Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Pietro Bembo
Gli Asolani

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


34-balie | balli-datag | datam-ferme | fermi-invog | invol-offen | offer-quist | racce-saria | saro-tacer | tacit-zuffa

                                                       grassetto = Testo principale
     Libro,  Paragrafo                                 grigio = Testo di commento
1501 2, 27| su l'ali star attenti e fermi. ~Riva frondosa e fosca, ~ 1502 1, 28| rimasero mal loro grado con fermissimo e strettissimo nodo miserabilmente 1503 3, 19| nella più infima parte, fermò la terra, quasi aiuola di 1504 1, 2 | appresso all'altro ne menava festeggiando con sommo piacer di ciascuno. 1505 1, 14| esser dette a donne liete e festeggianti non siano, io le pure dirò. - 1506 2, 33| rispondea Lavinello - mentre il festeggiar dura. Le liti ci sono sbandite. - 1507 3, 2 | che la sera, poscia che festeggiato si fu e cenato e confettato, 1508 1, 4 | le scale, tutte liete e festose insieme con lui e cogli 1509 1, 24| Da indi in qua, ch'e miei festosi giorni,~Chi sola il potea 1510 2, 16| raccontasti, le quali non che a.ffar la vita de gli uomini bastassero 1511 3, 13| altrove si stia nascosa. E a.ffine che tu in errore non istii 1512 1, 21| soffiando in modo nella sua fiaccola, che miseramente tutte le 1513 3, 19| caldi vi sono, e febbri e fianchi e stomachi e gli altri cotanti 1514 3, 6 | di loro è odorante, quale fiatoso, quale amaro, quale dolce, 1515 2, 21| tale di soavità, che ogni fibra ne riceve ristoro, possente 1516 1, 31| amanti si divellano dalle lor fibre o schiantinsi per lo mezzo 1517 2, 15| accesa face,~Se gran vento la fiede,~Similemente ogni piacer 1518 1, 15| manifestissime morti, da esse fierissimamente assalito, sì come di due 1519 1, 35| ci mostri della tua deità fierissime e acerbissime pruove; tu 1520 2, 3 | falsa parte t'appigli con fievoli e false ragioni sostentata. 1521 1, 21| abbracciamenti, la matrigna dal figliastro e alcuna volta, il che pure 1522 3, 13| a me oggimai non meno di figliuol caro, a dir d'Amore e della 1523 1, 21| medesimo dalla verginetta figliuola: cose più tosto mostruose 1524 3, 22| alla terra di cui elle sono figliuole, elle ci tormentano, sì 1525 2, 26| avenimenti mi sentia. Le quali figure, posto che pure da sé non 1526 1, 17| riguardosi, di studiosi, di filosofanti, molte volte rischievoli 1527 2, 30| nell'ampissimo campo della filosofia mettendosi, e in dottrina 1528 2, 9 | altresì in una delle mie fingendola, a maraviglioso giuoco e 1529 2, 11| nell'altra il vostro sesso fingendone, ci mandò nel mondo in quella 1530 2, 21| quasi una nuova chimera fingendosi, non altramente che se egli 1531 2, 8 | gli amanti che de' poeti, fingere le cose molte volte troppo 1532 2, 8 | con questi colori i loro fingimenti variando, l'amorosa pintura 1533 2, 12| si diparta non so che e finisca ne gli loro, che sempre, 1534 1, 33| 33-~ ~Tacquesi, finiti quei versi, Perottino e, 1535 2, 15| serro drento,~Quel vago fior, cui par uom mai non colse.~ 1536 2, 6 | mormorar d'onda marina, ~Né tra fiorite rive ~Donna passar leggiadra 1537 2, 27| gelid'acque, ~Verdi, vaghi, fioriti e lieti campi, ~Chi fia, 1538 1, 33| pellegrino, ~Lo tuo viver fiorito è secco e morto. ~E pur 1539 2, 28| e nel suo freddo argento fisse tenendo le mie luci, io 1540 1, 32| mi stanno~Come due stelle fissi in mezzo a l'alma,~E 'l 1541 2, 17| più che neve, le quali, di fitto sopra i capi della lieta 1542 2, 22| verdi prati, o de' puri fiumicelli le freschissime ripe, o 1543 2, 26| pensiero e vede e ascolta e fiuta e gusta e tocca e in mille 1544 3, 6 | dell'animo aggiugnerefiutando, né toccando, né gustando 1545 3, 6 | quegli altri. Che perché tu fiutassi di questi fiori o la mano 1546 1, 23| parole spesse volte e di focosi sospiri e di vero pianto 1547 1, 12| disiderio pieni di caldo e di focoso ardire, impallidiscono e 1548 1, 32| angoscie mie, con disusata foggia,~ U' che 'l piè movo, u' 1549 1, 5 | gastigati, che niuna lor foglia fuori del loro ordine parea 1550 1, 13| passati? Queste parole più follemente si dicono che i fatti non 1551 1, 5 | arco sopra la via facevano, folti e in maniera gastigati, 1552 2, 3 | non intendo, questi due fondamenti gittò hieri Perottino nel 1553 2, 27| posson venir meno~Torri fondate e salde;~Ma ch'io non cerchi 1554 2, 1 | contrade palagi ampissimi gli fondiamo; e la celeste parte di noi 1555 1, 34| lagrimando de gli occhi due fontane; né s'interchiude a mezzo 1556 1, 27| sia chiaro. Non erbe, non fonti, non fiori, non corso di 1557 1, 32| l'interna riva~ Bagnando for per gli occhi ogni sentero,~ 1558 2, 13| che chiuso era due dita forcutamente levando inverso il cielo, 1559 2, 9 | s'assise e più non parve fore.