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Vincenzo Carbone Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini IntraText CT - Lettura del testo |
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1 Prima di sortire dalla stanza, voglio mantenerle mia parola in dar a loro relazioni del nostro viaggio da Bologna fino qui. Martedì2 siamo partite alle ore quattro, come sanno, e giunsimo in Ferrara alle 9, ma siccome Maria Rosa3 era molto spossata, e continua tuttora, così ho creduto bene fermarmi alla locanda vicina. Di là non mi sono allontanata fino al momento del nostro partire per Rovigo, ch’è stato alle 31/2 pomeridiane. Ci siamo fermate in locanda,4 la notte, perché l’ora era tarda di andare presso Monsignor Vescovo,5 il quale ha fatto un forte lagno, mentre desiderava fossi da lui a pernottare. Abbiamo trattato l’affare della fondazione, presente il Signor Vianello, che ha visitato la casa di qui, nel tempo di mia lontananza. Desso è molto propenso, e dice che preferisce il nostro Istituto a tanti altri da lui visitati. Basta, vedremo quello farà il buon Gesù. In Venezia siamo arrivate alle otto del mercoledì.6 Quale sia stata l’allegrezza di tutte queste creature al nostro giungere, non sono certo capace di esprimerlo. L’Irene7 mi ha veduta dal parlatorio, dove stava con una Signora; diede senza riflessione un grido, al quale tutte si avvidero della nostra venuta, ed in un momento si erano tutte riunite al mio collo e gridavano: è proprio venuta; sì l’abbiamo con noi, di maniera che la Signora piangeva ed era incantata. Più tardi, chiamavano le fanciulle a cena, ed esse rispondevano che non importava loro, per cui, vedendo le poverine non allontanarsi, dissi: ho voglia io pure di mangiare; così si rallegrarono, ma non sapevano mettersi a tavola, per non scostarsi.8 Non ho ancora veduto il buon Pare,9 dunque non mi è nota la causa delle espressioni scritte. Lascio, per andare dal mio buon Pare, ringraziando la carità loro della pazienza usataci nel viaggio. Favorisca riverire per me tutta la rispettabile sua famiglia, e pregola di benedirci Umilissima Dev.ma Obbligatissima Figlia Suor Maria Rachele Guardini Dall’Istituto di Santa Dorotea Venezia il giorno 27 Giugno 1844
Al Molto Reverendo Padre Il Reverendo Signor Conte D. Marco Passi –
Bergamo
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1 ASDR, reg. III, p. 124. 2 Il 25 giugno. 3 Sanfermo. 4 Delle Tre Corone: cf. lett. n. 855. 5 Bernardo Squarcina. 6 Il 26 giugno. 7 Suor Veronica Guardini. 8 Quando Madre Rachele rientrava da un viaggio, era sempre un motivo di grande gioia per le suore e le ragazze. 9 Mons. Balbi. |
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