34-balie | balli-datag | datam-ferme | fermi-invog | invol-offen | offer-quist | racce-saria | saro-tacer | tacit-zuffa
grassetto = Testo principale
Libro, Paragrafo grigio = Testo di commento
2002 1, 30| guise di nuove e fiere cose, involatrici d'ogni nostra quiete e donatrici
2003 1, 8 | Lavinello, così con un dito per ischerzo minacciandola giochevolmente.
2004 1, 30| accusando e ora la sua donna non iscusando, né sente pace se non tanto,
2005 1, 34| rinuova. Questi è quello Isione che, nelle ruota delle sue
2006 2, 16| que' Tantali, in quelli Isioni, tra' quali ultimamente,
2007 1, 15| averebbe per sé solo in maniera isnervati e infieboliti i legamenti
2008 1, 3 | ella la lingua dolcemente isnodando, in questa guisa le rispose:~ ~
2009 2, 22| solo aggiugnessero, che in ispazio di poca ora si sente da
2010 2, 30| il tempo che gli è dato ispendendo, e quale, a gli studi delle
2011 1, 35| che divina parte è, per ispeziale grazia donati, acciò che
2012 2, 5 | pure, se a voi, donne, non ispiacerà, io altresì con alcuna delle
2013 3, 11| stato posto a misura. Non ispiacque a gli occhi miei quello
2014 2, 25| mele di Tantalo, la ruota d'Issione e l'altre pene tutte di
2015 2, 19| ragionando? Questa machina istessa così grande e così bella
2016 | istesso
2017 3, 13| ffine che tu in errore non istii di ciò che detto hai, che
2018 3, 11| se egli era colui che io istimava che egli fosse, ricordandomi
2019 2, 33| quando i patti si fecero non istimavi, che ti converrà poi dire
2020 2, 16| gli abissi di soverchio. O istolto, quanto sarebbe meglio por
2021 1, 20| e altri, quanto sia cosa istrana, dalla sua voce medesima
2022 3, 14| risposi - se non sono da istrano accidente violentate. Perciò
2023 1, 20| aventura più da coloro sono con istudio cercate, che più da sé la
2024 | ita
2025 1, 24| pose in così tristi giorni.~Ite, giorni gioiosi e care notti,~
2026 3, 4 | oltre a.cciò non si fossero iti ristrignendo, di meno si
2027 2, 7 | stare che da natura più labili siamo ciascuno a ramaricarci
2028 1, 31| considerazione più entrati, quasi nel labirintho trascorsi senza gomitolo,
2029 2, 20| che non vi sento di così labole memoria, che egli vi debba
2030 2, 16| veltri, vanno sciaguratamente lacerando; i quali egli più tosto
2031 1, 34| da' cavalli distraenti, lacerati. Il dì hanno tristo e a
2032 1, 32| dolorosa pioggia,~ Che può far lacrimar le petre stesse;~ E perché
2033 2, 32| piagge, valli, monti, fiumi, laghi, ogni cosa che si vede è
2034 2, 32| guiderdonate, ragionate, sospirate, lagrimate, rotte, reintegrate, prime,
2035 1, 28| potuti crollare di stato, una lagrimetta ci ha fatti correre con
2036 1, 31| abbracciamento lungo e sospiroso e lagrimevole si chiudono, nelle quali
2037 3, 6 | cose. Perciò che sozzo e laido è l'andare di que' diletti
2038 1, 29| cosa sia l'andarsi così lamentando senza fallo alcuno, è tuttavia
2039 2, 16| tortene, che, tra queste lamentanze favolose vaneggiando e quasi
2040 1, 31| con alcuna disiata notte e lamentata e con abbracciamento lungo
2041 1, 35| de gli uomini porge poco lamentevole e troppo brieve querela.
2042 1, 23| non gli viene, sì come di lamentevoli parole spesse volte e di
2043 1, 23| paruta maggiore. Allora ci lamentiamo noi d'Amore, allora ci ramarichiamo
2044 1, 34| duolo, né per lamenti il lamento, né per angoscie l'angoscia
2045 3, 22| pargli uscire d'un misero e lamentoso albergo alla sua lieta e
2046 2, 21| tranquille, sotto le quali vede lampeggiar due occhi neri e ampi e
2047 1, 16| pianto raddoppiaste il mio languire.~Or io vi vo' ben dire:~
2048 2, 5 | loglio, la felce, i vepri, le lappole, la carda, i pruneggiuoli
2049 1, 9 | dispensano e distribuiscono a larga e capevole misura, a quelli
2050 1, 27| l'hanno potuto più o meno largamente inaffiare. Assai sono adunque
2051 1, 5 | gli stremi di loro erano, larghe e aperte, e dalle quali,
2052 1, 19| a Gismondo, il quale io lasciai, dalla tua voce richiamato,
2053 1, 8 | possano i miei compagni, lasciamgli far da loro a lor modo;
2054 2, 17| ora tutti tenuti sospesi, lasciandonegli. Perciò che se dolore è
2055 2, 2 | beffarsi de' suoi giuochi, che, lasciandosi sottoporre a.llei, per viltà
2056 2, 29| accordassero per lo innanzi di lasciarci, sì come noi ora avessimo
2057 2, 22| vita sentire, non mi si lasciarebbe credere che a quel solo
2058 2, 29| presone il sapore e il saggio, lasciaremo noi andare con la loro buona
2059 2, 33| belle donne venire, senza lasciarle più oltre passare furono
2060 1, 3 | ne' cuori degli ascoltanti lasciarono, quelle delle due fanciulle
2061 3, 7 | non che elle ardissero di lasciarsi in così ampio teatro, quale
2062 3, 2 | nel bel giardino entrata, lasciatene molte andare chi qua chi
2063 3, 16| essi a que' diletti si sono lasciati prendere e incapestrare.