~ ~Già potete vedere non 1560 2, 11| agevolmente d'una maniera sola formare come gli alberi, quasi una 1561 2, 1 | uomini di spirito e di membra formati, queste mortali e deboli, 1562 2, 8 | errante Cadmo o delle feraci formiche del vecchio Eaco o dell' 1563 3, 7 | possa con più sicuro piede fornire. - E ciò detto, così incominciò 1564 3, 19| il loro assegnato camino fornissero e fornito rincominciassero, 1565 2, 6 | diede lor segno d'averla fornita. onde in questa maniera 1566 1, 3 | che le due fanciulle ebber fornite di cantare le lor canzoni, 1567 2, 7 | lamenti maggiore; felici e fortunati e in ogni lato godenti de' 1568 2, 31| ad ogni possibile diletto fortunosamente si fanno via. Alcuni poi, 1569 2, 7 | ciascuna de' loro tristi e fortunosi casi, non si può per questo 1570 1, 11| così grave, niuna così forzevole e violenta, niuna che così 1571 1, 12| fiera; e chi, portato da forzevoli venti, ne va sopra le nuvole, 1572 2, 27| fermi. ~Riva frondosa e fosca, ~Sonanti e gelid'acque, ~ 1573 1, 24| In gravi, travagliate e fosche notti,~Col bel suggetto 1574 3, 21| andassero innanzi, dove tu al fosco lume di due occhi, pieni 1575 3, 9 | spoglia, ond'io vo caduco e frale; ~Ché 'l piacer, di che 1576 1, 11| amori; già di Paolo e di Francesca non si dubita che nel mezzo 1577 3, 15| pentitosi e quello che fatto era frastornare non si possendo, le diede 1578 1, 26| lor casi. Uccise il suo fratel cugino, che dalla lunga 1579 2, 2 | che vengono da tenero e fratellevole animo, veda bene Perottino 1580 2, 31| ciascuno la metà toltane fratellevolmente, già da prima perdono della 1581 2, 10| gli amici, le donne, i fratelli, i padri, i proprii figliuoli 1582 2, 4 | valere, assai sono alla fredda e ramarichevole vecchiezza 1583 1, 27| e altro già che quelle fredde e pallide imagini, dovunque 1584 2, 20| dipignere delle nevi, ma la freddezza non mai, sì come cosa il 1585 1, 25| heredi; se sono di molta noia fregiate, elle senza dubbio alcuno 1586 1, 36| ogn'intorno d'oro e di seta fregiato, e per drento alcuno animaluzzo, 1587 3, 5 | di quelle dell'animo sono fregio e adornamento, chi non sa, 1588 2, 21| contendono con la colorita freschezza delle matutine rose. Né 1589 1, 5 | l giardin terminava, di freschissima e minutissima erba pieno 1590 2, 22| o de' puri fiumicelli le freschissime ripe, o la consenziente 1591 1, 28| ci ha fatti correre con frezzolosi passi al nostro male? A 1592 2, 8 | moderno scrittore, i suoi frigoli argomenti ripigliati e rifiutati 1593 2, 27| star attenti e fermi. ~Riva frondosa e fosca, ~Sonanti e gelid' 1594 3, 8 | Del bosco intorno e più frondoso farsi, ~E fiorir l'erbe 1595 2, 15| Sì rubella d'Amor, né sì fugace~Non presse erba col piede,~ 1596 1, 23| cuore che ella sì tosto fuggendo se ne porti i suoi diletti, 1597 2, 12| quasi morbido giumento fuggendosi, con la lena delle parole 1598 3, 5 | accrescimento di valore, fuggimento d'ogni voglia bassa e villana 1599 2, 7 | Gismondo, a cui parea che l'ora fuggisse, sì come quegli che avea 1600 2, 9 | appo voi prese ~L'ardito fuggitivo a poco a poco, ~Ch'ancor 1601 1, 8 | Lavinello tacendosi occasione fugisse di parlare, a lui sorridendo 1602 3, 19| tutti sono brevissimi e di fugitivo momento? Né fanno le belle 1603 3, 8 | Rimembrando di lor, tenni ombre e fumi; ~E dicea fra me stesso: ~ 1604 1, 25| pentirsi; o vaghezza che, come fumo lieve, non prima sei veduta 1605 3, 12| tanto oltre non porta e fune di nostro giudicio, per 1606 1, 2 | ogniuno spesse volte si furava, sì come colui che l'animo 1607 2, 5 | quello ora fuoco e ora furor nominando e gli amanti sempre 1608 1, 34| e indebolite. La notte i gai uccelli ne' lor nidi e tra 1609 1, 4 | palagio, dove si danzava gaiamente e tutte quelle cose si facevano 1610 3, 20| che di rena, o fiere più gaie che pesci, o abitazioni 1611 1, 24| a la mia vita~E volto il gaio tempo, e i lieti giorni,~ 1612 2, 17| nella quale fu già il vago Ganimede dalla sua, essere potrebbe 1613 2, 4 | giuoco in giuoco per aventura garreggiando più oltre andata sarebbe 1614 3, 4 | soverchio. Io di tanto con loro garreggierò, di quanto fie bastevole 1615 1, 18| primi uomini, ma perciò che garzoni fa divenire di conoscimento 1616 2, 21| fanciulla, sì come quella che garzonissima era, e tra per questo e 1617 1, 5 | facevano, folti e in maniera gastigati, che niuna lor foglia fuori 1618 1, 12| impallidiscono e triemano dalla gelata paura; o quando da diversissime 1619 2, 27| frondosa e fosca, ~Sonanti e gelid'acque, ~Verdi, vaghi, fioriti 1620 3, 10| quel inanzi mai caldogelo ~Non temerà, né altra indignitate ~ 1621 1, 30| avedutosi, entra in subita gelosia e dentro tutto ardendo vi 1622 1, 35| dorati seggi né a corone gemmate risguardando, con meno riverenza 1623 3, 13| quello, che di queste due si genera: il che, se piace, amore 1624 1, 