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Vincenzo Carbone Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini IntraText CT - Lettura del testo |
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Eminenza,1
Il prossimo volgere dell’anno dammi ragione d’impugnare la penna, onde assicurare l’Eminenza Vostra; soddisfo2 al giustissimo dovere che tengo di pregare specialmente in questi santi giorni l’amabilissimo nostro Salvatore, acciò Le conceda quelle grazie, che la bella sua anima sa desiderare, sicura che tutte tutte saranno secondo il Cuore dell’amantissimo nostro Gesù. Prima d’ora poi, come a Protettore della nostra povera Congregazione, mi sarei fatta dovere farle avere copia della lettera ufficiale scrittaci dal nostro piissimo Cardinale Patriarca,3 benignissimo Padre nostro, ma fino a questo punto sonomi trattenuta, per non abusare della bontà e gentilezza di Vostra Eminenza. Ora godo nel Signore poterle anche
significare di- la Pia Opera,5 che spero6 vorrà Dio sempre più bene- Le stesse nuove mi vennero dalle altre case. Ciò sia detto a gloria di Dio ed a consolazione dell’Eminenza Vostra, che con tanto cuore onora la nascente nostra povera Congregazione. Prostrata, chiedo a Vostra Eminenza per tutte la Santa Benedizione, mentre ossequiosa Le bacio suo Sacro Anello Umilissima Dev.ma Ossequiosissima Serva Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea Venezia il giorno 27 xbre 1844 T.p. Venezia 27 Dec. – Direzione di Roma 2 Gen. 45
A Sua Eminenza L’Eminentissimo
Cardinale C. Patrizi
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1 ASVR, plico 35, 1815-1851, Atti della segreteria del Vicariato, fasc. 12; ASDR, reg. III, p. 202. 2 Nella trascrizione si legge: «… che soddisfo...»: reg. III, p. 202. 3 Cf. doc. n. 125. 4 Marianna Roberti e M. Giuseppa Cominelli. 5 In una lettera del 16-12-1844 del Foschini al Monico leggiamo: «[…] gratitudine, stima altissima che ò dell’Eminenza Vostra Rev.ma mi muovono a scriverle. Se qui mi vedo le Suore di S. Dorotea il maggior debito lo tengo con Lei da cui dipendeva permettere o vietare che le avessi. E Lo colmi pure di benedizioni il Signore per aver acconsentito a cosa allora di tanto mio desiderio, adesso di tanta mia consolazione. La loro vita è veramente odore di diletto a questa mia chiesa e le loro industrie, il loro esempio, edificazione a questa famiglia del Signore»: BSPV, busta 923. 6 Nella trascrizione si legge: «spera». |
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