Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Pietro Bembo
Gli Asolani

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


34-balie | balli-datag | datam-ferme | fermi-invog | invol-offen | offer-quist | racce-saria | saro-tacer | tacit-zuffa

                                                       grassetto = Testo principale
     Libro,  Paragrafo                                 grigio = Testo di commento
1001 3, 3 | miei amorosi ragionamenti datami la Reina di Cipri, la qual 1002 1, 5 | dipartiva, una medesima via dava a gl'intranti di qua e di 1003 1, 5 | altra di loro più a drento davan luogo ad una bellissima 1004 1, 2 | spesso e più sicuramente si davano che con altre, volentieri 1005 3, 9 | ridice. ~Ma le parole son debili e corte; ~Che se fosser 1006 2, 22| persona, ora con lenti varchi degna di molta riverenza mostrandosi, 1007 2, 6 | E oltre acciò, se voi vi degnaste per aventura di lodarlemi, 1008 2, 1 | loro, saremmo di loro più degni che noi non siamo, e molta 1009 2, 31| consigliando e aiutando, esse si deleguano, come neve sotto primi soli, 1010 2, 30| né capello, né barba, né dente ordinandosi, né mano, né 1011 2, 8 | quello che de' seminati denti dall'errante Cadmo o delle 1012 2, 12| loro amano se stessi, essi deono poter fruire quello che 1013 2, 21| diritta scriminatura, per le deretane parti s'avolge in più cerchi; 1014 3, 10| mostrar, che sol da lei deriva, ~Forza è talor ch'io scriva ~ 1015 2, 2 | donne, egli ha in uno canale derivate cotante bugie, e quelle 1016 2, 21| ché voi ne avete una buona derrata. Perciò che se io volessi 1017 1, 33| stesso. ~D'erma rivera i più deserti lidi ~M'insegna Amor, lo 1018 1, 33| esso rimirando, ~Temendo e desiando, ~Prego sovente che di me 1019 2, 29| tavole della nostra Reina desinando e cenando facciamo. Perciò 1020 3, 3 | 3-~ ~ Ma venuto il e desinatosi e ciascuno alle sue dimore 1021 3, 9 | vogha mi rinvesca ~L'anima desiosa, e pur un poco ~Per levarmi 1022 3, 10| e ami. ~Questo faccia il desir in parte sazio, ~Che vorria 1023 2, 9 | come 'l movesse un bel desire ~Di non star con altrui 1024 2, 30| da non usato diletto, e destandosi ella sente destare in sé 1025 2, 30| e destandosi ella sente destare in sé un pensiero, il quale 1026 3, 17| sopratenuti si sognano di destarsi e di levarsi, per che tuttavia 1027 2, 30| primieramente ci fiere, destasi l'anima nostra, che infino 1028 3, 12| con questa imaginazione destatosi e levatosi, buona pezza 1029 2, 11| Così gli uomini e le donne, destinati a due diverse bisogne portare, 1030 2, 12| mettendosi, quanto egli più al destinato luogo s'affretta d'appressarsi, 1031 2, 20| la sua sinistra mano la destra di Lisa, che presso le sedea, 1032 3, 9 | lei piacer non , né la desvia ~Cosa che voi non sia ~O 1033 2, 31| né può intendere, né sa dettare? Quale, per mano tenendosi, 1034 3, 10| in tanto non si stanca ~Dettarmi quel, ond'io sempre ragioni, ~ 1035 2, 31| dolcezza dieci tremanti parole dettegli dalla sua. A molti la loro 1036 3, 12| venire tale quale io venni, e dettogli chi io era e tutti gli accidenti 1037 3, 2 | Vostra Maestà -. ~E quivi dettone quello che dir se ne poteva 1038 2, 9 | Ov'altro signor mai non devea gire, ~, onde mosse il 1039 1, 1 | le cose che fuggire si devrebbono amando e quelle che sono 1040 2, 19| a gli occhi della fiera Diana fra Pilade e Oreste fu la 1041 3, 7 | come essi fecero hieri e dianz'hieri le molte loro, che 1042 3, 8 | tenni ombre e fumi; ~E dicea fra me stesso: ~Amor senz' 1043 2, 9 | medesimo ti riprendesti, dicendoci, per amenda di lui, che 1044 3, 14| medesimamente e non pur da noi, ma dicesi che è la ragione, di cui 1045 2, 25| uomini così trista, che tu dicevi; tale è la medicina così 1046 2, 19| onde nasca per se stesso si dichiara, incominciò a seminarsi 1047 2, 7 | lodarci delle venture, ma diciamo così, che quelli che felicemente 1048 1, 9 | vivono, pronti e accorti dicitori il più, non ne potrebbono 1049 | dieci 1050 2, 33| incominciato festeggiare dieder segno. Per che, parendo 1051 1, 16| che ven de gli occhi mi difende,~E che 'l gran pianto non 1052 2, 1 | capannuccia dalle nevi e dal sole difendendolo sodisfare, i più lontani 1053 2, 17| testé fece, ché io ne la difenderò. Tuttavolta tu mi ritorni 1054 1, 8 | volere pigliar l'arme, il difenderti per cotesta via. Perciò 1055 2, 19| e le città si cinsero di difendevole muro, e i lodati costumi 1056 2, 3 | abbia oggi non men fiero difenditore ad avere, che egli hieri 1057 2, 11| incontro a gli assalitori, per difesa di noi e delle nostre cose, 1058 1, 5 | giovani caminando tutte difese dal sole, e questa cosa 1059 1, 10| costui senza dubbio, o per diffalta estrema