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Matteo Maria Boiardo
Orlando innamorato

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  • LIBRO PRIMO.
    • Canto Ventesimosettimo.
      • 19.
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19.

 

Diceva Orlando a lui: - Non fa mestiero

De la nostra bontade disputare;

Ché tu sei ladro, ed io son cavalliero,

E tutto il mondo lo sa iudicare;

E bene aggio ragion s'io sono altiero

De Almonte e de Troian, che hai a contare,

Che fur di tanto pregio e di tal raccia,

Che non gli avresti tu guardati in faccia.

 




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