2064 1, 8 | raffermatesi l'altre due, che a lei lasciavano la risposta, seguitò: -
2065 3, 17| altro, molti sono che si lascierebbono e un altro animo si piglierebbono
2066 3, 14| loro abandonino e a dietro lascino giamai? -. ~- Io direi che
2067 1, 26| quali per aventura tante ne lascio adietro ragionando, quante
2068 1, 9 | altro Idio, ma da soverchia lascivia e da pigro ozio de gli uomini,
2069 1, 33| dolor m'invita ~E testimon lassarne ogni contrada. ~Amor, se
2070 2, 25| cetera, Cerbero rattenne il latrare che usato era di mandar
2071 3, 21| offa a Cerbero, perché non latri, e all'animo quello che
2072 3, 9 | Né così 'l verde serva lauro o mirto, ~Com'ei le forme
2073 1, 36| poco, con le mie lagrime ti lavi. - Così dicendo, con amendue
2074 2, 5 | raunate, che assai utile lavorator di campi egli per certo
2075 2, 26| sue parti, sì come buon lavoratore per li suoi colti, così
2076 2, 7 | paghiate, che io il mio sì poco lavorio vi fornisca. Ora venendo
2077 2, 24| oggimai da maravigliarsi di Leandro, se egli, per vedere la
2078 1, 34| forte ad ogni ora vi si lega e inchiodavisi, quanto più
2079 1, 15| isnervati e infieboliti i legamenti della mia vita e così vi
2080 3, 8 | occhi e le chiome, ~Che fûr legami a le mie care some, ~De
2081 1, 28| mezzo delle gravose febbri legarono, e furono ad essi di più
2082 2, 19| medesima discordevole catena legata, ella non durerebbe, né
2083 1, 34| inchiodavisi, quanto più legato vi sta e più girato. Non
2084 2, 6 | disse che in ogni canzone si leggeano. Ma prima che egli mi risponda,
2085 2, 31| non più le note di lei leggendovi che la voce e il volto e
2086 3, 10| basso e grave e ella alta e leggera? ~Basti matino e sera ~L'
2087 1, 1 | età stia bene l'udire e leggere le giovevoli cose e spezialmente
2088 1, 1 | questa sia, l'ascoltarle o leggerle in altrui, prima che a pruova
2089 2, 25| sue disaventure non oblia? Leggesi ne' poeti che, passante
2090 1, 11| tutte le carte son piene. Leggete d'Amore quanto da mille
2091 2, 6 | al cor mandasti ~Pensier leggiadri e casti, altero dono. ~Tu
2092 2, 22| ravolgimenti o inchinevoli dimore leggiadrissima empiendo di vaghezza tutto
2093 2, 27| insegna l'orme, ~Che 'l piè leggiadro impresse? ~O chi mi pon
2094 1, 17| dolente riponeva. E pure leggiamo d'Evadna, la quale in quella
2095 1, 17| rassomigliare; ma non di leggier si veggono, perciò che la
2096 1, 9 | raccolgono e, fasciandolo di leggierissime speranze, poscia il nodriscono
2097 2, 26| solo viso, e uno alto libro leggo sempre e rileggo pieno delle
2098 3, 8 | collo a' piedi, e 'l bel lembo d'intorno ~Avea virtù da
2099 2, 11| come le antiche donne di Lenno e le guerreggevoli Amazone
2100 2, 22| raccolta persona, ora con lenti varchi degna di molta riverenza
2101 1, 23| veleno che, come se essi in Lete avessero la memoria tuffata,
2102 2, 17| credavamo, quando di qui ci levammo con voi. Per che sicuramente,
2103 2, 16| sovente chi di queste contrade levandolo in altri paesi ne 'l rechi,
2104 3, 21| queste caliggini col pensiero levandosi e puro e innocente a quelli
2105 3, 16| caliggine dinanzi a gli occhi levandoti, vorrai la verità sanamente
2106 3, 17| che tuttavia dormendo si levano e presa la guarnaccia s'
2107 1, 6 | dinanzi la Reina, prima che si levassero le tavole, due lodando Amore
2108 2, 6 | ch'io sono: ~Tu primo mi levasti ~Da terra e 'n cielo alzasti, ~
2109 1, 3 | ebbero salutata, amendue levatesi, la maggiore, un bellissimo
2110 2, 33| ciascuno di doversi partire, e levatisi, disse loro Gismondo: -
2111 2, 10| ancora gli uomini stessi levatone alla lor vita. Perciò che
2112 3, 12| imaginazione destatosi e levatosi, buona pezza v'avea pensato
2113 2, 11| valuti, secondo che essi si levavano in piè, così ciascuno alla
2114 1, 32| sì, ch'ogni altro danno è leve,~ E gli occhi, che già fûr
2115 1, 33| non scampo ~Né 'n parte levo la mia stanca vita ~Del
2116 1, 1 | piacere ci porgono le diverse lezioni, delle quali gli animi d'
2117 2, 2 | farlovi in poco d'ora di liberalissimo donatore di riposo, di dolcissimo
2118 3, 16| servaggio de gli appetiti liberata, regge la men buona temperatamente,
2119 3, 3 | pauroso ardire, con buona licenza di voi io incomincierò. ~ ~ ~
2120 2, 8 | queste sono spezialissime licenze, non meno de gli amanti
2121 3, 2 | alquanto sopra ragionatone, licenziatigli, a' bisogni della notte
2122 1, 33| erma rivera i più deserti lidi ~M'insegna Amor, lo mio
2123 2, 32| nostra lontananza soave. Lietissimi ci mena i giorni, ne' quali
2124 3, 6 | e nocenti e terrestri e limacciosi, potendo tu di quelli avere,
2125 2, 27| anderian prime;~Amor più forti lime~Useria sovra 'l fianco~Di
2126 3, 9 | Che no 'l porian contar lingue né inchiostri; ~Né così '
2127 2, 32| Amore, e qua' liuti o qua' lire più concordemente si rispondono,
2128 2, 32| piante e, sotto le bionde e liscie cotenne, insegna essere
2129 3, 4 | volontà si sarebbe la lor lite terminar potuto senza nuovo
2130 3, 1 | lasciasse, né di porto né di lito procacciando, e chi, con
2131 1, 3 | maggiore, un bellissimo liuto che nell'una mano teneva
2132 2, 11| portare né l'un sesso né.ll'altro assai sarebbe per
2133 1, 21| hanno rispetto, sì come a.llor guerriere, che a voi che
2134 2, 7 | questa canzone e sopra essa, lodandola, diverse cose parlavano.
