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Pietro Bembo
Gli Asolani

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


34-balie | balli-datag | datam-ferme | fermi-invog | invol-offen | offer-quist | racce-saria | saro-tacer | tacit-zuffa

                                                       grassetto = Testo principale
     Libro,  Paragrafo                                 grigio = Testo di commento
4007 1, 26| tristo cuore dicendo loro, tacitamente gli sollecita e tormenta, 4008 1, 10| non si possa, i' mi sarei taciuta, né ardirei dinanzi a Gismondo 4009 2, 29| convito, alcuna tazza e alcun tagliere assaggiamo solamente e assaporiamo. 4010 1, 16| credavamo uom di fede. - E con tai parole e con altre scongiurandol 4011 3, 2 | scienziati, ne le prese talento di volere intendere quali 4012 2, 14| partoriscono al lor tempo ora talli, ora orbache, ora frondi, 4013 3, 21| Perciò che con occhi di talpa, sì come i nostri animi 4014 | talvolta 4015 2, 16| in que' Tizii, in que' Tantali, in quelli Isioni, tra' 4016 2, 28| altresì della mia mette tantosto in dolcissimi pensamenti. 4017 2, 18| forse per darci ora più bel tapeto di loro, se naturalissimo 4018 1, 24| fine a la mia vita,~Per non tardar al fel di questi giorni,~ 4019 3, 8 | sguardo, ~Lieto, cortese e tardo, ~Armavan sì felici e cari 4020 1, 11| traffitti, non cadessero. Né di Tarquinio altresì fingono gli scrittori, 4021 2, 20| giudicio della quale, al tatto solamente conceduto, sotto 4022 1, 17| infiniti, si vede in mille tavolette dipinta e raccontata, certo 4023 2, 29| onorare il convito, alcuna tazza e alcun tagliere assaggiamo 4024 3, 7 | lasciarsi in così ampio teatro, quale la vostra presenza 4025 1, 3 | scoglio;~Così 'nd'io temea danno e cordoglio,~Utile 4026 2, 17| bagnavano, fuori d'ogni temenza sicure, una rapace aquila 4027 3, 10| inanzi mai caldo né gelo ~Non temerà, né altra indignitate ~Ardirà 4028 2, 5 | questo giorno logorerei, e temerei che prima la voce che la 4029 3, 13| s'odii alcuna cosa senza temerla. Ché tu puoi avere in odio 4030 3, 13| ché io non ho ricchezza da temerne, come tu vedi. Per la qual 4031 3, 13| e di loro tuttavia non temi, perciò che tu moglie non 4032 2, 13| secondo che noi o bene o male temiamo, così egli e di lodevole 4033 3, 16| liberata, regge la men buona temperatamente, che è il corpo, e la ragione 4034 2, 15| quali esser possono non meno temperati che altramente e, così presi, 4035 2, 33| feste della Reina le danze temperavano col lor suono, del palagio 4036 2, 15| Né mai s'inlaga mar senza tempesta,~Che sì tranquillo sia.~ 4037 2, 25| quale mente così carica di tempestosi pensieri, che udendole non 4038 1, 1 | quando la notte, da oscuro e tempestoso nembo assaliti e sospinti, 4039 3, 20| veduto le città, le case, i templi che vi sono, le molte arti, 4040 3, 17| che muovono e reggono e temprano il corpo, che è loro in 4041 3, 8 | parole ~E risonar in sì soavi tempre, ~Che già non mi sembiâr 4042 1, 22| il più delle volte tutti tendano ad un fine, pure, perché 4043 2, 1 | quello più spesso rinchiusa tenendola, che nelle chiare e alte 4044 1, 35| quello che io vorrei, ancora tenendomi in vita, vogliono che io 4045 1, 22| Ma non si contenta di tenerci Amore d'una sola voglia, 4046 2, 31| affettuosamente da gli anni più teneri vagheggiata, nel bel colmo 4047 2, 2 | come quelle che vengono da tenero e fratellevole animo, veda 4048 1, 16| Chi vide mai tal sorte:~Tenersi in vita un uom con doppia 4049 1, 21| nel qual noi gli occhi tenevamo stamane quando e' surgea, 4050 1, 3 | prime note già ritornava, al tenor di quelle altresì come ella 4051 2, 17| di dolce vezzo, più per tentarlo che per altro:~- A mal tempo - 4052 3, 14| possa, Padre, voi ora mi tentate, - risposi - ma io nondimeno 4053 2, 23| so confortare che non lo tentiate più, ché egli pugne come 4054 2, 3 | suoi ragionamenti andava tentone, sì come quegli che nel 4055 3, 12| spazio con fiso sguardo tenutovegli, a me rivolto in questa 4056 2, 16| che di fuggire, vago di terminare innanzi tempo la sua vita, 4057 1, 5 | pratello che 'l giardin terminava, di freschissima e