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| Vincenzo Carbone Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini IntraText CT - Lettura del testo |
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981 Imperial Regia Delegazione,1 La sottoscritta Superiora dell’Istituto di Santa Dorotea supplica cotesta I.R. Delegazione, quale sua tutoria Autorità, volerle concedere l’autorizzazione d’accettare liberamente, e senza beneficio d’inventario, l’eredità lasciata al detto Istituto dalla bresciana Luigia Faroni,2 qui Suora Professa, e ciò analogamente al Decreto di cotesta I.R. Delegazione 2 Novembre corrente N. 24495/3269 diretto a Monsignor Balbi Arciprete di S. Marco qual Direttore dell’Istituto medesimo.3 Suor Maria Rachele Guardini Venezia il giorno 16 9bre 1844
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1 ASDR. La delegazione provinciale aveva trasmesso a mons. Balbi copia del testamento della defunta Maria Luigia Faroni, pregandolo di indicare la persona rappresentante dell’Istituto «nella ventilazione dell’eredità, con avvertenza che dovrà esser chiesto a quest’autorità tutoria dalla Priora dell’Istituto l’autorizzazione per l’accettazione»: minuta, N. 24495/3269, ASV, Governo, 1845-49, 70, 1/9 (b. 7450). Balbi rispose il 15-11-1844: «Alla Ces. Reg. Delegazione Provinciale in Venezia. Non è l’Istituto di S. Dorotea un Istituto di clausura, quindi potendosi prestare pella ventilazione dell’Eredità lasciata dalla defonta Suor Maria Luigia Faroni la Superiora stessa dell’Istituto stesso Suor Maria Rachele Guardini, il sottoscritto qual Direttore del medesimo dichiara ch’essa Superiora si occuperà in queste pratiche che sono di metodo in simili circostanze. Tanto serve a riscontro della Nota N. 24495/ 3269 del 2 cor.e ritornando il comunicato»: ASV. 2 Cf. lett. n. 966, nota 6. 3 Nell’annotazione di ufficio, posta sulla lettera del Balbi, si legge: «La Superiora dell’Istituto di S. Dorotea – Ricerca autorizzazione di accettare l’eredità della fu Luigia Faroni – n. 26911/3542 = 26912/3543 VI. Attergato (Sopra Copia d’occhietto). / Si ritorna alla Molto R.da Madre Superiora dell’Istituto di S. Dorotea, onde all’appoggio dell’Inventario voglia nuovamente ricercare l’autorizzazione di accettare l’Eredità di cui trattasi, alla quale l’Istituto non può adire se non col beneficio dell’Inventario. Venezia 3xbre 1844. D. Lomboni»: ASV. |
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