10| assai teneramente per lo generale ciascuna, mentre essi novellamente 1625 1, 21| passioni dell'animo queste generali e non più, dalle quali tutte 1626 1, 9 | de gli uomini, di questa generalissima vergogna delle genti, Amore, 1627 1, 18| e così nuove maraviglie generandone, come ben chiaro conosce 1628 2, 18| non congiugnesse, atti a generar lor simili, non ci se ne 1629 2, 18| porgendogliele, si fossero insieme al generare accordati disiderosamente 1630 2, 18| lor simili, non ci se ne generarebbe né ce ne nascerebbe mai 1631 2, 18| mill'anni, che essi non generarebbono giamai. Sono per le mobili 1632 3, 1 | dubbio nelle nostre menti generarsi, niuna pare che se ne veda 1633 1, 17| quelle che egli nel mio ha generate. Anzi io mi credo per certo 1634 1, 35| lor vita se me non avesser generato, d'ogni conforto ignudo, 1635 3, 19| apportatore del tempo, generatore e moderatore di tutte le 1636 3, 5 | che volendo egli che la generazion de gli uomini, sì come ancho 1637 2, 18| due viventi, potenti alla generazione, pure se Amore non vi si 1638 1, 17| strane maraviglie non ne generi, quante e quali son quelle 1639 2, 19| dimesticata terra e, indi germogliando e cresciendo, a spargerla 1640 3, 19| inferma: venti, piogge, ghiacci, nevi, freddi, caldi vi 1641 2, 19| dirizzarono le capanne e, le dure ghiande tralasciando, cacciarono 1642 1, 34| spaziosi giri; per le selve giacciono l'errabonde fiere; gli erbosi 1643 1, 4 | cortine de' nostri letti giacere, che noi passassimo nel 1644 2, 30| che infino a quella ora è giaciuta, tocca da non usato diletto, 1645 2, 25| Perciò che sì come se il giardinaio di qua entro, lungo la doccia 1646 2, 15| significarci i poeti, fecero i Giganti che s'argomentassero di 1647 3, 9 | rami poi tornan minori. ~Gigli, caltha, viole, acantho 1648 2, 15| oltraggio ha pace,~Rosa o giglio non siede,~Che l'alma non 1649 1, 5 | spesissimi e verdissimi ginevri, che al petto avrebbe potuto 1650 2, 9 | volesse, tanti recare innanzi giochevoli e festevoli tutti, che non 1651 1, 8 | per ischerzo minacciandola giochevolmente. Indi, all'altre due giratosi 1652 1, 3 | pargoletta in festa e 'n gioco,~De' miei pensier, di mia 1653 2, 32| ciascuna. Sono aspettate giocondissime, sono non aspettate venturose. 1654 1, 2 | castello posto ne gli stremi gioghi delle nostre alpi sopra 1655 1, 24| tristi giorni.~Ite, giorni gioiosi e care notti,~Che 'l bel 1656 1, 32| pene vivo;~ E, mancando al gioir, nel duol s'avanza~ Lo cor, 1657 3, 9 | tante guise poi del mio gioire? ~Che spesso un giro sol 1658 1, 20| alcuno, spera di questa giostra corona. Nella quale sua 1659 2, 4 | Sabinetta, della quale la giovanetta età e la vaga bellezza facevano 1660 1, 1 | graziosa cosa può essere che il giovare altrui? O pure che si può 1661 2, 30| hanno compagnie. Né sono giovati da gli altri, né essi giovano 1662 2, 11| partiti per lo mezzo da Giove, a cui voleano tôrre la 1663 2, 6 | sporlevi egli sommamente gioverà. E oltre acciò, se voi vi 1664 2, 13| avea si perdesse, niente gioverebbe l'aver parlato, del pugno 1665 2, 19| giovevolissimo è Amore sopra tutte le giovevolissime cose. Ora parti egli, Perottino, 1666 1, 11| scritte da loro state sono più giovevolmente, ma eziandio le più gravi 1667 1, 34| più legato vi sta e più girato. Non posso, o donne, aguagliar 1668 1, 8 | giochevolmente. Indi, all'altre due giratosi disse: - Io mi tenni, testé, 1669 2, 9 | altro signor mai non devea gire, ~, onde mosse il mio, 1670 2, 30| tesse alla sua donna care girlande di dolcissimi e soavissimi 1671 1, 33| fiere in solitaria piaggia ~Girsen pascendo simplicette e snelle ~ 1672 2, 5 | sciegliesse e in un luogo gittasse, come egli ha i sospiri, 1673 1, 17| ferite del suo morto marito gittatasi piagneva, sì come si dee 1674 2, 3 | intendo, questi due fondamenti gittò hieri Perottino nel principio 1675 1, 7 | siede, il quale male d'Amor giudicando tiene che egli sia reo, 1676 2, 21| acuto sguardo mirandola e giudicandola: mercé del vestimento cortese, 1677 2, 32| Tranquilla le noie de' giudicanti, ristora le fatiche de' 1678 1, 1 | faccia mestiero, ho sempre giudicato grazioso ufficio per coloro 1679 2, 10| sì come voi dirittamente giudicavate, a quel riso che voi vedeste 1680 3, 3 | ascoltatrice e più alta giudice apparecchiata, ciò a me 1681 1, 20| saper da te, Gismondo, se tu giudichi che l'uomo amante altrui 1682 2, 18| stimo che a voi sembri, giudiciose mie donne, che io troppo 1683 2, 33| voleano. E con queste parole giugnendo in su le sale, e quivi da 1684 3, 16| tu, quando a quegli anni giugnerai, vederai così esser vero, 1685 2, 12| scapestrata, quasi morbido giumento fuggendosi, con la lena 1686 2, 6 | E se giamai verrà ch'i' giunga a riva, ~ 've 'l mio volo 1687 1, 14| danni finire.