minutissima 4058 3, 12| in esso mettendosi, né termine alcuno vi truova, né in 4059 3, 21| eglino assai, e, il falso e terrestre e mortale amore spogliandosi, 4060 3, 12| colà, e sì sederai e io ti terrò volentieri compagnia, che 4061 2, 27| Di quella bianca man, che tese il laccio, ~Onde uscir non 4062 1, 9 | infinita dovizia, e molti suoi tesorieri ne mena seco che la dispensano 4063 2, 30| e ora in altra, cantando tesse alla sua donna care girlande 4064 1, 21| parlerò, più lunga tela tessendovi de' lor fili. Sono adunque, 4065 2, 31| ciascuna coppia lunga historia tessere se ne può agevolmente? Perciò 4066 1, 36| era di sottilissimi fili tessuto e d'ogn'intorno d'oro e 4067 1, 33| i miei dolor m'invita ~E testimon lassarne ogni contrada. ~ 4068 3, 9 | piacer, di che Amor armato tiemmi, ~Sostiene il colpo e gir 4069 2, 19| coronarnela, che ancora se ne tien vago il mondo; come che 4070 2, 15| che perduto vedi essere, tieni altresì per perduto. Amala 4071 3, 19| obbietto non ti tira, ma tienti nel mezzo dell'una e dell' 4072 2, 32| d'odori, di dolcezze, di tiepidezze ogni parte, ogni cosa è 4073 2, 31| disio. Oltre a ciò a quella timidetta verginella incomparabile 4074 2, 10| fu per certo l'ateniese Timone, del qual si legge che, 4075 3, 13| se tu a quello che odio e timor siano parimente risguarderai. 4076 3, 13| può in noi essere senza timore, così vi può amore essere 4077 1, 24| alor, quando 'l mio stato~Tinse in oscuro i suoi candidi 4078 1, 22| uno, col ferro dell'altro, tinto e bagnato.~ ~ ~ 4079 3, 19| immortale obbietto non ti tira, ma tienti nel mezzo dell' 4080 1, 18| oggi la signoria di questo tiranno e il numero de gli amanti 4081 2, 28| lunghi ragionamenti non tiri. E dove per lo fuggir del 4082 2, 9 | a dolorosi martiri la si tirino, sì come potete avere udito 4083 1, 11| infelici amori di Piramo e di Tisbe, delle sfrenate e illecite 4084 2, 16| in que' Mezii, in que' Tizii, in que' Tantali, in quelli 4085 3, 6 | aggiugnere né fiutando, né toccando, né gustando non si può, 4086 1, 3 | e assai maestrevolmente toccandolo, dopo alquanto spazio col 4087 1, 23| tronche parolette o un brieve toccar di mano o un'altra favola 4088 2, 20| io non potrò ora sì poco toccarne ragionando, che non vi sovenga 4089 2, 23| suoi motti alcun'altra ne toccasse, per avere nel suo male 4090 3, 18| essa, con una verghetta toccatigli, ne gli manda via. E questi, 4091 2, 3 | alcuna cosa, niun dolore ci toccherebbe giamai, è adunque amore 4092 2, 25| spesso, che gli orecchi tocchino di quegli uomini, che delle 4093 3, 1 | loro convenevoli dimore non togliendo, ne gli studi delle lettere 4094 2, 27| perché poi si moia,~Non ci togliesse il gir solinghi a volo~Da 4095 3, 15| maniera noi medesimi la ci togliessimo, del nostro scaglione volontariamente 4096 3, 8 | l'aria serena; ~L'andar toglieva l'alme a la lor pena ~E 4097 2, 32| che il nostro sole non ci togliono perciò sempre. Il che quando 4098 2, 31| partite e da ciascuno la metà toltane fratellevolmente, già da 4099 3, 11| mattina per tempo, da costor toltomi e del castello uscito, solo 4100 1, 9 | quasi da profondo pensiero toltosi, verso le donne levando 4101 2, 21| forma di due poppelline tonde e sode e crudette dimostrava 4102 3, 6 | sovente a' nostri disiderii tôr possono, da loro, sì come 4103 3, 2 | che, con quella di molti torchi, la Reina e l'altre donne, 4104 3, 8 | Per dar al mondo pace e torli guerra. ~Deh se per mio 4105 3, 11| villania mi parea fare a torlo da' suoi pensieri; e così 4106 1, 33| io ne vo seco, ~Tanto più tormentando Amor ven meco. ~Ove raggio 4107 2, 25| diverse maniere i loro animi tormentanti, cessano di dar lor pena, 4108 1, 3 | mi tormenta,~Ch'omai da tormentar gli avanza poco.