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Francesco Berni Rime IntraText CT - Lettura del testo |
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33. Sonetto al signor D’Arimini [Contra Sigismondo Malatesta].
Empio signor, che della robba altrui lieto ti vai godendo e del sudore, venir ti possa un cancaro nel cuore, che ti porti di peso a i regni bui. E venir possa un cancaro a colui che di quella città ti fé signore; e se gli è altri che ti dia favore, possa venir un cancaro anche a lui. Ch'io ho voglia de dir, se fusse Cristo che consentisse a tanta villania, non potrebb'esser che non fusse un tristo. Or tiènla, col malan che Dio te dia, quella e ciò che tu hai di mal acquisto, che un dì mi renderai la robba mia.
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