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Giovanni Verga
Cavalleria rusticana

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  • Scena sesta. Zio Brasi, comare Camilla, zia Filomena, gnà Nunzia.
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Scena sesta. Zio Brasi, comare Camilla, zia Filomena, gnà Nunzia.

 

La zio Brasi rientra un momento nello stallatico. Comare Camilla s'avvia a casa sua. La zia Filomena mette la chiave nella toppa. La gnà Nunzia entra nella bettola per togliersi la mantellina.

 

TURIDDU                                                                   (alla gnà Lola che s'avvia a casa anche lei). Comare Lola, che ve ne andate così, senza dirci niente!

GNÀ LOLA                      Vado a casa perché sono in pensiero per mio marito, che non l'ho visto in chiesa.

TURIDDU                        Non ci pensate, che capiterà qui in piazza. Ora abbiamo a bere un dito di vino tutti qui, amici e vicini, alla nostra salute, e far la buona Pasqua. Qua, gnà Camilla e anche voi, zia Filomena!

ZIA FILOMENA              Vengo, vengo.

Entra in casa a lasciare la mantellina e torna subito.

GNÀ LOLA                      Vi ringrazio, compare Turiddu, ma sete non ne ho.

TURIDDU                        Non mi fate quest'affronto comare!… Allora vuol dire che siete in collera con me?…

GNÀ LOLA                      Per quale motivo dovrei essere in collera con voi?

TURIDDU                        Questo dico io: per qual motivo dovreste essere in collera con me che non vi ho fatto nulla?… E poi il giorno di Pasqua ha da essere come il bucato, se abbiamo dei torti l'un coll'altro. Ora manderemo a chiamare compar Alfio vostro marito, e ha da bere con noi lui pure.

ZIO BRASI                       (avvicinandosi). Allegria! Allegria!

COMARE CAMILLA     A queste allegrie vi ci trovate sempre voi!

Ripiega la mantellina e se la mette sul braccio

TURIDDU                        (chiamando verso l'interno della bettola). O madre! Che ne avete ancora di quel buono?

GNÀ NUNZIA                  (s'affaccia brontolando). Sì, di quel buono che dovevi portar oggi da Francofonte!…

TURIDDU                        Via, via, oggi ch'è Pasqua! Non mi fate il muso lungo anche voi. Vi spiegherò più tardi. Vedete gli amici qui che aspettano?

ZIA FILOMENA              O gnà Nunzia, a questa vendita oggi non ci guadagnate nulla!

TURIDDU                        Pago io, pago io coi miei denari!

La gnà Nunzia rientra.

ZIO BRASI                       Chi ne ha ne spende!

GNÀ LOLA                      Chi sa quante ne avete fatte di queste galanterie colle donne di laggiù, fuorivia, mentre eravate soldato! Si vede che ci avete pratica!

TURIDDU                        Ma che donne! Ma che donne! Io la testa l'avevo sempre qui, al mio paese.

COMARE CAMILLA     Questa poi andate a contarla ai morti.

TURIDDU                        Parola mia, comare Camilla! I bersaglieri, sapete bene, sono come il miele per le donne… con quelle piume. Bel moretto di qua, occhiate che volevano dire dall'altra parte… Ma io non ero di quelli che, dice il dettato, lontan dagli occhi, lontan dal cuore.

GNÀ LOLA                      O gli uomini! Chi li crede?

TURIDDU                        Dite le donne, piuttosto! che prima vi fanno mille giuramenti; e poi, quando un povero diavolo se n'è andato lontano, che il cuore l'ha lasciato via, e la testa anche, e non mangia, e non dorme più, pensando sempre a una cosa, tutt'a un tratto gli arriva come una schioppettata la notizia: - Sai? la tale si marita! - Come se vi pigliasse un accidente!

ZIA FILOMENA              Matrimoni e vescovati dal cielo destinati.

GNÀ LOLA                      Voi che ci credete? Che ci credete che pensano sempre a una cosa quando son via, in mezzo alle altre donne? e non le guardano neppure? Lo volete vedere che subito poi si mettono il cuore in pace colla prima che gli capita?

TURIDDU                        Scusate, scusate

GNÀ NUNZIA                  (tornando col boccale e un bicchiere). Di quello che c'è rimasto. Colpa sua!

COMARE CAMILLA     Allegria! Allegria!

ZIO BRASI                       Ora s'ha da berci su, come avete detto voi.

TURIDDU                        L'ho detto e lo faccio. Voi, madre, che non ne volete?

GNÀ NUNZIA                  No, non ne voglio.

Rientra in casa brontolando.

TURIDDU                        È in collera perché so io… Vecchi benedetti! che non si vogliono rammentare di quel che hanno fatto in gioventù! Alla vostra salute, gnà Lola! Voi, comare Camilla! Bevete, zio Brasi. Oggi vogliamo uccidere la malinconia.





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