grassetto = Testo principale
Parte, Capitolo grigio = Testo di commento
1 [Titolo] | RAGIONAMENTO DELLA NANNA E DELL’ANTONIA~ ~
2 ded | intitolato il dialogo della Nanna e della Antonia come ad
3 ded | per il dire che farà la Nanna delle moniche, che io fussi
4 ded | della tua malignità. La Nanna è una cicala e dice ciò
5 ded | nostre colpe. Sì che la Nanna non parla delle osservatrici
6 ant | ANTONIA E NANNA.~ ~
7 ant, gi1| ANTONIA. Che hai tu Nanna? Pàrti che cotesto tuo viso
8 ant, gi1| una che governa il mondo?~NANNA. Il mondo, ah?~ANTONIA.
9 ant, gi1| peccherei in spirito santo.~NANNA. Antonia mia, ci sono dei
10 ant, gi1| tutto non si ode altro che Nanna qua e Nanna là; e sempre
11 ant, gi1| ode altro che Nanna qua e Nanna là; e sempre la casa tua
12 ant, gi1| dagli Ongari al giubileo.~NANNA. Egli è così; pure io non
13 ant, gi1| basta.~ANTONIA. Tu sospiri?~NANNA. Pazienza.~ANTONIA. Tu sospiri
14 ant, gi1| faccia sospirare a ragione.~NANNA. Come non vuoi tu che io
15 ant, gi1| pur vedere che anco per la Nanna ci sono dei guai.~ANTONIA.
16 ant, gi1| hai pur fatto un pensiero.~NANNA. Perché te ne maravigli
17 ant, gi1| non sei tu stata monica?~NANNA. Sì.~ANTONIA. Non hai tu
18 ant, gi1| Non hai tu avuto marito?~NANNA. Hollo avuto.~ANTONIA. Non
19 ant, gi1| Non fosti tu cortigiana?~NANNA. Fui e sono.~ANTONIA. Adunque,
20 ant, gi1| di scegliere il migliore?~NANNA. Madonna no.~ANTONIA. Perché
21 ant, gi1| no.~ANTONIA. Perché no?~NANNA. Perché le moniche, le maritate
22 ant, gi1| suora ti fa star fantastica.~NANNA. Io son contenta.~ANTONIA.
23 ant, gi1| carne insalata per tre di.~NANNA. Sì?~ANTONIA. Sì.~NANNA.
24 ant, gi1| NANNA. Sì?~ANTONIA. Sì.~NANNA. Ora io ti conterò oggi
25 ant, gi1| Io sto benissimo. Dì su.~NANNA. Mi vien voglia di bestemmiare
26 ant, gi1| ANTONIA. Non ti scandolezzare.~NANNA. Antonia mia, le moniche,
27 ant, gi1| sposò per innamoramento.~NANNA. Non mi ricordar più il
28 ant, gi1| potevano essere d'altri.~NANNA. E ornata proprio proprio
29 ant, gi1| inanzi che ti facessi monica?~NANNA. Qualche sciocca non gli
30 ant, gi1| con quella turba intorno.~NANNA. Finite le cerimonie e datomi
31 ant, gi1| E donde uscì lo «oimè»?~NANNA. Da un mio amante poveretto,
32 ant, gi1| vero.~ANTONIA. Meschino.~NANNA. Ora nel serrar della porta,
33 ant, gi1| Non por bocca nel Cielo.~NANNA. Pareano innamorati che
34 ant, gi1| lecita comperazione. Séguita.~NANNA. E pigliatele per mano,
35 ant, gi1| secondo il giudizio tuo? ~NANNA. I frati, sanza dubbio.~
36 ant, gi1| ANTONIA. Per che ragione?~NANNA. Per le ragioni che allega
37 ant, gi1| Vinegia.~ANTONIA. E poi?~NANNA. E poi ciascuno si puose
38 ant, gi1| moro bianco vuoi dir tu.~NANNA. Ah! ah! ah!~ANTONIA. A
39 ant, gi1| fine cotesto tuo ridere?~NANNA. Rido d'un frate poltrone,
40 ant, gi1| ANTONIA. Domine affogalo.~NANNA. E cominciandosi a saziare,
41 ant, gi1| ANTONIA. Che poltroneria.~NANNA. Mi veniva voglia di recere
42 ant, gi1| suo.~ANTONIA. Gaglioffe.~NANNA. Ora, sendo il piacere del
43 ant, gi1| paniere? e che c'era dentro?~NANNA. Piano un poco; il fanciullo,
44 ant, gi1| naturali fai le simiglianze.~NANNA. Appena i frutti paradisi
45 ant, gi1| quelli? che cose? Dillo.~NANNA. Erano di quei frutti di
46 ant, gi1| il becco, io t'afferro.~NANNA. Ed era beata, non pure
47 ant, gi1| diavolo ne spenga la sementa.~NANNA. Io che facea l'onesta-da-campi,
48 ant, gi1| dalla tavola, dove andaste?~NANNA. Ora io tel dirò. Noi andammo
49 ant, gi1| penitenza della quaresima o che?~NANNA. Che penitenza: le dipinture
50 ant, gi1| stava ella in seggiola?~NANNA. Ci stava per fare l'opre
51 ant, gi1| appresentato alla anima.~NANNA. O non gli è rappresentato,
52 ant, gi1| ANTONIA. Tu dici la verità.~NANNA. Chi ti potria narrare il
53 ant, gi1| le tue santissime pedate.~NANNA. In conchiusione, ciò che