~Ma poi ch'i' giungo al passo,~Ch'è porto in 1688 3, 1 | parimente vili, e le rare giungono vie più care. Quantunque 1689 2, 27| quel celeste lume, ~Che giunse quasi un sole a mezzo 'l 1690 1, 4 | palagio riguardava. Dove come giunsero, maravigliatesi della bellezza 1691 2, 9 | si convenne; ~Fin che poi giunto ov'era il vostro core, ~ 1692 1, 17| insieme far pruova. Egli così giuoca e, quello che a noi è d' 1693 1, 3 | è che riso e canto.~Arei giurato, Amor, ch'a te gir dietro~ 1694 3, 9 | voi penso, è nulla. ~Né giurerei ch'Amor tanto s'avanzi ~ 1695 3, 8 | parean di paradiso ~Scese qua giuso in terra, ~Per dar al mondo 1696 1, 9 | debbono e possonsi sempre giustamente ramaricare. Perciò che amare 1697 1, 23| allegrezza di tanto passa ogni giusto segno, di quanto quella 1698 | gliene 1699 2, 6 | fosse grave, io a molta gloria mi recherei e rimarre'vene 1700 1, 26| lascia da poppa alcuna nave gocciole d'acqua marina, quando più 1701 2, 7 | fortunati e in ogni lato godenti de' loro amori, né da alcuna 1702 3, 21| che se un solo amandolo ne godesse. Perciò che quella infinita 1703 2, 22| se di quelli che a pieno godono volessimo ragionare, di 1704 1, 31| labirintho trascorsi senza gomitolo, poi, quando ce ne piglia 1705 2, 27| voi secura in treccia e 'n gonna.~E se gli onesti preghi~ 1706 1, 12| levatasi, che con la mano alla gota e col braccio sopra l'orlo 1707 2, 31| in questa guisa due anime governando con un solo filo, ad ogni 1708 3, 18| sogni di mercatantare o di governare le famiglie e le comunanze 1709 2, 30| altresì alle nostre donne gradiamo. Onde in poco spazio tutte 1710 1, 24| A che son giunti i miei graditi giorni?~Qual vento nel fiorir 1711 2, 23| vostro oggimai passi quella gragniuola, la quale pur ora cadde 1712 1, 15| con tua pochissima fatica grandemente -. ~ A queste parole rispostole 1713 1, 14| quando egli, che con fatica grandissima le lagrime a gli occhi ritenne, 1714 3, 18| città, di cure e di pensieri gravandogli e poco di loro curandosi 1715 2, 15| e il freno, ella dura e gravetta mi fosse alquanto nell'animo 1716 3, 20| felicità pieno; della quale gravido egli partorisce, e il suo 1717 1, 12| i suoi miracoli a nostro gravissimo danno e veramente maravigliosi, 1718 2, 21| e ampi e pieni di bella gravità, con naturale dolcezza mescolata, 1719 1, 12| traboccando accozza con gravosa disparità. Perciò che chi 1720 1, 36| animaluzzo, secondo il costume greco, vagamente dipinto v'avea, 1721 1, 12| tacendo e col volto, parlano e gridano ad alta voce col cuore? 1722 2, 2 | che lo snodare gli altrui groppi più malagevole cosa è che 1723 1, 5 | perciò che il muro v'era grossisimo, in ciascun lato sedendo 1724 1, 26| pende sopra 'l capo un sasso grossissimo, ritenuto da sottilissimo 1725 3, 22| rifiuterà perché io di così grosso panno vestito le vada innanzi. 1726 2, 2 | parea con le parole potuto guadagnare, le lagrime gli acquistassero, 1727 2, 32| maggiore. Donate, rubate, guadagnate, guiderdonate, ragionate, 1728 1, 9 | Gismondo ciò che egli si guadagnerà; e non si penta, poscia 1729 3, 15| sempre in perdita, ma in guadagno non mai. Né è da credere 1730 2, 21| Vede dopo questi le morbide guancie, la loro tenerezza e bianchezza 1731 2, 26| qualità s'accosta, chi ben guarda, che alle humane. Questo 1732 2, 23| in viso madonna Berenice guardando, le disse: - Molto dovete 1733 2, 28| ricordo, non dica: Forse guardano gli occhi del mio Gismondo, 1734 2, 21| semplici per lo adietro nel guardare, mutano subito modo e, mirabilmente 1735 2, 17| lungamente favellato, se al sole guarderai, il tempo che t'avanza è 1736 2, 27| Pastor di quel bel colle ~O guardian di queste selve intorno: ~ 1737 3, 17| che con noi il nostro buon guardiano non s'adiri e in balìa ci 1738 2, 24| ascoltati ragionamenti segreto e guardingo testimonio? Non v'è egli 1739 2, 28| piede, te, o Luna, sì come guardo io; e a questa guisa in 1740 3, 17| dormendo si levano e presa la guarnaccia s'incomiciano a vestire, 1741 2, 16| giovanezza, donne, e così guastino le lagrime, come voi vedete, 1742 2, 21| certo molto baldanzosamente guata e per minuto, poi che egli 1743 2, 21| non vorrei già che egli guatasse così per sottile.