1-500 | 501-1000 | 1001-1346
Libro, Canto, Ottava, Verso
1001 2, 23, 29, 227| E Maradasso più gli era vicino:~
1002 2, 23, 41, 327| Era Olivier di lui poi più maestro,~
1003 2, 23, 44, 349| de essi a tristo partito era,~
1004 2, 23, 45, 357| E di suo scampo non ve era mestiero,~
1005 2, 23, 46, 365| Quale era grosso e ponto nol diffese,~
1006 2, 23, 57, 451| Forte era Calabron, re de Aragona,~
1007 2, 23, 58, 459| Come era quel Larbino e Calabruno,~
1008 2, 23, 60, 474| Questo era Maricoldo di Galizia,~
1009 2, 23, 60, 476| Che a riguardare egli era una tristizia.~
1010 2, 23, 63, 504| Dal capo al piè di sangue era coperto.~ ~
1011 2, 23, 66, 526| Poi Dorifebo, che era di Valenza,~
1012 2, 23, 69, 546| Tutto era sangue dal capo alle piante:~
1013 2, 23, 73, 581| Bavarte era davanti e Languirano~
1014 2, 23, 73, 582| Ciascuno era de un regno incoronato),~
1015 2, 24, 5, 35 | allora non sapea chi egli era;~
1016 2, 24, 14, 105| Quel di Cologna, e questo era Picardo:~
1017 2, 24, 15, 113| conte Ansaldo, il quale era alemano,~
1018 2, 24, 26, 201| Né il cognoscea, tanto era sanguinoso,~
1019 2, 24, 26, 205| Come era andato il fatto doloroso,~
1020 2, 24, 26, 207| Era abattuto, de la vita in
1021 2, 24, 27, 210| Ed era seco a lato Balduvino,~
1022 2, 24, 27, 212| Però che anch'esso a Carlo era vicino.~
1023 2, 24, 33, 261| Grassa era la sua mula, e lui più grasso,~
1024 2, 24, 35, 275| Questa è gente pagana, che era involta~
1025 2, 24, 35, 277| E dietro tanta vi ne era aricolta,~
1026 2, 24, 37, 293| Di Corduba era il conte qua venuto~
1027 2, 24, 39, 305| Questo era il conte de Alva, Paricone:~
1028 2, 24, 39, 308| Però che quel de Carlo era già perso;~
1029 2, 24, 40, 314| Perché non era apena in su la sella,~
1030 2, 24, 46, 364| stati in arme al sol che era già basso.~
1031 2, 24, 47, 370| E se non era quello elmo affatato,~
1032 2, 24, 47, 374| Che era di nerbo e di piastra ferrato;~
1033 2, 24, 50, 394| A che era stato e la vergogna tanta,~
1034 2, 24, 62, 489| Di Malica segnore era il pagano~
1035 2, 24, 62, 493| A Rodamonte, il quale era lontano~
1036 2, 24, 63, 498| Quel di Bertagna, che era rimontato;~
1037 2, 24, 66, 523| Quale era sanguinoso tutto quanto,~
1038 2, 25, 7, 50 | Ove era il re Marsilio e Feraguto,~
1039 2, 25, 12, 89 | La gente che de intorno era a guardare,~
1040 2, 25, 12, 95 | E questo era Gualtier da Monlione~
1041 2, 25, 14, 108| Che solo a riguardarla era paura;~
1042 2, 25, 17, 130| Ad ambe man, sì come era adirata,~
1043 2, 25, 19, 148| Era ancor destro e forte in
1044 2, 25, 25, 197| Quasi a mezo di questa era un gigante,~
1045 2, 25, 32, 254| Proprio come questo altro era davante,~
1046 2, 25, 32, 255| E, sì come era per terra disteso,~
1047 2, 25, 34, 265| anco esso pisto e percosso era,~
1048 2, 25, 34, 272| E fo gigante quel che era serpente.~ ~