di conoscimento 1060 3, 13| spezie, ciascuna di loro differente dall'altre e separata (perciò 1061 3, 1 | questi cotali niuna altra differenza essere tra essi e quelli 1062 2, 17| suole essere alle volte diffetto nelle belle donne, non altramente 1063 2, 7 | amori, né da alcuna opposta difficultà nell'andare ad essi ritenuti, 1064 3, 6 | approvate schuole de gli antichi diffinitori lasciata, nulla altro essere 1065 2, 27| gran fami,~Che 'n sì lungo digiuno, Amor, mi dai,~Certo non 1066 1, 12| distemperatezze il senso si dilegua loro e il cuore? E fannoci 1067 2, 27| no 'l segue,~E par che si dilegue~Lo cor nel cominciar de 1068 2, 28| la certezza del pensiero dilettandoci, continue e presenti si 1069 1, 12| questa guisa del continuo dilettandogli con la novità delle bugie, 1070 2, 12| fa, il suo male medesimo dilettandolo. Ma sì come suole alcuna 1071 2, 31| grido solamente di cercar dilettandosi de' loro amori, poscia che 1072 1, 12| cantando. Né altro fu la dilettante cetara d'Orfeo, che le vaghe 1073 2, 20| favellando quelle parti che dilettar ci possono separatamente, 1074 1, 7 | e se stesso ad un tratto dilettare, dove egli tutti insieme 1075 1, 4 | favole dell'altre donne dilettavano, piacque il consiglio di 1076 1, 14| sono che tu, le ne dicendo, diletterai insiememente queste altre 1077 2, 28| rapresentano care e vaghe e dilettevolissime ciascuna. Così le nostre 1078 1, 1 | prendono insieme da esse dilettevolissimo nodrimento. Ma lasciando 1079 2, 30| spesse volte agevolmente e dilettevolmente. ~ ~ ~ 1080 3, 16| guisa esse così pienamente dilettino so io considerare: pogniamo 1081 2, 16| Tuttavia dove egli non fosse, dilettose giovani, che voi voleste 1082 3, 1 | crederanno, senza prima diligente considerazione avervi sopra, 1083 3, 6 | che cosa è se tu con tanta diligenza per lo adietro avessi d' 1084 1, 27| miseria caduto, a doversi dilungare nel mondo per farla ben 1085 1, 21| stamane quando e' surgea, ora dilungatosi fra 'l giorno abbaglia chi 1086 2, 30| che è quello che voi ci dimandate? Senza numero sono i nostri 1087 1, 19| mio camino, avendom'egli dimandato come ciò vero fosse, che 1088 3, 14| cotesto -. ~- Ora se io ti dimanderò allo 'ncontro - seguitò 1089 1, 12| si riposava, così ne 'l dimandò e disse: - Perottino, quello 1090 2, 25| ne' suoi dolori. Tale è la dimenticanza, o Perottino, nella quale 1091 3, 15| perdendosi può del divino dimenticarsi, esso in questa guisa il 1092 1, 36| egli le sue pungenti cure dimenticasse, quasi tutto il rimanente 1093 3, 9 | nate ad un corpo non s'era dimenticata, essendonele questa piaciuta, 1094 1, 23| d'ogni altra cosa fatti dimentichi salvo che del lor male, 1095 2, 17| di questo a bagnarsi sì dimesticamente in presenza d'ogniuno, che 1096 2, 19| incominciò a seminarsi per la già dimesticata terra e, indi germogliando 1097 2, 19| conversazione d'uomo, senza dimestichevole costume alcuno, se Amore 1098 3, 12| contezza della notte fatto dimestico e famigliare. Crebbe in 1099 3, 20| tutto in ciascuna sua parte dimorante, divinissimo, intendentissimo, 1100 1, 2 | usati e in essi tuttavia dimoranti per lo più tempo, oltre 1101 3, 2 | tre donne per quelle che dimorar con esso loro soleano, nello 1102 1, 19| altrettanto spazio di qui dimorarci conceduto, di quello che 1103 2, 17| quando bene più alquanto ci dimorassimo, sì il poteremmo noi fare, 1104 2, 17| dove per alquanto spazio dimorate, mormorando e basciandosi 1105 3, 18| sognando più o meno si sono dimorati ciascuno. Ma io per aventura, 1106 3, 20| cresciuto, quivi sempre dimorato si fosse, perciò che egli 1107 1, 12| monti e nelle rive de' fiumi dimoravano. Ma altre a.cciò, perciò 1108 2, 7 | tempo in questa sola mi dimori ragionando, secondo che 1109 3, 15| mentre che noi fanciulli dimoriamo, e poscia, dalla turba delle 1110 2, 30| più aperti ci si verranno dimostrando e più chiari, se noi alquanto 1111 3, 15| la luna vicendevolmente dimostrandoci. Il quale dimostramento 1112 3, 15| sia questo eterno specchio dimostrantesi a gli occhi nostri, così 1113 3, 5 | l mescolasse, volendoci dimostrar per questo che egli buono 1114 1, 6 | risponderò, e dammi il cuore di dimostrargli quanto egli con suo danno 1115 2, 3 | nella sua medesima fronte dimostrasse ciò che egli era. Il che 1116 2, 12| assai apertamente venir dimostrata, nondimeno sì perché alle 1117 1, 33| cuore gli uscisse, verissimo dimostratore delle sue interne pene, 1118 2, 20| con parole asseguire la dimostrazione di quella cosa che, quale 1119 2, 30| colori vestito, vaghissimo si dimostrerà a' riguardanti. In questa 1120 1, 13| volte in modo è la morte dinegata, che già dire si può che 1121 3, 11| romito si stava in questo dintorno, venutovi per meglio potere, 1122 2, 12| che da' vostri cuori si diparta non so che e finisca ne 1123 2, 12| sentiero avacciandosi, si diparte e si discosta da lui. La 1124 2, 16| ritornare è , onde ci dipartimmo, quinci comprender potete, 1125 3, 22| che tempo era che io mi dipartissi, egli a me rimise il venirmene -. 