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Francesco Berni Rime IntraText CT - Lettura del testo |
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15. Sonetto contra la primiera.
Può far la Nostra Donna ch'ogni sera i' abbia a star a mio marcio dispetto in fin all'undeci ore andarne al letto, a petizion de chi gioca a primiera? Dirà forse qualch'un: «Ei si dispera, et a' maggior di sé non ha rispetto». Potta di Jesu Cristo (io l'ho pur detto!), hassi a giocar la notte intera intera? Viemmene questo per la mia fatica ch'io ho durato a dir de' fatti tuoi, che tu mi se', Primiera, sì nemica? Ben che bisognaria voltarsi a voi, signor; che se volete pur ch'io 'l dica, volete poco ben a voi et a noi. giocate e giorno e notte tuttavia, senza sapere che restar si sia. Questa è la pena mia: ch'io veggio e sento, e non posso far io; e non volete ch'i' rineghi Dio? |
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