2135 2, 7 | amanti, solamente si leggono lodanti e ringrazianti il loro signore,
2136 2, 7 | ramaricarci delle sciagure che a lodarci delle venture, ma diciamo
2137 2, 6 | degnaste per aventura di lodarlemi, dove a Perottino parve
2138 2, 7 | non così molti d'Amor si lodassero, quanti veggiamo che si
2139 2, 15| tanto ti maravigliasti già e lodastile volentieri; e dove il vederle
2140 2, 19| la non mai bastevolmente lodata Alceste, e quelle coppie
2141 1, 15| 15-~ ~Lodavano le donne e gli altri giovani
2142 3, 17| tuoi amori, io di certo gli loderei e passerei nella tua openione
2143 2, 10| paci, le leggi, i costumi lodevoli e le buone usanze d'alcun
2144 1, 1 | sé, che è in ogni maniera lodevolissimo, un uom solo senza fallimento
2145 3, 17| bellezze inalzare, che tu lodi, dove elle da noi sieno
2146 2, 5 | delle mie quanto d'Amore si lodino gli uomini e quanto abbiano
2147 2, 5 | sarebbe, se così bene il loglio, la felce, i vepri, le lappole,
2148 1, 34| esser loro ne gli esercitii logore e indebolite. La notte i
2149 2, 5 | sola tutto questo giorno logorerei, e temerei che prima la
2150 3, 6 | sì come spesso aviene, lontanandoci, ché, come tu dicesti, a
2151 1, 31| Ohimè, quanto amare sono le lontananze, nelle quali niun riso si
2152 1, 12| dando luogo in sé a due lontanissimi affetti, il che non suole
2153 2, 3 | avanti, e a più strette lotte con le tue ragioni passiamo.
2154 1, 24| ombra a le mie notti,~Che lucean più che i dì d'ogni altro
2155 3, 10| mio sostegno sete, ~Stelle lucenti e care, ~Se non quando di
2156 3, 19| stelle, che da ogni parte lucessero, e a quelli, di cui esso
2157 2, 1 | molti sono coloro che, nelle lucide porpore e nelle dilicate
2158 1, 11| quale fu l'amore, che di Lucrezia il prese, e della privazion
2159 3, 17| di quella sono imagini e lumicini, ma non se ne contentano
2160 3, 15| così infaticabile, così luminoso, del sole, che tu miri?
2161 1, 33| la donna mia quanto son lunge? ~Deh, se pietà vi punge, ~
2162 1, 4 | pure la state, perciò che lunghissimi sono i giorni, come quello
2163 2, 30| né minaccie di padre, né lusinghe o guiderdoni, né arte o
2164 1, 28| principii che questo malvagio lusinghiero dà loro ne gli animi nostri,
2165 3, 2 | uditola e parendole la macchia e l'ombra aver veduta di
2166 2, 19| lungamente ragionando? Questa machina istessa così grande e così
2167 3, 2 | sete stata.~- Molto bene, Madama - rispose la donna, al dire
2168 1, 9 | come se alcuno diverse madri aver potesse, né di Marte
2169 2, 28| passati il nostro vago e maestrevole pensiero. Perciò che a lui
2170 2, 15| da me disciolse~La vera maga mia che, di rubesta,~Cangia
2171 2, 19| fra Pilade e Oreste fu la magnanima e bella contesa. In que'
2172 2, 30| armeggiare, quale ad usar magnificenze si dispone, quale ne' servigi
2173 1, 6 | chiunque di lui si duole e mala voce gli dà, non ben conosce
2174 2, 17| sciaguratamente stata rapita, la maladetta aquila mille volte e più
2175 3, 1 | sentimento, i quali, dalla malagevolezza del fatto inviliti, o ad
2176 2, 29| sono pur tanti e tali, che malagevolissimamente con la stimativa si comprendono,
2177 2, 23| belle giovani, quanto sono malagevolissime ad investigarsi pure col
2178 2, 17| pure alla fine riavutasi e malagevolmente uscita fuori sbigottita
2179 2, 19| tralignando, a questo nostro maligno secolo il vero odore antico
2180 3, 16| come se il beveraggio della maliosa Circe preso avessimo, d'
2181 1, 9 | da prima quasi parto di malizia e di vizio; il quale esse
2182 3, 14| s'appigliano ad obbietti malvagi e cattivi. Non è egli per
2183 1, 29| abbiam di dirla mestiero. Malvagissima e dolorosissima poi fuor
2184 1, 10| pungimento stimolato, della sua malvagità e della sua ignoranza ravedutosi,
2185 1, 15| stemperava, cagione fu che io non mancai. In questa guisa l'uno e
2186 1, 18| sceleratezza pure a pensare non che mancamento a crederlo, anzi egli non
2187 1, 32| a le mie pene vivo;~ E, mancando al gioir, nel duol s'avanza~
2188 2, 32| quelle che sopravengono, mancano o scemano le sottostanti,
2189 3, 17| alcuna parte ti paressero mancanti, non lo appagheresti perciò,
2190 3, 1 | incontanente di rispondere. Né mancarono ingegni, che in ogni proposta
2191 3, 3 | errassi, e aiuto, dove io mancassi, venire abondevolmente mi
2192 2, 5 | che la materia mi venisse mancata. Ma perciò che egli con
2193 1, 13| sostentamento alla vita che mancava. La qual cosa, quantunque
2194 1, 34| risparmiati sospiri. Né mancha umore alle lagrime, per
2195 1, 13| soverchio di dolore e per manchamento di consiglio è così grave
2196 2, 11| bastante, ma sotto esso mancherebbe; non altramente che facciano
2197 3, 17| porta e a queste misere e manchevoli e bugiarde vaghezze, che
2198 3, 5 | sospiri, lagrime, dolori, manchezza di tutte le buone opere,
2199 1, 30| di donna mutabile fatto mancipio, oggi si vede contento,
2200 3, 18| essa da sé gli scaccia e mandagli a stare così vegghiando
2201 2, 21| aventura che ad essa non mandano la seconda o la terza guatatura.
2202 2, 28| le vie per le quali può mandare all'animo le dolcezze de'
2203 3, 2 | tanta ora e il suo pensiero, mandarono di presente per li tre giovani;
2204 2, 6 | mostrasti, ~E dentro al cor mandasti ~Pensier leggiadri e casti,
2205 2, 16| più vere lagrime arebbe mandate per gli occhi fuora che
2206 3, 22| al Signor, che l'ha qui mandato, piace che egli ci stia.
2207 2, 11| vostro sesso fingendone, ci mandò nel mondo in quella guisa,
2208 2, 3 | fortuna cagione? Certo se mangiando tu a queste nozze, sì come
2209 3, 17| mangiare preso dal sonno e di mangiar sognandosi, non si satolla,
2210 2, 3 | ella ti fu recata e tu a mangiarne ti mettesti, pazzo senza
2211 1, 3 | quando ella separatamente mangiava di darle bere la serviva,
2212 3, 4 | delle bugie, subitamente manifestandosi a chi vi mira. E certo molte
2213 3, 6 | forme, che a gli occhi si manifestano, quanta è la bellezza del
2214 1, 20| perciò che è per se stessa manifestissima, che io altramente ne quistioni
2215 1, 15| in modo che egli di due manifestissime morti, da esse fierissimamente
2216 2, 3 | conoscimento tolto le ingorde maninconie. Questo medesimamente, senza
2217 1, 34| solleciti, duolsi l'anima maninconosa, piangono gli occhi cattivi,
2218 2, 31| che se un fiume di calda manna ci andasse il cuore e le
2219 1, 34| procacciano in alcun modo di mantener la lor vita, riposarsi dopo
2220 2, 32| fresche e più morbide si mantengono in quella maniera, così
2221 2, 32| parimente. Per che noi ci maravigliamo di Laodomia, alla quale
2222 2, 15| bellezze, delle quali tanto ti maravigliasti già e lodastile volentieri;
2223 1, 17| raccontata, certo non altramente maravigliata te ne saresti che sogliano
2224 1, 4 | riguardava. Dove come giunsero, maravigliatesi della bellezza di questo
2225 2, 30| vivere dì per dì, essi si maraviglierebbono che voi parlaste in questa
2226 3, 20| marino uomo non sarebbono, e maravigliose e care, o in che modo ciò
2227 1, 12| gravissimo danno e veramente maravigliosi, cagione giusta della deità
2228 3, 1 | e nel fondo de gli alti mari, sì come in più segreta
2229 2, 22| consenziente schiena de' marini liti, incontro a' soavi
2230 3, 20| essere, che le nostre a quel marino uomo non sarebbono, e maravigliose
2231 1, 2 | andata, avenne che ella quivi maritò una delle sue damigielle,
2232 1, 5 | terreno, in un canalin di marmo, che 'l pratello divideva,
2233 3, 2 | passo s'inchinava verso il Marrocco per nascondersi. Ma la Reina
2234 1, 9 | madri aver potesse, né di Marte o di Mercurio o di Volcano
2235 3, 10| riso, che fa dolce ogni martiro, ~E 'l cantar, che potria
2236 2, 12| infine come la femina e il maschio sieno altro che uno intero.
2237 3, 20| oltra questo sensibile e material mondo, di cui e io ora t'
2238 3, 20| un altro mondo ancora né materiale né sensibile, ma fuori d'
2239 3, 10| ella alta e leggera? ~Basti matino e sera ~L'alma inchinarle,
2240 1, 21| abominevoli abbracciamenti, la matrigna dal figliastro e alcuna
2241 3, 11| Perciò che andando io questa mattina per tempo, da costor toltomi
2242 1, 31| più dannosi; se nell'età matura si fanno sentire, più impetuosi
2243 1, 1 | potranno ne gli altri loro più maturi anni giudicare. Ma di vero,
2244 2, 21| colorita freschezza delle matutine rose. Né lascia di veder
2245 1, 11| e sono questi in amore mediocri dolori. Disperazioni, rubellioni,
2246 2, 2 | che pure il pesco dalla mela conosciamo, abbia voluto
2247 2, 25| di Sisifo, le acque e le mele di Tantalo, la ruota d'Issione
2248 2, 26| pigro e lento e pieno di melensaggine si giace, lasciamo stare
2249 1, 3 | con maniere così nuove di melodia, che alla dolce fiamma,
2250 2, 31| ricordando, tranquilli e riposati menano dolcissimo tutto il rimanente
2251 2, 11| e ne gli agi riposando, menare a tempo le gravose pregnezze
2252 1, 12| fossero, a caso errando ne menavan la loro vita sì come fiere.
2253 1, 22| miseri e nelle ricchezze mendici e nelle loro venture sciagurati.
2254 1, 32| Prima ch'io ne divenga più mendico?~ Deh chi sì tosto di piacer
2255 1, 29| accidenti si crea, non perciò menoma il disiderio né cade sempre
2256 2, 32| oggi per quelle di hieri menomano e perdono della loro forza
2257 2, 30| fuori vivono pieni sempre di mentecattaggine e di stordigione, così vive
2258 3, 20| ombra e dipinta la rendono e meravigliosa, e le altre così diverse
2259 1, 9 | amaritudine, niuno altro prezzo merca, niuno appagamento che dolore,
2260 3, 18| paruto ne' loro sogni di mercatantare o di governare le famiglie
2261 3, 18| fa essere altresì quale mercatante, quale cittadino, quale
2262 2, 11| lontani paesi le nostre mercatanzie portanti per le stanchevoli
2263 2, 7 | voi prima me di così bella merce paghiate, che io il mio
2264 1, 9 | potesse, né di Marte o di Mercurio o di Volcano medesimamente
2265 2, 16| non che questo poco d'ora meriggiana che m'è data. Tuttavia dove
2266 1, 6 | così vago luogo hai dato, meritamente dee in te cadere l'arbitrio
2267 2, 2 | che in me esser possono meritevolmente lodate, come quelle che
2268 2, 14| fu contro natura, forse meritò ella di divenir tronco,
2269 2, 13| perturbazioni, con ciò sia cosa che mescolandosi tra loro gli bisognerebbe
2270 3, 2 | testimonio di Lisa e di Sabinetta mescolandovi, che molto lontane non l'
2271 3, 5 | co' naturali disii ne 'l mescolasse, volendoci dimostrar per
2272 3, 15| fuoco e di terra e d'aria è mescolato, discordante e caduco da'
2273 2, 13| affetto alcuno naturale si mescoli nelle perturbazioni, con
2274 3, 15| manda incontro a guisa di messaggi, invitantici ad amar lui.
2275 3, 21| bisogno, né di scorta, né di messaggiero. Idio è tutto quello, che
2276 3, 3 | giovani n'andò nel giardino e, messasi ancor lei a sedere sopra
2277 2, 33| furono invitate tutte e tre e messe in danza, e li tre giovani
2278 3, 11| disiderio di passar tra loro, e messomi per un sentiero, il quale
2279 1, 24| Che potea rallegrar ben mesta vita?~E chi sì tosto l'ha
2280 1, 28| dilettevoli giardini, i mesti e caduti nel mezzo delle
2281 1, 24| prevede da la vita,~Ad una meta van questi e quei giorni,~
2282 1, 34| discordanti lor cure, quasi Metii da' cavalli distraenti,
2283 1, 8 | è che io, con un di lor mettendomi, l'altro, a cui solo converria
2284 3, 13| parlo, e ciò è il disporsi a mettere in opera essa volontà o
2285 2, 26| ritorna, quando esso vuole, e mettesi altresì nelle future, e
2286 2, 17| in su l'ostinarti non ti mettessi; il che suole essere alle
2287 2, 3 | recata e tu a mangiarne ti mettesti, pazzo senza fallo saresti
2288 1, 1 | viandanti, più sicuramente ci mettiamo. Senza che infinito piacere
2289 2, 16| aventura se stessi, in que' Mezii, in que' Tizii, in que'
2290 2, 18| porre sopra le spalle d'un mezzano uomo la testa d'Atalante
2291 2, 12| donne, come noi più che mezzi ci siamo e voi altresì,
2292 3, 6 | non gli mirassi altresì, mica non potresti tu conoscere,
2293 1, 35| colpe, a' tuoi infiniti micidî si converrebbe, sono certissimamente
2294 2, 31| ci andasse il cuore e le midolle torniando? Tacciansi le
2295 3, 10| ogni mio pensier indi si miete: ~O di quella soave ~Aura,
2296 2, 26| stare che dolcezze non se ne mietino, ma certo io non veggo a
2297 2, 28| rinchiude. Non cielo che minacci, non mare che si turbi,
2298 1, 8 | con un dito per ischerzo minacciandola giochevolmente. Indi, all'
2299 3, 2 | di che oggi Gismondo ti minacciò: sappi che ti converrà dire
2300 2, 3 | quali unque sieno di loro i ministratori. E se le tue fiere alcun
2301 3, 15| bello Colui, di cui noi siam ministre». ~ ~ ~
2302 1, 22| affine che io ogni cosa minuta raccontando non vada, quante
2303 1, 5 | terminava, di freschissima e minutissima erba pieno e d'alquante
2304 2, 21| baldanzosamente guata e per minuto, poi che egli infino dentro
2305 2, 21| guardare, mutano subito modo e, mirabilmente artificiosi divenendo al
2306 2, 15| mio dolce tormento,~Dolce miracol, che veder non suolse,~Dolce
2307 2, 26| quinci passò, di qui la mirai; e così pensando e varcando,
2308 2, 21| maggiormente, con acuto sguardo mirandola e giudicandola: mercé del
2309 3, 11| da' suoi pensieri; e così mirandolo mi stava in pendente. Né
2310 1, 36| caminando, tutte più volte il mirarono volentieri. Perciò che egli
2311 3, 6 | sia la loro, se tu non gli mirassi altresì, mica non potresti
2312 3, 11| fermatomi, poscia che io mirato l'ebbi così dal di fuori,
2313 2, 17| giovani, che tutti cheti le miravano con maraviglia. E poi chinato
2314 2, 21| il dì che primieramente mirò in loro e la sua ventura
2315 1, 11| sfrenate e illecite fiamme di Mirra e di Bibli e del colpevole
2316 3, 9 | così 'l verde serva lauro o mirto, ~Com'ei le forme d'ogni
2317 1, 8 | essi si rimarranno dalla mischia, non mancherà che, sì come
2318 1, 28| fermissimo e strettissimo nodo miserabilmente ritenuti? Quanti volendo
2319 2, 20| verrebbe la colpa, sì come del misfatto commettitori, non all'artefice
2320 3, 19| del tempo, generatore e moderatore di tutte le nascenti cose.
