34-balie | balli-datag | datam-ferme | fermi-invog | invol-offen | offer-quist | racce-saria | saro-tacer | tacit-zuffa
grassetto = Testo principale
Libro, Paragrafo grigio = Testo di commento
3505 | sarò
3506 2, 7 | da più folta siepe o da sassi maggiori attraversati, più
3507 1, 7 | ti pare, provocando, meno sassosi e rincrescievoli aringhi
3508 3, 17| mangiar sognandosi, non si satolla, perciò che non è dal senso,
3509 2, 29| fermatici, di quelle ci satolliamo, dell'altre tutte, almeno
3510 3, 15| lui. Perciò che dicono i savi uomini che, perciò che noi
3511 2, 15| spezialissimo tesoro di ciascuna savia, la qual sempre ci dee esser
3512 2, 29| non mi seppi far mai così savio, che io a quella guisa ne'
3513 2, 6 | si vedrà giamai stanca né sazia ~Questa mia penna, Amore, ~
3514 2, 33| festeggiar dura. Le liti ci sono sbandite. - Pure, temendo di quello
3515 2, 17| malagevolmente uscita fuori sbigottita e debole e tutta del guazzo
3516 1, 32| l piede errante,~Cerco sbramar piangendo, anzi ch'io moia,~
3517 1, 10| occhi loro si veggono e sbranare, di niente s'attristano,
3518 2, 21| riceve ristoro, possente a scacciarne qualunque più folta noia
3519 2, 10| gli animi nostri da noi scaciando, gli amici, le donne, i
3520 3, 15| togliessimo, del nostro scaglione volontariamente a quello
3521 3, 15| tanti gradi posti nella scala delle spezie, che tu di',
3522 3, 10| sei tu di lor più ricca o scaltra. ~ ~ ~
3523 2, 12| campo dell'animo più alla scapestrata, quasi morbido giumento
3524 3, 16| qua e là dove esso vuole scapestratamente traboccando. Di che io ti
3525 2, 2 | acerbissimo recator d'affanno, sceleratissimo micidiale de gli uomini
3526 1, 35| incontro la maestà della natura scelerato divenuto, noi uomini cotanto
3527 1, 32| distilla,~Né sol d'una favilla~Scema 'l gran foco de l'accesa
3528 1, 32| in pena e d'uno in altro scempio~Menando i giorni, e per
3529 2, 27| si vedea, ~Ch'ad ascoltar scendea, ~E le fere seguir dietro
3530 2, 7 | altresì rompendo e più sonanti scendono e più schiumosi; dove non
3531 1, 36| feste rimanere, del castello scesero e, d'uno ragionamento in
3532 1, 8 | mancherà che, sì come i buoni schermidori far sogliono, che a sé riservano
3533 2, 2 | femina si possa o si sappia schermire, ché femina pare che sia
3534 3, 9 | humane; ~Ma voi sete il mio schermo, ~E perch'io sia di mia
3535 3, 16| mezzo delle febbri avea, che schernendosene conosce di quanto egli era
3536 2, 17| via. L'altra per la paura schiamazzatasi nella fonte e quasi dentro
3537 1, 31| divellano dalle lor fibre o schiantinsi per lo mezzo in due parti.
3538 2, 22| ripe, o la consenziente schiena de' marini liti, incontro
3539 1, 26| gli oscuri abissi tra le schiere sconsolate de' dannati è
3540 2, 22| tempi de gli strumenti la schietta e diritta e raccolta persona,
3541 2, 10| gli altri, in due tronchi schietti cresciuto, al bel fianco
3542 2, 10| del qual si legge che, schifando parimente tutti gli uomini,
3543 1, 1 | più del convenevole ora schifandole e ora cercandole, travagliati
3544 2, 13| convenevole trapassati; e lo schifar de' mali che avenir possono,
3545 2, 31| ogni disio? niuna fatica schifare per lo suo riposo, più di
3546 1, 9 | a fine che gli uomini lo schifassero, già nella prima faccia
3547 2, 31| contentezze, ora il pregio della schifeltà onorando, ora i frutti della
3548 1, 15| soverchio delle sue lode schifevole, volea seguitando alle prime
3549 1, 13| vivere, che pure non che la schifino, anzi essi le si fanno incontro
3550 2, 7 | rotando col pensiero e lunga schiuma de' loro sdegni traendo
3551 1, 30| chiama infelice e, quali le schiume marine dal vento e dall'
3552 2, 7 | più sonanti scendono e più schiumosi; dove non hanno che gl'incontri
3553 1, 22| mendici e nelle loro venture sciagurati. Altri, di possessione uscito
3554 2, 5 | i mali della nostra vita sciegliendo, quegli solamente sopra
3555 2, 5 | nocive della sua possessione sciegliesse e in un luogo gittasse,
3556 3, 1 | sì come a perni, tutte le scienze si volgono, segni e berzagli
3557 3, 2 | giovani aveano di valenti e di scienziati, ne le prese talento di
3558 3, 11| avea inteso che egli era scienziatissimo e che, con tutto che egli
3559 2, 23| che egli ha oggi rotto lo scilinguagniolo. Di che io vi so confortare
3560 2, 21| naturale dolcezza mescolata, scintillanti come due stelle ne' lor
3561 2, 7 | verso, né di carte vane e sciocche mestiero. Ma gl'infelici
3562 1, 17| altre questa, una delle sciocchezze de gli amanti, che ciascuno
3563 1, 34| pure dal tormento non si scioglie giamai, anzi tanto più forte
3564 2, 2 | sciogliere, non che alle sciolte giudicare, come questa di
3565 2, 27| Nodo caro e felice,~Che sciolto a noi dà pace’.~Or, poi
3566 3, 4 | almeno quale sia la men vera sciorre non si può agevolmente;
3567 1, 10| aventura il non conciederti le sconcie cose eziandio a niuna di
3568 1, 16| con tai parole e con altre scongiurandol tutte, non solamente a dir
3569 1, 13| piacere, confortando la sconsolata anima tanto più, quanto
3570 1, 26| oscuri abissi tra le schiere sconsolate de' dannati è uno fra gli
3571 1, 35| conspetto de' miei vecchi e sconsolati genitori diviso, che assai
3572 1, 10| soverchio m'è paruto e sconvenevole. Perciò che così potevi
3573 1, 21| nella loro non dicevole sconvenevolezza stare e di noi favellando,
3574 3, 19| noi dall'antica Pandora scoperchiato, ci assalirono; dove là
3575 2, 3 | perciò che di molte a così scoperta menzogna non fa mestiero.
