lontana, confortami la speranza che un giorno ci troveremo unite per non dividerci mai più. Io credo che non si possa pensare alla brevità della vita, senza sentirsi crescere il desiderio d’offerire qualche nuovo sacrificio al buon Gesù. Procuriamo adunque, mia carissima, di cogliere le piccole occasioni, se ci mancano le maggiori, e Dio, che vede il nostro cuore, le aggradirà volentieri. Mi rincresce che la Bettina Santoni siasi trovata gravemente ammalata; ora voglio sperare si sarà rimessa. Poverina, pare proprio che il buon Gesù la voglia purificare in questo mondo!3 Felice lei che le viene così dato motivo di sperare che, sciolta dai lacci del suo corpo, tosto anderà in braccio a Lui, per goderlo in tutta l’eternità. Ricordatemi ad essa, e pregatela nelle sue croci ricordarsi anche della mia povera anima. Questo pur fate colla Turri, che tanto saluterete per me. Ciò non lasciate di fare anche voi con i vostri fratelli, ai quali mi presenterete doverosa, e mi ricorderete anche a quelle persone che voi credete. Qui, nella misericordia di Dio, continuano le cose a progredire bene. Sua Eminenza il nostro Patriarca4 n’è beato. Il giorno 18, siamo state onorate della visita di Sua Altezza il Viceré,5 il quale ha avuto la bontà di trattenersi più di due ore, onde esaminare le scuole, nonché i registri della Pia Opera, mostrando in tutto la più viva soddisfazione. Io prego il buon Gesù, e voi meco unitevi, affine ci accresca nel suo santo amore, perché poco importerebbe che soddisfacessimo i Sovrani e la società, se Dio non fosse di noi pago. Io vi lascio, mia cara, nei Cuori Santissimi di Gesù e di Maria, ove vi visiterò la Vostra Aff.ma Sorella in G.C. Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea Venezia il giorno 24 Febbraio 1843
Alla Stimatissima Signora La Signora Antonia Zanzotti – Trento
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1 ASDR, reg. III, pp. 49-50. 2 Giovanni e don Bartolomeo. 3 Cf. lett. n. 773. 4 Jacopo Monico. 5 Rainieri: cf. lett. nn. 703, 704, 705, 706, 707. |
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