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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

Sofia,¹

Nell’atto che vi rimetto questi certificati, ripeto quanto vi dissi a voce, acciò non crediate che per aver dato a vostro Signor Zio i cinquanta fiorini, riguardo il vostro mobigliare di camera per toglier esso dalle seccature, abbia cambiato di opinione.

Per quanto esamini la cosa, trovo che, se fossi nel vostro caso, mi terrei per assolutamente obbligata di pagare pel vostro mantenimento fino almeno al luglio anno 1842, epoca che riceveste la patente di Maestra, e mostra essa il tempo del vostro pensare a voi, ed occuparvi a vostro vantaggio.

Consigliatevi con chi credete, purché sia buon cristiano e sano teologo, non potrà dispensarvi da questo dovere.

Voi stessa riflettete quanto volete, mentre dico ancora, se per favorire la vostra vocazione vi accettavo pel tenue mantenimento di sei mesi, voi facevate allora conoscere voler permanere nell’Istituto, come lo comprova l’abito religioso vestito.

Mi viene pur da ridere, quando penso che vostro padre dice non esser valevole l’obbligazione da voi fatta. Oh bella! Siete forse pupilla? O vi ho forse sforzata?

L’età vi capacitava e la vostra incostanza mi ha dato sì buon avvertimento; perciò vi ripeto ch’io non vi dono ciò che dovete all’Istituto; questo portatevelo nel cuore, ovunque andate, perché non sono padrona, ma destinata per Madre.

La ragione che qui abbiate affaticato, come dice vostro padre, non ha forza, mentre ognuna di noi affatichiamo e non per noi, né per mercede, ma per amore di Dio, attesoché il poco che abbiamo anche dalle fanciulle paganti non basterebbe per mantenerle, se non lavorassimo.

Vi saluto

                             Suor Maria Rachele Guardini

                             Madre dell’Istituto a cui le apparteneste,

                                               ed ora le dovete

Alle 2 antimeridiane

Il giorno 24 Luglio 1844

All’Ornatissima Signora Sofia Ziller

Tirolo