Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Vincenzo Carbone Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
810
Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Eminenza,1 Non così tosto fui messa in cognizione dell’impegno, col quale Vostra Eminenza opera in vantaggio del nostro appena sorto Istituto, che mi nacque il pensiero d’incomodarla con questa mia, onde porle sott’occhio un articolo delle nostre regole che abbisogna di maggior schiarimento. Forse sarà necessario a me più lume, pel che ringrazierò Dio ed anche Lei se farammi la carità illustrarmi. Nell’articolo «Pratiche di pietà», evvi questo periodo: «le Suore si metteranno in istato di comunicarsi tutte le Domeniche e feste dell’Istituto. Potranno inoltre comunicarsi più spesso colla licenza del Confessore, e col consenso della superiora, che potrà loro togliere la Comunione, quando lo credesse conveniente alla gloria di Dio, ed al maggior bene della loro anima».2 Il buon Gesù, che per solo suo amore trovomi caricata del pesante ufficio di Superiora, sa ch’io non cerco altro che di adempire la sua volontà, per la quale volentieri darei la mia vita. Prevenuta dunque l’Eminenza Vostra del fine col quale opero, e della caritatevole premura dei Superiori, e particolarmente per le instancabili attenzioni di questo Monsignore Vicario Generale,3 procedono bene le cose riguardanti questa Comunità; tuttavia permette il Signore che qualche individuo, sia per natural pigrizia o dipendente dalla irriflessione, cadano in mancamenti, perciò lagnandomi di loro negligenza nei propri doveri, appoggiata al suddetto periodo, ho loro sospesa la S.ta Comunione, fintantoché si fossero presentate al Confessore,4 che ogni otto giorni le accoglie. Questa cosa non piacque allo stesso, e se fosse meno pio, direi ch’è geloso dei suoi diritti, mentre con forza disse non volere che nessuno entri nella direzione sua delle anime. Ho partecipato ciò a Monsignore Vicario, dicendogli ch’io non opererò mai contro mia coscienza che dicemi, lasciando correre le mancanze leggere con indifferenza, diminuiranno in grazia e poi cadranno gravemente. Desso consigliommi mostrar la mancanza commessa, dicendo loro: io non mi accosterei così alla Santa Comunione; voi esaminate la vostra coscienza e fate quello vi sentite. Sono intimamente persuasa che il solo peccato mortale impedisce la Santa Comunione; credo che più onoriamo Dio quanto più confidiamo, nonostante io sento una grande pena per questa diversa opinione del Confessore, per cui con sincerità dico a Vostra Eminenza ch’io sarei contenta di morire piuttosto che il Signore permettesse che avvertitamente commettessi una cosa, benché piccola, contraria alla sua S.ta volontà. Troppe grazie continuamente riceviamo dall’amabilissimo Gesù, per non cercare di corrispondergli colla possibile a noi fedeltà. Chiedo a Vostra Eminenza perdono per la prolissità, e prego il buon Gesù a largamente compensarla. Rispettosa, le bacio il Sacro Anello, mentre ossequiosa mi segno Umilis.ma Devotis.ma Obbligatis.ma Serva Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea Venezia li 30 Gennaio 1844
A Sua Eminenza Reverendissima L’Eminentissimo Cardinale5 Vicario
di Sua Santità
|
1 ASDR, reg. III, p. 104. 2 In qualche punto la citazione si discosta dal testo delle Regole, p. 21: «… si metteranno in istato di comunicarsi tutte le Domeniche e feste della Chiesa, e dell’Instituto. Esse potranno comunicarsi più spesso colla licenza del Confessore, e col consenso della superiora, che potrà loro togliere la Comunione quando lo credesse convenevole alla gloria di Dio, ed al maggior bene della lor anima». 3 Balbi. 4 Don Antonio Scarsi detto Scuoda. 5 Costantino Patrizi. |
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL |