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Giovanni Verga
I nuovi tartufi

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  • ATTO QUARTO   La scena come nell'atto secondo, meno i lumi e i preparativi della festa.
    • SCENA VI   Emilia e Maria accorrendo.
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SCENA VI

 

Emilia e Maria accorrendo.

 

Maria. Oh!, Dio!... Il babbo è contento!... Nessuna disgrazia!... Carlo!... Giorgio... come sono felice!...

Emilia. Dio sia lodato nella sua Onnipotenza!

Giorgio. Amen!

Maria. Ma, Dio mio!... Giorgio... siete ferito?!

Giorgio. Non è nulla; purché vi avessi mantenuta la parola. Son venuto a rompicollo, anche a rischio di far ribaltare la carrozza per abbreviarvi, per quanto mi era possibile, le angoscie della incertezza.

Maria. Oh! Dio mio!

Prospero. (piano ad Alberto) Lo vedi (forte) Anche questo?!... Anche la delicatezza!

Alberto. (da sé) È questo che fa dubitare della giustizia della virtù.

Emilia. Ma fatevi curare, caro marchesino, genero mio.

Giorgio. Ci ho già pensato.

Prospero. Sì, figlio nostro quanto prima!... Saprò mostrarvi come intenda la gratitudine. Voglio fare le cose a modo. Quel birichino non dissiperà più nulla!... Oh! ci ho trovato rimedio!... Dacché so che non corre più pericolo mi sento inesorabile verso di lui...

 

 




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