1049 2, 25, 36, 282| Questo è gigante e quello era dragone,~
1050 2, 25, 37, 289| Pur, come quel che molto era valente,~
1051 2, 25, 39, 305| Non era a terra quel gigante apena,~
1052 2, 25, 40, 313| E Fiordelisa, quale era seguita~
1053 2, 25, 40, 317| Or la porta ove entrarno, era sparita,~
1054 2, 25, 43, 341| Il primo era un segnor di molto ardire,~
1055 2, 25, 44, 350| Era cacciata misera tapina~
1056 2, 25, 45, 353| Era il suo nome sopra alla sua
1057 2, 25, 45, 359| Tutta era istoriata quella faccia,~
1058 2, 25, 46, 361| Ne la seconda vi era un giovanetto,~
1059 2, 25, 50, 393| E la faccia seconda era finita~
1060 2, 25, 51, 402| In mezo a fiere istrane era abattuto,~
1061 2, 25, 51, 406| E un drago, che di novo era venuto;~
1062 2, 25, 53, 422| Ché non dipense come egli era umano,~
1063 2, 25, 53, 423| Come era liberale e d'amor pieno;~
1064 2, 25, 54, 432| Ogni altra cosa in preda era rimasa.~ ~
1065 2, 25, 56, 442| Che tutta è de oro, e tale era il tenore:~
1066 2, 26, 14, 109| Questa era Febosilla, quella fata~
1067 2, 26, 17, 130| Che quivi era presente tuttavia,~
1068 2, 26, 18, 141| La porta del palagio ora era aperta,~
1069 2, 26, 18, 142| Batoldo avanti a quello era, il ronzone:~
1070 2, 26, 22, 173| Per sposa era promessa ad un barone,~
1071 2, 26, 24, 186| Nel quale era promessa mia germana,~
1072 2, 26, 31, 241| Sobasso era di Bursa il mio marito,~
1073 2, 26, 31, 243| Gagliardo era tenuto e molto ardito,~
1074 2, 26, 31, 244| Ma certo che nel letto era un poltrone,~
1075 2, 26, 31, 247| Ma tanto sospettoso era quel fello,~
1076 2, 26, 33, 262| Che a riguardar proprio era un vituperio;~
1077 2, 26, 36, 288| Quale era gionto forse una ora avante.~ ~
1078 2, 26, 37, 292| E Teodoro ancor esso era confuso.~
1079 2, 26, 41, 327| Da Teodoro il manto era portato:~
1080 2, 26, 50, 397| Il schiavo, che era un giotto molto espresso,~
1081 2, 26, 51, 402| Che era incontrata, io me fossi
1082 2, 26, 52, 414| Ma non vi era il gigante, né il serpente,~
1083 2, 26, 53, 419| Ché non era compita sua novella,~
1084 2, 26, 56, 446| Questo era Fugiforca dalla cetta,~
1085 2, 26, 56, 448| non se può toccar, tanto era adestro.~ ~
1086 2, 27, 6, 43 | Perodia vi era in festa, la regina,~
1087 2, 27, 6, 48 | Questa di Dolistone era la figlia.~ ~
1088 2, 27, 11, 82 | Quale era grande e portava la ronca,~
1089 2, 27, 12, 92 | Beato se tenìa chi era il primiero,~
1090 2, 27, 12, 93 | Quel dico che a fuggire era davanti;~
1091 2, 27, 14, 106| Via ne 'l menarno, come era legato;~
1092 2, 27, 16, 127| Che ciascadun che intorno era in quel loco,~
1093 2, 27, 17, 130| Perché alla Liza era intorno acampato,~
1094 2, 27, 18, 143| Quale era fatto a quel baron valente,~
1095 2, 27, 19, 148| Ove era la battaglia, e un suo trombetta;~
1096 2, 27, 20, 156| Morto era il patre a corso naturale),~
1097 2, 27, 22, 169| La cosa era passata in tal travaso~