54 ant, gi1| queste dipinture a ogni modo.~NANNA. Nella seconda c'è la istoria
55 ant, gi1| carnefice ~ANTONIA. Ah! ah! ah!~NANNA. Non si potea tenere dalle
56 ant, gi1| santo.~ANTONIA. Ah! ah! ah!~NANNA. Nella terza ci erano (se
57 ant, gi1| ANTONIA. Bella memoria.~NANNA. Nell'ultimo quadro ci erano
58 ant, gi1| maestra che insegni la scrima?~NANNA. C'è bene la maestra che
59 ant, gi1| in piedi.~ANTONIA. Certo?~NANNA. Certissimo. Ora, venuto
60 ant, gi1| volpino.~ANTONIA. Saviamente.~NANNA. E così mi lasciava guidare
61 ant, gi1| entrava dentro! ah! ah! ah!~NANNA. Ma la ventura ci prese
62 ant, gi1| Ora tu hai detto bene.~NANNA. ...eccoti un canonico,
63 ant, gi1| avendo fatta la quaresima.~NANNA. Veniamo al quia. Sendo
64 ant, gi1| vedesti? Dimmelo, di grazia.~NANNA. Vidi in una cella quattro
65 ant, gi1| ANTONIA. Che bella tresca.~NANNA. Ora si farà bella.~ANTONIA.
66 ant, gi1| bella.~ANTONIA. Perché?~NANNA. Perché la reverenda Paternità
67 ant, gi1| giorno in contemplazioni, ah?~NANNA. Nol consumò miga: che posto
68 ant, gi1| Che fine ebbe il giuoco?~NANNA. Menatosi e dimenatosi mezza
69 ant, gi1| terremoti.~ANTONIA . Fuoco!~NANNA. Eccoti poi otto sospiri
70 ant, gi1| stare degli otto sospiri?~NANNA. Tu sei troppo punteruola;
71 ant, gi1| ascolta pure.~ANTONIA. Dì.~NANNA. Mirando il cotal di vetro
72 ant, gi1| ANTONIA. E libra nos a malo.~NANNA. ...e non potendo più sofferire
73 ant, gi1| della vanga.~ANTONIA. Come?~NANNA. Per un bucolino fatto in
74 ant, gi1| confessione!~ANTONIA. Perché, Nanna?~NANNA. Perché, ah? Mi credetti
75 ant, gi1| ANTONIA. Perché, Nanna?~NANNA. Perché, ah? Mi credetti
76 ant, gi1| di Roma, dove ora siamo.~NANNA. Di Roma, per dire a tuo
77 ant, gi1| ANTONIA. A che proposito?~NANNA. A proposito che ella, spiando
78 ant, gi1| piangere?~ANTONIA. Non, perché?~NANNA. Perché no?~ANTONIA. Perché
79 ant, gi1| averesti spedito gratis.~NANNA. Sì, quando la suora si
80 ant, gi1| come io. Egli è certo che Nanna era a' pessimi partiti.
81 ant, gi1| dovette far la minuta. Or via, Nanna.~NANNA. Eccoti i giostranti
82 ant, gi1| la minuta. Or via, Nanna.~NANNA. Eccoti i giostranti in
83 ant, gi1| lodato.~ANTONIA. Ah! ah! ah!~NANNA. Mosse dopo lui il generale
84 ant, gi1| ANTONIA. Tanto se ne ebbe.~NANNA. Ora vien via il fratoncello
85 ant, gi1| Ah! ah! ah! che festa!~NANNA. Quella luschetta era una
86 ant, gi1| mi manchi nel più bello.~NANNA. Io manco a te perché fu
87 ant, gi1| ANTONIA. Che odisti? dì tosto.~NANNA. Tre camere potea vedere
88 ant, gi1| io ne disgrazio i vagli.~NANNA. Io mi credo che desseno
89 ant, gi1| ANTONIA. Come la badessa?~NANNA. La divota madre delle moniche
90 ant, gi1| ANTONIA. Che aveva ella?~NANNA. Per quello che posso considerare,
91 ant, gi1| confessore.~ANTONIA. A che modo?~NANNA. Egli, in sul più bel dello
92 ant, gi1| ANTONIA. Poltronaccio.~NANNA. E si pigliava un piacere
93 ant, gi1| ANTONIA. Che sia squartato.~NANNA. La sconsolata, col capo
94 ant, gi1| Io rinasco, io trasecolo!~NANNA. E intertenendo la piena
95 ant, gi1| crudele.~ANTONIA. Che piacere.~NANNA. Dopo questo la prudente
96 ant, gi1| co' denti, la minchiona.~NANNA. Mentre la buona limosina
97 ant, gi1| uomo vedendo tante chiavi?~NANNA. Io venni in succhio fortemente
98 ant, gi1| come si fiuta un garofano.~NANNA. Ah! ah! ah! Dico che sendo
99 ant, gi1| cioè aresti fatto bene.~NANNA. E così calcandomi sopra
100 ant, gi1| fingeva di dire compieta, eh?~NANNA. Tu lo hai indovinato. E
101 ant, gi1| agosto.~ANTONIA. Il sangue!~NANNA. Odi, odi questa. Le due
102 ant, gi1| ANTONIA. Che scopristi?~NANNA. Scoprii, allato alla stanza
103 ant, gi1| il tempo dietro al tempo.~NANNA. Stando a sedere, ecco che
104 ant, gi1| dissero quelle dal piantone?~NANNA. Che avresti detto tu?~ANTONIA.
