Capitolo

 1 3 |        un misto di terrore e di odio.~- Tu la conosci già?~-
 2 7 |        È dei prodi non serbar l'odio, oltre la morte del nemico,
 3 9 |      stretta diceva assai più l'odio d'un giurato nemico, che
 4 11|   Sumàti. Profondo, tenace, è l'odio mio, siccome fu un giorno
 5 12|         per sempre. Un misto di odio e di raccapriccio, più ancora
 6 14|         sei vittima, o re, dell'odio di Zerduste, del più possente
 7 15|   avendo in cuore una memoria d'odio pel suo progenitore caduto
 8 18|   saziata la collera mia; non l'odio più: l'ho mai odiato? O
 9 19|   collegati s'abbatterono in un odio, più feroce a gran pezza
10 19|    ferire i suoi colpi.~- Quest'odio avrà un nome! - ruggì Semiramide. -
11 19|     amore negletto si cangia in odio mortale, siccome inacidisce,
12 19|          Zerduste ha nome quest'odio?~- Sì, - ripigliò Sumàti, -
13 19|       quel giorno Zerduste ebbe odio contro di me, com'io contro
14 21|      mio fine, ed io benedirò l'odio tuo.~- Nemico di un giorno,
15 22|         memore di lei che per l'odio, s'affrettava sulle orme
16 23|  corrucciata e stupita.~– Non t’odio; – soggiunse ella poscia,
17 23|     affratellò, congiunse in un odio solo tante collere sparse,
18 23|        di mestizia profonda, di odio implacato e di ardente preghiera
19 23|       altrimenti mitigare quell’odio, che la Triade gli ha così
20 24|       non meriti da te. Sono in odio a me stesso, ed ho la morte
21 24| perdonato ogni cosa; non ho più odio nel cuore. Tu piangi e le