Libro, Paragrafo
1 1, 1 | molti uomini di lor bene cagione? E poi, se è lodevole per
2 1, 1 | noia essere che di diletto cagione, sì come mostra che questa
3 1, 10| ripigliaste: che per altra cagione amaro alcuno non si sente
4 1, 11| insieme e della sua morte cagione. Né è chi per vero non tenga
5 1, 11| delle provincie istesse cagione. Cotali sono le costui operazioni,
6 1, 12| me ora rispondi tu. Se è cagione Amore di tanti mali quanti
7 1, 12| veramente maravigliosi, cagione giusta della deità dalle
8 1, 15| esso non possa morire senza cagione avere alcuna di vita, ma
9 1, 15| che il pianto stemperava, cagione fu che io non mancai. In
10 1, 17| chiamato? Parti che non senza cagione que' primi uomini gli abbiano
11 1, 17| loro d'infinita maraviglia cagione. Né perché io mi creda che
12 1, 17| lagrime e d'infiniti tormenti cagione, suoi scherzi sono e suoi
13 1, 19| di molta infelicità esser cagione, discorrendo e avisando -.
14 1, 22| alcuno state per questa cagione le morti d'infiniti uomini
15 1, 23| noi è della nostra gioia cagione; e tanto più oltre modo
16 1, 28| prendono gli animi, e sono cagione che noi ogni nostro bene,
17 1, 28| di più perigliosa febbre cagione? Quanti già finsero d'esser
18 1, 29| alcuna voce o dire la nociva cagione, qualora più disideriamo
19 2, 2 | a noi d'ogni nostro male cagione. E certamente, riguardevoli
20 2, 3 | più tosto che la fortuna cagione? Certo se mangiando tu a
21 2, 3 | che egli ne fosse stato cagione, che il condimento dilicato
22 2, 17| fortuna, che ce ne spoglia, cagione. Per che e amare e dolere,
23 2, 19| tutte le cose si fanno, cagione. E perciò che, come io dissi,
24 2, 20| ti dico che, se Amore è cagione di tutte le cose, come tu
25 2, 20| tutte le cose si fanno, cagione, perché non ci di' tu ancora
26 2, 20| bene che voi fate è ben cagione, sì come colui che per ben
27 2, 23| potessi, io darei a lui cagione altresì di piagnere e ridere'
28 3, 2 | erano nel giardino e la cagione risaputasi, pervenne la
29 3, 2 | primieramente a Gismondo e dalla sua cagione cominciatasi, non ristette
30 3, 5 | le cose prima e verissima cagione. Perciò che volendo egli
31 3, 14| di', - riprese egli - che cagione fa che ne gli uomini seguire
32 3, 20| egli più si fa alla sua cagione ultima prossimano; nel qual
33 3, 22| cose, che ad ogni ora nuova cagione ci recano di dolerci, e
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