1098 2, 27, 23, 178| Era guardato e con molta custodia,~
1099 2, 27, 23, 184| quel concluse per che egli era andato.~ ~
1100 2, 27, 24, 186| Che era un signale a quel tempo
1101 2, 27, 24, 191| Via era condutto lui con mal pensiero~
1102 2, 27, 38, 299| Questa era la reale e meglio armata,~
1103 2, 27, 49, 385| E lo amiraglio, che era assai cortese,~
1104 2, 27, 51, 401| Questo era sì legiadro e sì polito,~
1105 2, 27, 57, 449| Pur vi era ordita alcuna eletta impresa~
1106 2, 27, 57, 453| E la battaglia tutta era distesa~
1107 2, 27, 58, 457| Il duodecimo a questo era vicino,~
1108 2, 28, 4, 28 | Ove era posto il ricco pavaglione.~
1109 2, 28, 7, 49 | De azuro e de ôr vestito era a quartiero,~
1110 2, 28, 12, 91 | E, sì come da vecchi era contato,~
1111 2, 28, 12, 93 | Bene era ciascun tronco smisurato:~
1112 2, 28, 15, 113| Il re Agramante sì come era armato~
1113 2, 28, 15, 119| Qual sopra ad un ronzone era a bisdosso~
1114 2, 28, 18, 141| Brandimarte, il qual non era stolto,~
1115 2, 28, 31, 248| Che trenta palmi era alto e vinti grosso.~ ~
1116 2, 28, 34, 268| Ché il destrier spaventato era rimaso.~
1117 2, 28, 36, 281| Dice Turpin che ciascuna era grossa,~
1118 2, 28, 37, 293| Perché oramai la sera era venuta,~
1119 2, 28, 39, 306| Era menato in quella cacciasone:~
1120 2, 28, 39, 307| Qual da tigre o pantere era ferito,~
1121 2, 28, 39, 308| E quale era straziato da leone.~
1122 2, 28, 39, 309| Come io vi dissi, il giorno era partito,~
1123 2, 28, 53, 418| Che era condotto de Cristianitate,~
1124 2, 29, 4, 27 | Gualciotto apresso di questo era,~
1125 2, 29, 4, 28 | Quale era ardito, e bella gente mena,~
1126 2, 29, 4, 29 | Ed era la sua insegna tutta nera,~
1127 2, 29, 7, 49 | Così Brunel, la cui fama era poca,~
1128 2, 29, 7, 50 | Come intendesti, ché era re di novo,~
1129 2, 29, 7, 56 | Afferma che la oca era nel principio. -~ ~
1130 2, 29, 8, 63 | Il re di Garamanta era vicino,~
1131 2, 29, 13, 97 | Era costui nomato Bardarico,~
1132 2, 29, 18, 140| Da Rugier paladino era guidata.~
1133 2, 29, 19, 145| Di Tunici ivi apresso era il naviglio,~
1134 2, 29, 24, 186| Era battaglia più cruda che
1135 2, 29, 28, 218| Poi che era de altra mischia intravagliato,~
1136 2, 29, 28, 221| Quel loco ove era la battaglia ria,~
1137 2, 29, 31, 243| Sopra del prato integra era una lanza:~
1138 2, 29, 33, 259| Là dove il grande assalto era più stretto~
1139 2, 29, 35, 273| Quivi de intorno non era persona,~
1140 2, 29, 42, 330| Che a questo ragionare era presente:~
1141 2, 29, 51, 402| Gionto era quasi al ponto di morire,~
1142 2, 29, 52, 410| Qual giù callando al piano era vicino,~
1143 2, 29, 53, 419| Poco lontano ad esso era Ranaldo,~
1144 2, 29, 53, 422| Il brando pur di man gli era caduto;~
1145 2, 29, 60, 477| La quarta, ch'era a questa prossimana,~
1146 2, 29, 60, 480| A Manibruno, il quale era de Irlanda.~ ~