1126 1, 5 | per lo mezzo in croce il dipartiva, una medesima via dava a 1127 2, 8 | diversi fini, e uno il si dipignerà lieto, e l'altro se lo adombrerà 1128 3, 8 | Vidi un che 'l dolce volto dipingea ~Parte, e parte scrivea ~ 1129 2, 21| ciò che non può essere, ma dipingendo: un garzone ignudo, con 1130 3, 20| delle selve e de' colli la dipintissima verdura e la varietà de 1131 2, 20| dice. Perciò che sì come il dipintore bene potrà come che sia 1132 2, 9 | anzi pure la imaginata dipintura del tuo Idio; della quale 1133 1, 36| piagge dilettevoli s'andarono diportando. ~ ~ ~ ~ 1134 2, 28| pensamenti. E se nelle nostre diportevoli barchette alle volte pigliando 1135 1, 2 | settembre passato a' suoi diporti andata, avenne che ella 1136 2, 27| acqueteresti;~Ch'uno talor direbbe:~‘Coppia fedele, amica,~ 1137 2, 30| guisa vi risponderebbono e direbbono così: O donne, che è quello 1138 2, 11| 11-~ ~Ma che diresti tu ancora se io, tutte queste 1139 2, 3 | fiume da qualche fonte, si diriva, vanamente argomentando, 1140 1, 21| dalle quali tutte le altre dirivando in loro ritornano: soverchio 1141 1, 10| fiume da suo fonte, non si dirivi. Il che la natura medesima 1142 3, 5 | come sono i fini a cui ella dirizza il disio. E di questa maniera 1143 3, 2 | viso e le parole verso lei dirizzando lietamente disse: - Chente 1144 1, 1 | la loro salute veggono, dirizzare; e piace a quelli che per 1145 2, 19| rigide spilunche dannate, dirizzarono le capanne e, le dure ghiande 1146 1, 29| disideriamo e abbiam di dirla mestiero. Malvagissima e 1147 1, 21| alcuna volta, il che pure a dirlo m'è grave, il padre medesimo 1148 2, 13| travalicando discorre per dirottissimi e dubbiosissimi sentieri. 1149 1, 36| aventura fiso mirando, in più dirotto pianto si mise, queste altre 1150 2, 33| amanti uomini, se voi a dirvi di sopra quali sono gli 1151 2, 30| non fosse la loro. Male e disagiatamente vestono, abitano disordinati 1152 3, 4 | fare di dare ora questo disagio a Vostra Maestà d'ascoltarmi. 1153 3, 5 | arbitrio di ciascuno amiamo e disamiamo, e diversamente amiamo, 1154 1, 7 | che pigliare.~- O armato o disarmato - rispose Gismondo - in 1155 2, 16| tu stesso ti vai la tua disaventura procacciando e, non contento 1156 1, 35| maniera, che spesse volte disaventurosamente v'affoghiamo. Né solamente 1157 1, 32| non hanno;~ E grido: «O disaventuroso amante,~Or se' tu al fin 1158 2, 15| che ogni buon costume ha discacciato, l'onestà dico, sommo e 1159 3, 1 | allegrezze, delle vane paure discacciatrice e delle nostre menti ne' 1160 1, 7 | oggimai ugualmente mi sono discari, perciò che né quello debbo, 1161 2, 27| interna~Chi 'l mio danno discerna,~Sì che, s'altro mi sforza~ 1162 1, 36| maestra mano e d'occhio discernevole dimostrava. Indi usciti 1163 3, 10| ritoglie ~E quel laccio discioglie, ~Che gli animi stringendo 1164 1, 16| Anzi di me, ch'ancor non mi discioglio».~Ma che poss'io? con leggi 1165 2, 1 | terreno, il quale pochi anni disciogliono e fanno in polve tornare, 1166 2, 15| pento:~Sì novamente me da me disciolse~La vera maga mia che, di 1167 3, 8 | ventura in quel punto avea disciolta ~La treccia d'oro, e quel 1168 3, 22| cosa di tutte le feste loro discipatrice, e, poscia che a quel varco 1169 3, 1 | instituzione della vita o dalla disciplina de' seguitati studi presi 1170 3, 16| disii, quale più misera disconvenevolezza può essere che la vecchia 1171 1, 13| mille guise di tormenti disconvenevoli e nuovi alla fin fine si 1172 3, 4 | perciò che esse tra sé si discordano, non pertanto eglino sopra 1173 3, 15| terra e d'aria è mescolato, discordante e caduco da' nostri genitori 1174 2, 19| tiene con la sua medesima discordevole catena legata, ella non 1175 3, 17| stesso alle volte non si discordi, e talora in maniera che, 1176 1, 31| tutto questo, le lunghe discordie crudeli; sono le brievi 1177 2, 12| più lunghi e più stolti discorrimenti ne fa, il suo male medesimo 1178 2, 29| discorriamo per loro. Nel quale discorrimento se averrà che davanti ci 1179 3, 6 | lontano, dalla quale ti discosti ogni volta che fuori de' 1180 3, 11| capannuccia veduta, e poco da lei discosto tra gli alberi un uom tutto 1181 2, 15| de gli uomini che, senza discrezion fare alcuna con diverse 1182 2, 22| talora d'amorosi versi discrivendo al consapevole amante la 1183 1, 13| lo