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l 110
l' 400
la 762
là 39
labili 1
labirintho 1
labole 1
Frequenza    [«  »]
40 mie
40 reina
39 avere
39 là
39 quegli
39 ragionamenti
39 vivere
Pietro Bembo
Gli Asolani

IntraText - Concordanze


   Libro,  Paragrafo
1 1, 1 | potere e vela e governo , dove essi di giugnere procacciano 2 1, 3 | sembiante al capo delle tavole, dove la Reina sedea, venute, 3 1, 3 | con nave a scoglio;~Così 'nd'io temea danno e cordoglio,~ 4 1, 3 | conosciute~L'opre tue, come dove risplende~Più del tuo 5 1, 4 | infino a tanto che venuto dal vespro tempo fosse da 6 1, 5 | gl'intranti di qua e di , e lungo le latora di lui 7 1, 6 | ombrosi allori di qua e di del picciol rio, Gismondo, 8 1, 12| essi straziatamente qua e in uno stesso punto essendo 9 1, 33| Madonna ch'ella il senta, ~E ne porta queste voci estreme, ~ 10 2, 1 | che pochi giorni non dura, dove l'animo sempiterno 11 2, 3 | aspettante d'udire si taceva; onde Gismondo così prese 12 2, 6 | segno d'averla fornita. onde in questa maniera madonna 13 2, 6 | verrà ch'i' giunga a riva, ~ 've 'l mio volo stendo, ~ 14 2, 9 | signor mai non devea gire, ~, onde mosse il mio, lieto 15 2, 10| Gismondo, poi che tu sorridi, dove io più pensava che 16 2, 10| sì come sono quelle di su, non può cosa misera 17 2, 11| altramente che facciano oltre l'Alessandria tale 18 2, 15| Ch'avezza l'alma a gir 'v'io la sento,~Sì ch'ella 19 2, 16| perciò che da ritornare è , onde ci dipartimmo, quinci 20 2, 21| con grandissimo diletto, dove delle dolcissime gli 21 2, 21| per le tempie, di qua e di in due pendevoli ciocchette 22 2, 22| donna non amano. Perciò che dove Amore non è, sonnocchiosa 23 2, 27| favelle~E Madonna risponda~, dove più non pote altro 24 2, 27| Da l'uno a l'altro polo;~ dove or taccio a tuo danno, 25 2, 27| Reverente inchinando ~ 've più fosse il ciel sereno 26 3, 2 | molte andare chi qua chi sollazzandosi, con lei ad 27 3, 8 | ella non prezze ~Di star 've si piagne e si sospira?. ~ 28 3, 9 | Con più forza talor, di non passa ~Da la spoglia, 29 3, 9 | gir oltra no 'l lassa, ~ 've sedete voi, che 'l fate 30 3, 12| mostrò che s'accorgesse. onde io, preso ardire, così 31 3, 12| ragionarne, come a me conveniva. onde egli con questa imaginazione 32 3, 14| che appunto è la loro, dove alla men buona s'appigliano, 33 3, 16| portato non l'ascolta, qua e dove esso vuole scapestratamente 34 3, 19| scoperchiato, ci assalirono; dove ogni cosa v'è sana e stabile 35 3, 21| grandi opere del Signore, che su regge, mirasse e rimirasse 36 3, 22| esse non si cercano per chi su ama più di quello che 37 3, 22| torbido e paludoso rigagno. dove allo 'ncontro la povertà, 38 3, 22| fallace albergo partendomi, onde io mi mossi ritornare 39 3, 22| poco. Se sono di quelle di su stati, essi maravigliosamente


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