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Giovanni Verga Rose caduche IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena IX. Alberto e detti.
ALBERTO (sorridendo). Sei dunque malato, Paolo? PAOLO. Malattia di cuore. Passerà. CONTESSA. No, è alla testa: è l'amore ridotto ad emicrania. Lo guarisca, signor Giliotti. ALBERTO. Malattia grave! Ci vuole altro medico! CONTESSA. Ne conosco qualcuno che non dubita punto della guarigione. Dov'è la signorina Merelli? ALBERTO. L'ho lasciata alle prese con una difficoltà di Meyerbeer. CONTESSA. Vado a raccomandarle il mio infermo. Ah! noi donne non disperiamo giammai! (via).
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