adietro fatti, che lo discrivono, se a me non fosse dicevole 1184 1, 10| disdice. Se pure non c'è disdetto il trametterci nelle vostre 1185 3, 1 | più ad esse che a noi si disdica il cercare che cosa egli 1186 1, 10| eziandio a niuna di noi si disdice. Se pure non c'è disdetto 1187 2, 12| historie di Perottino non pare disdicevole che io un poco più partitamente 1188 1, 7 | egli in niuna cosa può aver diservite giamai, se onesta vergogna 1189 3, 10| E così d'ogni parte si disgombra ~Per lo vostro apparir noia 1190 1, 10| per naturale instinto e disiderati; perché ogniuno, da occulto 1191 3, 13| che ella è, e insieme la disideravi; ma ora che l'hai e usar 1192 2, 15| per te avere non si può disidereresti tu o cercheresti giamai. 1193 2, 24| nostri corpi e di loro sempre disiderosa, di queste altre a sapor 1194 2, 18| insieme al generare accordati disiderosamente l'uno l'altro abbracciando. 1195 3, 17| pungimento gli stimola, disiderosi e vaghi. Per che sì come 1196 1, 23| stesse novelluzze vago e disievole fuor di ragione? certo, 1197 2, 22| ella lui, con gli occhi disievoli e vacillanti dolcezza sopra 1198 3, 5 | ncontro, se io ad amare disonesta e stemperata donna mi disporrò, 1199 3, 5 | essere obbietto d'animo disonesto e stemperato, come si potrà 1200 1, 4 | quella gli occhi mandando dal disopra, Gismondo, che il più festevole 1201 2, 13| natura, queste contro natura disordinate perturbazioni chiamando 1202 2, 20| non credo perciò, ad alcun disordinato e non naturale appetito, 1203 1, 12| traboccando accozza con gravosa disparità. Perciò che chi non dirà 1204 2, 15| sua doglia oblia.~Sola in disparte, ov'ogni oltraggio ha pace,~ 1205 1, 9 | tesorieri ne mena seco che la dispensano e distribuiscono a larga 1206 3, 15| loro e d'ogni altra cosa dispensatore e maestro, le quali egli 1207 2, 28| sono delle mondane venture dispensatrici, quale è or quella che indestinò 1208 3, 1 | Per che molti sono che, disperando di poterla in ogni quistion 1209 1, 12| voce col cuore? e sperano e disperano e la lor vita cercano e 1210 1, 11| in amore mediocri dolori. Disperazioni, rubellioni, vendette, catene, 1211 2, 27| tante, che 'l vento ode e disperde.~Così mai chioma verde~Non 1212 3, 19| quando piacevole, quando dispettosa? Senza che come può essere 1213 3, 22| diletto si fa incontro, né dispettosamente rifiuta il vivere ne gli 1214 3, 13| piace, amore è detto, se dispiace, odio per lo suo contrario 1215 1, 6 | ombre che ci ascoltano, disponti tu a dir di quello che a 1216 3, 21| tempio, ad adorare oggimai si disporranno, ché vaneggiato hanno eglino 1217 3, 5 | disonesta e stemperata donna mi disporrò, o pure di casta e di temperata 1218 3, 13| di cui parlo, e ciò è il disporsi a mettere in opera essa 1219 3, 2 | dire il seguente, si dispose di volerlo udire ancora 1220 2, 27| quest'onda~Primier entrai, disposte a tanto alzarme;~Che, perché 1221 2, 15| amanti quelli che male hanno disposti gli affetti dell'animo loro 1222 1, 13| volontariamente la rifiutano dispregiando. Ma potrebbe forse dire 1223 3, 6 | di loro ci rifavellassi disprezzandogli, quanto tu hieri ci hai 1224 3, 4 | altri per trarne il vero disputano, che in dubbio sia, essi 1225 3, 1 | in ogni proposta materia disputassero e all'una guisa e all'altra. 1226 3, 3 | e da lui e da Perottino disputata, il vedere allo ascoltamento 1227 3, 1 | dinanzi libri raccolta, s'è disputato. E furono già di coloro, 1228 3, 1 | considerata e con lunghe disputazioni essaminata openione sia 1229 3, 2 | con la sua presenza; e dissegliele. Il che alla donna fu molto 1230 2, 24| che alcuni furono già che dissero essa anima altro non essere 1231 1, 35| per pietà de' miei mali, dissolvendosi pascere oggimai della mia 1232 1, 13| sovente che altra e, tra molta dissonanzia d'infiniti dolori, ella 1233 1, 12| tra queste e somiglianti distemperatezze il senso si dilegua loro 1234 2, 3 | medesimamente, senza che io mi distenda nel parlare, delle ricchezze 1235 2, 8 | sopra essa le sue menzogne distendere e i suoi pensamenti più 1236 2, 17| per disposto di più oltra distendermi da capo nelle già dette 1237 1, 17| tuo Idio tante volte più distendersi di quello che io t'ho co' 1238 1, 17| natura ad essi parea che si distendesse. Ma io a dimostrarloti, 1239 1, 5 | lungo le latora di lui ne la distendeva; la quale, assai spaziosa 1240 1, 32| dolcemente~E or in tanto amaro lo distilla,~Né sol d'una favilla~Scema ' 1241 1, 34| quasi Metii da' cavalli distraenti, lacerati. Il hanno tristo 1242 1, 9 | seco che la dispensano e distribuiscono a larga e capevole misura, 1243 1, 21| animi nostri consumando e distruggendo, trae spesse volte affine 1244 3, 5 | di se