SCENA
IX
Sassarini ed
altri invitati, Emilia e Maria.
Sassarini.
Riveriti, illustrissimi signori! (a Montalti) Padrone mio colendissimo.
Prospero.
(guardando sorpreso gli invitati che si inchinano senza parlare) Umilissimo
servitore! S'accomodino. In che posso servirli?
Sassarini.
Approfittiamo del gentilissimo invito con molto piacere poiché si tratta di una
famiglia che tutti i buoni citano a modello.
Prospero.
Grazie, grazie. (a Rodolfo piano) Chi sono? Non li conosco.
Maria.
Tutto è in ordine, babbo.
Prospero.
(ad Emilia) Hai dato un'occhiata ai preparativi della?... Sai bene.. aspettiamo
Sua Eccellenza!... (con enfasi).
Emilia.
Vengo di là. Oh! il signor Sassarini (presentandolo) Economo della Pia casa
delle Orfanelle. Che degnazione, signor Sassarini carissimo! Quale onore!
(riconoscendo gli altri invitati) Il signor procuratore di S. Maria Novella!...
Il reverendo segretario di Monsignor Arcivescovo!... L'illustrissimo signor
Auditore della Sacra Rota!...
Sassarini.
(ripetendo il complimento come se glielo avessero imparato a memoria)
Approfittiamo del gentilissimo invito con molto piacere poiché si tratta di una
famiglia che tutti i buoni citano a modello.
Rodolfo.
(piano a Prospero) Sarà della specie dei pappagalli quel signore.
Maria.
E Giorgio?
Prospero.
Verrà a momenti.
Rodolfo.
(a Maria) Vi fo i miei complimenti, signorina; andate sposa?
Maria.
(arrossendo) Chi lo sa ancora?... In ogni caso grazie.
Rodolfo.
E di cuore eh!?
Prospero.
(consultando l'orologio) Le undici, e ancora non si vede alcuno!
Rodolfo.
Non lo sa che è di moda andare molto tardi alle più aristocratiche riunioni?
Prospero.
Se avessi prima conosciuto questa moda aristocratica avrei risparmiato per due chilogrammi
di candele (piano a Rodolfo).
Rodolfo.
(a Prospero in disparte) Ma osservi che occhiate furibonde lancia il Pappagallo
verso la porta!... Sta col naso al vento.
Prospero.
(come sopra) Che aspetta?
Rodolfo.
(c.s.) Per bacco! il the e le paste.
Prospero.
(c.s.) Se non vengono altri vuole star fresco!
Rodolfo.
(c.s.) Scommetto che quando vedrà nel pieno esercizio delle loro funzioni
quelle formidabili mascelle, non le rincrescerà che Sua Eccellenza non sia
venuto. Ho un occhio pratico per queste cose.
Emilia.
Signor Sassarini pregiatissimo, che dicono le orfanelle?
Sassarini.
Eh! eh!... signora colendissima... credo che... credo che dormano a quest'ora.
Rodolfo.
Cospetto! che portento l'immaginazione!
Emilia.
L'Istituto va bene?
Sassarini.
Eh! eh! ... come i tempi... come i tempi, signora colendissima... Il Governo...
le imposte...
Rodolfo.
(da sé). È il tuono più basso dell'ottava reazionaria quel signore (vedendo
entrare Ferdinando) Ed ecco il tuono più alto, il si di petto!
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