2321 3, 1 | scorta e sostegno dell'animo, moderatrice de' soverchievoli disii,
2322 1, 11| mestiero mille antichi e moderni scrittori, che di lui come
2323 2, 8 | ripigliare alcuno antico o moderno scrittore, i suoi frigoli
2324 1, 7 | tutto ciò sempre altro che modestamente non parlava, si rassicurò
2325 2, 24| minori. Perciò che in quanti modi esser può recamento di gioia
2326 3, 13| in odio i violatori delle mogli altrui, e di loro tuttavia
2327 2, 15| Così l'appaga e parte la molesta~Secura leggiadria.~Caro
2328 3, 10| E 'l cantar, che potria mollire un sasso. ~O quante cose
2329 1, 17| pruova, fecero altresì di molt'altre. Per che comprender
2330 3, 13| sì perché infinita è la moltitudine delle cose che dire vi si
2331 3, 19| brevissimi e di fugitivo momento? Né fanno le belle e segnate
2332 3, 16| figliuolo, se tu, il velo della mondana caliggine dinanzi a gli
2333 1, 9 | perciò che egli di quella moneta paga i suoi seguaci, che
2334 1, 5 | fonte, nel sasso vivo della montagna, che da quella parte serrava
2335 1, 5 | il muro vie più nel cielo montando, della più alta parte di
2336 2, 32| vaghi pastori. Conforta ne' morbidi palagi e nelle dorate camere
2337 2, 20| così bene dianzi ci sapesti mordere, che Lisa oggimai più teco
2338 1, 14| men male suole essere il morirsi uom tacendo che lamentandosi,
2339 1, 15| egli conveniva che io mi morissi, con ciò sia cosa che non
2340 1, 27| non fiori, non corso di mormoranti rivi, non vista di verdeggiante
2341 2, 6 | aure estive, ~Né 'l vago mormorar d'onda marina, ~Né tra fiorite
2342 2, 10| selvetta più vicino alla mormorevole fonte, quasi più ardito
2343 2, 3 | non nascessero, essi non morrebbono giamai, è adunque il nascere
2344 1, 34| che il suo cuore a mille morsi di non sopportevoli affanni
2345 1, 24| mio verde stato~Diede di morso e quasi a la mia vita,~Or
2346 1, 3 | e gioia~Seguilla viva, e morta eterno onore.~ ~Poi che
2347 1, 15| pro facendomi, e da due mortalissimi accidenti per la loro contraoperazione
2348 1, 35| guiderdoni; tu de gli uomini mortalissimo idio in danno sempre della
2349 3, 2 | perciò alcuna ben dire, mossa dal chiaro grido che i tre
2350 1, 18| quali fossero le cagioni che mosser gli uomini a chiamare Idio
2351 2, 2 | non cerco: me veramente mossero elle a tanta pietà de' suoi
2352 3, 22| partendomi, là onde io mi mossi ritornare e, aperti quegli
2353 1, 14| siano, io le pure dirò. - Mossono a pietà i pieghevoli cuori
2354 2, 2 | cose che egli intendea di mostrarvi. Le quai lagrime tuttavia,
2355 3, 20| cci portasse, Lavinello, e mostrasseleci, quelle cose solamente vere
2356 2, 6 | ragiono, ~A gli occhi miei mostrasti, ~E dentro al cor mandasti ~
2357 2, 23| voi non m'ingannate, anzi mostrate voi d'essere la più dolce
2358 3, 10| l ciel li saran duci, ~E mostreranli il più dritto camino, ~E
2359 1, 35| sempre della nostra vita ci mostri della tua deità fierissime
2360 1, 21| figliuola: cose più tosto mostruose che fiere. Le quali, perciò
2361 3, 4 | fatto noi piagnere, questi motteggiando ci ha fatti ridere più volte.
2362 2, 23| alla nuova occasione di motteggiarlo appigliatesi con gran festa.