medesimo perdezza e distruggimento. ~ ~ ~ 1245 1, 19| m'ubrigherò ragionando e disubrigherò consigliando e per le cose, 1246 1, 32| spesse~ L'angoscie mie, con disusata foggia,~ U' che 'l piè movo, 1247 1, 35| spaventi con mille nuove e disusate forme di paura; tu in angosciosa 1248 2, 9 | che trova in suo viaggio ~Disusato piacer, non si ritenne ~ 1249 3, 13| ancora contrariamente, che è disvolendo; e che v'è per ultimo quello, 1250 2, 13| pugno che chiuso era due dita forcutamente levando inverso 1251 1, 16| E che 'l gran pianto non ditempre il core~Face la fiamma che 1252 1, 34| alberi ristorano i loro diurni e spaziosi giri; per le 1253 1, 31| i cuori de gli amanti si divellano dalle lor fibre o schiantinsi 1254 2, 21| mirabilmente artificiosi divenendo al loro ufficio, le cose 1255 1, 32| non pero,~ Prima ch'io ne divenga più mendico?~ Deh chi sì 1256 3, 12| recai, della sua santità, divenne senza fine maggiore. E così 1257 2, 10| attendevano che egli dicesse, divennero ancora d'udirlo più vaghe. 1258 2, 17| rispose Lisa tutta nel viso divenuta vermiglia - cadesse, Gismondo, 1259 1, 19| sole che alquanto erano divenute maggiori, alle donne rivoltosi, 1260 1, 12| gelata paura; o quando da diversissime angoscie ingombrati e orgoglio 1261 2, 31| i quali sono veramente diversissimi e senza fine. Perciò che 1262 2, 13| in buoni e in non buoni dividendo, a quella parte dell'animo, 1263 1, 5 | di marmo, che 'l pratello divideva, scendendo, soavemente si 1264 3, 17| cose mortali sprezzano come divini e alle divine aspirano come 1265 3, 20| ciascuna sua parte dimorante, divinissimo, intendentissimo, illuminatissimo 1266 3, 15| amori perdendosi può del divino dimenticarsi, esso in questa 1267 1, 11| Né pur di loro le lievi e divolgate favole solamente de' poeti, 1268 2, 25| giardinaio di qua entro, lungo la doccia di questo canale passando, 1269 2, 3 | Ma non si vede che noi ci dogliamo, se non perdendole; anzi 1270 3, 1 | uomini una tacita e comune doglianza incontro la natura, che 1271 2, 17| fallo perduta, queste nostre doglianze con quelle di Perottino 1272 1, 34| tanto le notti vengono più dogliose, e in esse per aventura 1273 3, 9 | Meraviglia non è, di sì dolc'esca ~Movono le faville 1274 3, 1 | essi della natura si verran dolendo, come quelli fanno, perciò 1275 1, 31| e con la bocca piena di dolenti sospiri, dove col corpo 1276 1, 19| e sì perché a me già nel dolermi aviato giova il favellare 1277 2, 5 | libro, in ogni lor foglio si dolgono, si lamentano di lui, né 1278 1, 29| mestiero. Malvagissima e dolorosissima poi fuor di misura il convenirci 1279 1, 35| vivere e a crudelissime e dolorosissime morti c'insegni la via. 1280 1, 18| splendore ma l'ardore è dolorosissimo, così la prima apparenza 1281 2, 7 | si sono ne' loro scritti doluti, che quelli non sono stati 1282 3, 8 | oltraggio; ~Ma 'l parlar dolve e saggio, ~Che m'avea già 1283 1, 29| vengono accidenti non meno domestici de gli amanti che sien dell' 1284 1, 36| chiaro mi dimostrò ella donandomiti quale dovea essere il mio 1285 1, 9 | capevole misura, a quelli più donandone, che di se stessi e della 1286 2, 11| io, tutte queste ragioni donandoti amichevolmente, e buono 1287 2, 7 | sdruscita, testimonianza donar ciascuna de' loro tristi 1288 1, 13| ne potrei testimonianza donare, che l'ho provata, e recarvi 1289 3, 15| Cassandra l'arte dell'indovinare donata, pentitosi e quello che 1290 2, 32| fanno il trionfo maggiore. Donate, rubate, guadagnate, guiderdonate, 1291 3, 15| arrischiare il capitale da lei donatoci sempre in perdita, ma in 1292 2, 2 | poco d'ora di liberalissimo donatore di riposo, di dolcissimo 1293 1, 30| involatrici d'ogni nostra quiete e donatrici d'infinite sollecitudini 1294 2, 20| tutto si potesse parlare. Ma donde comincierò io, o dolcissimo 1295 2, 31| bel colmo delle lor fiamme donerà il cielo a moglie, somma 1296 3, 21| gli atti d'una semplice donnicciuola, che qui empie il numero 1297 1, 15| tenuto e, perciò che egli doppiamente muore, egli si vive. -~ ~ ~ 1298 2, 11| quella guisa e di più per lo doppio si valevano che da poi non 1299 1, 35| alta fortuna saliti, né a dorati seggi né a corone gemmate 1300 2, 15| cosa che avenuta ne sia ti dorresti, né quello che per te avere 1301 1, 12| pruova e, come per isperienza dotto, così ne favello. Oltra 1302 2, 30| filosofia mettendosi, e in dottrina e in bontà come albero da 1303 3, 3 | parole alle vostre orecchie doveano pervenire, e la imagine 1304 3, 1 | ingannar potuti, né a noi doveremo credere subitamente, che 1305 1, 6 | qual cosa se voi farete, e doverete voler fare, se volete che 1306 1, 18| parve ad essi convenevole dovergli alcuna forma