Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Francesco Berni Rime IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
19. A monsignor Agnolo Divizi gridando la sua innocenza.
Poiché da voi, signor, m'è pur vietato che dir le vere mie ragion non possa, per consumarmi le midolle e l'ossa, con questo novo strazio e non usato, finché spirto avrò in corpo e alma e fiato, finché questa mia lingua averà possa, griderò sola, in qualche speco o fossa, la mia innocenzia e più l'altrui peccato. E forse ch'avverrà quello ch'avvenne della zampogna di chi vide Mida, che sonò poi quel ch'egli ascoso tenne. L'innocenzia, signor, troppo in sé fida, troppo è veloce a metter ale e penne, e quanto più la chiude altri più grida.
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |