Libro, Paragrafo
1 1, 1 | adoperarsi, i quali, delle cose o ad essi avenute o da altri
2 1, 1 | non saputo fa che noi, le cose che fuggire si devrebbono
3 1, 1 | udire e leggere le giovevoli cose e spezialmente questa, perciò
4 1, 1 | vero, sì come nel più delle cose l'uso è ottimo e certissimo
5 1, 1 | scrittura, nella qual noi molte cose passate, che non potrebbono
6 1, 1 | parte stare e alle ragionate cose d'Amore, che io dissi, venendo,
7 1, 2 | sogliono esser coloro che le cose sane le più volte rimirano
8 1, 4 | vedere e udire le piacevoli cose, con le sue damigielle ritrarsi
9 1, 4 | gaiamente e tutte quelle cose si facevano che a festa
10 1, 4 | ripostici, o novellando o di cose dilettevoli ragionando,
11 1, 6 | conosce la natura delle cose e la qualità di lui e di
12 1, 7 | Perciò che né voi udirete cose che piacevoli sieno ad udire,
13 1, 10| non conciederti le sconcie cose eziandio a niuna di noi
14 1, 10| la natura medesima delle cose, se noi la consideriamo,
15 1, 10| E perciò che dalle buone cose dolore alcuno venir non
16 1, 10| e dell'altre somiglianti cose, che per lungo uso o per
17 1, 10| ravedutosi, si ramarica come di cose dolorose. E se pure si concedesse
18 1, 11| che, sì come il fuoco le cose nelle quali egli entra egli
19 1, 12| mostrar loro la qualità delle cose, acciò che seguendo le buone
20 1, 12| come io queste così nuove cose sappia, senza che elle si
21 1, 12| potere essere nelle altre cose, e da essi straziatamente
22 1, 14| quella una che è di tutte le cose ultimo fine; la quale io
23 1, 17| nome? Perciò che tutte le cose che fuori dell'uso naturale
24 1, 17| portati, a una ora mille cose veggono che son loro d'infinita
25 1, 17| fallo oltre modo, se alle cose molto antiche si può dar
26 1, 18| pennellata, a tutte queste cose, Lisa, che io t'ho dette,
27 1, 19| disubrigherò consigliando e per le cose, che possono a chi non l'
28 1, 21| dalla verginetta figliuola: cose più tosto mostruose che
29 1, 22| come dal disiderar delle cose tutte le altre passioni
30 1, 22| quale o quante gravi e dure cose s'incontrano, o quante volte
31 1, 23| conseguire delle cercate cose ci rallegriamo, quanto più
32 1, 23| persona o, se alcuna di queste cose no 'l tocca, certo con doloroso
33 1, 25| perciò che di tutte quelle cose che a far prendiamo, quando
34 1, 30| altre guise di nuove e fiere cose, involatrici d'ogni nostra
35 2, 1 | a sostenimento di lui le cose agevoli e in ogni luogo
36 2, 1 | l'avezziamo. Alle quali cose e ad infinite altre, che
37 2, 2 | ciò è la vostra fede alle cose che egli intendea di mostrarvi.
38 2, 3 | adopera, se non che quelle cose, che la fortuna ci dà, esso
39 2, 3 | pieno di buone e di soavi cose, il quale egli medesimo
40 2, 3 | intorno alle quali tutte cose, oggimai che ne posso io
41 2, 7 | essa, lodandola, diverse cose parlavano. Ma Gismondo,
42 2, 8 | che de' poeti, fingere le cose molte volte troppo da ogni
43 2, 8 | si fingono le impossibili cose, non solamente a ciascun
44 2, 8 | secondo la qualità delle cose che le si pongon sopra. ~ ~ ~
45 2, 10| sia? E certo tutte queste cose sono fuor di noi. Le quali,
46 2, 10| che l'amare il cielo e le cose belle che ci son sopra e
47 2, 10| Perottino, che l'amore che alle cose istrane portiamo, per questo
48 2, 11| difesa di noi e delle nostre cose, col ferro in mano e di
49 2, 11| quantunque essi caminando due cose portino, l'una dall'altra
50 2, 13| che e il disiderar delle cose, dove con sano consiglio
51 2, 13| ogni dolore delle avenute cose, questo solo affetto intero
52 2, 13| solamente buone sono le cose da lei procedenti, le tre
53 2, 14| Lavinello, e male congiugni le cose da natura separate - rispose
54 2, 15| animo loro nelle disiderate cose e cercate, come quelli che
55 2, 15| come amare si possono molte cose, come che d'averle niuna
56 2, 17| dolerci più oltra in quelle cose che per noi amendar non
57 2, 17| conchiusi che del perdere delle cose che noi amiamo, non è Amore,
58 2, 18| sia sopra tutte le altre cose giovevoli del mondo. Io
59 2, 18| quante maniere di viventi cose e quanto diverse sono in
60 2, 19| Ma che vi vo io di queste cose, leggiere e deboli alle
61 2, 19| vedete, cagion di tutte le cose Amore; il che essendo egli,
62 2, 19| i beni, che per tutte le cose si fanno, cagione. E perciò
63 2, 19| tutte le giovevolissime cose. Ora parti egli, Perottino,
64 2, 20| Amore è cagione di tutte le cose, come tu ci di', e che per
65 2, 20| i beni, che per tutte le cose si fanno, cagione, perché
66 2, 20| altri uomini e dell'altre cose tutte ti posso conchiudere
67 2, 21| divenendo al loro ufficio, le cose che dolci sono a vedere
68 2, 21| come che dolci sieno molte cose, le quali tutto dì miriamo,
69 2, 21| è egli, che non vede le cose che da veder sono, e non
70 2, 22| mentre che egli queste cose che io v'ho dette e quelle
71 2, 23| Deh perché vo io nelle cose che, o poco o molto che
72 2, 25| lasciano e obliano le triste cose. Il quale obliamento tuttavia
73 2, 26| si possono se non nelle cose che presenti sono loro e
74 2, 26| da me, con le quali tante cose m'hai dipinte nell'anima,
75 2, 28| levando il colore alle cose, mi lievi e tolga la vista
76 2, 30| giovano altrui. Né dalle cose, né da gli uomini pigliano
77 2, 30| ascoltano, pensano tutte le cose ad un modo. E in brieve,
78 2, 31| de gli occhi ragionando cose, che altri che Amore né
79 2, 31| a ciascuno e le seconde cose via più giovano e le sinistre
80 2, 31| gli oblii delle passate cose le tuffiamo, che appena
81 2, 33| Gismondo: - Queste e altre cose assai per aventura, o mie
82 3, 1 | ritrovare la verità delle cose che in quistion cadono tutto '
83 3, 1 | tenga la pura midolla delle cose così riposta e di mille
84 3, 1 | lasciata la cognizione delle cose, vivono a caso; altri poi,
85 3, 1 | giudicii è molta, e di poche cose aviene che una prima e non
86 3, 1 | pare che sia in tutte le cose, vedranno chiaro questi
87 3, 1 | maggiore la oscurità nelle cose e ne' nostri giudicii minore
88 3, 1 | verità delle conoscibili cose, quando ella né l'argento,
89 3, 1 | male nimica e guerriera? Le cose da ogniuno agevolmente possedute
90 3, 1 | dimorarsi, che andare di queste cose cercando. De' quali tuttavia
91 3, 2 | udendo e sentendo che belle cose si ragionavano tra quella
92 3, 2 | di questo giardino molte cose, le quali noi sapevamo,
93 3, 3 | ingegno e all'importanza delle cose propostemi e al convenevole
94 3, 3 | risguardo alla grandezza delle cose che dir si poteano, avea
95 3, 4 | chi vi mira. E certo molte cose hae raccolte Perottino,
96 3, 5 | con la volontà all'amate cose cerchiamo; e disio altro
97 3, 5 | figliuoli, e le giovevoli cose che la natura senza mezzo
98 3, 5 | che è di noi e di tutte le cose prima e verissima cagione.
99 3, 5 | e de' figliuoli e delle cose che giovano e fanno a nostro
100 3, 5 | avendoci esso a maggiori cose e a più alto fine creati,
101 3, 5 | potessimo d'intorno alle altre cose, secondo che a noi venisse
102 3, 6 | nasce e d'armonia nelle cose, la quale quanto è più perfetta
103 3, 6 | o Gismondo, ma di sozze cose. Perciò che sozzo e laido
104 3, 8 | ingegno o per altr'arte, ~Cose leggiadre e nove, ~Che '
105 3, 8 | le mie care some, ~De le cose parean di paradiso ~Scese
106 3, 9 | Dolce armonia de le più care cose ~Sento per l'aere andar
107 3, 10| mollire un sasso. ~O quante cose qui tacendo passo, ~Che
108 3, 11| dimorando, pensare alle alte cose. Per che volentieri mi sarei
109 3, 12| che bene si veggono molte cose tutto dì avenire, volute
110 3, 13| infinita è la moltitudine delle cose che dire vi si posson sopra,
111 3, 13| Perciò che di poche altre cose può avenire, o forse di
112 3, 13| intendono le intelligibili cose, anzi non ha egli se non
113 3, 14| tutti e tre, così nelle cose che Dio create ha infino
114 3, 14| pietre è e di molte altre cose parimente, delle quali non
115 3, 14| le tre guise delle create cose sotto noi non hanno parte -. ~-
116 3, 14| quale, dalla forma delle cose istrane con lo strumento
117 3, 15| stata ingiusta, avendo nelle cose, da sé in uso e in sostentamento
118 3, 16| pensiamo, e gli occhi alle vili cose inchinati, con noi medesimi
119 3, 16| giovani così accesamente cose, che poi amare quelli medesimi
120 3, 16| tu ora sei; e quando alle cose, che io in quegli anni più
121 3, 17| uomini, figliuolo, che le cose mortali sprezzano come divini
122 3, 18| antichi maestri delle sante cose, essere una Reina in quelle
123 3, 18| comunanze o di fare somiglianti cose, tuttavvia poco della Reina
124 3, 19| di non inchinare alle ree cose, egli non sia almeno alle
125 3, 19| moderatore di tutte le nascenti cose. E questi lumi fece che
126 3, 20| veggono passerai, e le vere cose che ivi sono contempierai,
127 3, 20| questo, ma tanto sono quelle cose di più eccellente stato,
128 3, 20| sopra l'acque v'avesse altre cose, né crederebbe che frondi
129 3, 20| che oltre a questi altre cose sieno vie più da dovere
130 3, 20| e mostrasseleci, quelle cose solamente vere cose ci parrebbono,
131 3, 20| quelle cose solamente vere cose ci parrebbono, e la vita,
132 3, 21| fanno i cori delle divine cose tra loro? E quando, a gli
133 3, 22| 22-~ ~ E queste cose di qua giù, che gli altri
134 3, 22| fanno ogni giorno dalle cose che più amiamo, a tante
135 3, 22| più cari, a tante altre cose, che ad ogni ora nuova cagione
136 3, 22| condanna a dolere -. ~- Queste cose ragionatemi dal santo uomo,
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