105 ant, gi1| ventura per il ciuffetto.~NANNA. Così ferno esse: che, rallegrate
106 ant, gi1| Paoli.~ANTONIA. Ah! ah! ah!~NANNA. Appunto il mestolone si
107 ant, gi1| essempio da te. Segue pure.~NANNA. E lasciatami vincere dal
108 ant, gi1| Antonia?~ANTONIA. Non altro, Nanna.~NANNA. ...dico dinanzi;
109 ant, gi1| ANTONIA. Non altro, Nanna.~NANNA. ...dico dinanzi; e crederesti
110 ant, gi1| una cosa?~ANTONIA. Che?~NANNA. Egli mi parse meno aspro
111 ant, gi1| ANTONIA. Gran segreto!~NANNA. Sì, per questa croce!~ANTONIA.
112 ant, gi1| io tel credo e stracredo?~NANNA. Io pisciai sanza pisciare...~
113 ant, gi1| ANTONIA. Ah! ah! ah!~NANNA. ...una certa pania bianca
114 ant, gi1| ANTONIA. Tu hai il torto.~NANNA. Stiamo freschi se io ho
115 ant, gi1| vivanda da gran maestri.~NANNA. Abbinsela. Ora al proposito
116 ant, gi1| ANTONIA. Ritorna indietro.~NANNA. Perché?~ANTONIA. Perché
117 ant, gi1| lo errore del mulattiere~NANNA. Io certamente ho dato le
118 ant, gi1| che è grande ah! ah! ah!~NANNA. Io me ne andava dietro
119 ant, gi1| al no: se non, tientelo.~NANNA. Non sai tu che l'onestà
120 ant, gi1| modo, e non ti corruccerai.~NANNA. Dico che, ottenuto il capretto,
121 ant, gi1| non avrebbe smascellato?~NANNA. E partitici a tentoni dalla
122 ant, gi1| altrove.~ANTONIA. Dove giste?~NANNA. A un fesso che ci mostrò
123 ant, gi1| lendini scorgi di lontano .~NANNA. Attendi a me. Ella avea
124 ant, gi1| intorno alla sua vergogna.~NANNA. Tanto meglio. Le cosce
125 ant, gi1| aperse.~ANTONIA. Così ignuda?~NANNA. Così ignuda e il poveruomo,
126 ant, gi1| sole?».~ANTONIA. Ohibò!~NANNA. Non ti guasterò più lo
127 ant, gi1| ANTONIA. Và fatti suora, và.~NANNA. Ora odi questa. Sei giorni
128 ant, gi1| medecina.~ANTONIA. A che modo?~NANNA. Lo sventurato venne in
129 ant, gi1| osservasse castità in bordello!~NANNA. Ella lo facea per paura
130 ant, gi1| si può andare a riporre.~NANNA. Questo non dico io; ma
131 ant, gi1| io da dire?~ANTONIA. Che?~NANNA. Levatami a nona, sendosi
132 ant, gi1| ANTONIA. Che cose diceva egli?~NANNA. Egli diceva che non era
133 ant, gi1| Sole.~ ~ANTONIA. O buono!~NANNA. Dentro ci era una diceria
134 ant, gi1| palmi a sì bella canzona?~NANNA. Letta la novella, ripiego
135 ant, gi1| torta.~ANTONIA. Sai tu, Nanna, quello che interviene a
136 ant, gi1| a me udendoti ragionare?~NANNA. No.~ANTONIA. Quello che
137 ant, gi1| due e tre volte del corpo.~NANNA. Ah! ah! ah!~ANTONIA. Dico
138 ant, gi1| gustato né tartufo né cardo.~NANNA. Tu mi riprendi del parlare
139 ant, gi1| perciò uso le oscurità.~NANNA. Ti ringrazio. Ora seguiamo
140 ant, gi1| ANTONIA. Il mondo è corrotto.~NANNA. Io lo dirò, escane che
141 ant, gi1| dovea esser fatto cristiano.~NANNA. Basta che vi lo vidi, né
142 ant, gi1| sul libro dei santi Padri.~NANNA. Ho errato io, se ti ho
143 ant, gi1| la lingua, non il core.~NANNA. Sia come vuole, io ora
144 ant, gi1| stata bellissima giovane.~NANNA. E stando in sui vezzi,
145 ant, gi1| ANTONIA. Dio la benedica.~NANNA. Ah! ah! ah! Io mi rido
146 ant, gi1| pelliccione.~ANTONIA. Ah! ah! ah!~NANNA. Riso averesti tu udendo
147 ant, gi1| dì di avere tutti i mali.~NANNA. Io so ben chi ella fu,
148 ant, gi1| ANTONIA. Ciò che ti piace.~NANNA. E mi aiterai a sbrigar
149 ant, gi1| vigna, si avviaro a casa di Nanna che stava alla Scrofa: dove
150 ant, gi2| capriccio Aretino nella quale la Nanna narra alla Antonia la vita
151 ant, gi2| vita delle maritate.~ ~La Nanna e la Antonia si levaro appunto