~- Madonna, 1744 2, 16| se egli nell'acqua chiara guatato avesse, egli vide se stesso: 1745 2, 17| sbigottita e debole e tutta del guazzo grave, sopra i visi della 1746 1, 11| Sospizioni, ingiurie, nimicizie, guerre già in ogni canzone si raccontano, 1747 2, 11| antiche donne di Lenno e le guerreggevoli Amazone con loro grave danno 1748 2, 11| ferro cinti discorrendo guerreggiare? Che se noi uomini non possiamo 1749 2, 32| nocentissimi e sanguinosi guerreggiari pure e innocentissime paci 1750 3, 1 | serenatrice e d'ogni male nimica e guerriera? Le cose da ogniuno agevolmente 1751 1, 8 | rimanere, faccia con due guerrieri combattitore. - Non t'è 1752 3, 12| valchi sotto alcune ginestre guidatomi, che dinanzi la picciola 1753 2, 32| Donate, rubate, guadagnate, guiderdonate, ragionate, sospirate, lagrimate, 1754 2, 25| egli sempre felicemente vi guidi. ~ ~ ~ 1755 2, 26| vede e ascolta e fiuta e gusta e tocca e in mille altre 1756 3, 6 | fiutando, né toccando, né gustando non si può, così non si 1757 1, 15| sentendone ragionare che gustandolo. Ma, o potenza di questo 1758 2, 26| essi e odono e odorano e gustano e toccano e l'altre operagioni 1759 3, 6 | stendessi tra quest'erbe o gustassine, bene potresti tu sentire 1760 3, 4 | mira. E certo molte cose hae raccolte Perottino, molte 1761 2, 6 | e grave, ~Ch'io non gli haggia per nulla ~Di quel piacer, 1762 3, 9 | raggio; ~Ma perch'io poi non haggio ~In ritrarlo ad altrui le 1763 3, 13| e tuttavia egli l'ama e hallo caro vie più che prima: 1764 1, 26| di queste sollecitudini, hassene egli altro danno che il 1765 3, 6 | co' suoi versi la greca Helena vituperata, e fatto per 1766 3, 2 | del partita dal nostro hemispero, e le stelle nel cielo aveano 1767 1, 30| chi con la fiera Hidra d'Hercole avesse la sua battaglia 1768 1, 25| d'eterno dolore gli fanno heredi; se sono di molta noia fregiate, 1769 1, 30| avrebbe chi con la fiera Hidra d'Hercole avesse la sua 1770 2, 31| di ciascuna coppia lunga historia tessere se ne può agevolmente? 1771 1, 34| minor impeto escono gli hodierni del cuore, perché de gli 1772 1, 11| Furie sollecitati, sì come d'Horeste e d'Aiace e d'alcuni altri 1773 1, 13| come che tutte s'usino nell'hoste che Amor conduce, pure l' 1774 3, 12| ginestre posto, a lui e a' suoi hosti semplice e bastevole seggio 1775 2, 31| onestissima ventura de gli humani disii. E alquante saranno 1776 3, 11| ciascuno sempre dolce e humanissimo rispondea. Ma villania mi 1777 2, 7 | sentono, riposatamente le loro humide bellezze menando seco, pura 1778 1, 12| ingombrati e orgoglio e humiltà e improntitudine e tiepidezza 1779 1, 3 | secura;~Poi ch'arse per Iason, acerba e dura~Fu la sua 1780 1, 25| rimanendo, quasi novelli Icari, cadiamo nel mare. Cotali 1781 1, 9 | fanno figliuolo di diverse Idie, come se alcuno diverse 1782 1, 11| Tisbe, delle sfrenate e illecite fiamme di Mirra e di Bibli 1783 3, 20| divinissimo, intendentissimo, illuminatissimo e esso stesso di se stesso 1784 2, 1 | fasciandola e delle più rare gemme illustrandola, così la portano, per più 1785 1, 2 | nella nostra città onorata e illustre, è la mia non solamente 1786 2, 16| nella sua forma s'incontra imaginando, egli è un solitario cervo 1787 2, 28| e quando in altro, nell'imaginar pure della mia donna rientrando 1788 1, 13| appena che io ardissi d'imaginarlomi, non che di raccontarlo. 1789 2, 9 | dipinta imagine, anzi pure la imaginata dipintura del tuo Idio; 1790 1, 34| dormendo che vegghiando la imaginazion fiera e trista seguire. 1791 3, 12| onde egli con questa imaginazione destatosi e levatosi, buona 1792 1, 34| subitamente ne' suoi dolori, e con imaginazioni paurose e con più nuove 1793 2, 23| papera da rimenarne seco e da imbeccare che voi -. ~Tacque a tanto 1794 3, 9 | altri è lieto alquanto, ~Immantenente poi l'assale il pianto; ~ 1795 3, 17| bugiarde vaghezze, che a quello immenso splendore, del quale questo 1796 1, 12| senza spirito, mutolo e immobile e insensibile si rimane. 1797 3, 17| ora. Essi, perciò che sono immortali, di cosa che mortal sia 1798 1, 12| caldo e di focoso ardire, impallidiscono e triemano dalla gelata 1799 2, 16| Amore con sì fellone animo impalmate s'avea, nell'altrui scudo, 1800 2, 6 | e cara ~Chi da te non l'impara, ~Amor, non ave. ~ ~ ~ 1801 2, 27| nel cui splendor mirando imparo ~A sprezzar il destino ~ 1802 2, 12| fruire è solo quello che c'impassiona, non veggo io che ne segua 1803 2, 10| che elle istrane sieno, c'impassioni. ~ ~ ~ 1804 1, 26| Uccise simigliantemente l'impazzato Oreste il suo, e dinanzi 1805 2, 18| maniera alcuna il potere impedalarsi e rinverzire. E queste erbuccie 1806 2, 7 | disii hanno gl'intoppi e gl'impedimenti maggiori, tanto più in essi 1807 1, 22| pure poter pervenire, ogni impedimento cerchiamo di rimuovere che 1808 2, 7 | adivenire, i quali dove sono più impediti e da più folta siepe o da 1809 3, 22| e ora vede tuttavia, gl'imperii dico e le corone e le signorie, 1810 2, 25| che vi passava; le Furie l'imperversare tralasciarono; gli avoltoi 1811 1, 3 | Utile scampo a le mie pene impetro.~Infin quel , che pria 1812 1, 31| matura si fanno sentire, più impetuosi senza fallo e più fieri, 1813 2, 8 | discordanti e alla natura medesima importabili ad essere sofferute giamai? 