3576 2, 27| ardori,~E le dorate chiome~Scoperte dal bel velo,~Spargendo
3577 2, 11| gravose pregnezze e a cielo scoperto incontro a gli assalitori,
3578 1, 12| e alcuna volta tra esse scoprendo loro il vero, ora con una
3579 3, 15| bellezze ora quelle altre scoprendoci, santissima, capacissima,
3580 3, 9 | e zafiri e perle e oro ~Scopro, s'io miro nel bel vostro
3581 2, 25| ora andare non intendo. Scorgavi Amore, che tutte le vie
3582 1, 1 | tosto sia da mettersi non scorgendo, stanno in sul piè dubitosi
3583 2, 20| io debbo andare, così mi scorgi e guida per loro. Ora per
3584 1, 21| chi lo rimira, così bene scorgiamo noi da prima il nostro male
3585 3, 8 | Tutte fûr meco, e non la scorsi apena: ~Vincea la neve il
3586 2, 32| cosa che egli nelle vecchie scorze ritorna il vigore delle
3587 3, 8 | tu sempre arai. ~Alor mi scossi e, qual io qui mi sono, ~
3588 2, 11| alcun caso che sopra lo scrigno dell'uno le some di due
3589 2, 21| sommo segnandolo con diritta scriminatura, per le deretane parti s'
3590 2, 8 | alcuno antico o moderno scrittore, i suoi frigoli argomenti
3591 1, 11| nelle nuove e nelle vecchie scritture aver letti molte fiate.
3592 3, 8 | dipingea ~Parte, e parte scrivea ~Ne l'alma dentro le parole
3593 2, 9 | felici amanti, parlandone o scrivendone ci trastulliamo: per che
3594 1, 1 | quello che io mi profero di scriverne, essi prima d'Amore potranno
3595 2, 9 | miseri amanti, ne parliate o scriviate, veri debbono essere similmente
3596 2, 8 | amanti, che hanno scritto o scrivono, così fecero e fanno ciascuno,
3597 2, 16| impalmate s'avea, nell'altrui scudo, sì come quelle che di piombo
3598 1, 17| tempo con lei pervenuta, sdegnando alteramente la propria vita,
3599 1, 23| vendetta, quante fiamme di sdegno il cuocono e ricuocono mille
3600 3, 19| agevolmente nel fondo si sdrucciola, che alla vetta non si sale.
3601 2, 7 | quale in alcuna piaggia sdruscita, testimonianza donar ciascuna
3602 3, 20| altri cieli. Ma quivi né seccano le erbe, né invecchiano
3603 2, 1 | rimane, e può seco lunghi secoli ritener quello di che noi,
3604 2, 3 | loro dal porto aspirarono secondi e favorevoli, non di quelli
3605 1, 22| marito, testimonio della più secreta parte della lor vita, consapevole
3606 3, 18| Hanno tra le loro più secrete memorie gli antichi maestri
3607 1, 3 | raggio puro,~Camin dritto e securo~Prenderia nostra vita, che
3608 3, 12| sii, andiamci colà, e sì sederai e io ti terrò volentieri
3609 3, 12| a sedere e volle che io sedessi; e poi che m'ebbe alquanto
3610 3, 9 | oltra no 'l lassa, ~Là 've sedete voi, che 'l fate tale. ~
3611 2, 26| qui ella così fece, qui sedette, quinci passò, di qui la
3612 1, 6 | disse madonna Berenice - sediamvici, e dove a te piace, quivi
3613 2, 1 | sotto gli ombrosi allori sedutesi, dopo alquanti festevoli
3614 1, 6 | vedi dove a te piace che si segga, perciò che l'andare altre
3615 2, 21| ugualmente partendosi e nel sommo segnandolo con diritta scriminatura,
3616 3, 10| E qualche pura scorza ~Segnar, alor che 'l gran desio
3617 3, 1 | alti mari, sì come in più segreta parte, sotterate. Che se
3618 3, 18| piacere ti sia. Per che seguasi -. E così seguendo, disse: ~ ~ ~
3619 1, 21| seguirla e a cercarla, e così seguendola e cercandola a trabocchevoli
3620 3, 13| fonte e capo delle due seguenti; e che v'è dopo questa il
3621 1, 3 | si diè, diletto e gioia~Seguilla viva, e morta eterno onore.~ ~
3622 1, 17| pianse solamente, ma ancora seguìo. Fece il somigliante Laodomia
3623 1, 21| incontanente ci sospigne a seguirla e a cercarla, e così seguendola
3624 2, 23| Appresso alle cui parole seguirono le due giovani, quello a
3625 3, 5 | che ci disse Gismondo che seguivano gli amanti: risvegliamento
3626 1, 5 | e lunga e tutta di viva selce soprastrata, si chiudeva
3627 2, 15| cavalli non usati essere la sella e il freno, ella dura e
3628 1, 12| ne traevano quegli uomini selvaggi, invaghiti delle lor voci,
3629 3, 11| delle belle ombre e del selvareccio silenzio invitato, mi prese
3630 2, 10| quale nello stremo della sua selvetta più vicino alla mormorevole
3631 1, 5 | quantità cresciuti, due selvette pari e nere per l'ombre
3632 2, 10| quello che ella è, di verità sembianza. Perciò che se noi alle
3633 3, 8 | tempre, ~Che già non mi sembiâr di lingua humana: ~Correa
3634 2, 28| ricordandoci per alcuno sembievole modo. Che per dir pure di
3635 1, 18| apparenza d'Amore, in quanto sembra cosa piacevole, ci diletta,
3636 3, 1 | lungo sermone, i quali a me sembrano a male recarsi che essi
3637 1, 26| sono di molti altri mali seme e radice. Perciò che per
3638 2, 18| naturalissimo amore i lor semi e le lor radici non avesse
3639 2, 19| si dichiara, incominciò a seminarsi per la già dimesticata terra
3640 2, 8 | in sé, di quello che de' seminati denti dall'errante Cadmo
3641 3, 22| perciò che quella dimora è sempiterna, si dee credere, Lavinello,
3642 2, 1 | dove l'animo sempiterno sempiternamente rimane, e può seco lunghi
3643 3, 17| alle sue vere e felici e sempiterne bellezze non portiamo. E
3644 3, 17| prevedono, che hanno alla sempiternità pensamento, che muovono
3645 2, 9 | onde mosse il mio, lieto sen'venne: ~Così cangiaro albergo,
3646 2, 26| operagioni de gl'interni sensi essercitano altresì, come
3647 2, 30| di più abondevole ingegno sentendosi o da più alto amore sollecitato,
3648 1, 32| Bagnando for per gli occhi ogni sentero,~ Alor ch'io penso: ‘Ohimè,
3649 3, 8 | mai non s'allontana; ~Poi senti' ragionando dir parole ~E
3650 2, 26| ne' loro avenimenti mi sentia. Le quali figure, posto
3651 2, 2 | divenire; e come se egli la sentina del mondo fosse, in lui
3652 2, 25| ché niuna tanta gioia di sentir quegli dell'altre piglierebbe,
3653 1, 1 | me raccolti, piacesse di sentirgli. Alla qual cosa fare, come
3654 1, 7 | cosa dicesse, disiderose di sentirlo parlare; e tanto intorno
3655 2, 31| de gli orientali tesori, sentirne uscir quelle voci che sono
3656 2, 31| tenendosi, tutto il petto sentirsi allagare della dolcezza,
3657 2, 25| voi che quella dolcezza ne sentisse che sentire' io? E così
3658 | senz'
3659 3, 13| differente dall'altre e separata (perciò che v'è primieramente
3660 3, 20| d'ogni maniera di questo separato e puro, che intorno il sopragira
3661 3, 19| pensiero ingombrarla e quasi sepellirla? Ella data non ci fu, perché
3662 1, 30| fossero e la pompa della sua sepoltura. Altri piangono in molte
3663 3, 2 | questioni al meglio che ella seppe le ebbe isposta, avendo
3664 2, 29| Quantunque io per me non mi seppi far mai così savio, che
3665 2, 27| erba, ~Ch'ancor vestigio serba ~Di quella bianca man, che
3666 3, 1 | nostre menti ne' suoi dolori serenatrice e d'ogni male nimica e guerriera?
3667 1, 24| Sparito è 'l sol de' miei sereni giorni~E raddoppiata l'ombra
3668 3, 1 | primieri non è da farne lungo sermone, i quali a me sembrano a
3669 1, 5 | montagna, che da quella parte serrava il giardino, maestrevolmente
3670 2, 15| Avezza nel desio ch'i' serro drento,~Quel vago fior,
3671 3, 9 | inchiostri; ~Né così 'l verde serva lauro o mirto, ~Com'ei le
3672 3, 16| migliore, che è l'animo, dal servaggio de gli appetiti liberata,
3673 1, 17| possano nelle lor fiamme servar modo; dove in contrario
3674 3, 15| sempre in quelli privilegi servarsi, che ella concessi ha loro;
3675 3, 18| qual marito non vuole già e servasi vergine tutto tempo, ma
3676 1, 35| quale io con molta fede servendo sopra la mia vita ebbi cara,
3677 2, 30| magnificenze si dispone, quale ne' servigi delle corti a gran re e
3678 1, 35| vita ebbi cara, e in quella servitù, mentre a lei piacque e
3679 1, 3 | mangiava di darle bere la serviva, le impose che alle canzoni
3680 1, 17| amante la infelice giovane di Sesto questa medesima pruova,
3681 1, 36| d'ogn'intorno d'oro e di seta fregiato, e per drento alcuno
3682 1, 2 | Dove essendo ella questo settembre passato a' suoi diporti
3683 2, 32| guerreggianti; in quelli con le severe leggi de gli uomini la piacevolissima
3684 2, 15| alor ch'ogni ghiaccio si sface,~Tanta falda non diede,~
3685 2, 7 | pascere né altra via da sfogar le loro fiamme, corrono
3686 2, 27| passarme,~S'io voglio poi sfogarme,~Sì dolce è quel concento,~
3687 1, 33| pregno in dolorosi stridi ~Sfogo con l'onde, e or d'un ombilico ~
3688 3, 22| giunti sono, il passano sforzatamente e maninconosi, egli, quando
3689 2, 2 | colpa volgendo in lui, s'è sforzato di farlovi in poco d'ora
3690 1, 11| Piramo e di Tisbe, delle sfrenate e illecite fiamme di Mirra
3691 2, 8 | credere che lo rassicurasse, o sfrenato disio di ramaricarsi che
3692 2, 27| queste rime,~L'anima saria sgombra~Del peso, ond'ella è grave,~
3693 3, 5 | risvegliamento d'ingegno, sgombramento di sciocchezza, accrescimento
3694 1, 32| atti e le parole,~ Che mi sgombrâr del petto ogni altra salma,~
3695 3, 8 | l'altro ardisco aitarmi; ~Sgombrimisi del petto ogni altra voglia, ~
3696 1, 26| risguardando e della caduta sgomentandosi, sta continuamente in questa
3697 1, 34| angustia tiene i sentimenti sgomentati insidiosamente e tribolati,
3698 3, 15| non una eterna voce che ci sgrida: «O stolti, che vaneggiate?
3699 2, 2 | alte voci e così diverse sgridandolo, che a me giova di credere
3700 2, 8 | punte de' loro penetrevoli sguardi prendono gli animi di qualunque
3701 2, 8 | fossero le foglie della Sibilla Cumea o le voci delle indovinatrici
3702 2, 32| egli ne' porti e nelle sicurezze, egli nelle fortune e ne
3703 2, 15| La qual follia volendo significarci i poeti, fecero i Giganti
3704 3, 22| imperii dico e le corone e le signorie, esse non si cercano per
3705 2, 10| maniera n'ha egli col suo sillogizzare il bianco in vermiglio ritornato.
3706 1, 21| da parte con Gismondo i silogismi, o donne, al quale più essi
3707 2, 15| Se gran vento la fiede,~Similemente ogni piacer men sano~Vaghezza
3708 1, 33| piaggia ~Girsen pascendo simplicette e snelle ~Per l'erba verde
3709 2, 20| madonna Berenice e con la sua sinistra mano la destra di Lisa,
3710 2, 31| cose via più giovano e le sinistre offendono meno, in quanto
3711 2, 13| ne gli affetti dell'animo sinistri e orgogliosi trapassare.
3712 2, 20| Lisa, che presso le sedea, sirochievolmente prendendo e strignendo,
3713 2, 25| avoltoi di Tizio, il sasso di Sisifo, le acque e le mele di Tantalo,
3714 2, 16| fiori. Che quantunque così smaghino la costui giovanezza, donne,
3715 1, 1 | corso e di questa strada, a smarrire così agevole, non errare.
3716 1, 1 | cercandole, travagliati e smarriti viviamo, ho voluto alcuni
3717 1, 33| Girsen pascendo simplicette e snelle ~Per l'erba verde scorgo
3718 1, 30| onde egli tanto più si snerva e si spolpa, quanto più
3719 2, 19| alle prime voci la lingua snodando, lasciato lo stridere, alle
3720 2, 2 | Perciò che oltre che lo snodare gli altrui groppi più malagevole
3721 2, 30| girlande di dolcissimi e soavissimi fiori. Quale poi, di più
3722 2, 30| solamente ogni vena empiono di soavissimo caldo e tutta l'anima ingombrano
3723 1, 29| ucciderci, morte per estremo soccorso chiamiamo. Ma pure con tutto
3724 3, 16| che esse da ogni parte sodisfacciano chi le riceve, e pochissime
3725 3, 17| se ne contentano né se ne sodisfanno tuttavia, pure della eterna
3726 3, 1 | hanno fatto, che più loro sodisfarà. Né essi della natura si
3727 1, 4 | alquanto al primo disiderio sodisfatto ebbero, ora a questa parte
3728 3, 21| voglie fasciati, non si può sofferire il sole. Quantunque ancora
3729 2, 8 | medesima importabili ad essere sofferute giamai? Deh, Perottino,
3730 1, 1 | in guisa che, quale vento soffi e percuota conoscendo, non
3731 1, 1 | dalla turba delle passioni soffiato e ora dalle tante e così
3732 1, 19| volesse a suo danno farsi sofistico contra 'l vero, pure sì
3733 1, 11| pensava, quando Gismondo sogghignando così disse: - Senza fallo
3734 2, 8 | nati uomini, come gli altri soggiacenti alle sue leggi. Dico adunque
3735 2, 24| Amore nelle nostre menti soggiornando con la regola de gli occhi
3736 2, 1 | di questa invitandola a soggiornare. Senza che, qualora aviene
3737 1, 27| quanto elle spesse volte il soglian fare senza sapere il perché,
3738 1, 17| maravigliata te ne saresti che sogliano i pastori, quando essi primieramente
3739 2, 28| certo se io sono, come io soglio alle volte, in alcun camino,
3740 3, 17| preso dal sonno e di mangiar sognandosi, non si satolla, perciò
3741 3, 19| poscia che tu poco di lei sognandoti, tra questi tuoi vaneggiamenti
3742 3, 17| dal sonno sopratenuti si sognano di destarsi e di levarsi,
3743 3, 17| pascere incominciancene così sogniando, acciò che poi, risvegliati,
3744 3, 19| risveglieranno, essi miglior sogno si procaccino di fare, che
3745 1, 19| dilettevole il pigliarci questo solazzo e diporto medesimamente
3746 2, 27| eran le stelle,~Quando a solcar quest'onda~Primier entrai,
3747 1, 1 | entrare nelli non prima o solcati pelaghi o caminati sentieri
3748 1, 23| allegrezza fallace e torbido solchiamo. Manifesta cosa vi dee adunque
3749 1, 33| begli occhi, ~Ch'i miei dì solean far lieti e felici, ~Or
3750 3, 2 | che dimorar con esso loro soleano, nello andare che elle fecero
3751 1, 2 | suoni e canti e balli e solennissimi conviti l'un giorno appresso
3752 1, 27| secco d'albero o con alcuna soletaria fiera, come se esse lo '
3753 1, 30| da natura più inchinevoli solete essere e più arrendevoli
3754 1, 4 | 4-~ ~ Ora soleva la Reina per lo continuo,
3755 2, 27| Non ci togliesse il gir solinghi a volo~Da l'uno a l'altro
3756 3, 10| norma. ~Il terzo è 'l mio solingo alto pensero, ~Col qual
3757 2, 28| Amore, se ella tra queste solitudini, di me solo non si tenendo
3758 3, 2 | molte andare chi qua chi là sollazzandosi, con lei ad una delle belle
3759 1, 15| le tue rime avere udite, sollazzerai con tua pochissima fatica
3760 1, 7 | quantunque egli amoroso giovane e sollazzevole fosse, per tutto ciò sempre
3761 1, 2 | altre, volentieri sempre in sollazzevoli ragionamenti dolci e oneste
3762 2, 1 | due compagni e dalle donne sollazzevolmente gittati, aspettando già
3763 1, 26| dicendo loro, tacitamente gli sollecita e tormenta, seco stesso
3764 1, 23| vegghiando, quanti giorni sollecitamente perde in un solo pensiero,
3765 2, 1 | fiumi, il mare medesimo sollecitando, con molto studio i cibi
3766 2, 6 | io per me già pensato di sollecitartene, se tu non ti proferevi.~-
3767 2, 6 | egli che voi preghiate o sollecitiate, - rispose incontanente
3768 1, 36| loro di quindi partirsi, sollevato e dolcemente racconfortato.
3769 2, 4 | Giovano quella medesima somiglianza hanno in verso di sé che
3770 1, 14| pezza è che io son vaga sommissimamente d'udire alcuna delle tue
3771 2, 2 | come le sue prime minaccie sonarono, se io ora dinanzi a così
3772 2, 32| 32-~ ~ Dicono i sonatori che, quando sono due liuti
3773 2, 22| che là dove Amore non è, sonnocchiosa è la vista insieme con l'
3774 1, 12| della natura e nelle loro sonnocchiose menti non poteva ragione
3775 2, 2 | più che mezzanamente, e sonomi sempre gravi le sue fatiche,
3776 2, 15| fosse alquanto nell'animo a sopportare. Di che io allora ne feci
3777 1, 34| cuore a mille morsi di non sopportevoli affanni sempre rinuova.
3778 2, 21| rose. Né lascia di veder la sopposta bocca, di picciolo spazio
3779 2, 20| che questa nostra non è, soprabondano in tutti loro, non possono
3780 2, 13| pochi sono coloro che il sopracaduto non gravi, quattro fanno
3781 3, 20| separato e puro, che intorno il sopragira e che è da lui cercato sempre
3782 1, 1 | forse prima che la notte gli sopragiunga, pervenire. Per la qual
3783 3, 12| e tuttavia, quando io il sopragiunsi, vi pensava. Di che egli
3784 1, 14| come da cosa molto disiata sopragiunta e tutta in se stessa subitamente
3785 2, 32| belle nevi da belle nevi sopragiunte, più fresche e più morbide
3786 1, 35| sovrasta miseramente e sopragrava. Per che, se la nostra fanciulla
3787 1, 17| posson procedere da cosa che sopranaturale non sia, e tale sopra tutte
3788 1, 11| che amare, di questi due sopranomi, sì come di proprie possessioni,
3789 2, 11| confacevole, e a noi quell'altra sopraponendo, che dalle nostre più forti
3790 1, 11| Taceva da queste parole soprapresa madonna Berenice e sopra
3791 1, 30| di pianto sventuratamente soprapresi, delle quali se forse il
3792 3, 12| che da subita maraviglia soprapreso, e mirando cotal mezzo con
3793 2, 16| alcun'altra cosa ancora ne sopraragionassi alle raccontate. ~ ~ ~
3794 1, 30| accidenti, che a ciascuna soprastanno, vie più, che noi non siamo,
3795 2, 23| veggendola in quella guisa soprastare, tutta si fe' innanzi e
3796 2, 25| pene tutte di tormentare soprastettero i dannati loro, ciascuna,
3797 1, 5 | lunga e tutta di viva selce soprastrata, si chiudeva dalla parte
3798 3, 17| dimane per tempo e dal sonno sopratenuti si sognano di destarsi e
3799 1, 23| che quello che una volta sopravanza nel sollazzo è loro mille
3800 1, 30| più, che noi non siamo, sopravedute vi facciano e riguardose.~ ~ ~
3801 1, 31| seconde febbri sogliono sopravenendo offendere i ricaduti infermi
3802 2, 7 | molti scogli sospinta o già sopravinta dall'onde arare per perduta,
3803 1, 14| chiamo assai spesso, ma ella sorda, con la mia fortuna accordatasi,
3804 3, 7 | dolere, le quali noi come sorelle onoriamo. Ma, lasciando
3805 2, 20| cadono in ogni senso e, come sorgevole fontana assai più ancora
3806 3, 20| contempierai, d'uno ad altro sormontando, e in questo modo a quella
3807 3, 18| v'ascolto. Né di sole che sormonti vi pigliate pensiero, poscia
3808 2, 10| va, Gismondo, poi che tu sorridi, là dove io più pensava
3809 2, 10| che ti convenisse di star sospeso. Perciò che, se io non m'
3810 2, 10| riso che voi vedeste mi sospinse il pensare come sia venuto
3811 1, 30| marine dal vento e dall'onde sospinte ora innanzi vengono e quando
3812 2, 27| l'erbetta, ~Di mille miei sospir farei vendetta. ~Tu non
3813 1, 11| ciascun troverete che dolore. Sospirano i versi in alcuno; piangono
3814 2, 32| guiderdonate, ragionate, sospirate, lagrimate, rotte, reintegrate,
3815 1, 31| con abbracciamento lungo e sospiroso e lagrimevole si chiudono,
3816 1, 11| volumi stessi son fuoco. Sospizioni, ingiurie, nimicizie, guerre
3817 1, 16| mano in ver di lui aperta sostandolo, a madonna Berenice così
3818 3, 7 | aviene che si fa ragionando, sostatosi, ricoglieva spirito per
3819 1, 34| alcun spazio i molli pesci sostenendo, poi gli ritornano alle
3820 2, 1 | in polve tornare, dove a sostenimento di lui le cose agevoli e
3821 1, 30| colpata speranza pascendosi, sostenta miseramente a più lungo
3822 1, 29| rinchiusi non solamente materia sostentante le fiamme sono, ma aumentante,
3823 3, 4 | amminicoli s'è ingegnato di sostentare la sua sentenza, dove gli
3824 2, 3 | fievoli e false ragioni sostentata. Perciò che se vuoi dire
3825 2, 33| openioni e così abondevolmente sostentate dall'uno e dall'altro de'
3826 1, 18| de' loro stolti disideri sostentati, volan per l'aere della
3827 3, 12| puoi avere alcuna fatica sostenuta più tosto che no, sì come
3828 3, 13| in luogo di lui sorge e sottentra il piacere. Ché altri non
3829 3, 1 | come in più segreta parte, sotterate. Che se ella questi più
3830 2, 21| che egli guatasse così per sottile.~- Madonna, tacete, - rispose
3831 1, 36| Perciò che egli era di sottilissimi fili tessuto e d'ogn'intorno
3832 1, 22| quanti seguaci pruni ci sottomordono i miseri piedi! e spesse
3833 1, 23| mondane, sì come quelle che sottoposte sono al governo di più lieve
3834 3, 22| così spesso tutto 'l mondo sottosopra e i fiumi stessi correre
3835 2, 32| sopravengono, mancano o scemano le sottostanti, anzi, sì come belle nevi
3836 2, 20| toccarne ragionando, che non vi sovenga il molto; il che per aventura
3837 3, 17| eterna e divina, di cui esse sovengono loro e che a cercar di se
3838 3, 7 | Lavinello, per certo a sovenirci ora di quello, poeti e versi
3839 2, 26| che della mia donna mi sovenivano e udironlami tra esse cantare,
3840 3, 1 | dell'animo, moderatrice de' soverchievoli disii, delle non vere allegrezze,
3841 2, 30| salvatico non sia. Né di prosa sovien loro, né di verso. Veggono,
3842 1, 35| sconciamente sozzandogli, sovrasta miseramente e sopragrava.
3843 3, 19| malvagia, quando bella, quando sozza, quando piacevole, quando
3844 1, 35| riverenza e più sconciamente sozzandogli, sovrasta miseramente e
3845 3, 6 | di sozze cose. Perciò che sozzo e laido è l'andare di que'
3846 2, 15| falda non diede,~Quanta spande dal ciglio altero e piano~
3847 1, 29| noi nelle nostre doglie spandere alcuna voce o dire la nociva
3848 2, 21| sono innamorati. Perciò che sparge Amore col movimento delle
3849 1, 29| che, delle nostre lagrime spargendolo, diviene maravigliosamente
3850 2, 19| germogliando e cresciendo, a spargerla di sì soavi fiori e di sì
3851 1, 29| miseramente del petto si spargon fuori, e le più delle volte
3852 3, 10| mondo ingombra ~E la nebbia sparisce inanzi al vento, ~Così mi
3853 1, 25| non prima sei veduta che sparisci, né altro di te rimane ne
3854 1, 24| oscuro i suoi candidi giorni.~Sparito è 'l sol de' miei sereni
3855 3, 19| tempio; e d'intorno a.llei sparse le acque, elemento assai
3856 2, 27| parole;~Né giamai neve a sole~Sparve così, com'io strugger mi
3857 1, 35| rallegri; tu ogni ora ci spaventi con mille nuove e disusate
3858 2, 17| sciagura dell'una e chi dello spavento dell'altra e chi della vaghezza
3859 2, 6 | cui pensando, volentier si spazia ~Per la memoria il core, ~
3860 2, 28| mia donna andar per loro spaziandosi, al suono cantando delle
3861 1, 4 | loro giovani per le sale si spaziavano ragionando, e quindi, da'
3862 3, 2 | finestre riguardanti sopra lo spazievole piano si pose a sedere e
3863 1, 34| ristorano i loro diurni e spaziosi giri; per le selve giacciono
3864 1, 6 | donato m'avete, assai bello e spazioso campo aremo oggi da favellare -.~
3865 1, 13| perché ad esso pare così più speditamente che in altra maniera poter
3866 2, 27| qualch'arte.~E sì come di speglio~Un riposto colore~Saglie
3867 2, 15| tranquillo sia.~Come si spegne poco accesa face,~Se gran
3868 1, 28| ritenuti? Quanti volendo spegnere l'altrui fuoco, a se medesimi
3869 1, 12| usciti de gli alberi e delle spelunche, senza più oltre sapere
3870 3, 19| vera utilità di te usi e spenda, il dormire che t'è dato.
3871 1, 20| rispetto e pensiero alcuno, spera di questa giostra corona.