152 ant, gi2| quelle faccendette che alla Nanna mettevano più pensiere che
153 ant, gi2| fitto il viso nel volto di Nanna, disse: «Veramente son chiara
154 ant, gi2| contare gli andamenti loro».~ ~NANNA. Ogni cosa per il meglio.~
155 ant, gi2| partito prese tua madre di te?~NANNA. Diede voce di maritarmi,
156 ant, gi2| perduta nello ascoltarti.~NANNA. Diventai tutta tutta di
157 ant, gi2| chiave.~ANTONIA. Che sarà?~NANNA. E attendendo con l'occhio
158 ant, gi2| chi.~ANTONIA. Sta bene.~NANNA. La amica si accorge del
159 ant, gi2| scrivere a lettere di oro.~NANNA. E chiamata la fanticella
160 ant, gi2| Perché non a tuo modo?~NANNA. Perché ogni cosa è meglio
161 ant, gi2| cosa è meglio che moglie.~NANNA. Accaddemi andare in villa
162 ant, gi2| riesce il suo intendimento.~NANNA. Il suo intendimento riusciva
163 ant, gi2| bestiale!~ANTONIA. Taruoli! ~NANNA. Madonna sta-in-villa lo
164 ant, gi2| segnale delle balle nel viso.~NANNA. Ah! ah! ah! Posta la mano
165 ant, gi2| per il lambicco di sotto.~NANNA. Tu dici il vero. Infine
166 ant, gi2| corpo.~ANTONIA. Bella prova.~NANNA. Che dici tu dello averle
167 ant, gi2| dire «Noi siamo sudate».~NANNA. Compita la confessione,
168 ant, gi2| ANTONIA. Béccati questa altra.~NANNA. Odi chi merita di star
169 ant, gi2| impiscio santa Verdiana.~NANNA. Ella facea astinenze cento
170 ant, gi2| ANTONIA. Sanza camiscia?~NANNA. Non ti so dire. Ora egli
171 ant, gi2| Come era fatto lo ermo?~NANNA. Egli si stava suso uno
172 ant, gi2| bizzoca non rimasero morti?~NANNA. Morti, ah! Egli, tratta
173 ant, gi2| udì mai la più ladra cosa.~NANNA. Ma credi tu che non ci
174 ant, gi2| delle altre?~ANTONIA. Sì ah?~NANNA. Madonna sì. Una mia vicina
175 ant, gi2| ch'io lo veggio il boia.~NANNA. Proprio un boia: e però
176 ant, gi2| Che trama sarà questa?~NANNA. Stammi pure ad ascoltare.
177 ant, gi2| l'ho bello e immaginato.~NANNA. Cenato e rassettate le
178 ant, gi2| La fantasima è cotesta.~NANNA. Ella è dessa. Ed egli mi
179 ant, gi2| ragione di romperlo tutto.~NANNA. L'avea e non l'avea.~ANTONIA.
180 ant, gi2| ANTONIA. Come diavolo no?~NANNA. Ci è da dire assai. E quando
181 ant, gi2| il suo bravo-in-piazza?~NANNA. Perdette la favella a quel
182 ant, gi2| ANTONIA. E non è ciancia.~NANNA. Non potei far di non ridere
183 ant, gi2| dosso un nuvolo di mazzate.~NANNA. Ah! ah! ah! Tu l'hai detto.
184 ant, gi2| Cacciossi via il pedagogo?~NANNA. Come cacciar via? Di lì
185 ant, gi2| egli becca della padrona.~NANNA. Non ci è dubbio. Veniamo
186 ant, gi2| che conto fu egli morto?~NANNA. Perché la traditora contentò
187 ant, gi2| ANTONIA. La fu ben posta!~NANNA. Dico che, potendo scorrere
188 ant, gi2| sfamarsi del battaglio.~NANNA. Perché ella non si rimase
189 ant, gi2| cantoniere.~ANTONIA. Come così?~NANNA. Le suore, le maritate e
190 ant, gi2| vedove e de le puttane buone?~NANNA. Coteste quattro generazioni
191 ant, gi2| alle nozze della cavaliera.~NANNA. Ella se lo tolse suso per
192 ant, gi2| lo avere a fare con essi.~NANNA. Si suol dire «Dio mi scampi
193 ant, gi2| Questo vorrei io sapere.~NANNA. Ella cominciò la notte
194 ant, gi2| proposito finse ella il sogno?~NANNA. Per condurlo a cadere onde
195 ant, gi2| Perché ci stavano i furfanti?~NANNA. Per la libertà che gli
196 ant, gi2| sì minutamente ogni cosa?~NANNA. Ella che, gittatosi lo
197 ant, gi2| essere figlia cento volte.~NANNA. Tu te lo odi: egli fu così.