1147 2, 29, 65, 513| l'elmo che avea in capo era sì fino~
1148 2, 30, 2, 13 | Ma tanto era feroce il vecchio ardito,~
1149 2, 30, 5, 40 | E Marbalusto, il quale era gigante.~ ~
1150 2, 30, 6, 43 | Tardoco e Mirabaldo era con esso,~
1151 2, 30, 8, 63 | Tal era a remirar quella canaglia~
1152 2, 30, 17, 133| Tardoco ancor di novo era arivato,~
1153 2, 30, 19, 151| Già tutto da quel canto era piegato,~
1154 2, 30, 20, 158| Il popol de' Pagan, che era cotanto,~
1155 2, 30, 23, 181| Vicino a questo loco era Ranaldo,~
1156 2, 30, 23, 183| Con quei pagan, condutto era a mal porto,~
1157 2, 30, 26, 202| Ché forte ne l'arcione era inclinato,~
1158 2, 30, 26, 204| Aponto Martasino era voltato;~
1159 2, 30, 28, 217| Forte era l'elmo, come aveti odito,~
1160 2, 30, 38, 297| Cotale era Ranaldo in quel zambello,~
1161 2, 30, 39, 310| Del monte era disceso il re Agramante,~
1162 2, 30, 42, 329| Per tal cagione indetro era rimaso~
1163 2, 30, 49, 392| sirocco, e torna dove egli era.~ ~
1164 2, 30, 53, 422| Né de lui Sinibaldo era men forte,~
1165 2, 30, 55, 436| Sin là dove era il marchese Oliviero,~
1166 2, 30, 56, 446| Qual combatteva, e non era al desotto,~
1167 2, 30, 57, 450| Entrato era a battaglia sì diversa,~
1168 2, 30, 59, 469| Ben se stimarno che gli era Agramante,~
1169 2, 30, 60, 473| Però che era fiaccato in tal maniera~
1170 2, 30, 60, 477| molto il loco dove egli era,~
1171 2, 31, 3, 17 | Era in quel bosco una acqua
1172 2, 31, 3, 18 | Sopra alla ripa il conte era smontato,~
1173 2, 31, 5, 33 | L'elmo nel fondo basso era caduto,~
1174 2, 31, 8, 57 | E fatto lieto, dove era dolente~
1175 2, 31, 14, 106| Che era affannato, come io ve contai,~
1176 2, 31, 14, 107| Ed era disarmato de la testa,~
1177 2, 31, 20, 154| Gionto era alora alla battaglia scura;~
1178 2, 31, 28, 221| De le due spade ogniuna era più fina:~
1179 2, 31, 28, 222| Sapeti ben qual era Durindana,~
1180 2, 31, 30, 235| Di piastre era coperta la campagna,~
1181 2, 31, 44, 345| Di verde lauro quivi era un boschetto~
1182 2, 31, 45, 359| Là dentro de cristallo era una stanza~
1183 2, 31, 47, 369| dentro a l'acqua sì come era armato~
1184 2, 31, 47, 374| Ed era già nel cor tanto giocondo,~
1185 3, 1, 6, 41 | Mandricardo appellato era il Pagano,~
1186 3, 1, 6, 44 | Ed era imperator di Tartaria;~
1187 3, 1, 17, 136| Legato era un ronzon tutto guarnito.~ ~
1188 3, 1, 20, 160| Arso era tutto insino alla camisa.~ ~
1189 3, 1, 22, 169| Era la fonte tutta lavorata~
1190 3, 1, 22, 173| Onde la dama che entro era spogliata,~
1191 3, 1, 30, 233| De Ettorre era parente prossimano~
1192 3, 1, 30, 237| Che era condotto a un re malvaggio
1193 3, 1, 38, 298| Che ad un verde genevre era legato,~
1194 3, 1, 45, 355| Ché pure a riguardarlo era paura,~
1195 3, 1, 45, 358| Già ne era pieno il prato in ogni loco;~
1196 3, 1, 46, 367| il re Gradasso a lui se era afferrato,~
