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Giovanni Verga
Cavalleria rusticana

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  • Scena quinta. Compar Alfio in fretta, dalla viottola in fondo a destra, e Santuzza a metà della scena.
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Scena quinta. Compar Alfio in fretta, dalla viottola in fondo a destra, e Santuzza a metà della scena.

 

SANTUZZA                      Oh, il Signore che vi manda, compar Alfio!

COMPAR ALFIO            A che punto è la messa, comare Santa?

SANTUZZA                      Tardi arrivate. Ma vostra moglie c'è andata per voi con Turiddu Macca.

COMPAR ALFIO            Cosa volete dire?

SANTUZZA                      Dico che vostra moglie va attorno carica d'oro come la Madonna dell'altare, e vi fa onore, compare Alfio.

COMPAR ALFIO            Oh, a voi che ve ne importa?

SANTUZZA                      Me ne importa per voi che, mentre girate il mondo a buscarvi il pane e a comprar dei regali per vostra moglie, essa vi adorna la casa in altro modo!

COMPAR ALFIO            Cosa avete detto, comare Santa?

SANTUZZA                      Dico che mentre voi siete fuorivia, all'acqua e al vento, per amor del guadagno, comare Lola, vostra moglie, vi adorna la casa in malo modo!

COMPAR ALFIO            Pel nome di Dio, gnà Santa, che se siete ubbriaca di buon'ora la mattina di Pasqua, vi faccio escire il vino dal naso!

SANTUZZA                      Non sono ubbriaca, compar Alfio, e parlo da senno

COMPAR ALFIO            Sentite! S'è la verità che m'avete detto, allora vi ringrazio, e vi bacio le mani, come se fosse tornata mia madre istessa dal camposanto, comare Santuzza! Ma se mentite, per l'anima dei miei morti! vi giuro che non vi lascerò gli occhi per piangere, a voi e a tutto il vostro infame parentado!

SANTUZZA                      Piangere non posso, compar Alfio; e questi occhi non hanno pianto neppure quando hanno visto Turiddu Macca che m'ha tolto l'onore, andare dalla gnà Lola vostra moglie!

COMPAR ALFIO            (tornando calmo tutto ad un tratto). Quand'è così, va bene, e vi ringrazio, comare.

SANTUZZA                      Non mi ringraziate, no, ché sono una scellerata!

COMPAR ALFIO            Scellerata non siete voi, comare Santa. Scellerati son coloro che ci mettono questo coltello nel cuore, a voi e a me. Che se gli si spaccasse il cuore davvero a tutti e due con un coltello avvelenato d'aglio, ancora non sarebbe niente! Ora, se vedete mia moglie che mi cerca, ditele che vado a casa a pigliare il regalo pel suo compare Turriddu.

Via dalla prima viottola a destra

La gente comincia a tornare dalla chiesa e si disperde a destra e a sinistra. Turiddu Macca, la gnà Lola, comare Camilla, la gnà Nunzia, la zia Filomena vengono avanti senza badare a Santuzza che resta verso la viottola in fondo a destra, imbacuccata nella mantellina. Solo lo zio Brasi, che viene l'ultimo, accorgendosi di lei:

ZIO BRASI                       O comare Santa, che va in chiesa quando non c'è più nessuno!

SANTUZZA                      Sono in peccato mortale, zio Brasi!

Verso la chiesa





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