dare, acciò 1307 3, 1 | e chi, con speranza di doverlo poter pigliare, pure al 1308 1, 7 | ragionasse oggi tra noi; non che dovessero essi ciò fare, essendovene 1309 1, 8 | costor due, che a me non doveste volger l'animo, né dare 1310 1, 9 | sempre grande e infinita dovizia, e molti suoi tesorieri 1311 3, 7 | sentiamo che sete abondevole e dovizioso ancor voi -. ~Per la qual 1312 3, 1 | pare che se ne veda sì poco dubbiosa, sopra la quale e in pro 1313 2, 13| discorre per dirottissimi e dubbiosissimi sentieri. E perciò che ogni 1314 1, 1 | vivere ci rendono sospetto e dubbioso, suole con le primiere essere 1315 2, 12| come io sciogliere potessi dubitavate; cotale è la tela di Perottino 1316 1, 1 | scorgendo, stanno in sul piè dubitosi e sospesi, incontrare chi 1317 2, 25| pigliatelo sicuramente per vostro duca, o vaghe giovani. E io, 1318 3, 10| salir sopra 'l ciel li saran duci, ~E mostreranli il più dritto 1319 3, 6 | che fuori de' termini de' duo primi sentimenti e del pensiero 1320 2, 2 | molte sciagure considero, duolmene più che mezzanamente, e 1321 1, 34| triemano gli spiriti solleciti, duolsi l'anima maninconosa, piangono 1322 2, 19| catena legata, ella non durerebbe, né avrebbe lungo stato 1323 2, 1 | mortali e deboli, quello durevole e sempiterno, di piacere 1324 1, 35| ciascun die, le quali, più durevoli di quello che io vorrei, 1325 1, 12| quali cantando amollivano la durezza di que' popoli che, usciti 1326 1, 30| mille angosciosi pensieri durissima fa la sua vita, sempre più 1327 1, 31| maniera l'essere stato felice. Durissime sono le dipartenze, e quelle 1328 2, 8 | feraci formiche del vecchio Eaco o dell'animoso arringo di 1329 2, 21| sicura onestà; e le ciglia d'ebano piane e tranquille, sotto 1330 1, 24| chiare notti,~Di quel c'ebb'io, né 'l più felice stato,~ 1331 1, 3 | Poi che le due fanciulle ebber fornite di cantare le lor 1332 2, 17| dimestichezza ragionava, e ebbevi di quelli che più altamente 1333 1, 23| ella in modo gli lascia ebbri del suo veleno che, come 1334 2, 25| gli assenzi, tali sono l'ebbriezze loro. Ma queste dolcezze 1335 2, 26| dell'animo, ha vie più d'eccellenza in sé che quelli non hanno, 1336 1, 24| del mio sì largo pianto.~Eco sola m'ascolta, e col mio 1337 2, 3 | molte voci e, sopra essi edificando le sue ragioni, tutta la 1338 2, 11| potrebbono gli uomini arare, edificare, navicare, se ad essi convenisse 1339 2, 2 | ad aver luogo, io a gli effetti me ne verrò, solo che voi 1340 1, 26| guerra si ritornava, il fiero Egisto, temendo non per la sua 1341 3, 20| cavernose pietre, o altre elementa che terra e acqua fossero 1342 3, 21| poscia che ad esso gli elementi tutti e tutti i cieli servono 1343 1, 10| che per lungo uso o per elezione non sana si pon loro. Onde 1344 1, 25| dal vago Enea la dolorosa Elisa se medesima miseramente 1345 2, 2 | quanto per dimostrarci la sua eloquenza, abbia tra noi di questa 1346 3, 21| semplice donnicciuola, che qui empie il numero dell'altre, ripensando, 1347 3, 19| elemento luogo e appresso empié d'aria tutto ciò che è infino 1348 2, 27| Spargendo di lontan soavi odori~Empiean l'erba di fiori;~E sai, 1349 2, 22| inchinevoli dimore leggiadrissima empiendo di vaghezza tutto il cerchio, 1350 3, 19| noi mondo chiamiamo, di sé empiendolo, ha fabricato con maraviglioso 1351 3, 17| convenenza, che armonia, che ella empiere giamai possa e compiere 1352 2, 19| le ville di nuove case s'empierono, e le città si cinsero di 1353 1, 32| l mio destin fallace e empio~Ne i dolci lumi de l'altrui 1354 1, 33| lieti e felici, ~Or gli empion di miserie e di dolori. ~ 1355 2, 30| non solamente ogni vena empiono di soavissimo caldo e tutta 1356 2, 3 | e rapitrice, tu Amore n'encolperai, che il conditor di loro 1357 1, 25| rallegrata. Abandonata dal vago Enea la dolorosa Elisa se medesima 1358 1, 19| che possono a chi non l'entendesse di molta infelicità esser 1359 2, 27| solcar quest'onda~Primier entrai, disposte a tanto alzarme;~ 1360 2, 11| diverse bisogne portare, entrano in questa faticosa caccia 1361 2, 27| gli occhi suoi nascosto entrasti.