1814 3, 3 | debolezza del mio ingegno e all'importanza delle cose propostemi e 1815 1, 23| facendo vela da questi duri e importuni scogli del disio, il mare 1816 1, 3 | darle bere la serviva, le impose che alle canzoni delle fanciulle 1817 1, 10| non l'amasse da natura, impossibile sarebbe il potersene alcun 1818 2, 8 | oltra che egli si fingono le impossibili cose, non solamente a ciascun 1819 2, 6 | Dura condizione m'avete imposta, Madonna, - disse alora 1820 1, 17| primi uomini gli abbiano imposto cotal nome? Perciò che tutte 1821 2, 27| orme, ~Che 'l piè leggiadro impresse? ~O chi mi pon tra l'erba, ~ 1822 3, 9 | che da quel , ch'io feci imprima ~Seggio a voi nel mio cor, 1823 1, 12| ingombrati e orgoglio e humiltà e improntitudine e tiepidezza e guerra e 1824 2, 8 | porsero, ramorbidando gl'inacerbiti nostri spiriti dall'asprezza 1825 1, 24| questi giorni,~Che m'ha sì inacerbito e petto e stile.~Amor, tu 1826 1, 27| potuto più o meno largamente inaffiare. Assai sono adunque di quegli 1827 3, 15| affine che noi con la ragione inalzandoci diveniamo Idii, ella il 1828 3, 6 | essi giamai non saranno inalzati. Di quegli altri se tu pure 1829 3, 20| e sopra ogni bellezza è, inalzerai, Lavinello, i tuoi disii. 1830 2, 13| ogni naturale movimento s'incamina; l'altra delle perturbazioni, 1831 3, 16| sono lasciati prendere e incapestrare. A' quali se la vecchiezza 1832 3, 9 | Quanto per voi, mio prezioso incarco; ~E or me 'l par veder, 1833 1, 1 | apparenze d'openioni fatto incerto, quasi per lo continuo e 1834 1, 19| sole già verso il vespro s'inchina e a noi forse non fie guari 1835 3, 15| concesso libero e agevole inchinamento; e a quelle che lo 'ntelletto 1836 2, 27| parte cercando, ~Reverente inchinando ~ 've più fosse il ciel 1837 3, 19| egli si proponga di non inchinare alle ree cose, egli non 1838 3, 10| Basti matino e sera ~L'alma inchinarle, quanto si convene, ~E qualche 1839 3, 8 | le luci sante ~Ogni ramo inchinarsi ~Del bosco intorno e più 1840 3, 16| gli occhi alle vili cose inchinati, con noi medesimi non ci 1841 3, 2 | tuttavia di gran passo s'inchinava verso il Marrocco per nascondersi. 1842 3, 2 | al dire di lei levatasi inchinevolmente. - Egli m'è paruto tale, 1843 1, 34| ad ogni ora vi si lega e inchiodavisi, quanto più legato vi sta 1844 1, 23| le bagna di lagrime che d'inchiostro l'infelice amante alcuna 1845 3, 10| animi stringendo a terra inclina; ~Tal ch'io mi fido ancora, ~ 1846 2, 10| della natura? Lei ne dovevi incolpare, che non ci ha fatta dolce 1847 2, 27| non mi sai quetar, né io t'incolpo, ~Pur che tra queste frondi, ~ 1848 3, 17| e presa la guarnaccia s'incomiciano a vestire, così noi, non 1849 1, 4 | nuoce. Ma questo mese si incomincia egli a perder molto della 1850 1, 24| felice stato,~Alor ch'io incominciai l'amato stile~Ordir con 1851 3, 17| procacciamo e a pascere incominciancene così sogniando, acciò che 1852 1, 21| fallo ci conduce. Ora per incominciar da esso disiderio, dico 1853 2, 3 | di quinci a me piace d'incominciare, con poche parole rispondendogli, 1854 2, 5 | alcuno apparente principio incominciasse, egli prese argomento da 1855 2, 17| come quegli che tuttavia incominciava mezzo seco stesso venir 1856 3, 3 | buona licenza di voi io incomincierò. ~ ~ ~ 1857 2, 30| ncontro quanti sieno gl'incommodi della notte si considera 1858 2, 31| quella timidetta verginella incomparabile festa porgono i saluti e 1859 2, 20| tue dolcezze indicibili, incomparabili, infinite? Insegnalemi tu, 1860 2, 16| egli pure nella sua forma s'incontra imaginando, egli è un solitario 1861 1, 22| quante gravi e dure cose s'incontrano, o quante volte si cade, 1862 1, 1 | piè dubitosi e sospesi, incontrare chi loro la diritta insegni, 1863 2, 24| antichi casi amorosi leggendo, incontrarsi ne gli loro e trovar ne 1864 2, 16| quelle tante noie si venne incontrato, in quelle pene, in que' 1865 3, 5 | ci mostrò Perottino che incontravano gli amanti, cotante e così 1866 2, 7 | schiumosi; dove non hanno che gl'incontri e da niuna parte il loro 1867 2, 13| a loro l'ascoltarlo non increscerebbe giamai, esso cortesemente 1868 2, 13| suo, e che dove a lui non increscesse il favellare, comunque egli 1869 1, 10| fortuna caduti, a noi stessi c'incresciamo, l'amore delle ricchezze 1870 1, 4 | ragionando, ingannassimo questa incresciosa parte del giorno, infin 1871 1, 13| ancora, contro a se medesimi incrudeliti, volontariamente la rifiutano 1872 2, 1 | noi alcuna parte del corpo indebolita e inferma sentiamo, con 1873 1, 34| ne gli esercitii logore e indebolite. La notte i gai uccelli 1874 1, 13| piaccia, ritorna vigore ne gl'indeboliti spiriti, i quali a forza 1875 2, 28| dispensatrici, quale è or quella che indestinò prima la dolce necessità 1876 1, 1 | lor via, col segno della indiana pietra ritrovare la tramontana, 1877 2, 20| te e delle tue dolcezze indicibili, incomparabili, infinite? 