Capitolo
1 4 | tentatore la volgesse a danno degli uomini. Il collo nitido
2 6 | salse; grani d'amòmo, che danno odor così vivo; di aneto,
3 11| Ah, sarebbe il minor danno, cotesto! Lontano da lei,
4 13| chiesto cosa che tornasse a danno del mio popolo, avrei recisamente
5 14| ti possa infiammare a tuo danno. Bared, il tuo fedelissimo
6 17| deserti. Assai più molestia mi danno quegli altri, che io vedo
7 17| Medi, accalcati colà, non danno segno di volersi muovere
8 17| esterreffatti, i soldati armeni danno le spalle, s'incalzan fuggendo
9 17| perché non abbia a recar danno maggiore tra' suoi, si toglie
10 19| rimando Sumàti, - e a te di danno certissimo; imperocché io
11 19| egli metteva in moto, a tuo danno; i sospetti, gli sdegni
12 19| minacciata rovina, né di quel danno mi curo. Avvenga che vuole;
13 20| colà.~In quella vece, e a danno dei giudizi dell'inimico,
14 20| n'han tempo, o modo, si danno alla fuga verso l'Eufrate;
15 21| tregua, tenterà cosa alcuna a danno del suo più odiato nemico. -~ ~
16 22| cagione del vostro medesimo danno, sono opere mie. Chi ha
17 22| suoi cardini; questo è il danno più grave, e dimanda le
18 22| tardi vi accorgerete del danno, quando i Medi, ora sudditi
19 22| colui che fu cagione del danno. Sconti il malka delle montagne
20 22| all'udire d'ogni altro suo danno.~Ben le restava uno scampo;
21 23| colpa. In che t’ho io recato danno? In che ho io tralasciato
22 23| se ella s’è fatta a tuo danno un incendio. ~– T’ho io
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