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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume VI. LETTERE (1845-1853)
    • LETTERE 1845. 2 gennaio – 25 dicembre. nn. 1024–1094.
      • 1050
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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Dilettissima,1

Ho ricevuto la vostra letterina, dalla quale ho compreso che mancaste ai vostri proponimenti.

Che cosa dirovvi per questo? Niente più di quello che tante altre volte vi ripetei, ed è di esaminare se mancaste per fragilità o per negligenza; nel primo caso, umiliatevi avanti al nostro buon Iddio, riconoscete la vostra pochezza e compiacetevi ch’Egli sia infinita bontà e sapienza; nel secondo caso, prostratevi ai suoi piedi, chiedetegli perdono e proponete, coll’aiuto del buon Gesù, di stare sopra voi stessa in avvenire.

Ricordatevi, mia cara, ch’evvi bisogno di vegliare attentamente sulle piccole cose, affine di non cadere nelle grandi mancanze.

Altro motivo più nobile dev’essere quello appunto di pregiare il titolo che portate, cioè sposa del Salvatore. Vergogniamoci proprio tutte le volte che non sappiamo vincere noi stesse per amore di Quello che, dopo aver consumato sua vita onde salvarci, con tanta carità ci chiamò alla sua dolce sequela.

Ah, comprendessimo noi bene la grazia della vocazione, oh con quanta più diligenza e fervore serviremmo l’amabilissimo Gesù! Fate adunque di tenervi alla sua presenza; questa vi farà più riflessiva, e potrete così confortare anche il suo Sacro Ministro, che tanto zelo tiene per la vostra santificazione.

Presentate i miei doveri ed anche quelli di D. Marco2 a


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Monsignore.3 Dimandategli poi se ha preparato l’articolo pel secondo semestre degli Annali, mentre potrebbe prenderlo il Signor Conte D. Marco, che sarà costì mercoledì prossimo.

Fatemi sentire alla buona Maria Regina4 ed alle Monache5 sensibile per la perdita quaggiù fatta della bell’anima Manzoni,6 ed assicuratele che ricordiamo giornalmente le Consorelle loro tutte a Dio.

Salutatemi caramente la Melchiori,7 e ditele che il Superiore dei Fate Bene Fratelli mi ha significato avere nello stabilimento il Fassina.8 Tosto che potrò allontanarmi dall’Istituto, anderò a visitarlo.

Il Signore vi benedica tutte, mie care; fate, per carità, di crescere nel santo amor di Dio, ed ogni cosa supererete con facilità; non dimenticatevi mai perché siete costì.

Grande Iddio, vi prego, assisteteci acciò possiamo tutte una volta essere con Voi per tutta l’eternità

     la Vostra Aff.ma Madre in G.C.

                                  Suor Maria Rachele Guardini

 

Il giorno 11 marzo 1845

 

A Suor Maria Catterina Gavazzi – Padova




1 ASDR, reg. III, p. 217.



2 Si trovava a Venezia per il corso di esercizi spirituali alle educande: cf. lett. n. 1047.



3 Vincenzo Scarpa.



4 Zanolli.



5 Cf. lett. n. 616, nota 2.



6 Marina Vittoria (suor Maria Camilla), figlia dei nobili Pietro e Camilla Morosini, ex monaca benedettina, morta il 19-2-1845 all’età di 83 anni: cf. registro «Morti della Catt.e», vol. VII, parte II, p. 55, ACP.



7 Teresa Fassina.



8  Cf. lett. n. 1000.






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