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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

Monsignore Reverendissimo,¹

Piena di santa esultanza, ringrazio il Signore per l’impulso che ha dato all’ottima Imperatrice a loro ed a nostro riguardo.

Nell’atto stesso che ricevevo la sua lettera, io avevo tra le mani una del Principe Maggiordomo,² dove rimettevami cinquecento fiorini, per supplire a varie spese per la nostra chiesetta.³

Dalla porgitrice Maria Rosa⁴ udirà come il buon Gesù sa tenermi contrappesata, battendomi e consolandomi, affine non ecceda nell’allegrezza, e non venga meno per l’abbattimento.

Sono sicura che tutto quello che Dio permette, non può essere che buono, e non saprei chiedergli altro fuori del suo volere, tuttavia con varie dimande come tengo dell’Istituto, sento pena in dover allontanare di quelle che sarebbero atte,⁵ e per loro sola volontà pongono impedimento alla grazia.

Ella mi preghi la fortezza necessaria, onde possa vincere sempre il nemico.

Piena di rispetto, Le bacio sua sacra mano, pregandola benedirmi

Umilis.ma Dev.ma Serva ed indegna Figlia

                                Suor M. Rachele Guardini

Il dì 21 Luglio 1844

A Monsignore Reverendissimo

Il R.mo Monsignor Antonio Farina

Vicenza