~Quanto sarebbe il meglio,~ 1362 1, 5 | bella via dall'una parte entrate nel giardino le vaghe donne 1363 3, 11| dipartendosi, nella vaga selva entrava, e per entro passando, non 1364 1, 8 | in così fatte battaglie: entravi pure e appigliati comunquemente 1365 2, 17| promesse che io vi feci, entriamo. - Allora Lisa, prima che 1366 2, 24| volte a nuoto passava. Ora entrisi a dire dell'altro senso, 1367 | Erasi 1368 1, 34| giacciono l'errabonde fiere; gli erbosi fondi de' fiumi e le lievi 1369 2, 18| impedalarsi e rinverzire. E queste erbuccie stesse, che noi tuttavia 1370 1, 33| altrui perdo me stesso. ~D'erma rivera i più deserti lidi ~ 1371 1, 34| per le selve giacciono l'errabonde fiere; gli erbosi fondi 1372 3, 1 | leggiero a rischio dell'altrui erranza porre e mandar la sua fede, 1373 3, 15| natura, la quale nel vero errar non può, non avrebbe alla 1374 2, 19| morire. Perciò che ancora errarebbono gli uomini, sì come ci disse 1375 3, 3 | da voi e perdono, dove io errassi, e aiuto, dove io mancassi, 1376 2, 29| innanzi ancora senza ordine erriamo e discorriamo per loro. 1377 2, 27| Dal che la mia donna~Errò per voi secura in treccia 1378 1, 12| disagguaglianze, le discordanze, gli errori, che Amore nelle menti de' 1379 1, 34| sentono esser loro ne gli esercitii logore e indebolite. La 1380 3, 22| ncontro la povertà, gli esilii, le presure se sopravengono, 1381 1, 27| rancore e fallo veramente esistente e grave. E molti, per morte 1382 3, 2 | donna e come a Reina gli esponea. La Reina, uditola e parendole 1383 3, 1 | con lunghe disputazioni essaminata openione sia ben sana. Che 1384 3, 9 | corpo non s'era dimenticata, essendonele questa piaciuta, volle che 1385 1, 7 | dovessero essi ciò fare, essendovene uno per aventura qui, che 1386 | esserci 1387 2, 26| tale, quale voi vedete, se essercitando le sue parti, sì come buon 1388 2, 8 | dolci palestre di Venere essercitandosi, non possono sovente non 1389 2, 26| operagioni de gl'interni sensi essercitano altresì, come noi faciamo, 1390 1, 19| nel vivere dalla fortuna essercitate che noi non siamo, più di 1391 2, 2 | fanciullo assai profittevolmente essercitato, sì come egli è, più si 1392 2, 11| convenisse ancora quegli altri essercitii fare che voi fate? O come 1393 1, 34| del cuore, perché de gli esterni tutto l'aere ne sia pieno. 1394 3, 9 | per lunghe prove il ver s'estima, ~Quantunque ch'io mi viva 1395 3, 3 | che, quantunque io allora estimassi come che sia poter per aventura 1396 2, 6 | incominciò: ~ ~Né le dolci aure estive, ~Né 'l vago mormorar d' 1397 1, 10| senza dubbio, o per diffalta estrema di conoscimento o per infinita 1398 1, 33| ne porta queste voci estreme, ~Dove l'alta mia speme ~ 1399 1, 29| ad ucciderci, morte per estremo soccorso chiamiamo. Ma pure 1400 2, 18| E con una legge medesima eternano la lor brieve vita, tutti 1401 3, 21| gli splendori di quelle eterne bellezze facessi, così vere, 1402 3, 15| abandonate. I vostri animi sono eterni: perché di fuggevole vaghezza 1403 3, 13| ma solamente a te giova e ètti caro di saperla e amila 1404 1, 11| Greca tutta l'Asia e tutta l'Europa raccendessero. Taccio mille 1405 1, 17| riponeva. E pure leggiamo d'Evadna, la quale in quella medesima 1406 2, 1 | lunga in questo da.llui evidentemente superato. Con ciò sia cosa 1407 3, 13| intendersi e per sapersi; èvvi dopo queste ultimamente 1408 3, 10| forma ~Rimaner de gli amanti exempio e norma. ~Il terzo è 'l 1409 1, 33| spenta ~Tanto fa questo exilio acerbo e grave, ~Quanto 1410 1, 33| tanto mi riscuoto e veggio expresso ~Che per cercar altrui perdo 1411 3, 19| chiamiamo, di sé empiendolo, ha fabricato con maraviglioso consiglio 1412 2, 18| incominci a dir d'Amore e facciagli troppo gran capo, quasi 1413 1, 1 | parte venuti dove molte vie faccian capo, in qual più tosto 1414 3, 13| più avanti se ne cerchi, facciasi a tuo sodisfaccimento, pure 1415 2, 27| Già sai tu ben, sì come~Facean qui vago il cielo~De le 1416 | facemmo 1417 1, 15| l'altro de' miei mali pro facendomi, e da due mortalissimi accidenti 1418 | facendosi 1419 2, 11| amichevolmente, e buono facendoti quello stesso che tu argomenti, 1420 | facessero 1421 | facesti 1422 | faceva 1423 | facevi 1424 2, 26| essercitano altresì, come noi faciamo, ma non consiglianodiscorrono 1425 3, 11| compagni sotto le molte falde delle loro dispute aveano 1426 3, 17| miglior segno fare e meno fallibile intesi. Perciò che non è 1427 1, 1 | lodevolissimo, un uom solo senza fallimento saper vivere non inteso 1428 1, 1 | uomini, che ci vivono, di non fallire? Ma perciò che tra le molte 1429 1, 3 | mia credenza, come m'hai fallita.~Mentre ad Amor non si commise 1430 1, 25| ci vanno con nostro danno fallite, la penitenza è fine. O 1431 2, 27| brami~Di pascer le gran fami,~Che 'n sì lungo digiuno, 1432 3, 12| notte fatto dimestico e famigliare. Crebbe in cento doppi la 1433 1, 29| aere i venti e le pioggie famigliari. Ma che dico io questi? 1434 2, 28| marine conche con vaghezza fanciullesca ricogliendo. Infinite e 1435 1, 12| dilegua loro e il cuore? E fannoci a credere che vero sia quello 1436 2, 8 | dicono sovente di provare, ma fannolo per porgere diversi suggetti 1437 3, 21| e sono della sua maestà fanti. Per che gran senno faranno 1438 2, 6 | pregio ubrigato.