1197 3, 1, 47, 371| Di sopra Mandricardo era rimaso,~
1198 3, 1, 53, 419| Lei era a palafreno, esso a destriero,~
1199 3, 1, 54, 426| Era un verone adorno a meraviglia,~
1200 3, 1, 58, 460| Ché era venuto a posta per tal scorta.~
1201 3, 1, 58, 464| Che ora vi conto, lui ne era cagione.~ ~
1202 3, 1, 64, 506| Bona parte di notte era passata,~
1203 3, 2, 2, 14 | Là dove era venuto, il camin prese,~
1204 3, 2, 4, 26 | Ed era quadro aponto di misura;~
1205 3, 2, 5, 37 | Gran gente era ritratta ad una caza,~
1206 3, 2, 5, 38 | E un gentil damigello era tra loro:~
1207 3, 2, 6, 41 | Tutta la istoria sua vi era ritratta~
1208 3, 2, 7, 50 | Ché candida dal celo era mandata;~
1209 3, 2, 8, 58 | Quale era posto in mezo alla gran
1210 3, 2, 8, 59 | Non era in parte alcuna tramutato;~
1211 3, 2, 8, 61 | Ad un pilastro d'oro era chiavato,~
1212 3, 2, 10, 77 | Questo era un campo folto de una biada~
1213 3, 2, 11, 81 | l'altra da levante, ove era entrato~
1214 3, 2, 14, 106| Quasi era posto il cavalliero al basso,~
1215 3, 2, 14, 108| Tanto era de le fiere il gran fracasso;~
1216 3, 2, 14, 111| Quel sasso era fatato; e non sapea~
1217 3, 2, 19, 152| Dal buco proprio ove era la radice.~ ~
1218 3, 2, 21, 162| Era la serpe di quel buco uscita,~
1219 3, 2, 21, 164| Ma dietro in dece code era partita;~
1220 3, 2, 22, 169| Ben gionse il tratto dove era apostato,~
1221 3, 2, 25, 197| La tomba era de un sasso tutto intiero,~
1222 3, 2, 25, 198| Ma quello era coperto e tanto adorno~
1223 3, 2, 26, 207| Parea, dico, e non vi era; ogniom ben note:~
1224 3, 2, 29, 227| Di sotto a quel pur d'oro era il torchione,~
1225 3, 2, 35, 273| Nel mezo a ricco seggio era la fata,~
1226 3, 2, 38, 298| Che gran cavalleria vi era pregione:~
1227 3, 2, 40, 319| L'una di quelle a bruno era vestita,~
1228 3, 2, 49, 388| Girno alla torre, e poco era lontana.~
1229 3, 2, 52, 410| Ché era guarnito a piastre fatte
1230 3, 2, 56, 443| Colui, dico, che in sella era rimaso,~
1231 3, 3, 5, 39 | Grossa era l'asta, e il ferro era pongente,~
1232 3, 3, 5, 39 | Grossa era l'asta, e il ferro era pongente,~
1233 3, 3, 6, 44 | Tanto era aspra e callosa e dura e
1234 3, 3, 7, 54 | Sopra al mostaccio, che era rilevato.~
1235 3, 3, 10, 73 | Ora Grifone a terra era smontato,~
1236 3, 3, 11, 83 | Quale era pur come l'altre davante.~
1237 3, 3, 15, 119| prese la sua lancia, che era in terra,~
1238 3, 3, 21, 161| Molto vi era da far da ciascun lato,~
1239 3, 3, 23, 182| Perché era tardi aloggiar vi voleano,~
1240 3, 3, 24, 189| Che era legata con catene al sasso,~
1241 3, 3, 35, 278| Con la qual quivi al sasso era legata;~
1242 3, 3, 48, 377| Ed era larga più de vinti braccia,~
1243 3, 3, 48, 380| Perch'era cieco non vidde la fossa,~
1244 3, 3, 49, 386| Perché quella aspra ripa era molto alta,~
1245 3, 3, 51, 406| E la dama che al scoglio era legata,~
