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Francesco Berni Rime IntraText CT - Lettura del testo |
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23. Sonetto di Ser Cecco [Francesco Benci e la corte].
Ser Cecco non può star senza la corte e la corte non può senza ser Cecco; e ser Cecco ha bisogno della corte e la corte ha bisogno de ser Cecco. Chi vol saper che cosa sia ser Cecco pensi e contempli che cosa è la corte: questo ser Cecco somiglia la corte e questa corte somiglia ser Cecco. E tanto tempo viverà la corte quanto sarà la vita di ser Cecco, perché è tutt'uno ser Cecco e la corte. Quando un riscontra per la via ser Cecco pensi di riscontrar anco la corte, perché ambi dui son la corte e ser Cecco. Dio ci guardi ser Cecco, che se mor per disgrazia della corte, è ruvinato ser Cecco e la corte. Ma da poi la sua morte, arassi almen questa consolazione, che nel suo loco rimarrà Trifone.
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