~Credetti, 4109 1, 35| cercando dove io queste tormentate membra abandoni ciascun 4110 1, 27| donne vivono, più vivono tormentati e miseramente di giorno 4111 1, 27| il perché, vaghe d'alcuno tormentuzzo de' loro amanti, si dogliono, 4112 3, 9 | fiori, ~E quando i rami poi tornan minori. ~Gigli, caltha, 4113 2, 22| 22-~ ~ Ma tornandomi all'amante, del quale io 4114 3, 20| più a così fatto vivere tornassimo di nostra volontà giamai. ~ ~ ~ 4115 1, 2 | tre di que' a Vinegia tornati erano per loro bisogne, 4116 1, 3 | vita, che no 'l prende,~E tornerian con la prima beltade~Gli 4117 2, 31| andasse il cuore e le midolle torniando? Tacciansi le altre cotante 4118 3, 6 | in sua loda ricantandone, tornò sano; così tu oggi contrariamente 4119 1, 18| quasi Perilli nel proprio toro, così noi nel nostro incendio 4120 2, 27| terreno?~Ben posson venir meno~Torri fondate e salde;~Ma ch'io 4121 1, 27| quegli amanti i quali, da una torta guatatura delle lor donne 4122 2, 16| stesso ti venissi cagion di tortene, che, tra queste lamentanze 4123 1, 26| la nostra felicità, molti torti pontelli con gli altrui 4124 2, 6 | vicina gli era, con più tostana risposta fece l'altre tacere 4125 1, 13| follia d'amore avallato, trabocca alla sua morte così leggiero? 4126 2, 13| hanno i non naturali a' loro traboccamenti la via. Ora non credo io 4127 1, 25| uccidendosi, alla qual morte non traboccava, se ella meno seconda fortuna 4128 1, 11| a questi ragionamenti mi traesti, a me piace che più stesamente 4129 1, 12| canzoni, che essi seco ne traevano quegli uomini selvaggi, 4130 2, 12| quella conchiusione che tu ne traevi, che Amore tenga l'animo 4131 1, 20| nostra midolla penetrando traffigga l'anima di quello che Amore 4132 2, 17| lentamente s'andò con Dio. Avea traffitte le compassionevoli donne 4133 2, 24| volte qualche rima non ne tragga e qualche verso: i quali 4134 1, 32| nemico~ Destin, a che mi trahi, perché non sia~ Vita dura 4135 2, 19| capanne e, le dure ghiande tralasciando, cacciarono le compagne 4136 2, 25| le Furie l'imperversare tralasciarono; gli avoltoi di Tizio, il 4137 2, 25| non mai per lo adietro tralasciato, dimenticando. Il che non 4138 2, 19| che poi, di tempo in tempo tralignando, a questo nostro maligno 4139 1, 10| pure non c'è disdetto il trametterci nelle vostre dispute, nella 4140 3, 7 | delle vostre mescolare e tramettere in questi parlari, che noi 4141 1, 10| per questo fare. Per che tramettetevi ciascuna, sì come più a 4142 3, 11| grande il poco parevole tramitello portato. Dove come io fui, 4143 1, 9 | in giorno e cangiando e tramutando, e prende in picciolo spazio 4144 1, 9 | gli uomini se essi amando tranghiottono, sì come sempre fanno, mille 4145 2, 21| le ciglia d'ebano piane e tranquille, sotto le quali vede lampeggiar 4146 2, 31| sicuro diletto ricordando, tranquilli e riposati menano dolcissimo 4147 1, 12| verità, sì come sotto vetro traparente, ricoprivano. A questa guisa 4148 1, 23| allegrezza, quando ella trapassa i termini del convenevole, 4149 2, 22| e quando con più veloci trapassamenti, quasi un trascorrevole 4150 1, 12| noi vogliamo considerando trapassar nel potere, che Amore sopra 4151 2, 13| animo sinistri e orgogliosi trapassare. Ora che vi voglio io, avedute 4152 2, 31| risguardo e in salvatichezza trapassate, l'uno scrivendo e l'altra 4153 2, 13| termini del convenevole trapassati; e lo schifar de' mali che 4154 1, 6 | sposa e la Reina ci corre, trapassato. Ora, poi che noi qui per 4155 1, 10| raccoglieva, così a lui incominciò traponendosi: - Perottino, vedi bene 4156 3, 6 | lasci dal tuo disiderio traportare, e di loro amando non stai 4157 2, 25| così l'animo senza alcuna traposta allegrezza non può star 4158 2, 20| prima che altro si dicesse, trapostasi madonna Berenice e con la 4159 1, 11| ancora con gli occhi asciutti trappassare? Né pur di loro le lievi 4160 1, 8 | né dare altro carico di trappormi a queste contese. Ora, poscia 4161 1, 31| entrati, quasi nel labirintho trascorsi senza gomitolo, poi, quando 4162 1, 12| dato; altri ora in fonte si trasmuta, ora in albero, ora in fiera; 4163 1, 23| all'obbietto propostogli ci trasporta, quanto quello fa che è 4164 2, 8 | disio di ramaricarsi che lo trasportasse, non solamente non s'è ritenuto 4165 1, 22| donne già dall'appetito trasportate hanno la morte de' loro 4166 1, 36| la mano in seno, fuori ne trasse un picciol drappo, col quale 4167 3, 22| essi maravigliosamente ci trastullano, poscia che ad esse pervenuti 4168 2, 9 | parlandone o scrivendone ci trastulliamo: per che niuna forza i tuoi 4169 1, 35| medesimo noioso e grave, in trastullo della fortuna lungo tempo 4170 2, 13| le passioni dell'animo e trattate nella maniera che udito 4171 3, 1 | quello medesimo, che noi trattiamo); e poi, che egli non basta, 4172 1, 7 | voi e me e se stesso ad un tratto dilettare, dove egli tutti 4173 2, 13| perturbazioni, con le quali esso travalicando discorre per dirottissimi 4174 2, 5 | de' nostri ragionamenti traviati le somiglianze di Perottino, 4175 2, 15| fronda mai Ninfa con mano,~Né trezza di fin oro aperse al vento,~ 4176 1, 34| sgomentati insidiosamente e tribolati, onde o si turba il sonno 4177 1, 22| che a noi è delle nostre tribolazioni fondamento, perciò che, 4178 2, 23| ché egli pugne come il tribolo da ogni lato.~- Già m'accorgo 4179 1, 34| fanno pace giamaipure triegua con queste lor pene, fuori 4180 2, 32| sudore acquistate fanno il trionfo maggiore. Donate, rubate, 4181 1, 2 | delle nostre alpi sopra il Trivigiano, è, sì come ogniuno dee 4182 3, 15| quale, poscia che ebbe alla troiana Cassandra l'arte dell'indovinare 4183 1, 11| tenga che le faville d'un Troiano e d'una Greca tutta l'Asia 4184 2, 33| tuttavia diceva, quando le trombe, che nelle feste della Reina 4185 2, 18| che sviare il potessero troncati, dirittamente a' suoi ne 4186 1, 23| somma felicità porrebbe due tronche parolette o un brieve toccar 4187 | troppa 4188 2, 9 | volse; ~E come quei che trova in suo viaggio ~Disusato 4189 3, 1 | cercarne e d'ogni primo trovamento contentarsi; perciò che 4190 3, 7 | Per la qual cosa non trovando Lavinello via come onestamente 4191 1, 10| concedesse alcuno potersi trovare, il quale, viziosamente 4192 2, 17| capere, sicuramente tu hai trovata la via da farmi oggi star 4193 2, 14| Cattivi testimoni aresti trovati, Gismondo, se questi allori 4194 1, 7 | che egli non cerca sì si troverà; il quale, credendosi d' 4195 1, 11| niente altro in ciascun troverete che dolore. Sospirano i 4196 3, 1 | cercheranno, altro ancora ne troverranno, come quel tanto hanno fatto, 4197 3, 17| una vita in due amanti si trovi, quando si vede niuno essere 4198 3, 17| in humano ricevimento si trovino, che convenenza, che armonia, 4199 1, 33| Poi, quando a me ritorno, ~Trovomilontan da' miei desiri, ~ 4200 3, 1 | schuole rifiutata, e ora non truovi gran fatto, che io mi creda, 4201 2, 8 | stati sieno o essere si truovino de' loro amori; se pure 4202 2, 3 | Perottino, sì come io già truovo armi con le quali ti vinco? 4203 2, 17| d'averla perduta, e noi a.ttorto aremmo la fiera aquila biasimata, 4204 2, 25| Perottino, nella quale si tuffa la memoria de gl'innamorati 4205 1, 23| Lete avessero la memoria tuffata, d'ogni altra cosa fatti 4206 2, 31| oblii delle passate cose le tuffiamo, che appena dir si può che 4207 1, 20| passioni; le quali, ogni pace turbandogli, sì come città da' suoi 4208 1, 11| o donne, che di tutte le turbazioni dell'animo niuna è così 4209 2, 28| minacci, non mare che si turbi, non scoglio che s'apponga 4210 | tutt' 4211 3, 18| di fare somiglianti cose, tuttavvia poco della Reina ricordandosi, 4212 2, 25| altro che vi può cadere tuttodì, ella in brieve si riempierebbe 4213 3, 3 | non dover potere errare ubidendovi, perciò che io d'ogni mio 4214 3, 14| risposi - ma io nondimeno v'ubidirò -; e dissi: - Sì come nelle 4215 1, 14| poscia che io ho già preso ad ubidirvi e ho a voi fatto palese 4216 2, 6 | rimarre'vene sopra il pregio ubrigato.~- Cotesto farem noi volentieri, - 4217 1, 19| forse ad una ora a voi m'ubrigherò ragionando e disubrigherò 4218 2, 17| maravigliarsi come quella innocente uccella fosse di mezzo tutti loro 4219 1, 25| medesima miseramente abandonò uccidendosi, alla qual morte non traboccava, 4220 1, 29| grave. Allora, vicini ad ucciderci, morte per estremo soccorso 4221 2, 20| dàllo altrui, se voi ad uccidere uomini usaste il vostro 4222 2, 16| quelle gelosie, in coloro che uccidono altrui e talora per aventura 4223 1, 33| se pietà vi punge, ~Date udienzia inseme a le mie pene. ~E ' 4224 1, 13| Maravigliosa cosa è, o donne, ad udir quello che io ora dirò; 4225 2, 14| giova di credere che noi ora udiremmo che essi non vorrebbono 4226 1, 7 | attristerà. Perciò che né voi udirete cose che piacevoli sieno 4227 2, 24| a gli amanti, in tanti l'udirle può loro essere similmente. 4228 2, 10| dicesse, divennero ancora d'udirlo più vaghe. E madonna Berenice, 4229 3, 18| tua compagnia, che di più udirmi. Senza che oltre a ciò a 4230 2, 26| mia donna mi sovenivano e udironlami tra esse cantare, sì come 4231 1, 14| né meno di me son vaghe d'udirti; perciò che ben sappiamo 4232 2, 27| sovra 'l fianco~Di chi n'udisse il suono;~Io, che fra gli 4233 2, 25| se noi tutti qui la voce udissimo della mia donna, che a gli 4234 1, 13| spesso, il che forse non udiste voi, donne, giamai, né credevate 4235 1, 17| fede, la quale chi avesse udita, quando ella sopra le ferite 4236 2, 33| egli dicesse, vaghe d'avere uditi una volta tutti e tre que' 4237 3, 2 | Reina gli esponea. La Reina, uditola e parendole la macchia e 4238 3, 2 | tutte l'altre donne, che l'udivano e veduto non l'aveano, in 4239 3, 13| tre spezie, per gli loro ufficii propria e dall'altre due 4240 1, 3 | Fu la sua vita infin a l'ultim'ora.~ ~Detta dalla giovane 4241 2, 32| le dolci copriture de gli ultimi, più dolci si conservano 4242 1, 16| Però che da l'ardore~L'umor che ven de gli occhi mi 4243 2, 22| entrata, spiccare con l'unghie di perle rugiadose rose 4244 1, 9 | si converrebbe, di questo universale danno de gli uomini, di 4245 3, 8 | Quante dolcezze con amanti unquanco ~Non eran state certo infin 4246 2, 7 | tranquilla vita correndo, non usano di farsi sentire. La qual 4247 2, 10| costumi lodevoli e le buone usanze d'alcun popolo e esso popolo 4248 2, 20| se voi ad uccidere uomini usaste il vostro e io il mio, a 4249 2, 23| primieramente della sua celletta uscì, egli non arebbe al suo 4250 2, 9 | gli occhi, onde la luce uscia, ~Gridando: A queste parti 4251 3, 22| volentieri vi va e pargli uscire d'un misero e lamentoso 4252 1, 33| che di mezzo il cuore gli uscisse, verissimo dimostratore 4253 1, 5 | fresca acqua, che del monte usciva, cadendo e di lei, che guari 4254 2, 3 | perciò che, se del porto non uscivano, elle dal mare non sarebbono 4255 2, 27| prime;~Amor più forti lime~Useria sovra 'l fianco~Di chi n' 4256 2, 20| non perché male facendo la usiamo; come il coltello, che alla 4257 1, 13| maraviglie, come che tutte s'usino nell'hoste che Amor conduce, 4258 2, 5 | sono che elle state sieno utili a lui, oggimai a dietro 4259 3, 21| pure nel tuo giovane animo utilmente andassero innanzi, dove 4260 2, 22| con gli occhi disievoli e vacillanti dolcezza sopra dolcezza 4261 2, 3 | con le quali ti vinco? Ma vadasi più avanti, e a più strette 4262 1, 6 | udite le due fanciulle e la vagha damigiella, che dinanzi 4263 2, 6 | lui rincominciò: - Lieta e vaghetta canzona dicesti, Gismondo, 4264 1, 28| mescolatamente e senza legge alquanto vaghiamo per loro. E prima che io 4265 2, 30| di mille colori vestito, vaghissimo si dimostrerà a' riguardanti. 4266 2, 6 | condizione vi parlava, troppo più vagho richieditore delle vostre 4267 2, 11| a' figliuoli e tra i loro vagimenti le quistioni delle genti 4268 3, 3 | non avenne de gli loro. Vagliami adunque il così preso di 4269 3, 12| chiaro -. Indi con pochi valchi sotto alcune ginestre guidatomi, 4270 3, 2 | i tre giovani aveano di valenti e di scienziati, ne le prese 4271 2, 4 | che le somiglianze hanno a valere, assai sono alla fredda 4272 2, 11| di più per lo doppio si valevano che da poi non si sono valuti, 4273 1, 10| cresciuti e per se stessi valevoli, se poi strozzare dinanzi 4274 3, 16| e per l'altre sentimenta valicando e mille volte col pensiero 4275 3, 7 | questo rischievole passo valicato, l'altra parte de' miei 4276 1, 33| mio dolore; ~Se fonte in valle o rio per camin verde ~Sento 4277 2, 22| quelle che io taccio rimira e vàlle con lo spirito de gli occhi 4278 3, 5 | non sa che se io gentile e valorosa donna amerò e di lei lo ' 4279 2, 2 | si conviene calpestando valorosamente la nimica fortuna ridersi 4280 2, 30| da tutti gli uomini per valorosi tenere e per da molto; dove 4281 2, 10| ma pure che l'amare un valoroso uomo, una santa donna, amar 4282 2, 11| valevano che da poi non si sono valuti, secondo che essi si levavano 4283 3, 5 | mestiero, acciò che ella in noi vana e oziosa non rimanesse, 4284 2, 3 | qualche fonte, si diriva, vanamente argomentando, ad assai fievole 4285 3, 19| sognandoti, tra questi tuoi vaneggiamenti consumi più tosto senza 4286 3, 16| alla fine altro che stolto vaneggiamento non essere tutti i vostri 4287 2, 16| queste lamentanze favolose vaneggiando e quasi al vento cozzando, 4288 3, 15| ci sgrida: «O stolti, che vaneggiate? Voi ciechi, d'intorno a 4289 3, 21| oggimai si disporranno, ché vaneggiato hanno eglino assai, e, il 4290 2, 26| mirai; e così pensando e varcando, quando meco stesso, quando 4291 2, 16| oltre a tanti anni non ho varcati, quanti sarebbero i giorni 4292 2, 22| raccolta persona, ora con lenti varchi degna di molta riverenza 4293 3, 22| discipatrice, e, poscia che a quel varco giunti sono, il passano 4294 1, 3 | far ridere e da suoni di vari strumenti e da canti ora 4295 2, 8 | colori i loro fingimenti variando, l'amorosa pintura riesca 4296 | varrà 4297 3, 19| quali nel votamento del buon vaso, male per noi dall'antica 4298 3, 18| il cielo ha riscaldato e vassi tuttavia rinforzando -. ~- 4299 2, 23| rispose madonna Berenice. - Ma vatti con Dio, Gismondo, che tu 4300 1, 35| dal conspetto de' miei vecchi e sconsolati genitori diviso, 4301 3, 16| disconvenevolezza può essere che la vecchia età di fanciulle voglie 4302 3, 16| a quegli anni giugnerai, vederai così esser vero, se forse 4303 2, 3 | voi vedeste e, sì come ora vederete, a gran torto. Ma perciò 4304 3, 12| gli era nel sonno paruto vedermi a sé venire tale quale io 4305 3, 20| terra e acqua fossero e vedessersi in alcun luogo. Ma se esso 4306 3, 16| verità sanamente considerare, vedrai alla fine altro che stolto 4307 2, 26| i quali non sono da me veduti più tosto, che alla memoria 4308 2, 7 | famoso tempio dipinte si veggano molte navi, quale con l' 4309 2, 23| nel suo male compagnia, veggendola in quella guisa soprastare, 4310 3, 11| la parte dove io era e, veggendomi, occasione mi diede a quello 4311 3, 19| essere tra le fiere mandati a vegghiare, quando essi si risveglieranno, 4312 1, 24| notti?~U' son le prime mie vegghiate notti~Sì dolcemente? u' 4313 1, 12| favole altresì, sotto il velame delle quali la verità, sì 4314 2, 22| cerchio, e quando con più veloci trapassamenti, quasi un 4315 2, 16| pensieri medesimi, quasi suoi veltri, vanno sciaguratamente lacerando; 4316 1, 11| Disperazioni, rubellioni, vendette, catene, ferite, morti, 4317 2, 20| volete la vostra compagna vendicare di cosa in che io offesa 4318 1, 15| loro contraoperazione vita venendomene, si rimase il cuore in istato, 4319 1, 18| nuova Medea, con istrani veneni alcuna volta gli attempati 4320 1, 20| quale, sì come potentissimo veneno, al cuore ne manda la sua 4321 | vengano 4322 | Vengo 4323 | venimmo 4324 2, 33| quello che io mi facessi di venirci.~- E che ho io detto, Madonna? - 4325 3, 22| dipartissi, egli a me rimise il venirmene -. Il che poscia che ebbe 4326 1, 2 | astretto e sospinto al venirvi non fosse stato. Né pure 4327 3, 1 | coloro, che, di ciò che venisser dimandati, prometteano incontanente 4328 | venissero 4329 | venissi 4330 | venite 4331 | veniva 4332 | venivano 4333 | vennero 4334 | venni 4335 2, 32| giocondissime, sono non aspettate venturose. Sono care agevoli, ma disagevoli 4336 3, 12| voi dite, non so se a caso venutoci o pure per volere del cielo. 4337 2, 5 | bene il loglio, la felce, i vepri, le lappole, la carda, i 4338 2, 32| come quelli fanno che più veracemente l'appruovano quando che 4339 3, 20| si vede questo avere, che verdeggia, che manda fuori sue piante, 4340 1, 5 | una siepe di spesissimi e verdissimi ginevri, che al petto avrebbe 4341 3, 20| de' colli la dipintissima verdura e la varietà de gli animali, 4342 1, 22| sola voglia, quasi d'una verga sollecitati, anzi sì come 4343 1, 23| misura in vano, quante carte vergando non meno le bagna di lagrime 4344 2, 31| lettere della sua cara donna, vergate con quella mano che egli 4345 1, 32| strugge e sforza;~Ond'io ne vergherò quest'altra scorza.~ ~ ~ 4346 3, 18| or altro, essa, con una verghetta toccatigli, ne gli manda 4347 3, 18| non vuole già e servasi vergine tutto tempo, ma bene d'essere 4348 2, 31| a ciò a quella timidetta verginella incomparabile festa porgono 4349 1, 21| il padre medesimo dalla verginetta figliuola: cose più tosto 4350 2, 21| consenziente veste. Per che ella si vergognò veggendosi riguardare, e 4351 2, 19| gli uomini legati con la vergognosa onestà. Allora le ville 4352 2, 2 | lui non sieno per aventura vergognose. Perciò che ad uomo nelle 4353 3, 1 | contro disputare non si possa verisimilmente, sì come sopra la contesa 4354 1, 33| mezzo il cuore gli uscisse, verissimo dimostratore delle sue interne 4355 2, 17| tutta nel viso divenuta vermiglia - cadesse, Gismondo, il 4356 2, 10| sillogizzare il bianco in vermiglio ritornato. Perciò che assai 4357 1, 4 | dalle parole portate, ad un verone pervennero, il quale da 4358 3, 1 | Né essi della natura si verran dolendo, come quelli fanno, 4359 1, 34| per aventura tante lagrime versano, quanti hanno il giorno 4360 2, 2 | bruttura della nostra vita versata, con sì alte voci e così 4361 3, 13| mentre ancor bene l'arte del verseggiare e del rimare non sapevi, 4362 | veruno 4363 2, 15| saga e lei, ch'ogni altra vesta~Men le si convenia.~Questa 4364 2, 27| pon tra l'erba, ~Ch'ancor vestigio serba ~Di quella bianca 4365 3, 8 | apena: ~Vincea la neve il vestir puro e bianco ~Dal collo 4366 3, 21| mortale amore spogliandosi, si vestiranno il vero e celeste e immortale: 4367 3, 17| guarnaccia s'incomiciano a vestire, così noi, non delle imagini 4368 3, 18| ornata di cari e preziosi vestiri e sempre giovane. La qual 4369 1, 32| piacer mi spoglia,~ Per vestirmi di doglia~ Eternamente? 4370 2, 30| loro. Male e disagiatamente vestono, abitano disordinati e maninconosi. 4371 2, 21| mirasse per uno di quelli vetri che sogliono altrui le maraviglie 4372 3, 19| si sdrucciola, che alla vetta non si sale. E chi è colui 4373 2, 17| avanti, tutta piena di dolce vezzo, più per tentarlo che per 4374 2, 17| cosa del mondo e la più vezzosa. E mentre che elle così 4375 1, 19| così ci pigliano l'animo le vezzose parole di Perottino, che 4376 2, 12| come suole alcuna volta del viandante avenire, il quale alla scielta 4377 1, 1 | quasi provati e nocchieri e viandanti, più sicuramente ci mettiamo. 4378 2, 24| ingombri due anime amanti un vicendevole raccontamento di ciò che 4379 3, 20| né hieri, né dimane, né vicinanza, né lontananza, né ampiezza, 4380 2, 26| le rive medesime, che la videro, ne ragiono. La qual cosa, 4381 3, 9 | E se duro destin a ferir viemmi ~Con più forza talor, di 4382 1, 6 | giardin riguardando il sole ci vieta, che invidiosamente, come 4383 2, 15| pensiero, il che niuno ti può vietare. E in fine ama di lei quello 4384 1, 30| la disiderata cosa e più vietata, e sentesi sciaguratamente, 4385 2, 7 | parte il loro camino a sé vietato sentono, riposatamente le 4386 1, 9 | gli uomini, oscurissimi e vilissimi genitori, nelle nostre menti 4387 3, 5 | fuggimento d'ogni voglia bassa e villana e delle noie della vita 4388 3, 11| humanissimo rispondea. Ma villania mi parea fare a torlo da' 4389 2, 30| né giuoco hanno essi, che villano e salvatico non sia. Né 4390 2, 19| vergognosa onestà. Allora le ville di nuove case s'empierono, 4391 2, 2 | lasciandosi sottoporre a.llei, per viltà piagnere e ramaricarsi a 4392 1, 3 | la gente intesa,~Che, da viltate offesa,~Segue suo danno 4393 1, 7 | debbo, né questo vorrei. Ora vinca la riverenza, donne, che 4394 3, 8 | e non la scorsi apena: ~Vincea la neve il vestir puro e 4395 3, 10| consiglio ~Non avrà huopo e vincerà il destino, ~Ché quelle 4396 1, 7 | vincere, se bene armato non ti vincessi -.~ ~ ~ 4397 2, 3 | truovo armi con le quali ti vinco? Ma vadasi più avanti, e 4398 2, 3 | non di quelli che l'hanno vinte nimici e contrari, si debbano 4399 3, 13| hai, che essere ti possa violata. E io in odio ho i rubatori 4400 3, 13| tu puoi avere in odio i violatori delle mogli altrui, e di 4401 1, 11| niuna così forzevole e violenta, niuna che così ci commuova 4402 3, 14| sono da istrano accidente violentate. Perciò che ad esse volontà 4403 1, 21| dentro, al vomito con maggior violenza di stomacho ritorniamo. 4404 1, 10| della perduta usanza, il virtuosamente vivere e lo essere intendente 4405 2, 17| del guazzo grave, sopra i visi della riguardante compagnia 4406 3, 12| credere che essi con l'avuta visione v'abbiano dimostrato essere 4407 1, 25| amori, per la qual cosa ella visse in pianto tutto il rimanente 4408 1, 12| salamandra, quale ogni caldo vital perdutone si raffredda come 4409 1, 15| assalito, sì come di due vite si vive. A me medesimo tuttavia, 4410 1, 5 | bellissimo pergolato di viti, che largo e ombroso per 4411 2, 32| vie più care, in quanto le vittorie con alcuna fatica e con 4412 3, 6 | suoi versi la greca Helena vituperata, e fatto per questo cieco, 4413 3, 6 | sconciamente in quella maniera vituperato. Il quale, perciò che grande 4414 1, 23| a dietro, in questa sola vituperevolmente pongono tutti i loro pensieri; 4415 2, 13| lodevole piglia qualità e di vituperoso, quinci aviene che questi 4416 1, 16| vostro e mio mal grado è sì vivace,~Perché darle giamai quel 4417 2, 29| Amore gli porrà dinanzi le vivande delle sue ultime tavole, 4418 3, 18| vuole che vadano e sì si vivano con le lor fiere. Quegli 4419 3, 11| e d'acqua e sempre solo vivea, egli era nondimeno affabilissimo, 4420 1, 12| Altri fia che senza cuore si viverà, a donna che mille stratii 4421 1, 33| piango e passo ~Canzon, tu viverai con questo faggio ~Appresso 4422 3, 20| parrebbono, e la vita, che ivi si vivesse, vera vita, e tutto ciò 4423 1, 3 | che ella, presa una sua vivola di maraviglioso suono, tuttavia 4424 1, 10| potersi trovare, il quale, viziosamente e senza lume d'intelletto 4425 2, 32| essere innanzi tempo mille vizzi e canuti pensieri. Piace 4426 1, 21| vita, sono per più segnato vocabolo perturbazioni chiamate da 4427 3, 9 | disse: ~ ~Se ne la prima vogha mi rinvesca ~L'anima desiosa, 4428 2, 17| 17-~ ~ - Di nulla vogliam ritenerti, - rispose madonna 4429 3, 13| meno, sono nella nostra vogliosa parte del medesimo animo 4430 2, 18| e per le loro dimore le vogliose fiere similmente. E con 4431 1, 24| le future notti.~Ma chi vol si rallegri a le mie notti,~ 4432 1, 18| stolti disideri sostentati, volan per l'aere della loro speranza, 4433 3, 20| aere e gli uccelli che 'l volano con quella maraviglia medesima, 4434 1, 12| voti e dannogli l'ali da volare in cielo. Chiunque male 4435 1, 9 | Marte o di Mercurio o di Volcano medesimamente o d'altro 4436 2, 33| se tu le vuoi piacere -. ~Voleasi Lavinello pure ritrarre 4437 3, 5 | disii ne 'l mescolasse, volendoci dimostrar per questo che 4438 1, 18| nasca nel campo de' nostri voleri, senza il quale, sì come 4439 3, 2 | seguente, si dispose di volerlo udire ancora essa e d'onorare 4440 | volevi 4441 1, 2 | tôrre alle vane menti de' volgari occasione, i loro veri nomi 4442 1, 8 | due, che a me non doveste volger l'animo, né dare altro carico 4443 | vollero 4444 2, 17| più altamente estimando vollono credere che ciò che veduto 4445 2, 23| vergogna e di maraviglia ne' volti delle sue compagne. E Lisa 4446 3, 17| pascersi, la imagine del cibo voluta, ma il cibo, così noi, mentre 4447 2, 11| interezza di prima sarebbono voluti ritornare, come quelli che 4448 1, 21| il male abbiam dentro, al vomito con maggior violenza di 4449 | vorrebbe 4450 2, 14| ora udiremmo che essi non vorrebbono tornare uomini, poi che 4451 2, 23| che voi il vostro signore vorreste far piagnere. Ma io non 4452 2, 10| che elle non sieno in noi, vorresti tu però ancora che io ti 4453 3, 10| desir in parte sazio, ~Che vorria alzarsi a dir de la mia 4454 3, 19| cotanti morbi, i quali nel votamento del buon vaso, male per 4455 2, 9 | recata. E acciò che io a voto non ragioni, udite ancora 4456 2, 15| mercede,~Per cui sola dal vulgo m'allontano;~Ch'avezza l' 4457 3, 9 | acantho e rose ~E rubini e zafiri e perle e oro ~Scopro, s' 4458 2, 22| liti, incontro a' soavi zefiri caminando, talora d'amorosi 4459 1, 8 | lo vedervi intente alla zuffa di costor due, che a me


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