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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

Molto Reverendo Padre,¹

Benché al presente mi trovi sufficientemente migliorata, tuttavia non sono in grado assicurarla di mio proprio pugno che la mancanza ai vivi di cotesta degnissima Direttrice² ha veramente rammaricato il mio cuore, attesa la stima che sentivo per sì ottima persona.

Prego, Reverendo Padre, il buon Gesù a consolarla, e confidiamo che, se gli è piaciuto toglierle tanta parte, le ridonerà altro valevole braccio, che sostegno e regime sia del pio di Lei Istituto.

Appena pervenutami la dolente nuova, ho fatto a quell’anima benedetta applicare suffragi, onde se ancor si trovasse fra le purganti pene, sollecitamente le sieno dischiuse le porte della Gerusalemme celeste, affine si bei del nostro buon Dio.

Favorisca ricordarmi a tutte le care sue figlie, aggiungendo per me quei conforti, che possano mitigare il loro dolore.

La supplico avermi presente nel gran Sacrificio, mentre rispettosa bacio sua sacra mano segnandomi

                                                   Umilissima Devotissima Serva

                                     Suor Maria Rachele Guardini

Il giorno 28 Gennaio 1845

Al Molto Reverendo Padre³