1246 3, 3, 52, 415| Qual era parte di questa donzella,~
1247 3, 3, 53, 417| in quel tempo e de Rodi era~
1248 3, 3, 55, 439| Ciascun de' marinari era parone~
1249 3, 4, 3, 17 | Mandricardo era in quella e il re Gradasso,~
1250 3, 4, 10, 79 | Che era afrontata insieme a belle
1251 3, 4, 11, 85 | Quivi era il re Marsilio e Balugante,~
1252 3, 4, 12, 91 | l'elmo, qual là giù gli era caduto,~
1253 3, 4, 12, 93 | Al conte era altro caso intravenuto~
1254 3, 4, 25, 196| Come colui che vile era di core.~
1255 3, 4, 26, 204| Gionsero al loco dove era Ranaldo,~
1256 3, 4, 28, 218| Era rimaso là dove discese.~
1257 3, 4, 28, 219| Là presso sopra il campo era Turpino~
1258 3, 4, 41, 321| Turpino era montato a quel ronzone,~
1259 3, 4, 43, 339| Ove tra duo colletti era una valle;~
1260 3, 4, 43, 344| Embragato era quello alla palude.~ ~
1261 3, 4, 50, 395| Rimaso era de un colpo tramortito,~
1262 3, 4, 51, 406| Né vi era chi potesse dipartire~
1263 3, 4, 54, 428| Che tra lor di vantaggio era assai poco.~
1264 3, 5, 12, 90 | com'io dissi, al prato era caduto,~
1265 3, 5, 12, 92 | Là dove era Rugier ne fu venuto.~
1266 3, 5, 14, 109| In poco de ora longi era già molto,~
1267 3, 5, 20, 154| Che era di Ettorre un figlio piccolino,~
1268 3, 5, 21, 162| Era nascoso in una sepoltura,~
1269 3, 5, 21, 165| Seco era un cavallier del patre amico,~
1270 3, 5, 23, 178| De la qual terra lui n'era segnore)~
1271 3, 5, 23, 181| Costei de Saragosa era regina,~
1272 3, 5, 24, 189| Non era gionta ancora la novella~
1273 3, 5, 25, 193| Gravida era la dama de sei mesi,~
1274 3, 5, 41, 322| Che era de color d'oro allo splendore.~
1275 3, 5, 42, 334| Non era apena di parlare ardito.~
1276 3, 5, 44, 345| Questi era Pinadoro e Martasino,~
1277 3, 5, 49, 389| Già Bradamante alquanto era rimossa~
1278 3, 5, 50, 395| La ardita dama aponto era venuta~
1279 3, 5, 51, 401| Rugiero aponto si era rivoltato~
1280 3, 5, 51, 405| Barigano in duo pezzi era nel prato,~
1281 3, 5, 55, 436| Era rimaso adietro per la via;~
1282 3, 6, 5, 36 | camaglio el brando, ché era fino.~
1283 3, 6, 7, 53 | Non era a terra quel caduto apena,~
1284 3, 6, 9, 68 | Con tutti e piedi, tanto era legiera.~
1285 3, 6, 11, 83 | Balordito era e sì come defonto~
1286 3, 6, 11, 86 | Perché certo altrimente era spacciato;~
1287 3, 6, 12, 93 | Ma lei, che di prodezza era un tesoro,~
1288 3, 6, 17, 129| Era già gionto il giovanetto
1289 3, 6, 17, 134| Perché era armato pure a quella usanza,~
1290 3, 6, 21, 168| Ove era stata la battaglia il giorno.~ ~
1291 3, 6, 25, 196| Però che in molte parte era ferita,~
1292 3, 6, 27, 213| La ombra era grande già per quel distretto,~
1293 3, 6, 27, 216| Ché condotta era qua per strana via.~ ~
1294 3, 6, 32, 250| Che a Pinador voltò, che era da lato,~
1295 3, 6, 32, 252| Ma quello era già tanto spaventato,~
1296 3, 6, 33, 257| Era già il sole allo occidente