198 ant, gi2| Debbe esser vero, purtroppo.~NANNA. Ascolta questa. Una delle
199 ant, gi2| sanno cavare delle voglie.~NANNA. Così ti dico io: ma a chi
200 ant, gi2| ANTONIA. Ribaldo traditore.~NANNA. Egli era sì ribaldo, che
201 ant, gi2| quella di uno asinello?~NANNA. Più.~ANTONIA. Quanto quella
202 ant, gi2| Quanto quella di un muletto?~NANNA. Più.~ANTONIA. Come quella
203 ant, gi2| Come quella di un torello?~NANNA. Più.~ANTONIA. Come quella
204 ant, gi2| quella di un ronzinetto?~NANNA. Dico più tre volte.~ANTONIA.
205 ant, gi2| noce che sono alle cucce?~NANNA. Tu hai detto.~ANTONIA.
206 ant, gi2| ANTONIA. Che ti parse?~NANNA. Ora, standosi ella nelle
207 ant, gi2| lei.~ANTONIA. Che bestia.~NANNA Ora, dati i dieci giorni
208 ant, gi2| scampi da così fatte voglie?~NANNA. Ella avea un marito infermiccio,
209 ant, gi2| ANTONIA. Che odo io?~NANNA. ...deliberò di dargli la
210 ant, gi2| patito.~ANTONIA. Oh! oh! oh!~NANNA. E levato il romor grande,
211 ant, gi2| Noi siamo a finimondo.~NANNA. Ah! ah! ah!~ANTONIA. Di
212 ant, gi2| ah!~ANTONIA. Di che ridi?~NANNA. Di quella che diventò luteria
213 ant, gi2| punì con le tre coltella.~NANNA. Odine un'altra, sorella.~
214 ant, gi2| sorella.~ANTONIA. Di grazia.~NANNA. Una cotal ritrosetta, bella
215 ant, gi2| ANTONIA. Che patteggiò ella?~NANNA. Di girsene nel convento.~
216 ant, gi2| convento.~ANTONIA. Come?~NANNA Vestita da fraticello. E
217 ant, gi2| ANTONIA. Ostinata maladetta.~NANNA Appena rizzatasi suso, ch'
218 ant, gi2| zampillare» e «trasecolare».~NANNA. Per che cose?~ANTONIA.
219 ant, gi2| figlia ne è la maestra.~NANNA. Come favellar nuovo? e
220 ant, gi2| che sarà una signoria.~NANNA. Per chi lo vuole: io, per
221 ant, gi2| ANTONIA. Alla barba mia.~NANNA. Fatto che gli ebbe il servigio,
222 ant, gi2| ANTONIA. Perché graffi e funi?~NANNA. Perché accorgendosi che
223 ant, gi2| favellare alla moderna.~NANNA. Non attaccando nulla, come
224 ant, gi2| Che fu del marito suo?~NANNA. Egli parea un gatto forestiero
225 ant, gi2| tirata dello scapolare?~NANNA. Ritornò alla stanza; e
226 ant, gi2| vigne, né spasso alcuno.~NANNA. Sarebbe ciò che tu dici
227 ant, gi2| Come le dava da mangiare?~NANNA. Come egli volea; perché,
228 ant, gi2| vuoi tu che io lo creda?~NANNA. E ci si stava per sempre
229 ant, gi2| ANTONIA. A che modo a noia?~NANNA. Per la cateratta che si
230 ant, gi2| seco.~ANTONIA. È possibile?~NANNA. Io te la vendo come io
231 ant, gi2| fecciosa dopo il parto?~NANNA. Si rese al marito, o per
232 ant, gi2| mondo.~ANTONIA. Contamelo.~NANNA. Un frate che incantava
233 ant, gi2| Quella fu l'altra pazzia.~NANNA. Non la mentovare invano,
234 ant, gi2| Con cento buoni anni sia.~NANNA. Ma uscendo di lungherie
235 ant, gi2| corona.~ANTONIA. Perché?~NANNA. Perché straziava la sua
236 ant, gi2| piazze.~ANTONIA. Molto bene.~NANNA. Ma son ciance quelle che
237 ant, gi2| ANTONIA. Zoccoli, zoccoli.~NANNA. A me basta che tu me lo
238 ant, gi2| ANTONIA. Zoccoli, dico.~NANNA. Or bene, Antonia, tu hai
239 ant, gi2| ANTONIA. Intesissimo ti ho.~NANNA. Ma avvertisci che ti ho
240 ant, gi2| senno e fede che tu dicesti?~NANNA. Sono.~ANTONIA. Le osservanti
241 ant, gi2| ANTONIA. Le osservanti ancora?~NANNA. Non parlo di esse; anzi
242 ant, gi2| non favelli a passione.~NANNA. E anco delle maritate ci
243 ant, gi2| cattive come siamo tenute.~NANNA. Tu non la intendi: io ti
244 ant, gi2| ANTONIA. Io te la do vinta.~NANNA. Io l'accetto. Or risolviamola
245 ant, gi2| ANTONIA. Buona ragione.~NANNA. Alla conchiusione: io,
246 ant, gi2| in sul gigante.~ANTONIA. Nanna, non sai tu che si dice
247 ant, gi2| bisogna fargli delle villanie?~NANNA. Egli fatto valente adunque,
248 ant, gi2| ANTONIA. Dio gli perdoni.~NANNA. E avendolo mia madre udito,
249 ant, gi2| preso nel piede dritto.~NANNA. Facci sopra la croce con
250 ant, gi2| andrà.~ANTONIA. La ho fatta.~NANNA. Giòvati?~ANTONIA. Sì, egli
251 ant, gi2| ne va, egli se n'è ito.~NANNA. Ora avviamoci passo passo
252 ant, gi2| obligazioni.~ ~E dettole così, la Nanna serrò l'uscio della vigna;
253 ant, gi2| Ora, come si sia, la Nanna e la Antonia, giunte dove
254 ant, gi3| capriccio Aretino nella quale la Nanna narra alla Antonia la vita
255 ant, gi3| e del vino, dicendole la Nanna «Riporrai poi ogni cosa»,
256 ant, gi3| trombano, ei sarà vero».~ ~NANNA. Non può essere altrimenti.
257 ant, gi3| meco.~ANTONIA. Veniamoci.~NANNA. Con buon ricordo sia noi
258 ant, gi3| alloggiaste voi la prima volta?~NANNA. A Torre di Nona, in una
259 ant, gi3| odo oggi le belle cose.~NANNA. Standoci così, mia madre
260 ant, gi3| vestì ella sanza maniche?~NANNA. Perché mostrassi le braccia
261 ant, gi3| Camaleonti vuoi dir tu.~NANNA. È vero; e mi impregnavano
262 ant, gi3| sono.~ANTONIA. Fottiventi?~NANNA. Madesì, fottiventi.~ANTONIA.
263 ant, gi3| facevi tu mentre ti miravano?~NANNA. Fingeva onestà di monica,
264 ant, gi3| puttana.~ANTONIA. Benissimo.~NANNA. Stata un terzo di ora in
265 ant, gi3| madre.~ANTONIA. Galante.~NANNA. Udendo ciò, il camuffato
266 ant, gi3| e toma.~ANTONIA. Bello.~NANNA. Per tagliarla, venne la
267 ant, gi3| non ti legò con la cinta?~NANNA. Come vuoi tu che mi legasse
268 ant, gi3| ANTONIA. Tu dici il vangelo.~NANNA. Quattro altre volte, prima
269 ant, gi3| ANTONIA. Sì disse il Petrarca.~NANNA. Anzi Dante.~ANTONIA. O
270 ant, gi3| ANTONIA. O il Petrarca?~NANNA. Dante, Dante. E contento
271 ant, gi3| che tu non facesti sangue?~NANNA. A punto: sanno molto di
272 ant, gi3| tre volte, mi farai dire.~NANNA. Io avea fra gli altri uno
273 ant, gi3| cenando.~ANTONIA. Perché?~NANNA. Per fargliene fare il mal
274 ant, gi3| ANTONIA. Che crudeltà.~NANNA. A sua posta. E divoratomi
275 ant, gi3| ANTONIA. Tu eri una Nerona.~NANNA. Circa i forestieri venuti
276 ant, gi3| ANTONIA. Come diavolo i panni?~NANNA. I panni, come intenderai.
277 ant, gi3| te ne sopportava il core?~NANNA. Benissimo, perché non è
278 ant, gi3| che vogliono essere preti.~NANNA. A che modo?~ANTONIA. Con
279 ant, gi3| quali fanno le imperadrici.~NANNA. Io per me non sono stata
280 ant, gi3| belli.~ANTONIA. La ragione?~NANNA. La ragione è che quei saioni
281 ant, gi3| padroni. Ma torna in sul tuo.~NANNA. Dico che fu uno che faceva
282 ant, gi3| Questa è da sopportare.~NANNA. Egli levatosi e accortosi
283 ant, gi3| me.~ANTONIA. Suo danno.~NANNA. Ascolta questa. Io avea
284 ant, gi3| ANTONIA. Questo so anche io.~NANNA. Ora il detto mercatante
285 ant, gi3| non essere. E a che modo, Nanna? Io faccio comperare due
286 ant, gi3| ANTONIA. Perché dicea così?~NANNA. Perché gli dava ad intendere
287 ant, gi3| ANTONIA. Belle astuzie.~NANNA. Bella è questa: io dormiva
288 ant, gi3| importanza, ah! ah! ah!~NANNA. Al primo la mano fu allo
289 ant, gi3| fattami.~ANTONIA. Gocciolone.~NANNA. Lasciato il trarre dei
290 ant, gi3| misurerò le dimenticate.~NANNA. Così farò. Un certo pinchellone,
291 ant, gi3| allegra.~ANTONIA. Perché?~NANNA. Perché acquista grandemente
292 ant, gi3| ANTONIA. Sanza invidia.~NANNA. Quanti denari ho io guadagnati
293 ant, gi3| ANTONIA. Queste son burle.~NANNA. Per duo ducati feci intendere
294 ant, gi3| veniva due ore inanzi dì?~NANNA. Perché in quella ora si
295 ant, gi3| perduto quello che si lascia.~NANNA. Non c'è dubbio. Or béccati
296 ant, gi3| ANTONIA. Con che sottigliezza?~NANNA. Io dava le mele e il finocchio
297 ant, gi3| che poi te gli rendevano.~NANNA. Tu hai del buono negli
298 ant, gi3| stare in letto sendo sana?~NANNA. Mi ci sarei disfatta se
299 ant, gi3| me.~ANTONIA. Ah! ah! ah!~NANNA. Il mercatante che ti ho
300 ant, gi3| fu il padre della Pippa?~NANNA. Fu un marchese in quanto
301 ant, gi3| ANTONIA. Come ti piace.~NANNA. Mi venne fantasia di trempellare
302 ant, gi3| è con inganno al mondo.~NANNA. Sopra tutte le altre ebbi
303 ant, gi3| ANTONIA. Perché lo facevano?~NANNA. Perché fattami alla finestra
304 ant, gi3| persona niente di conto?~NANNA. Fusse che si volesse, egli
305 ant, gi3| farti maestra della scuola.~NANNA. Per tua grazia.~ANTONIA.
