Libro,  Paragrafo

 1  1,  10| manifestamente conosciuto nelle fiere; le quali amano i loro figliuoli
 2  1,  12|    menavan la loro vita sì come fiere. Né guari cantarono que'
 3  1,  12|    cetara d'Orfeo, che le vaghe fiere da' lor boschi e gli alti
 4  1,  12|        quegli uomini che con le fiere tra gli alberi nelle selve
 5  1,  20|         riposo e delle cacciate fiere le selve loro, così de'
 6  1,  21|         più tosto mostruose che fiere. Le quali, perciò che vie
 7  1,  30|    mille altre guise di nuove e fiere cose, involatrici d'ogni
 8  1,  33|         m'ingombra. ~Qualor due fiere in solitaria piaggia ~Girsen
 9  1,  34|     selve giacciono l'errabonde fiere; gli erbosi fondi de' fiumi
10  2,  3 |       ministratori. E se le tue fiere alcun de' loro poppanti
11  2,  16|       di quelle maraviglie così fiere del tuo Idio, che tu ci
12  2,  18|         loro dimore le vogliose fiere similmente. E con una legge
13  2,  18|       non colpevole Amore dalle fiere calunnie di Perottino. ~ ~ ~
14  2,  19|         e salvatichi a guisa di fiere, senza tetto, senza conversazione
15  2,  19|          cacciarono le compagne fiere. Crebbe poi a poco a poco
16  2,  26|      sono loro in comune con le fiere, ma per questo ancora, che
17  2,  30|    bella donna primieramente ci fiere, destasi l'anima nostra,
18  3,  1 |       nati uomini più tosto che fiere, poscia che eglino, quella
19  3,  14|         senso, sì come hanno le fiere. Altre poi sono, che hanno
20  3,  14|        e il sentire sieno delle fiere, come io dissi, medesimamente
21  3,  14|         uomini e il senso delle fiere, perciò che dubbio non è
22  3,  14| perfetta mettendosi, fanno come fiere -. ~- Così non fosse egli
23  3,  14|        necessitata -. ~- Ora le fiere - seguitò egli - possono
24  3,  15|       migliore abandonare, e le fiere non possono, esse non operando
25  3,  15|      piante e noi operando come fiere, piggior condizione pare
26  3,  15|  volontariamente a quello delle fiere scendendo; a guisa di Phebo,
27  3,  15|      appetito avallandoci sozze fiere diveniamo, ella ci abbia
28  3,  16|         d'uomini ci cangiamo in fiere; né in che guisa esse così
29  3,  18|        di cavagli, di selve, di fiere, essa da sé gli scaccia
30  3,  18|      così vegghiando tra quelle fiere, con le quali essi dormendo
31  3,  18|         sì si vivano con le lor fiere. Quegli altri poi a' quali
32  3,  19|      non vogliono essere tra le fiere mandati a vegghiare, quando
33  3,  20|        più vaghi che di rena, o fiere più gaie che pesci, o abitazioni