MALERBA (correndo
colle braccia aperte verso la gnà Pina che ha buttato il fascio di spighe in un
canto, e s'avanza sorridente, rassettandosi il fazzoletto in capo). O gnà
Pina!… benedetta! gioia mia!… cuore mio!… Venite qua che vogliamo fare un
terremoto!
PINA (ridendo).
No. Voglio ballare con compare Nanni…
Con civetteria facendo una bella
riverenza a Nanni Lasca,
se son degna di questo onore…
MALERBA (ironico).
Ah, dev'essere proprio lui? Lo sappiamo che vi piace! Un pezzo che lo sappiamo!
Buon pro vi faccia!
PINA (sdegnosa).
E a voi chi vi parla, adesso?
MALERBA (canzonatorio).
Parla a te, Nanni! Non vuoi sentirci di quell'orecchio?
BRUNO (ridendo).
Nanni Lasca non vede e non sente.
PINA (a
Nanni, tra scherzosa e ironica, canticchiando nel passargli accosto):
«O voi che avete occhi e non
vedete,
allora di quegli occhi che ne fate?»
CARDILLO Su,
su, Nanni!… poltronaccio!
NANNI (brontolando).
Avete voglia, voialtri! Prima una giornata colla falce in pugno!… Poi pigiarsi
le budella anche! Come se v'invitassero a maccheroni e stufato, adesso!
JANU (ridendo).
Nanni Lasca non fa niente per niente, gnà Pina.
PINA (a
Nanni con civetteria). E voi sapete che vi dico? Chi non mi vuole non mi
merita.
Va ad invitare Cardillo e balla
con grazia dinanzi a lui, tenendo distese le due cocche del grembiule colla
punta delle dita, e piegando il capo sull'omero.
CARDILLO (eccitandosi).
Tanto peggio per Nanni Lasca!… Mi sento diventare un leone con voi!… Fossi
anche morto nel cataletto, guardate!
MALERBA (accendendosi
anche lui al veder ballare la Pina). Un po' anche a me, gnà Pina!… Non mi
tengono le catene!. Chi non vi vuole non vi merita!… Perdete il ranno ed il
sapone con quella bestia di Nanni Lasca!…
GRAZIA (ridendo).
Vile chi si pente, compare Nanni!
NANNI (pigliando
fuoco infine lui pure e risolvendosi ad alzarsi con un risolino goffo). Sangue
di…! Corpo di…! Se mi pigliate per quel verso! Via, eccomi qua.
PINA Chi
tardi arriva male alloggia, compare Nanni!
Gli volta le spalle con una
risata, e se ne va a destra colle altre donne.
NANNI (piccato).
Ora che mi avete scaldato le orecchie? Ora non mi tengo più! Mi sento un
Mongibello!
|