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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume V. LETTERE (1843-1844)
    • LETTERE 1844. 5 gennaio – 30 dicembre. nn. 801–1023.
      • 991
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Reverendissimo Sig. Arciprete,1

Sono con rincrescimento a significarle spiacevole cosa. Come avrà inteso dalla Bandoli, che sta benissimo e fa bene, la Pirazzini, fino dal primo giorno ch’è giunta in Venezia, ha cominciato a star male. Molti purganti sono stati dati alla stessa, ma con poco vantaggio, per cui disse il medico essere questo un effetto dell’aria, e vedendola molto oppressa dissemi di scriverle, acciò possa rimpatriare la stessa, onde non avesse a deperire.

Ella ricorderà che, quantunque senta una grande brama di giovare al prossimo, ed in particolare quando il bisogno è maggiore, pure non sapevo determinarmi ad abbracciare subito2 questa sua ed anche mia cara Massa Lombarda, ma veduto il reale bisogno, con non poca pena ho costì dato le mie due carissime figlie,3 nella speranza che le due insinuate dovessero riuscire; ma sia benedetto Iddio, al quale piace tenermi visitata nella persona della Pirazzini.

Poveretta! Io spero che la carità di Lei e dei Signori Amministratori4 verrà in soccorso della stessa, e la Geltrude5 in sua vece mi dirigeranno.


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Per minor dispendio le dico: se la persona, destinata per condurmi la Geltrude, come spero, e prendere la Rosa, venisse anche in Padova solo, basta ch’Ella mi faccia di ciò avvertita del giorno ed io manderò colà l’una per prendere l’altra.

Si potrebbe ancora, quando i Signori Amministratori credano, qui tenere la mobiglia di Rosa per Geltrude, mentre la prima nominata potrà costì usare quella della seconda.

Lascio, pregandola presentare i miei doveri ai Sig.ri Amministratori ed a tutti della sua cara famiglia.

Mi saluti le Suore, delle quali desidero nuove

                          Umilissima Dev.ma Serva

                                    Suor Maria Rachele Guardini

 

Il giorno 25 9bre 18446

 

Al Reverendissimo Sig. D. Emidio Foschini

Massa Lombarda





1 ASDR, reg. III, p. 192.



2 Cf. lett. n. 861.



3 Suor Marianna Roberti e M. Giuseppa Cominelli.



4 Filippo Cavina e Filippo Montanari.



5 Bonvicini, nata a Massa Lombarda il 5-3-1827 da Giuseppe e Rosa Penazzi, entrò nell’Istituto delle Dorotee di Venezia il 13-9-1851. Fece la vestizione il 4-1-1852 e la professione il 1-1-1856. Fu superiora in varie case, a Padova (S. Pietro, S. Rosa), a Fusignano e a Thiene. Fu anche superiora provinciale a Forlì (1877-1884 e 1891-1898) e assistente generale (1889-1891). Morì a Venezia il 23-3-1904.



6 Questa lettera e la seguente portano la medesima data: 25 novembre 1844. Riteniamo che una delle due date sia errata, perché tra le due lettere deve esserci stata la risposta del Foschini, come traspare dalla lett. n. 992.






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