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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

Illustre Signore,¹

Non v’ha dubbio che, per ascendere l’eminente posto di Presidente, dato avrà prove della sua dottrina, ma più credo della cognizione del cuore umano. Questo titolo è appunto quello che mi dà coraggio di manifestarle un mio scontentamento.

Sono persuasa ch’Ella avrà in me scoperto una grande schiettezza, la quale non è sì facile a trovare all’epoca presente, mentre purtroppo trovansi adulatori d’ogni genere; nemica di questi ad ogni tempo, le dico non essere propria la maniera con cui trattano la Carlotta.

Sento dirmi: la sua leggerezza ci ha così disgustati che veramente non abbiamo piacere in vederla. Ah, se il nostro buon Dio facesse in questo modo, poveri noi!

Ritenga pure che se Carlotta non possiede quella fermezza che sarebbe desiderabile, tuttavia sente molto e conosce la poverina sua triste situazione, mentre non so che cosa vi può  essere di più duro a questo mondo per una figlia ch’Ella non abbia.

La supplico ricevere questi miei sentimenti come una prova dei buoni diportamenti di sua figlia.

Nulla dico riguardo agli auguri di felicitazione che si competerebbero in questo momento, persuasa verrà Egli, e così potrò farli di persona.

Con estimazione la riverisco e mi segno

                                                    Umilissima Serva

                                   Suor Maria Rachele Guardini

Il giorno 30 xbre 1844

All’Illustre Signore

L’Illustre Signor Francesco Serafini

Presidente ai mercantili – S. P. M.