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Vincenzo Carbone Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini IntraText CT - Lettura del testo |
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Stimatissima Signora e mia cara Madre,1 Io sono con questa mia a congratularmi del suo miglioramento, che desidero sia permanente.2 Dal Signor Don Luigi Caburlotto3 hanno inteso le poco buone nuove di Maria Rosa,4 la quale da nove giorni è stata presa da forte infiammazione di petto, e quantunque le sieno state fatte più emissioni di sangue e replicate applicazioni di sanguisughe, pure la malattia è ancora nel suo forte. La prego adunque raccomandarla al Signore, acciò se gli piace voglia rimetterla in salute. Nel presentarmi doverosa al Reverendissimo Monsignor Superiore,5 lo supplichi di particolarmente ricordarla nel Santo Sacrificio. Faccia aggradire i miei saluti alle care sue Figlie, eccitandole a tener presente l’ammalata nelle loro orazioni.6 Io mi trovo in piedi forzata dalla necessità, stante alla molteplicità delle cose, ma sentomi grandemente abbattuta. Con verace stima mi segno di
Lei Suor M. Rachele Guardini
Venezia dall’Istituto di S. Dorotea il 7 Maggio 1843 T.p. Venezia 8 Mag. – Vicenza…
Alla Stimatissima Signora La
Signora Redenta Olivieri
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1 ASDV, I. 176; ASDR, reg. III, p. 57. 2 Cf. doc. n. 91. 3 Nacque a Venezia (7-6-1817) dai coniugi Angelo detto Toscan ed Elena Giove. Studiò presso la scuola dei fratelli Cavanis e nel 1835 entrò nel seminario patriarcale. Il 24-9-1842 fu ordinato sacerdote e mandato come cooperatore nella parrocchia di S. Pantaleone. Nel 1843 fu nominato vicario della parrocchia di S. Giacomo dall’Orio, e il 16-10-1849 ne divenne parroco. In entrambe le parrocchie fu assistente della Pia Opera. Con la collaborazione di Maria Vendramin, anziana della Pia Opera a S. Giacomo dall’Orio, nel 1850 fondò le Figlie di S. Giuseppe. Aveva profonda stima per don Luca e lo invitò a predicare nella sua parrocchia gli esercizi spirituali (1855) ed il quaresimale (1860). La 3a domenica di aprile del 1866, nella riunione delle cooperatrici della Pia Opera, il Caburlotto «raccomandò caldamente di pregare per l’anima del Fondatore di tal Opera che di fresco era trapassato, rammentando alcuna delle sue eroiche virtù e specialmente di quell’ardente zelo di carità che tutto lo divorava per un’Opera sì santa e finì coll’animarle alla imitazione per non essere figlie degeneri di sì gran Padre»: registro della «Parrocchia di S. Giacomo dall’Orio, anno 1850», cit., p. 56. Nel 1872 lasciò la parrocchia, per dedicarsi completamente al suo Istituto. Fu canonico onorario della basilica di S. Marco e cavaliere d’Italia. Morì il 9-7-1897: cf. Monsignor Luigi Caburlotto e le Figlie di S. Giuseppe, Venezia 1937; G. KuljaniĆ, Caburlotto Luigi, in Dizionario degli Istituti di perfezione, vol. I, Roma 1974, coll. 1692-1693. È in corso la causa di canonizzazione. 4 Sanfermo. 5 Farina. 6 La Olivieri, il 10 maggio, prot. n. 136, rispose «di far pregare per la Sanfermo, aggiunge le particolarità sulla salute di se stessa in bene, ma come ancora non sia uscita di casa». |
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