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Pietro Aretino
Ragionamento della Nanna e dell’Antonia

IntraText - Concordanze

era

    Parte,  Capitolo
1 ded | forma di gatto, sì come era Pitagora un filosofo sotto 2 ant, gi1| scuffia d'oro sopra la quale era la corona della virginità 3 ant, gi1| abate; e dopo la badessa era la tesoriera, e appresso 4 ant, gi1| della tavola letto, se non era un bel fanciullo che vi 5 ant, gi1| fece del paniere? e che c'era dentro?~NANNA. Piano un 6 ant, gi1| io t'afferro.~NANNA. Ed era beata, non pure avventurata, 7 ant, gi1| quattro facce: nella prima era la vita di santa Nafissa, 8 ant, gi1| amore, che non viene?~ ~Ella era anco dipinta in piedi, e 9 ant, gi1| potria narrare il tutto? Ivi era dipinto il popolo d'Israelle 10 ant, gi1| animo di basciarmi; e io che era nata di madre di misericordia, 11 ant, gi1| protettore del monistero era quello che con il tic tac 12 ant, gi1| la novella che il vescovo era poco lontano. Onde levatosi 13 ant, gi1| in cinque o sei ore che era stata ivi; e tenendo in 14 ant, gi1| fisando il dritto nel foro che era fra mattone e mattone, veggio... 15 ant, gi1| sesso, il cui volto non era per magrezza fitto nell' 16 ant, gi1| e colei alla quale egli era sopra, colui il quale gli 17 ant, gi1| sopra, colui il quale gli era dietro, con quella dalla 18 ant, gi1| per il vino. E così io che era quasi incordata per il disconcio 19 ant, gi1| lo stimolo: il pizzicore era grande e la testa del cefalo 20 ant, gi1| Egli è certo che Nanna era a' pessimi partiti. E stando 21 ant, gi1| sepellì il berlingozzo che era tocco la mattina a pranzo 22 ant, gi1| NANNA. Quella luschetta era una suora tutta sollazzevole, 23 ant, gi1| Or per dirti, mentre io era adirata con le mie risa 24 ant, gi1| diceria bisognò all'amica, che era di poca levata; e nello 25 ant, gi1| rotte guastade e ciò che c'era. E lanciate del letto, prima 26 ant, gi1| quello che posso considerare, era stata assassinata dal confessore.~ 27 ant, gi1| tuttavia la sua che non era punto differente da quella 28 ant, gi1| allora si avvisaro che quello era il creato del confessore, 29 ant, gi1| che brontolando diceano, era per aver trovato chiuso 30 ant, gi1| che con il suo monsignore era venuto il proprio: e 31 ant, gi1| trapassato da un dardo che era del gambo d'un garofano, 32 ant, gi1| gaglioffo e porco e poltrone era il nome dal delle feste; 33 ant, gi1| spalle; ed entrato dove era aspettato il messere, ivi 34 ant, gi1| di bucato. Il mulattiere era d'un venti anni o circa, 35 ant, gi1| fiato mi avvidi che egli era pasciuto come l'oche dei 36 ant, gi1| e il bordone, sul quale era una tavoletta col miracolo, 37 ant, gi1| pervenimmo alla sarta, che era ai ferri col sarto suo maestro: 38 ant, gi1| peta profumate. E visto che era maschio, chiamaro il padre 39 ant, gi1| vedere la buca di donde egli era apparso, tirandomi il mio 40 ant, gi1| a me, dai suoi fratelli era stata misa dove io fui posta 41 ant, gi1| fuoruscito, imperò che egli era cotanto sconcio che non 42 ant, gi1| NANNA. Egli diceva che non era cosa più in odio alla natura 43 ant, gi1| mosche e delle formiche, era forte riscaldato nel volere 44 ant, gi1| buono!~NANNA. Dentro ci era una diceria lunga lunga; 45 ant, gi1| collo; e che la mia fronte era più serena che il cielo, 46 ant, gi1| lodò; e che la mia voce era simile al canto del gloria 47 ant, gi1| credea che mi mandasse: egli era coperto di velluto verde, 48 ant, gi1| che più di alcuna altra si era domesticata meco; e dicendomi « 49 ant, gi1| non è più quello ch'egli era al tuo tempo: io pensava 50 ant, gi1| il basto da un frate che era venuto da Studio, guardandomi 51 ant, gi1| benedizione del predicatore. Ivi era il ricetto di tutti i fottisteri 52 ant, gi1| vedere altro. Che miracolo era, raccogliendosi la gamba 53 ant, gi1| riducemmo in sala, dove era uno apparato per coloro 54 ant, gi1| baccelliere. Ché il baccelliere era quello che, a caso