~- Cotesto farem noi volentieri, - rispose 1439 1, 18| nostro mal vaghi, sì come farfalle ad essa n'andiam per diletto; 1440 | fargli 1441 | farlo 1442 2, 8 | quale, o folle credenza di farloci a credere che lo rassicurasse, 1443 2, 2 | in lui, s'è sforzato di farlovi in poco d'ora di liberalissimo 1444 | farti 1445 2, 1 | stesso cotanto pregiato fasciandola e delle più rare gemme illustrandola, 1446 1, 9 | esse menti raccolgono e, fasciandolo di leggierissime speranze, 1447 3, 1 | mille buccie, coperta e fasciata. Per che molti sono che, 1448 3, 21| animi sono di queste voglie fasciati, non si può sofferire il 1449 3, 2 | perciò detto cosa niuna. Fatecene partecepa, ché egli ci sarà 1450 2, 1 | con maggiore studio ci faticheremmo di riparare a' lor morbi 1451 2, 1 | di piacere al corpo ci fatichiamo quanto per noi si può generalmente 1452 2, 11| portare, entrano in questa faticosa caccia del vivere, e per 1453 1, 1 | 1-~ ~ Suole a' faticosi navicanti esser caro, quando 1454 3, 13| cercarne spaventarsi e, perché faticoso sia il poter giugnere a 1455 2, 12| sì ancora perché il così fattamente favellarne alla materia 1456 2, 21| occhio, e per tutte le sue fattezze discorrendo, con vaghezza 1457 1, 20| amare senza amaro non è più fattibile che sia che l'acque asciughino 1458 1, 16| volea, il constrinsero, e fattolsi ripromettere più d'una volta, 1459 3, 8 | era nel petto in viso e in favella. ~Rimanti qui, canzon, poi 1460 2, 10| dovendo io di questi medesimi favellarvi, sì come voi dirittamente 1461 2, 11| loro signori. Se io così ti favellassi, che mi risponderesti tu, 1462 2, 17| avere già assai lungamente favellato, se al sole guarderai, il 1463 1, 12| isperienza dotto, così ne favello. Oltra che maravigliosa 1464 2, 24| rozzo petto in tanto ogni favilluzza d'amoroso pensiero spenta 1465 1, 26| quali sogliono alcuna volta favoleggiando dir del vero, che ne gli 1466 2, 8 | quelli medesimi affetti favoleggiano che fanno i dolorosi, non 1467 1, 7 | vero, scherzando almeno favoleggiar contra lui, affine che alcuna 1468 2, 8 | delle cacciatrici Ninfe favoleggiarono assai spesso e delle loro 1469 1, 11| veri, sì furono essi almeno favoleggiati da gli antichi per insegnarci 1470 2, 16| che, tra queste lamentanze favolose vaneggiando e quasi al vento 1471 3, 3 | salutevole assidenza, nell'ampio favor della quale distendendo 1472 1, 20| assai gli sarebbe la fortuna favorevole stata, più lungo spazio 1473 2, 3 | porto aspirarono secondi e favorevoli, non di quelli che l'hanno 1474 3, 20| intorno a questa bassa e fecciosa palla di terra mandati a 1475 1, 34| amante nelle sue miserie, fecondo di se stesso a' suoi dolori. 1476 2, 27| uno talor direbbe:~‘Coppia fedele, amica,~Quanti dolci pensier 1477 2, 28| loro essere e conservatori fedelissimi e dolcissimi renditori, 1478 1, 34| Tizio che pasce del suo fegato l'avoltoio, anzi che il 1479 1, 24| vita,~Per non tardar al fel di questi giorni,~Che m' 1480 2, 5 | così bene il loglio, la felce, i vepri, le lappole, la 1481 1, 20| l'amaro dell'animo che il fele delle passioni che l'avelenano, 1482 1, 13| in somma e strema miseria felicissimo sia colui che può morire. 1483 2, 16| egli contro ad Amore con sì fellone animo impalmate s'avea, 1484 2, 17| venimmo oggi qui, che noi non femmo hieri. Senza che, quando 1485 2, 11| danno sentirono, che ne fêr pruova, le quali mentre 1486 1, 24| questo stato.~Ché quella fera, ch'al mio verde stato~Diede 1487 2, 8 | dall'errante Cadmo o delle feraci formiche del vecchio Eaco 1488 2, 27| ascoltar scendea, ~E le fere seguir dietro e da canto, ~ 1489 2, 23| più cari? e chi e di sì ferigno animo, che nelle cadenti 1490 3, 9 | ventura. ~E se duro destin a ferir viemmi ~Con più forza talor, 1491 1, 18| tanto più s'affretta nel ferirci, quanto ci sente più deboli 1492 2, 8 | fingendo che gli occhi suoi feriscano di pungentissime saette? 1493 1, 16| voglia infinita~Sana la sua ferita,~Ond'io rimango in dolorosa 1494 1, 17| d'arme, salitori di mura, feritori d'uomini diveniamo, ma tutto 1495 3, 1 | sì come in uno scoglio si fermano, o essi ne cercano leggiermente 1496 3, 12| truova, né in mezzo può fermarsi; perciò che vela di mortale 1497 2, 29| recate ci sono, a una o a due fermatici, di quelle ci satolliamo, 1498 3, 11| pensar d'amore e in sul piè fermatomi, poscia che io mirato l' 1499 3, 11| volta nello spaziare si fermava e, stato ched egli era così 1500 3, 16| abondevole essempio, che fermezza, che interezza, che sodisfazione


34-balie | balli-datag | datam-ferme | fermi-invog | invol-offen | offer-quist | racce-saria | saro-tacer | tacit-zuffa

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License