2363 2, 5 | 5-~ ~ - Assai ci hanno, mottegiose giovani, dal diritto camino
2364 2, 30| parlare, né accoglienza, né motto, né giuoco hanno essi, che
2365 1, 36| pezza chino stando non si movea, da' suoi compagni e dalle
2366 3, 12| già per mano preso m'avea, movendo verso la capanna il passo,
2367 3, 19| sustanza sempre in giro moventisi e allo 'ncontro del maggiore
2368 2, 9 | rimanente:~ ~Ma quei, come 'l movesse un bel desire ~Di non star
2369 1, 32| disusata foggia,~ U' che 'l piè movo, u' che la vista giro,~
2370 3, 9 | non è, di sì dolc'esca ~Movono le faville e nasce il foco, ~
2371 2, 13| quale con temperato passo muovendosi lo scorge per calle spedito
2372 1, 28| paroletta, un sorriso, un muover d'occhio con maravigliosa
2373 2, 22| forse carolando e danzando muovere a gli ascoltati tempi de
2374 1, 17| portatori d'arme, salitori di mura, feritori d'uomini diveniamo,
2375 2, 8 | tra gli otii soavi delle Muse cresciuti, poi nelle dolci
2376 2, 24| tocco dalle loro dilicate e musice mani? con quanta poi, oltre
2377 3, 21| piagnere e di qui a poco starà muta sempre, ti suole essere
2378 3, 20| Non ha quel mondo d'alcun mutamento mestiero, perciò che né
2379 1, 7 | parlasse; ma egli, non si mutando di proposito, ostinatamente
2380 2, 16| rechi, forse avisandosi, per mutare aria, di risanare. O sciagurato
2381 1, 24| entrando a l'amorosa vita.~Or è mutato il corso a la mia vita~E
2382 2, 32| egli, benché alle volte muti paese con noi, pur tuttavia
2383 2, 23| Io per me voglio esser mutola per lo innanzi. - ~ ~ ~
2384 1, 12| senza polso, senza spirito, mutolo e immobile e insensibile
2385 3, 9 | proprio ingegno: ~Io per me nacqui un segno ~Ad ogni stral
2386 2, 11| il paniere e l'altro il nappo rechi, che quantunque essi
2387 2, 18| questi fiori non arebbono nascendo il loro suolo così vago,
2388 3, 19| e moderatore di tutte le nascenti cose. E questi lumi fece
2389 2, 18| ne generarebbe né ce ne nascerebbe mai alcuna. Che quantunque
2390 2, 3 | che, se gli uomini non nascessero, essi non morrebbono giamai,
2391 2, 11| quando bene separatamente ci nascessimo, certo, nati, non potremmo
2392 2, 21| grado dell'usanza che gli nasconde. - Trassero queste parole
2393 2, 2 | stimiamo, non tanto per nasconderci le sue colpe, quanto per
2394 3, 2 | inchinava verso il Marrocco per nascondersi. Ma la Reina leggiermente
2395 2, 21| che sta nascoso. Per che nascondetevi pure a gli altri uomini
2396 2, 18| l'altro. Seguonsi per le nascondevoli selve e per le loro dimore
2397 2, 27| Canzon mia, da la gente ti nascondi. ~ ~ ~
2398 2, 21| dentro al seno, il quale noi nascondiamo, ci mira. Me non vorrei
2399 2, 28| riposta ombra, niun segreto nascondimento non miro, che alla bocca
2400 2, 21| l'altro veggono, che sta nascoso. Per che nascondetevi pure
2401 2, 27| piagasti,~Ove ne gli occhi suoi nascosto entrasti.~Quanto sarebbe
2402 3, 20| il mare e i pesci che lo natano parimente, e per le bellezze
2403 1, 13| ingenerato in tutti gli uomini natio amore di loro stessi e della
2404 2, 20| Amore, come quello che natural cosa è, buono eziandio è
2405 2, 18| più bel tapeto di loro, se naturalissimo amore i lor semi e le lor
2406 1, 31| fiata che in maniera ci naturiamo nel nostro male, che uscir
2407 1, 1 | 1-~ ~ Suole a' faticosi navicanti esser caro, quando la notte,
2408 1, 1 | quali il nostro tranquillo navicar ci turbano e il sentiero
2409 2, 11| uomini arare, edificare, navicare, se ad essi convenisse ancora
2410 2, 7 | loro prospere e seconde navigazioni lasciata non abbiano. ~ ~ ~
2411 1, 16| fiamma che l'asciuga e 'ncende.~Così quanto si prende~L'
2412 1, 7 | sue compagne veggendo, lo 'ncominciaron tutte instantemente a pregare
2413 3, 5 | quell'altre sciagure lo 'ncontrano, nelle quali ci mostrò Perottino
2414 1, 3 | nave a scoglio;~Così là 'nd'io temea danno e cordoglio,~
2415 3, 13| altri uomini, quasi allo 'ndietro caminando. Non pertanto
2416 3, 13| certissime, propriissime, necessariissime tacendo e da parte lasciando
2417 2, 25| che lo pruova. Senza che necessario è a gli uomini alcuna fiata
2418 3, 14| questo che a quello seguire, necessitata -. ~- Ora le fiere - seguitò
2419 3, 20| rivolgimenti i suoi lumi necessitati o i suoi cieli. Non ha quel
2420 3, 2 | che ella non sapendo come negargliele e, dopo altre parole e dopo
2421 2, 32| vigilie vengono tolte e negate; e così ci miriamo noi,
2422 3, 15| poggiare ci abbia tolto e negato. Perciò che, o Lavinello,
2423 1, 13| stoltamente ciascuno. E chi negherà che stoltamente e miseramente
2424 1, 1 | da oscuro e tempestoso nembo assaliti e sospinti, né
2425 2, 15| bella, come questa~Dolce nemica mia.~Quel che nel mondo,
2426 1, 33| saggia ~Vita d'amanti, a voi nemiche stelle ~Non fan vostro sperar
2427 1, 32| Eternamente? ahi mondo, ahi mio nemico~ Destin, a che mi trahi,
2428 2, 7 | Perottino del vero co' suoi nequitosi argomenti che egli pure
2429 1, 5 | cresciuti, due selvette pari e nere per l'ombre e piene d'una
2430 2, 3 | della morte di Cesare o di Nerone altro che il loro nascimento
2431 1, 34| notte i gai uccelli ne' lor nidi e tra le frondi soavi de
2432 2, 27| bianco,~E fora il mio bel nido~Di più famoso e onorato
