SCENA
II
Emilia e
Maria.
Emilia.
Che sant'uomo! Che amico prezioso! Ah, vedi, figliuola mia, quelli sono gli
esempii da seguire!... Se tuo padre gli somigliasse! Prospero pensa ancora
molto alle vanità e agli interessi mondani, come dice il dottor Ferdinando; è
troppo tiepido cattolico, lui! Lascerebbe una predica per farsi la sua partita
al re collo speziale!
Maria.
Oh! ma ora ha accettato, non è vero, mamma? Ora è di sicuro che andremo a
Firenze.
Emilia.
Non pensi ad altro, tu!
Maria.
Che vuoi! Me ne hanno detto tante belle cose!
Emilia.
Ci son tante belle cose che son pericolose per la gioventù, figliola mia: l'ha
detto il dottor Ferdinando! Ma noi ci eserciteremo sì spesso lo spirito
ascoltando quelle deliziose prediche in S. Maria Novella di cui ci ha parlato
il dottor Ferdinando.
Maria.
(con impazienza) Sempre quel dottor Ferdinando! Se il babbo fa il deputato, se
andiamo a Firenze, non è mica per andarci a seppellire tutti i giorni in S.
Maria Novella!... Tanto fa, se di Firenze non dobbiamo vedere che le chiese è
meglio restare qui!
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