1297 3, 6, 38, 304| Ed esso del paese era mal pratico.~ ~
1298 3, 6, 45, 354| Che era Gradasso, ed esso è Mandricardo)~
1299 3, 6, 55, 436| volesse condurre ove il conte era.~
1300 3, 7, 11, 81 | Questa cinta era fabricata intorno~
1301 3, 7, 15, 113| Però che quella molto era confusa~
1302 3, 7, 15, 115| La porta alle sue spalle era già chiusa,~
1303 3, 7, 20, 160| mia forma tornarà qual era. -~ ~
1304 3, 7, 23, 179| Orlando e Sacripante era in quel stallo~
1305 3, 7, 24, 185| Gradasso era rimaso alla boscaglia,~
1306 3, 7, 24, 191| Leardo ed arodato era il mantello:~
1307 3, 7, 30, 239| Era assalito, ed esso alcun
1308 3, 7, 34, 269| Ma lui non era uscito di sua mente,~
1309 3, 7, 57, 452| Se era atendato a cerco per quel
1310 3, 7, 58, 459| Ché sol de' paladin vi era il Danese,~
1311 3, 8, 8, 58 | Che era a veder la misera citate!~
1312 3, 8, 12, 90 | Col re de la Zumara era accostato:~
1313 3, 8, 15, 113| Onde era fatto su per l'acqua un
1314 3, 8, 15, 115| Quivi era Mandricardo e Rodamonte,~
1315 3, 8, 16, 122| Quasi era nella mente sbigotito;~
1316 3, 8, 19, 149| Che era di scorta assai ben proveduto.~
1317 3, 8, 19, 150| Il re Marsilio vi era e Falsirone,~
1318 3, 8, 21, 161| Al pavaglione, ove era la battaglia,~
1319 3, 8, 23, 178| E Brandimarte (che era dimorato~
1320 3, 8, 24, 187| Che era cosa a vedere orrenda e
1321 3, 8, 24, 189| Grande era quel rumor fuor di misura~
1322 3, 8, 27, 211| Quivi era il ruinare e il gran fraccasso:~
1323 3, 8, 32, 253| Ma il franco conte non era ancor desto,~
1324 3, 8, 34, 267| Parente era di Namo e di sua gesta:~
1325 3, 8, 36, 281| Quivi era Farurante di Maurina~
1326 3, 8, 39, 307| Che era guarnito a scaglie di serpente;~
1327 3, 8, 41, 322| Mostra ben quel che egli era per espresso;~
1328 3, 8, 41, 327| Tanto era savio, quella bestia bona!~
1329 3, 8, 44, 352| Là combatteva, e seco era Agramante.~ ~
1330 3, 8, 45, 354| gionse Mandricardo, che era a piede;~
1331 3, 8, 46, 361| Ed Agramante, che era lì da lato,~
1332 3, 8, 46, 363| Ma Carlo Mano, che ivi era arivato,~
1333 3, 8, 47, 369| Raportato era già di voce in voce~
1334 3, 8, 48, 380| Perché era sopra al ponte la battaglia,~
1335 3, 8, 53, 421| Ché era la notte ombrosa e scura
1336 3, 8, 58, 460| Pensando che era l'anima perduta~
1337 3, 8, 59, 472| A medicarse, perché era ferita.~ ~
1338 3, 8, 61, 482| Ch'ella avea corpo e non era ombra vana,~
1339 3, 8, 61, 486| Per la ferita, che era grande e strana:~
1340 3, 8, 62, 493| sole a mezo giorno salito era:~
1341 3, 8, 63, 501| Era venuta in questo bosco a
1342 3, 9, 6, 41 | Già Bradamante se era rilevata,~
1343 3, 9, 13, 102| E sì come era armata prese un salto,~
1344 3, 9, 18, 140| Quale era nato nel regno de Irlanda,~
1345 3, 9, 20, 153| Era davanti un monte rilevato,~
1346 3, 9, 24, 192| Ove era un rivo e sopra a quello
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