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Francesco Berni
Rime

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  • 65B. Risposta di fra Bastiano [Scritta da Michelangelo].
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65B. Risposta di fra Bastiano [Scritta da Michelangelo].

 

Com'io ebbi la vostra, signor mio,

cercand'andai fra tutti e cardinali

e diss'a tre da vostra part'addio.

Al Medico maggior de' nostri mali

mostrai la detta, onde ne rise tanto

che 'l naso fe' dua parti dell'occhiali.

Il servito da voi pregiat'e santo

costà e qua, sì come voi scrivete,

n'ebbe piacer, che ne ris'altro tanto.

A quel che tien le cose più secrete

del Medico minor non l'ho ancor visto;

farebbes'anche a lui, se fusse prete.

Ècci molt'altri che rinegon Cristo

che voi non siate qua; né lor noia,

ché chi non crede si tien manco tristo.

Di voi a tutti caverò la foia

di questa vostra; e chi non si contenta

affogar possa per le man del boia.

La Carne, che nel sal si purg'e stenta,

che saria buon per carbonat'ancora,

di voi più che di sé par si rammenta.

Il nostro Buonarroto, che v'adora,

visto la vostra, se ben veggio, parmi

ch'al ciel si lievi mille volte ogn'ora;

e dice che la vita de' sua marmi

non basta a far il vostro nom'eterno,

come lui fanno i divin vostri carmi.

Ai qual non nuoce né state né verno,

dal temp'esenti e da morte crudele,

che fama di virtù non ha in governo.

E come vostro amico e mio fedele

disse: «Ai dipinti», visti i versi belli,

«s'appiccon voti e s'accendon candele.

Dunque i' son pur nel numero di quelli,

da un goffo pittor senza valore

cavato a' pennell'e alberelli.

Il Bernia ringraziate per mio amore,

che fra tanti lui sol conosc'il vero

di me; ché chi mi stim'è 'n grand'errore.

Ma la sua disciplin'el lum'intero

mi può ben dar, e gran miracol fia,

a far un uom dipint'un uom da vero».

Così mi disse; e io per cortesia

vel raccomando quanto so e posso,

che fia l'apportator di questa mia.

Mentre la scrivo a vers'a verso, rosso

diveng'assai, pensand'a chi la mando,

send'il mio non professo, goffo e grosso.

Pur nondimen così mi raccomando

anch'io a voi, e altro non accade;

d'ogni tempo son vostro e d'ogni quando.

A voi nel numer delle cose rade,

tutto mi v'offerisco, e non pensate

ch'i' manchi, se 'l cappuccio non mi cade.

Così vi dico e giuro, e certo siate,

ch'i' non farei per me quel che per voi:

e non m'abbiate a schifo come frate.

Comandatemi, e fate poi da voi.

 




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