1878 3, 10| gelo ~Non temerà, né altra indignitate ~Ardirà de la vita unque 1879 1, 35| pruove; tu de' nostri mali c'indisii; tu di cosa trista ci rallegri; 1880 3, 16| poco in maniera di noi s'indonnano, co' loro piaceri pigliandoci, 1881 1, 26| ad ogni ora qualche male indovinando. Perciò che quale è quello 1882 3, 15| troiana Cassandra l'arte dell'indovinare donata, pentitosi e quello 1883 2, 8 | Sibilla Cumea o le voci delle indovinatrici cortine di Phebo, ce l'ha 1884 3, 18| gravoso potrà essere lo indugiare a più alto sole la partita, 1885 2, 22| beendo, l'uno dell'altro inebbriandosi. ~ ~ 1886 3, 22| chiudono, mirar con essi quella ineffabile bellezza, di cui sono amante, 1887 2, 27| canto, ~E gli augelletti inermi ~Sovra in su l'ali star 1888 1, 28| l'esca di grandissimi e inestinguibili fuochi. E oltre a ciò quante 1889 2, 27| avenirebbe,~Ch'ogni tua infamia antica~E mille alte querele 1890 3, 15| sempre, così certo, così infaticabile, così luminoso, del sole, 1891 2, 1 | e, se pure alcuna volta infermassero, con maggiore studio ci 1892 1, 31| attempati che noi di questo male infermiamo, a strano passo, a dura 1893 3, 9 | neve, ~E quando 'l lungo infiamma le campagne, ~E quando aprono 1894 1, 15| solo in maniera isnervati e infieboliti i legamenti della mia vita 1895 3, 19| mezzo, sì come nella più infima parte, fermò la terra, quasi 1896 2, 21| intentamente e rimira con infingevole occhio, e per tutte le sue 1897 1, 35| vogliono che io pianga bene infinitamente le mie sciagure. Ohimè, 1898 1, 2 | solamente Perottino ho io con infinta voce in questa guisa nomato, 1899 2, 8 | fanno ciascuno, o lieti o infortunati che essi stati sieno o essere 1900 2, 26| il sale, perché egli non infracidisca. La qual cosa aviene ne 1901 1, 8 | miei compagni già si sono ingaggiati della battaglia tra loro, 1902 3, 5 | perciò che la natura non s'inganna, i disii, che naturali sono, 1903 2, 15| Ahi come agevolmente s'ingannano le anime cattivelle de gli 1904 3, 1 | ne dicono, perché si sono ingannar potuti, né a noi doveremo 1905 3, 1 | credere subitamente, che ingannare altresì ci possiamo; e sì 1906 1, 4 | dilettevoli ragionando, ingannassimo questa incresciosa parte 1907 2, 23| nel volto, se voi non m'ingannate, anzi mostrate voi d'essere 1908 1, 6 | danno da così fatta openione ingannato sia. La qual cosa se voi 1909 1, 14| puote. Perciò che la mia ingannevole fortuna di quel bene m'ha 1910 3, 19| considerando che pieno d'inganni è il senso, il quale una 1911 3, 17| pasciamo l'animo, ma lo inganniamo. La qual cosa è da vedere 1912 2, 15| io dire più avanti? Né v'ingannino queste semplici voci, o 1913 1, 27| riposte selve ricercando, s'ingegna di far brieve la sua vita, 1914 2, 15| amate da noi; sì come io m'ingegnai di fare già, che ella fosse 1915 3, 4 | e con più amminicoli s'è ingegnato di sostentare la sua sentenza, 1916 1, 7 | Amore che di biasimarlo v'ingegnereste, sì come quelle cui egli 1917 1, 13| quale, avendo parimente ingenerato in tutti gli uomini natio 1918 1, 11| stessi son fuoco. Sospizioni, ingiurie, nimicizie, guerre già in 1919 3, 15| Perciò che ella sarebbe stata ingiusta, avendo nelle cose, da sé 1920 2, 21| punto d'intorno al cuore uno ingombramento tale di soavità, che ogni 1921 2, 30| soavissimo caldo e tutta l'anima ingombrano di dolcezza, ma ancora gli 1922 3, 19| avendola, di terreno pensiero ingombrarla e quasi sepellirla? Ella 1923 1, 12| da diversissime angoscie ingombrati e orgoglio e humiltà e improntitudine 1924 3, 15| turba delle giovenili voglie ingombrato, ne' terrestri amori perdendosi 1925 2, 24| palese di quanta tenerezza ingombri due anime amanti un vicendevole 1926 2, 3 | debito conoscimento tolto le ingorde maninconie. Questo medesimamente, 1927 2, 3 | mare non sarebbono state ingozzate. E posto che il cadere in 1928 1, 19| ragioni e più lungamente nella iniqua sua causa s'affatica, aguzzando 1929 1, 16| Ma che poss'io? con leggi inique e torte~Amor regge sua corte.~ 1930 1, 22| condizioni, con mille patti iniqui, in prieghi, in lagrime, 1931 2, 15| unqua non tolse.~Né mai s'inlaga mar senza tempesta,~Che 1932 2, 24| sodisfazione tocchi i cuori delle innamorate giovani un sicuro ragionar 1933 3, 15| di fuggevole vaghezza gl'innebbriate? Mirate noi, come belle 1934 2, 32| sanguinosi guerreggiari pure e innocentissime paci recando. Pasce i giovani, 1935 1, 11| si potrà raddolcire. Ora insegnaci quanto quell'altra proposta 1936 2, 20| incomparabili, infinite? Insegnalemi tu, che le fai, e sì come 1937 1, 12| sciocca gente, bisognava insegnar loro il vivere e mostrar 1938 1, 11| favoleggiati da gli antichi per insegnarci che tali possono esser quelli 1939 1, 12| favola e quando con altra gl'insegnarono a poco a poco la vita migliore. 