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Vincenzo Carbone Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini IntraText CT - Lettura del testo |
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1 Quantunque il dolore di capo mi continui, posso, grazie [a] Dio, starmi tutta la giornata in piedi, ed agire secondo i bisogni dell’ufficio mio. L’altro giorno, è qui stato il precettore2 dei Signori Conti Sebregondi, affine di portarmi le nuove loro unitamente ai saluti, che furonmi carissimi. Lo stesso mi ha trovata in tanto abbattimento ch’io piangevo come bambina, e ciò per essere stata ingannata. Persona di molto riguardo3 mi offerse una giovane,4 ch’ebbe le cataratte con altre malattie. Nulla mi disse di ciò, anzi nel proporla m’assicurò esser dessa molto brava di lavori, sana e che potrebbe nel corrente anno sostenere gli esami come maestra. L’ardente desiderio che sento di concorrere, se mi fosse possibile, alle brame di Monsignor Squarcina,5 mi fece risolvere ad accettarla, senza niun mezzo di sussistenza. Quando ciò mi è venuto all’orecchio, l’ho fatta visitare, per cui sono stata dal chirurgo assicurata non veder essa dal destro occhio, ma siccome la giovane diceva di vedere, mi tacqui al momento, ed il secondo giorno la pregai coprirsi il sinistro, affine di esperimentare se vedeva, ma la trovai ottenebrata del tutto. Io ho scritto alla persona, che si era interessata, mostrando l’impossibilità mia di aggravare l’Istituto,6 ma la poverina fa compassione; prega, piange, affine d’essere tenuta, ma mancanmi i mezzi. Per questo ed altri motivi, sono così triste che tutto divienmi pesante. Mio Dio, vado ripetendo, quando sarà che l’anima mia, sciolta dai legami della carne, vi amerà perfettamente? Quel dover sempre temere l’inganno, riescemi troppo penoso, ed è pur questa la sorte presente di quelli che debbono trattare colla società. La Faroni7 ha preso la determinazione di abbracciare l’Istituto, ed io sono contenta. Giovedì prossimo, la stessa vestirà l’abito sacro alla Santa Vergine Dorotea. Favorisca presentarmi doverosa con tutti di sua famiglia, mentre rispettosa Le bacio la sacra mano, pregandola di benedirci Umilis.ma Dev.ma Obbl.ma Figlia Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea Venezia il giorno 20 9bre 1843
Al Molto Reverendo Signore Il Molto Reverendo Sig. Co. D. Luca – Bergamo
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1 ASDR, reg. III, pp. 86-87. 2 Don Bernardo Bianchi: cf. lett. n. 776. 3 Mons. Giuseppe Maria Belloni. 4 Teresa Zanini. 5 Cf. lett. nn. 770, 773, 774. 6 Cf. lett. n. 775. 7 Maria Luigia. |
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