3872 1, 12| ad alta voce col cuore? e sperano e disperano e la lor vita
3873 1, 33| nemiche stelle ~Non fan vostro sperar fallace e vano: ~Un bosco,
3874 1, 5 | pergolato, da una siepe di spesissimi e verdissimi ginevri, che
3875 1, 29| riebbe, così con voce rotta e spessa seguitando riprese a dire: -
3876 2, 8 | io parli, che queste sono spezialissime licenze, non meno de gli
3877 2, 15| l'onestà dico, sommo e spezialissimo tesoro di ciascuna savia,
3878 1, 1 | leggere le giovevoli cose e spezialmente questa, perciò che non amare
3879 2, 15| mondo, e più ch'altro mi spiace,~Rade volte si vede,~Fanno
3880 2, 33| meno? Per che se io cotanto spiaciuto vi sono, ben ti so confortar,
3881 2, 22| ridenti giardini entrata, spiccare con l'unghie di perle rugiadose
3882 1, 24| e 'n vago e lieto stile~Spiegai mie rime, e or le spiego
3883 1, 24| Spiegai mie rime, e or le spiego in pianto,~C'ha fatto amara
3884 1, 27| talora in qualche trista rima spignendo fuori alcun de' suoi rinchiusi
3885 1, 18| con tante e così pungenti spine il cuore affligendoci e
3886 1, 3 | sì dolci pensieri Amor mi spira,~Ch'altro meco non è che
3887 2, 27| desiri~E tu, sasso, che spiri~Dolcezza e versi amor d'
3888 3, 6 | in sé agevole, innocente, spiritale, puro. Questi bastava che
3889 3, 9 | sol voce in allentar lo spirto ~Mi lassa in mezzo 'l cor
3890 1, 3 | desinare, che sempre era splendido e da diversi giuochi d'uomini
3891 2, 27| notti mie: ~Lume, nel cui splendor mirando imparo ~A sprezzar
3892 1, 35| per aventura miseramente spogliandoci, ci tiene col piè attuffati
3893 3, 21| terrestre e mortale amore spogliandosi, si vestiranno il vero e
3894 2, 27| acque nel fiume, e 'l monte ~Spogliar del bosco intorno si vedea, ~
3895 1, 30| tanto più si snerva e si spolpa, quanto più vicina si vede
3896 2, 6 | giovi d'ascoltarle, a me di sporlevi egli sommamente gioverà.
3897 1, 15| ricordato, non ti sia grave lo sporloci; perciò che e noi tutte
3898 2, 15| tanto più volentieri vi sporrò, graziose giovani, quanto
3899 2, 13| inverso le attendenti donne sporto in fuori, pregandole che
3900 1, 16| egli v'ha testé promesso di sporvi delle sue rime, potendol
3901 2, 29| io già il nostro novello sposo che, quando Amore gli porrà
3902 1, 15| so che altro succhio mi sprema di così nuovo assenzo d'
3903 3, 17| figliuolo, che le cose mortali sprezzano come divini e alle divine
3904 2, 27| splendor mirando imparo ~A sprezzar il destino ~E di salir al
3905 2, 30| da molto; dove se dallo spron d'Amore punti non fossero
3906 1, 23| quanto quello fa che è dalli sproni e dalla sferza d'Amore punto
3907 2, 17| poteva battendo l'ali, tutti spruzzandogli, lentamente s'andò con Dio.
3908 3, 19| là ogni cosa v'è sana e stabile e di convenevole perfezion
3909 1, 30| temendo, sperando, niuna stabilità non avendo nel suo stato,
3910 | stai
3911 1, 21| qual noi gli occhi tenevamo stamane quando e' surgea, ora dilungatosi
3912 2, 27| avampi? ~Chi verrà mai, che stampi ~L'andar soave e caro ~Col
3913 | stan
3914 2, 11| mercatanzie portanti per le stanchevoli arene, quando aviene per
3915 1, 35| quali tuttavia, sì come di stanco e fievole prigioniere, a
3916 | starà
3917 | starai
3918 1, 19| che qui abbiamo più dì a starci, e a te potrà essere più
3919 | starei
3920 2, 18| eglino potrebbono così starsi mill'anni, che essi non
3921 3, 5 | obbietto d'animo disonesto e stemperato, come si potrà dire che
3922 1, 15| tutto quello che il pianto stemperava, cagione fu che io non mancai.
3923 3, 12| per molto che ella vi si stenda, non basta a pigliar fondo;
3924 3, 8 | Qual'io le sento al cor, stender in carte, ~Pur le mie ferme
3925 2, 11| quanto le loro balìe si stenderono, e l'altrui sesso affine
3926 1, 17| in maggior numero non si stendessero che questi sono, de' quali
3927 3, 6 | di questi fiori o la mano stendessi tra quest'erbe o gustassine,
3928 2, 6 | riva, ~Là 've 'l mio volo stendo, ~Quanto piacer n'attendo, ~
3929 1, 11| traesti, a me piace che più stesamente ne cerchiamo. Certissima
3930 2, 9 | passando, e più oltra si stese, ~Che 'n quello stato a
3931 2, 17| di quello che allora mi stesi, come che io molte ve n'
3932 3, 6 | errore, di quello che fe' già Stesicoro ne gli antichi tempi in
3933 2, 10| antica Penelope agevole lo stessere la poco innanzi tessuta
3934 | Stette
3935 | stiano
3936 2, 27| disgiunge,~Chi mi dà poi lo stil pigro e terreno?~Ben posson
3937 2, 6 | delle vostre lode che buono stimatore delle mie forze divenuto.
3938 2, 2 | aveduto di quello che noi stimiamo, non tanto per nasconderci
3939 3, 1 | essi nel vero credano e stimino che così sia (senza che
3940 3, 17| con occulto pungimento gli stimola, disiderosi e vaghi. Per
3941 1, 10| ogniuno, da occulto pungimento stimolato, della sua malvagità e della
3942 1, 23| tosto credenza fallace e stolta che vera allegrezza si può
3943 2, 13| dell'animo, e quattro le stolte e intemperate. Oltre a ciò,
3944 2, 15| sempre il dolore per sé, stoltissima cosa è e fuori d'ogni misura
3945 3, 16| vedrai alla fine altro che stolto vaneggiamento non essere
3946 3, 19| sono, e febbri e fianchi e stomachi e gli altri cotanti morbi,
3947 1, 21| con maggior violenza di stomacho ritorniamo. E aviene poi
3948 2, 30| di mentecattaggine e di stordigione, così vive l'anima in loro.
