Libro, Paragrafo
1 1, 1 | che io dissi, venendo, acciò che meglio si possa ogni
2 1, 2 | questo studiosamente fecero, acciò che egli tra gli allegri
3 1, 6 | piace, quivi si stia; e acciò che di niente si manchi
4 1, 7 | che il terzo compagno era, acciò che Perottino parlasse;
5 1, 8 | che io in pace mi stia, acciò che almeno doler di me non
6 1, 12| loro la qualità delle cose, acciò che seguendo le buone dalle
7 1, 18| dovergli alcuna forma dare, acciò che esso più interamente
8 1, 27| Ma passiamo nel dolore, acciò che più tosto si venga a
9 1, 34| amanti seguaci; i quali, acciò che in loro compiutamente
10 1, 35| ispeziale grazia donati, acciò che così, più pura menando
11 1, 36| racconfortato. A cui le donne, acciò che egli da quel pensiero
12 1, 36| ragionamento in altro passando, acciò che egli le sue pungenti
13 2, 2 | querimonia ci lasciò piangendo, acciò che quello, che aver non
14 2, 2 | bastanti. La qual cosa, acciò che senza più oltra tenervi
15 2, 5 | ammassati. Alla qual cosa fare, acciò che egli d'alcuno apparente
16 2, 6 | sommamente gioverà. E oltre acciò, se voi vi degnaste per
17 2, 8 | suggetti a gl'inchiostri, acciò che con questi colori i
18 2, 9 | non me l'abbia recata. E acciò che io a voto non ragioni,
19 2, 20| questo fine il facesti, acciò che meno di noia ti fosse
20 2, 29| io di tacer vi proposi, acciò che elle in tutto doler
21 2, 30| sovente cerchiamo d'aver noi, acciò che per loro più riguardevoli
22 3, 5 | ragione, fu di mestiero, acciò che ella in noi vana e oziosa
23 3, 7 | in parte vi racconterò, acciò che io così, più tosto questo
24 3, 10| nome, e le più fide arene, ~Acciò che 'l mar la chiami ~E
25 3, 12| consiglio mi prestiate, credo io acciò che la nostra Reina, dolce
26 3, 17| che per noi non si faccia, acciò che con noi il nostro buon
27 3, 17| incominciancene così sogniando, acciò che poi, risvegliati, alla
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