306 ant, gi3| ANTONIA. Per tua virtù pure.~NANNA. Per tua grazia pure. Ma
307 ant, gi3| vendesti tu le massarizie?~NANNA. Per farle di vecchie nuove;
308 ant, gi3| cagione che vi credano.~NANNA. Non nego che non ci si
309 ant, gi3| era piena.~ANTONIA. Ohibò!~NANNA. Tu odi. Con una candela
310 ant, gi3| fra Cappelletto è la tua.~NANNA. Per non parere ipocrita,
311 ant, gi3| segreti dello incantare!~NANNA. Egli stanno nel sesso,
312 ant, gi3| ammazzò tutti i paladini.~NANNA. Più valente per certo;
313 ant, gi3| onde caggia nella pena.~NANNA. A punto era uno di quelli.
314 ant, gi3| Domenedio.~ANTONIA. Mala cosa.~NANNA. La superbia di una puttana
315 ant, gi3| non si può saper donde.~NANNA. Perdonami, che non mi rammentava
316 ant, gi3| lussuria di una puttana?~NANNA. Antonia, chi sempre beve
317 ant, gi3| lo credo sanza giurare.~NANNA. Tu me la puoi ben credere.
318 ant, gi3| ANTONIA. Dì pur, suso.~NANNA. Tre persone infra le altre
319 ant, gi3| ANTONIA. Certo ella fu bella.~NANNA. La fu sì bella, che io
320 ant, gi3| ANTONIA. Dio tel meriti.~NANNA. Dio il faccia. Ma sì come
321 ant, gi3| Pietro o in Santo Ianni?~NANNA. Perché io volea movere
322 ant, gi3| ANTONIA. Ben pensasti.~NANNA. Dato cotal nome, comincio
323 ant, gi3| fernetico di farti murare?~NANNA. Per esserne cavata dai
324 ant, gi3| costo.~ANTONIA. Sì, sì.~NANNA. Cominciai a mutar vita,
325 ant, gi3| muro.~ANTONIA. Che peccato.~NANNA. Ora venne la mattina che
326 ant, gi3| pensare ciò che tu pensasti.~NANNA. Le puttane non son donne,
327 ant, gi3| ti confesso che, per una Nanna che si sappia porre dei
328 ant, gi3| ANTONIA. È certissimo.~NANNA. E guai per chi incappa
329 ant, gi3| Questa tua è una ragion viva.~NANNA. A che pericolo va uno meschino
330 ant, gi3| Mi par quasi credertelo.~NANNA. Credimelo pure affatto,
331 ant, gi3| tu sei stata così iniqua?~NANNA. Chi piscia come le altre
332 ant, gi3| puttana, lo meritò la tua Nanna puttana, che in mantenermi
333 ant, gi3| ANTONIA. Di là ti voglio.~NANNA. Di là mi averai, ingiubileata,
334 ant, gi3| male, e il bene è bene.~NANNA. A sua posta: l'ho pur fatto,
335 ant, gi3| Ancroia non fu sì cruda.~NANNA. Tu sei in su le pietosarie.~
336 ant, gi3| sono e ci voglio essere.~NANNA. Stattici se tu ci sei:
337 ant, gi3| Ti ascolto, non dubitare.~NANNA. Che spasso era a vedere,
338 ant, gi3| lagrime molto in sommo.~NANNA. Fà stima che io fossi un
339 ant, gi3| piangesi con un occhio?~NANNA. Le puttane piangono con
340 ant, gi3| sì che è bello a sapere.~NANNA. Saria bello se te lo volessi
341 ant, gi3| più bello; or dimmi, come?~NANNA. Non sai tu, poveretta,
342 ant, gi3| dì si impara cose nuove.~NANNA. Dopo i risi e dopo i pianti
343 ant, gi3| preti, e parmi di veder te.~NANNA. Sta bene adunque.~ANTONIA.