2433 1, 30| pietosa divenuto, la fortuna niega il potere nelle sue biade
2434 3, 14| io - diss'egli - non ti niego, ma come di' tu che il senso
2435 1, 30| si distrugge, con agro e nimichevole animo ora il suo aversario
2436 1, 11| fuoco. Sospizioni, ingiurie, nimicizie, guerre già in ogni canzone
2437 1, 20| egli alla verità non fosse nimico. E perché egli in me non
2438 2, 15| piede,~Né mosse fronda mai Ninfa con mano,~Né trezza di fin
2439 1, 25| disii. Né parve alla misera Niobe per altro sì grave l'orbezza
2440 1, 2 | bel costume aveano, che a nobili cavalieri s'appartenesse
2441 1, 1 | della vita, quasi provati e nocchieri e viandanti, più sicuramente
2442 2, 11| come gli alberi, quasi una noce partendo ci divise in due,
2443 3, 6 | se stessi e disagevoli e nocenti e terrestri e limacciosi,
2444 2, 32| a questi nel mezzo de' nocentissimi e sanguinosi guerreggiari
2445 2, 20| io vedere che egli così nocevolissimo come giovevolissimo non
2446 1, 29| spandere alcuna voce o dire la nociva cagione, qualora più disideriamo
2447 2, 5 | le altre erbe inutili e nocive della sua possessione sciegliesse
2448 1, 1 | da esse dilettevolissimo nodrimento. Ma lasciando questo da
2449 3, 20| de gli animali, quali per nodrirci e quali per agevolarci nati,
2450 1, 9 | leggierissime speranze, poscia il nodriscono di vani e stolti pensieri,
2451 1, 7 | sieno ad udire, e io di noiose ragionerò, e esso per aventura
2452 1, 2 | infinta voce in questa guisa nomato, ma le tre donne e gli altri
2453 1, 11| niun dolce, niuno humano il nomò giamai: di crudele, d'acerbo,
2454 3, 3 | sodisfare al loro disio, nondimento tosto che io mi pensai che
2455 3, 10| de gli amanti exempio e norma. ~Il terzo è 'l mio solingo
2456 3, 10| perdoni, ~Che 'n tutto dal nostr'uso si disgiunge. ~E come
2457 1, 1 | altramente essere alla nostra notizia pervenute, tutte quasi in
2458 2, 15| mirar mai non mi pento:~Sì novamente me da me disciolse~La vera
2459 | nove
2460 1, 10| generale ciascuna, mentre essi novellamente partoriti in loro cura dimorano.
2461 1, 4 | fresco dell'erbe ripostici, o novellando o di cose dilettevoli ragionando,
2462 3, 4 | raccolte Perottino, molte novelle, molti argomenti recati
2463 2, 29| consiglierei io già il nostro novello sposo che, quando Amore
2464 1, 23| quale è di queste stesse novelluzze vago e disievole fuor di
2465 2, 26| bastante che io mi fossi a noverar le stelle del cielo. Ma
2466 3, 10| mente ~In un giardin di novi fiori eterno, ~E odo dir
2467 3, 15| inchinamento; e a quelle che lo 'ntelletto ci mette innanzi, affine
2468 3, 13| acconcia e presta allo 'ntendere e può nondimeno ingannarsi;
2469 1, 27| fiera, come se esse lo 'ntendessero, parlando e agguagliando
2470 1, 24| e quei giorni,~E la mia nuda voce fia 'l mio stile.~Amanti,
2471 1, 4 | alquanto meno senza fallo ci nuoce. Ma questo mese si incomincia
2472 2, 24| periglioso pelago spesse volte a nuoto passava. Ora entrisi a dire
2473 1, 9 | vezzoso si dimostri alle sue nutrici e maravigliosa festa dia
2474 1, 29| fanciullo e fiero, aggiugne nutrimento al suo fuoco, di speranza
2475 3, 9 | se fosser bastanti, ~Ne 'nvaghirei mille cortesi amanti. ~Però
2476 3, 14| quandunque volta a bere ne lo 'nvita il gusto, veduta l'acqua,
2477 2, 25| le triste cose. Il quale obliamento tuttavia di quanto rimedio
2478 2, 25| delle lor donne, lasciano e obliano le triste cose. Il quale
2479 1, 22| si può, conviene che per oblico si fornisca. Quinci le ire
2480 2, 31| diletti aombrate, sì ne gli oblii delle passate cose le tuffiamo,
2481 3, 7 | tacendol voi, ci arebbe tenuta obliosa. Perciò che, avendo i vostri
2482 2, 8 | di verità lontane? dare occasioni alla lingua o pure alla
2483 2, 30| Mirabile cosa è ad estimare gli occulti raggi di questo primo disio,
2484 3, 6 | giace e godendone nulla s'occupa, che alcuno tenga proprio
2485 3, 11| parte della vaga montagnetta occupando, cresce ritondo come se
2486 1, 20| verità lontana sentono, occupar gli animi de gli ascoltanti,
2487 2, 10| compagno che vi.cci venga per occuparlati, di vero, che io mi creda,
2488 3, 4 | tutto quello in che essi occuparono lunga ora, se, come hanno
2489 3, 15| quelle vostre false bellezze occupati, a guisa di Narciso vi pascete
2490 3, 6 | avere non si possono senza occupazione dell'altrui e sono in se
2491 | od
2492 2, 32| quando e' può, e vedela e odela col pensarvi, né ella con
2493 1, 13| cura di conservarlasi, essi odiandola e di se stessi nimici divenuti
2494 3, 13| non è che alle volte non s'odii alcuna cosa senza temerla.
2495 2, 26| Perciò che bene vedono essi e odono e odorano e gustano e toccano
2496 2, 26| bene vedono essi e odono e odorano e gustano e toccano e l'
2497 3, 6 | sentire quale di loro è odorante, quale fiatoso, quale amaro,
2498 2, 19| nostro maligno secolo il vero odore antico e la prima pura dolcezza
2499 3, 21| bastevole si dà, quasi un'offa a Cerbero, perché non latri,
2500 1, 16| giova quello stesso che m'offende.~Che se tanto a voi piace~
2501 1, 31| febbri sogliono sopravenendo offendere i ricaduti infermi che le
2502 2, 31| più giovano e le sinistre offendono meno, in quanto le seconde
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