passando, 55 ant, gi1| basso, dove lo staffile si era maneggiato come si maneggiano 56 ant, gi1| pettine dalla stoppa, ciò mi era avvenuto: ghignò mia madre 57 ant, gi2| sapea che la mia verginità era rimasa nelle peste, scannò 58 ant, gi2| mattina tutto il vicinato era in conclave per la mia onestà, 59 ant, gi2| uno che al giudicio mio era di questi che hanno più 60 ant, gi2| marito, se il fante di casa era ben fornito a panni lini; 61 ant, gi2| acqua al necessario che era ivi, odo un parlar cheto 62 ant, gi2| onde il suo marito, che era un cotale infarina-pastinache, 63 ant, gi2| le volea dimandare quanto era che ella si confessò: ed 64 ant, gi2| di gran rendita, la quale era di parentado dignissimo, 65 ant, gi2| riposato in quel : ella era una avemaria infilzata, 66 ant, gi2| e quel poco che dormiva era sopra un fascio di ortiche.~ 67 ant, gi2| delle dolci.~ANTONIA. Come era fatto lo ermo?~NANNA. Egli 68 ant, gi2| Calvario», in mezzo del quale era un crocione con tre chiodacci 69 ant, gi2| Dove il monte si sedea, era uno orticello al quale i 70 ant, gi2| si potesse migliorare, ed era in errore. Ma dimmi, il 71 ant, gi2| passare per la strada da tanti era donneata, e chi dicea «Beato 72 ant, gi2| annodate insieme; e perché era senza maniche, si serviva 73 ant, gi2| Quanto di buono ci si vedea era la bona grazia del suo viso, 74 ant, gi2| anticaglie, ci contò chi si era impiccato per lui, chi avelenato 75 ant, gi2| del messere?», io, che le era nella anima, non pure nel 76 ant, gi2| di tratto si accorse che era in succhio nel parlare che 77 ant, gi2| te lo ho detto perché mi era scordato), quando ecco che 78 ant, gi2| Onde il suo marito che era meco ai ferri, uscitomi 79 ant, gi2| né perdere la pastura che era verde per lui tutto lo anno, 80 ant, gi2| al toro e al mulo. Ella era sposa di un cavaliere spron 81 ant, gi2| messe a romore ciò che ci era; e vedendo che egli passava, 82 ant, gi2| dietro al corpo: fra i quali era quello dalle anetre, dai 83 ant, gi2| pur della casa sua e gli era morta dietro di modo che 84 ant, gi2| desinare. E il villano, che era di gran parentado, avendo 85 ant, gi2| ciò che ella facea tutto era pieno di dolcezza. E avea 86 ant, gi2| medico, così di notte come era, che gli rimise le ossa 87 ant, gi2| rimbambito nella gelosia era ben misero oltramodo, ma 88 ant, gi2| scorrucciato seco però che ella si era data in preda ad uno di 89 ant, gi2| ciriege: e la sua amorosa era la primiera. Onde si gli 90 ant, gi2| orzo apparecchiato per lei era stato mangiato da altri, 91 ant, gi2| truffare e assassinare, ed era stato in diverse prigioni 92 ant, gi2| corda che cene: e allora vi era per avere sputato nel viso 93 ant, gi2| Ribaldo traditore.~NANNA. Egli eraribaldo, che lo aversi 94 ant, gi2| mendico di ogni altro bene, era ricchissimo di tanto mal 95 ant, gi2| nella prigione medesima dove era lo sputa-in-croce. E venendo 96 ant, gi2| i tabernacoli».~ANTONIA. Era grande, la pannocchia che 97 ant, gi2| più tre volte.~ANTONIA. Era grande quanto una di quelle 98 ant, gi2| onorevolmente (però che era ricco onestamente), con 99 ant, gi2| che significava che egli era il re delle ribalderie. 100 ant, gi2| intendere che da altrui li era posseduto il suo castello, 101 ant, gi2| niuna sapea andare, e ognuna era sì sfatata che gli piangeva 102 ant, gi2| quanto a chi ci si facea, era fatta la mendatrice di tutte, 103 ant, gi2| limosina, e la differenza che era a darla di mano sua, a quella 104 ant, gi2| una vesticciuola che si era misa per fretta, e postola 105 ant, gi2| che la cervellina non ci era, e chiamatola piano e forte, 106 ant, gi2| ventura per il manico. Ed era una pietà il vedere la povera 107 ant, gi2| scompisciare ognuno. Ed era grande spasso ad udire i 108 ant, gi2| e che certo certo ella era ridotta in qualcuna. E udendo 109 ant, gi2| lampada; e tutto procacciando, era padrone del tutto poi, dilettandosi 110 ant, gi2| prigione sanza luce, che ci era