344 ant, gi3| le bugie che tu dicevi?~NANNA. Ha da fare che i barbagianni,
345 ant, gi3| proposito con la tavoletta.~NANNA. Ora odi questa, e serbatela
346 ant, gi3| ANTONIA. Il dì della Nunziata?~NANNA. Della Nunziata, così è.
347 ant, gi3| poco.~ANTONIA. Perché poco?~NANNA. Perché giunta che fu nella
348 ant, gi3| al grido, eccoti la buona Nanna a dir «La mia catena, la
349 ant, gi3| ANTONIA. Non ne vo udir più.~NANNA. Sì, udirai.~ANTONIA. Voglio
350 ant, gi3| quello che te la prestò.~NANNA. Io uscita di chiesa tuttavia
351 ant, gi3| chiama e richiama, dicendo: «Nanna o Nanna! aprimi, aprimi,
352 ant, gi3| richiama, dicendo: «Nanna o Nanna! aprimi, aprimi, dico; vuoi
353 ant, gi3| tua era una utile bottega.~NANNA. Un vecchio grimo, grinzo,
354 ant, gi3| ANTONIA. Tu eri delle fine.~NANNA. Nel pigliare di una amicizia,
355 ant, gi3| Le son dunque papesse?~NANNA. La papessa, secondo che
356 ant, gi3| paura.~ANTONIA. Ribaldacce.~NANNA. E sia certa che le cose
357 ant, gi3| ANTONIA. Perché fanno così?~NANNA. Perché a una puttana non
358 ant, gi3| medicumi mi giovano: pacienza.~NANNA. Ma io non so che più dirmiti,
359 ant, gi3| vuoi tu dir per questo?~NANNA. Le gioie erano mie: e riavuti
360 ant, gi3| di essere una cogliona.~NANNA. Veniva il carnasciale,
361 ant, gi3| i servigi in un viaggio.~NANNA. Doveva, ma non volsi.~ANTONIA.
362 ant, gi3| volsi.~ANTONIA. Perché mo'?~NANNA. Per parer signora nel comandar,
363 ant, gi3| vigilia della tua festa?~NANNA. Con mille suppliche ne
364 ant, gi3| nimici dei lor padroni.~NANNA. Non c'è dubbio. Ma eccoti
365 ant, gi3| gli diede il suo padrone?~NANNA. Gli diede perché averebbe
366 ant, gi3| fartelo una notte a suo modo.~NANNA. La fu civilità puttanesca,
367 ant, gi3| però te lo gittò dietro.~NANNA. Ah! ah! Mi ricordo vederlo
368 ant, gi3| allora.~ANTONIA. Furfante.~NANNA. Perché furfante?~ANTONIA.
369 ant, gi3| il mal che Dio gli dia.~NANNA. Non gliene diede egli a
370 ant, gi3| ANTONIA. Non a mio modo.~NANNA. Ora io non ti conto le
371 ant, gi3| Non poteva essere altro.~NANNA. Egli sendoci venuto da
372 ant, gi3| il dovere al pazzacone.~NANNA. Veniamo a quella da le
373 ant, gi3| Che gatte saranno queste?~NANNA. Io aveva debito con un
374 ant, gi3| batté egli prima la porta?~NANNA. No, che la trovò aperta.
375 ant, gi3| fidati di puttane».~ANTONIA. Nanna, io ti vo' dire una mia
376 ant, gi3| dire una mia fantasia.~NANNA. Dimmelo.~ANTONIA. La bellezza
377 ant, gi3| di quelle scommunicate.~NANNA. Credilo tu?~ANTONIA. Ci
378 ant, gi3| mia contra un pistacchio.~NANNA. Non sarà poco. Uòh, uòh,
379 ant, gi3| ombra, e non la ficaia.~NANNA. Dimmi il parer tuo in tre
380 ant, gi3| sfòrzati di contarmela; deh sì, Nanna, dolce Nanna, cara Nanna.~
381 ant, gi3| contarmela; deh sì, Nanna, dolce Nanna, cara Nanna.~NANNA. Egli
382 ant, gi3| Nanna, dolce Nanna, cara Nanna.~NANNA. Egli accadé che
383 ant, gi3| dolce Nanna, cara Nanna.~NANNA. Egli accadé che messere
384 ant, gi3| baccelliere così alla bella prima.~NANNA. Io te lo dirò pure: io
385 ant, gi3| ribalda, chò!~ANTONIA. Sì, ah?~NANNA. Sì, sì, sie. Ma diraimi
386 ant, gi3| non la posso osservare.~NANNA. Perché? eh, eh, chò!~ANTONIA.
387 ant, gi3| e lascia star la spina.~NANNA. Dillo.~ANTONIA. Dico che,
388 ant, gi3| inorpella di fanfalughe...~NANNA. Dunque mi hai per bu...,
389 ant, gi3| puttane non ne fo scusa.~NANNA. Non ti posso... uòh, uòh...
390 ant, gi3| bene, Antonia» disse la Nanna, «e tanto farò quanto mi
391 ant, gi3| per alcuni peneti per la Nanna, guardata la sua tossa dallo
392 ant, gi3| confortava co' ragionamenti della Nanna, rimanendo stupita nel pensare
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