1940 1, 12| insieme ancora si raunavano, insegnati dalla natura, che avea dato 1941 1, 12| spirito, mutolo e immobile e insensibile si rimane. Altri fia che 1942 2, 12| catena gli vi congiunga con inseparabile compagnia? Così è senza 1943 1, 34| i sentimenti sgomentati insidiosamente e tribolati, onde o si turba 1944 1, 12| e temono in uno medesimo instante, onde essi, per molto disiderio 1945 1, 7 | lo 'ncominciaron tutte instantemente a pregare che egli e per 1946 1, 10| ciascuno essere per naturale instinto e disiderati; perché ogniuno, 1947 3, 1 | affezione sospinti, altri dalla instituzione della vita o dalla disciplina 1948 3, 19| maggiore, per cui noi cotanto c'insuperbiamo, della quale ancora quello 1949 3, 13| che, sì come nella nostra intellettiva parte dell'animo sono pure 1950 3, 13| non sempre s'intendono le intelligibili cose, anzi non ha egli se 1951 2, 13| animo, e quattro le stolte e intemperate. Oltre a ciò, perciò che 1952 2, 2 | fede alle cose che egli intendea di mostrarvi. Le quai lagrime 1953 1, 10| virtuosamente vivere e lo essere intendente in niun modo non sarebbe 1954 3, 20| dimorante, divinissimo, intendentissimo, illuminatissimo e esso 1955 3, 13| che a lui è proposto per intendersi e per sapersi; èvvi dopo 1956 3, 2 | cosa sappiamo e nondimeno intendiamo che sono suti così belli 1957 3, 13| oltre si sia fatto di questo intendimento e chi meno, ne rimetto io 1958 3, 13| luogo, ché non sempre s'intendono le intelligibili cose, anzi 1959 1, 8 | estimando, per lo vedervi intente alla zuffa di costor due, 1960 2, 31| prima perdono della loro intera forza; oltre che poi e confortando 1961 1, 34| occhi due fontane; né s'interchiude a mezzo sospiro la via, 1962 3, 21| innanzi. Né ad alcuno s'interdice il cercar di quello che 1963 2, 7 | compiutamente pascendo e di ciò interissima sodisfazione prendendo, 1964 1, 33| verissimo dimostratore delle sue interne pene, a questi altri passando 1965 2, 26| l'altre operagioni de gl'interni sensi essercitano altresì, 1966 1, 15| Perottino recitata, e esso interrompendogli, soverchio delle sue lode 1967 2, 7 | assai lungamente a parlare, interrompendole, in questa maniera i suoi 1968 2, 7 | de' loro disii hanno gl'intoppi e gl'impedimenti maggiori, 1969 1, 34| sollecitati, né riposo, né intramissione, né alleggiamento hanno 1970 1, 5 | una medesima via dava a gl'intranti di qua e di , e lungo 1971 1, 21| col ragionare alquanto già intrati siamo e a voi piace che 1972 2, 5 | pruneggiuoli e le altre erbe inutili e nocive della sua possessione 1973 2, 15| orma non volse;~E più s'invaga, quanto men s'arresta~Per 1974 3, 21| già di morte, qua giù t'invaghi, che si può istimare che 1975 1, 17| sangue e delle nostre ferite invaghito il crudele, che di tutti 1976 2, 23| sono malagevolissime ad investigarsi pure col pensiero le sante 1977 3, 1 | io alla parte di queste investigazioni le donne chiami, alle quali 1978 3, 15| potere, dietro alla ragione inviandoci, a quella farci salire che 1979 2, 33| gli altri verso il palagio inviatasi, disse: - Come che ora il 1980 2, 2 | corso d'apparente verità inviate dove gli bisognava, che 1981 1, 13| seguitare, dietro alle lor noie inviati e d'esse invaghiti sì come 1982 2, 33| cortigiani, che le feste inviavano, vedute le belle donne venire, 1983 1, 32| che pur lasso?~ Chi mi t'invidia, o mio sommo desio?».~ Così 1984 1, 23| quante gelosie, con quante invidie, con quanti sospetti, con 1985 1, 6 | riguardando il sole ci vieta, che invidiosamente, come tu vedi, se le riguarda 1986 1, 28| luogo che ad un altro m'invii, mi si para davanti la novità 1987 3, 19| mai non tormenta, mai non invilisce, sempre è piacevole, sempre 1988 3, 19| quando si vede che essi avuti inviliscono, e tormentano non avuti, 1989 3, 1 | malagevolezza del fatto inviliti, o ad altrui credono ciò 1990 1, 33| raddoppiar i miei dolor m'invita ~E testimon lassarne ogni 1991 2, 1 | alte operazioni di questa invitandola a soggiornare. Senza che, 1992 3, 15| incontro a guisa di messaggi, invitantici ad amar lui. Perciò che 1993 3, 17| più giovevole obbietto t'invitassero, che quello non è, che essi 1994 3, 5 | secondo che essa volontà, invitata da gli obbietti, muove a 1995 2, 33| più oltre passare furono invitate tutte e tre e messe in danza, 1996 1, 2 | ordinare bello e grande, e, invitatovi delle vicine contrade qualunque 1997 1, 1 | giovani donne conforto e invito maggiormente. Perciò che 1998 3, 8 | Perché 'l piacer a ragionar m'invoglia, ~E di sua propria man mi 1999 1, 29| tanto più d'alcuna cosa c'invogliamo, quanto ella c'è più negata, 2000 3, 14| che gli amanti eziandio s'invogliano de gli obbietti convenevoli 2001 3, 22| mill'anni che io, dallo invoglio delle membra sviluppandomi


34-balie | balli-datag | datam-ferme | fermi-invog | invol-offen | offer-quist | racce-saria | saro-tacer | tacit-zuffa

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License