l'acqua alta una spanna, 111 ant, gi2| facendo il pulicane, che era strana cosa a vederlo: e 112 ant, gi2| contando nella maniera che era vissa nel pozzo, dando ad 113 ant, gi2| monicaria sopra tutto, e mi era di piacere che non pure 114 ant, gi2| fuggire, vendé ciò che ci era e poi mi condusse qui in 115 ant, gi3| la padrona di casa, che era impazzata di me sì le parsi 116 ant, gi3| poteva quietare tanto le era battuta la porta: e lascia 117 ant, gi3| disse: «Chi è quella che era pur dianzi alla finestra?»; 118 ant, gi3| niente»; e spiando egli se io era donzella, gli rispose: « 119 ant, gi3| le mani su la arpa (che era molto bene accordata), storcendomi 120 ant, gi3| mettersela e levarsi, da me era pigliato con dire: «Orsù, 121 ant, gi3| si levò e gitosene dove era mia madre a dormire con 122 ant, gi3| prima, tosto si seppe dove era: e moresca degli amanti 123 ant, gi3| si usa in Roma, e io che era della buccia delle puttane, 124 ant, gi3| fra gli altri uno al qual era obligata: ma una puttana, 125 ant, gi3| il signore; e sempre io era la prima visitata da tali 126 ant, gi3| cattivo-di-nido che non era punto conosciuto, lo fo 127 ant, gi3| avessi dato un reame, tanto era impaurito degli Spagnuoli, 128 ant, gi3| venuto per i denari non era di paragone, così la chiave 129 ant, gi3| paragone, così la chiave non era del forzieretto. E facendo 130 ant, gi3| squarciato un mio ritratto, che era appiccato nella mia camera, 131 ant, gi3| sendogli detto cattivo. Mi si era scordato: egli rompeva le 132 ant, gi3| medico, inteso che la notte era stata per passare, ordinò 133 ant, gi3| zappatore quando egli non ci era, tuttavia in sua presenza, 134 ant, gi3| e nel pormi a sedere. Ed era da ridere quando piangeva 135 ant, gi3| nel dirgli mia madre che era maschio e che gli simigliava. 136 ant, gi3| volesse a corteggiarmi, che era forza a spendere un giulio, 137 ant, gi3| la perdonava egli poi, se era persona niente di conto?~ 138 ant, gi3| francese, del quale ella era piena.~ANTONIA. Ohibò!~NANNA. 139 ant, gi3| nella pena.~NANNA. A punto era uno di quelli. Ah! ah! ah! 140 ant, gi3| tra i cani e tra le gatte era fra loro. E appostando ognuno 141 ant, gi3| trovava, il minor pezzo era la orecchia»; e non ti credere 142 ant, gi3| fama del voler farmi murare era sparta per tutto, tratto 143 ant, gi3| voglio essere crocifisso». Ed era una compassione e uno spasso 144 ant, gi3| guardato dai Farisei come era guardata io da essi. Pure, 145 ant, gi3| dubitare.~NANNA. Che spasso era a vedere, nel mezzo del 146 ant, gi3| diedi a una persona che mi era più segreta che il confessore; 147 ant, gi3| catena.~ANTONIA. La tua era una utile bottega.~NANNA. 148 ant, gi3| sparse per tutto che io era al pollo pesto e allo olio 149 ant, gi3| avea donata, e quando egli era meco, sempre gli diceva: « 150 ant, gi3| uno altro: egli che non era uso a cotal burle, togliendo 151 ant, gi3| la mascara: e perché non era modanese, lo rimandai per 152 ant, gi3| signora nel comandar, come io era nel nome. ~ANTONIA. Dormì 153 ant, gi3| puttana di mia madre; io ne era certa di quello che mi interviene: 154 ant, gi3| che passava vedesse chi era colei che lo aveva a cavalcare; 155 ant, gi3| però che lo imbriaco se lo era dimenticato: e se io non 156 ant, gi3| goffo goffo. E come io era in Borgo o in Banchi (fango 157 ant, gi3| quando venne a Roma, che gli era a core quanto a me il pelarlo. 158 ant, gi3| essendo il suo famiglio che era ito a rimenare il cavallo ( 159 ant, gi3| giurava che il suo zucchero era amaro a comparazione.~ANTONIA. 160 ant, gi3| non ci parevano i peli, ed era fessabene, che non ci 161 ant, gi3| cacciato dalle nozze ove era ito sanza esserci invitato.~ 162 ant, gi3| non ti volea dire, che non era da credere che il primo 163 ant, gi3| eh, chò!~ANTONIA. Perché era cosa che lo poteva fare 164 ant, gi3| stati, quando ella sola era creditrice di tanto, e anco


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