3949 3, 9 | nacqui un segno ~Ad ogni stral de le sventure humane; ~
3950 1, 18| l'arco v'aggiunsero e gli strali, per darci ad intendere
3951 1, 28| più debole per aventura stranamente ci muove, ma quante volte
3952 2, 8 | e i suoi pensamenti più strani, ma essi ancora uno medesimo
3953 3, 6 | diletti cercando, che in straniera balìa dimorano e avere non
3954 2, 10| medesimi, sì come i più stranieri, ugualmente rifiutando,
3955 1, 12| viverà, a donna che mille stratii ad ogni ora ne fa avendol
3956 1, 12| nelle altre cose, e da essi straziatamente qua e là in uno stesso punto
3957 1, 13| dire si può che in somma e strema miseria felicissimo sia
3958 2, 28| pigliando aria alquanto da gli strepiti della città m'allontano,
3959 2, 3 | vadasi più avanti, e a più strette lotte con le tue ragioni
3960 1, 28| loro grado con fermissimo e strettissimo nodo miserabilmente ritenuti?
3961 2, 19| lingua snodando, lasciato lo stridere, alle parole diedero cominciamento.
3962 1, 33| l cor pregno in dolorosi stridi ~Sfogo con l'onde, e or
3963 1, 29| perciò che quanto più si strigne il fuoco, tanto egli con
3964 2, 20| sirochievolmente prendendo e strignendo, come se aiutar di non so
3965 2, 27| compagna eterna,~Pietà ti stringa e pieghi~A darne segno or
3966 3, 10| discioglie, ~Che gli animi stringendo a terra inclina; ~Tal ch'
3967 2, 27| le braccia istesse, ~Che stringon la mia vita, ~Sì ch'io ne
3968 2, 27| vivendo avesti!’.~Altri: ‘Ben strinse questi~Nodo caro e felice,~
3969 1, 26| crediamo che possano cadendo stritolare la nostra felicità, molti
3970 1, 10| stessi valevoli, se poi strozzare dinanzi a gli occhi loro
3971 2, 27| sole~Sparve così, com'io strugger mi sento:~Tal ch'io rimango
3972 1, 25| in alto ci levate perché, strutta dal sole la vostra cera,
3973 2, 12| entrato, mentre egli si studia forse avisando di giugnere
3974 1, 2 | suoi compagni, che questo studiosamente fecero, acciò che egli tra
3975 1, 17| riposati, di riguardosi, di studiosi, di filosofanti, molte volte
3976 1, 30| Perciò che alcuno piagne la sùbita infermità della sua donna,
3977 1, 29| occhi gli caddero alquante subite lagrime e la presta parola
3978 | subito
3979 1, 15| certamente non so che altro succhio mi sprema di così nuovo
3980 2, 32| alcuna fatica e con alcun sudore acquistate fanno il trionfo
3981 1, 9 | più abonda, quanto più ne sugge l'ingordo e assetato bambino.
3982 3, 16| elle sì compiute essere in suggietto alcuno non si vedono, né
3983 2, 18| arebbono nascendo il loro suolo così vago, come egli è,
3984 2, 15| Dolce miracol, che veder non suolse,~Dolce ogni piaga, che per
3985 1, 31| cui tale è la vita, chente suonano le canzoni, e vie ancora
3986 2, 1 | questo da.llui evidentemente superato. Con ciò sia cosa che l'
3987 3, 9 | ch'a voi dinanzi ~Voli superbo e dica: ~Tanto son io, quanto
3988 1, 21| tenevamo stamane quando e' surgea, ora dilungatosi fra 'l
3989 1, 30| fosse meno sotto a' piedi. Surgono oltre a queste repentinamente
3990 3, 19| molti cieli di purissima sustanza sempre in giro moventisi
3991 2, 26| vi rimiro, cotanto dolci sutemi e cotanto care, non picciola
3992 3, 2 | nondimeno intendiamo che sono suti così belli e così vaghi,
3993 1, 24| giorni?~Qual vento nel fiorir svelse 'l mio stato~E fe' fortuna
3994 1, 30| subita occasion di pianto sventuratamente soprapresi, delle quali
3995 3, 9 | segno ~Ad ogni stral de le sventure humane; ~Ma voi sete il
3996 3, 15| potere, dietro al senso sviandoci, farci scendere alla spezie
3997 2, 18| gli altri ragionamenti che sviare il potessero troncati, dirittamente
3998 3, 22| dallo invoglio delle membra sviluppandomi e di questo carcere volando
3999 2, 21| qualunque più fosse freddo e svogliato. Oltre a.cciò quella parte
4000 2, 31| e le midolle torniando? Tacciansi le altre cotante dolcezze
4001 1, 7 | che egli sia reo, e sì si tace -.~Quivi non potendosi più
4002 2, 4 | quale solo Perottino si tacea, se non che Gismondo in
4003 3, 7 | de' vostri ragionamenti, tacendol voi, ci arebbe tenuta obliosa.
4004 2, 29| sentimenti, le quali io di tacer vi proposi, acciò che elle
4005 3, 11| due mettendosi, aveano a tacerlo. Nella qual cosa tuttavia
4006 1, 21| perciò che vie più bello è il tacersi che il favellarne, lasciando
|