COMPAR ALFIO Salute alla compagnia.
TURIDDU Venite qua, compar Alfio, ché avete a bere
un dito di vino con noi, alla nostra salute l'uno dell'altro.
Colmandogli il
bicchiere.
COMPAR ALFIO (respingendo il bicchiere col rovescio della
mano). Grazie tante, compare Turiddu. Del vostro vino non ne voglio, che
mi fa male.
TURIDDU A piacer vostro.
Butta il vino per
terra e posa il bicchiere sul deschetto, Rimangono a guardarsi un istante negli
occhi.
ZIO BRASI (Fingendo che qualcuno lo chiami dalla stalla).
Vengo, vengo.
TURIDDU Che avete da comandarmi qualche cosa,
compar Alfio?
COMPAR ALFIO Niente, compare. Quello che volevo dirvi lo
sapete.
TURIDDU Allora sono qui ai vostri comandi.
La zio Brasi di
sotto la tettoia fa segno a sua moglie di andarsene a casa. Comare Camilla via.
GNÀ LOLA Ma che volete dire?
COMPAR ALFIO (senza dar retta alla moglie e scostandola col
braccio). Se volete venire un momento qui fuori, potremmo discorrere di
quell'affare in libertà.
TURIDDU Aspettatemi alle ultime case del paese,
che entro in casa un momento a pigliar quel che fa bisogno, e son subito da
voi.
Si abbracciano e
si baciano. Turiddu gli morde lievemente l'orecchio.
COMPAR ALFIO Forte avete fatto, compare Turiddu! e vuol dire
che avete buona intenzione. Questa si chiama parola di giovane d'onore.
GNÀ LOLA O Vergine Maria! Dove andate, compar Alfio?
COMPAR ALFIO Vado qui vicino. Che te ne importa? Meglio sarebbe
per te che non tornassi più.
ZIA FILOMENA (s'allontana balbettando). O Gesummaria!
TURIDDU (chiamando in disparte compar Alfio).
Sentite, compar Alfio, come è vero Dio so che ho torto, e mi lascerei scannare
da voi senza dir nulla. Ma ci ho un debito di coscienza con comare Santa, ché
son io che l'ho fatta cadere nel precipizio; e quant'è vero Dio, vi ammazzerò
come un cane, per non lasciare quella poveretta in mezzo alla strada.
COMPAR ALFIO Va bene. Voi fate l'interesse vostro.
Via dalla
viottola in fondo a destra.
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