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Pietro Aretino
Ragionamento della Nanna e dell’Antonia

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


aband-avi | avici-chiam | chiar-dipin | dipoi-fuoru | furan-inves | invet-mirab | miral-pesca | pesch-ricor | ricre-scopr | scord-storc | storn-vento | ventr-zufol

                                                                    grassetto = Testo principale
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3511 ant, gi2| passato agli olivi e ai peschi, se ne vennero giuso; e 3512 ant, gi2| pare atto a scuotere il pesco e a crollare il pero», ed 3513 ant, gi1| è certo che Nanna era a' pessimi partiti. E stando così, 3514 ant, gi2| dieci giorni di tempo al pessimo uomo, lo venne a sapere 3515 ant, gi2| ne venne lo odore, avea pestato canella), certo certo mi 3516 ant, gi1| con agio nel letto, gli pestavano la salsa nel mortaio facendo 3517 ant, gi2| verginità era rimasa nelle peste, scannò un di quei capponi 3518 ant, gi2| alcune trottole da fanciulli, pestelli e fusa da lino viterbese, 3519 ant, gi3| pigliare tutti e tre, così pesti sanguinosi come erano, e 3520 ant, gi1| dietro, con quella dalla pestinaca muranese, s'accordaro di 3521 ant, gi3| tutto che io era al pollo pesto e allo olio santo per lui 3522 ant, gi1| fatto al suono di molte peta profumate. E visto che era 3523 ant, gi2| santa, ragunar sei di loro petegole, stavano due ore a chiacchierarne. 3524 ant, gi3| coltagli la cagione del petorsello a dosso, con un «testa di 3525 ant, gi2| tutte le guise (dicea la petrarchesca Madrema-non-vole), avutone . 3526 ant, gi3| la punta del piede, col petrarchino in mano, cantando con vezzi:~ ~ 3527 ant, gi1| rispetto le ventose nel pettignone. ~ANTONIA. Tanto se ne ebbe.~ 3528 ant, gi2| porci, ma le vedove son pettinate dalle orazioni dalle discipline, 3529 ant, gi1| novella, ma da saccomanna avea pettinato la mattina, e perduto l' 3530 ant, gi1| uomini: e festi una opra più pia che non è il monte della 3531 ant, gi3| venuta di nuovo talché, piacendo sempre le cose nuove come 3532 ant, gi3| di Siena, di Genova e di Piacenza ne ho fatte quelle poche; 3533 ant, gi3| per ogni cosa che non gli piacesse, di non dirmi villania; 3534 ant, gi1| acconciarmi sul letto come più gli piaceva, quando eccoti un tic toc 3535 ant, gi3| sanza rallegrarsi di cosa piacevole che udisse, si stette fino 3536 ant, gi1| lupo nelle labbra con tanta piacevolezza che le facea venir giù le 3537 ant, gi2| che fa miracoli con le sue piacevolezze. Ma dichiamo del converso, 3538 ant, gi2| case (ma non saria forse piaciuta: perché sanza rosette, sanza 3539 ant, gi2| volea mettere la tasta nella piaga: ma gli diedi una scossa 3540 ant, gi3| ridiam, e per ogni cosellina piagnamo; e i loro occhi sono come 3541 ant, gi2| del marito, inteso il caso piangea e si rammaricava maladicendo 3542 ant, gi3| con uno occhio.~ANTONIA. O piangesi con un occhio?~NANNA. Le 3543 ant, gi1| miei parenti, che tutti piangevano dirottamente; e a un tratto 3544 ant, gi2| lo apriro: e trovaro la pianta per morta della sua madre, 3545 ant, gi2| Lecca-piatti, succia-broda, pianta-mandragole, pappalasagne, bevi-vendemmia, 3546 ant, gi1| rimangono alcune che si piantano in quattro sanza odore 3547 ant, gi3| amici, in far trarre, in piantare, a piangere ridendo e a 3548 ant, gi3| forte, che aspettava per piantarlo, mi fece levar suso, tirandomi 3549 ant, gi1| in terra, appuntando le piante dei piedi al muro della 3550 ant, gi3| mezzo del riso scoccano un piantetto e questi così fatti risi 3551 ant, gi1| scritto dove i padri hanno la piatanza si fosse insignorito delle 3552 ant, gi3| poveretto garzone si trova un piatto nel capo.~ANTONIA. A che 3553 ant, gi1| Dui fa, passando per piazza mi fermai a vedere una cagnoletta 3554 ant, gi2| mete», «percuote», e non «picchia», «ciancia», e non «burla», 3555 ant, gi3| recava in braccio, quando un picchiar forte, che aspettava per 3556 ant, gi2| il marito non ci fusse; e picchiato con quel «Date del pane 3557 ant, gi2| lati in su la spalla e un picchiatoio in mano veniva per il pane 3558 ant, gi1| quella finestra come un picchio, al meglio che potea dava 3559 ant, gi2| gli occhi in drento e sì piccioli che appena ci vedea; un 3560 ant, gi1| avea il Roffiano nel dito picciolo, la quale portava per nimicizia, 3561 ant, gi3| di finocchio, fino a un picciuolo di pera.~ANTONIA. E con 3562 ant, gi2| indenaiato di lendini e di pidocchi. Al quale il savio podestà 3563 ant, gi2| ci sarebbe appiccato il pidocchio, con alcune nuote di olio 3564 ant, gi1| mascelle un pettine d'osso da pidocchiosi con duo denti i labbri secchi 3565 ant, gi3| saria stato ben notato per pidocchioso quello che non lo avesse 3566 ant, gi2| Che gambe sottili», «Che piedacci», «Che mala grazia», «Che 3567 ant, gi2| con mano, sfoderò il suo piedi-di-trespolo con la testa fumante e infocato, 3568 ant, gi2| Portava una berretta da una piega mandata giuso, con una scuffia 3569 ant, gi1| inguluppata e una lettera piegata nel modo che sono quelle 3570 ant, gi3| tavola; poi i tovaglini piegati, poi i coltelli. E cominciando 3571 ant, gi1| facea la guardia uno spedone piegato nel mezzo per il peso d' 3572 ant, gi1| sole, e la chiesa parea San Piero e San Paolo il della 3573 ant, gi1| mancatole la robba, tutta pietosa, tutta umile, si siede verbigrazia 3574 ant, gi3| NANNA. Tu sei in su le pietosarie.~ANTONIA. Ci sono e ci voglio 3575 ant, gi2| vietava, la disfece e vendé le pietre; e poi, scemando le mobilia, 3576 ant, gi2| che usciva di una vena fra pietruzze vive dal piede del monte, 3577 ant, gi3| terribilmente; sonando poi i piferi, con tutto il mondo in Ponte, 3578 ant, gi1| vino, la crudelità è la pigion della casa, la morte è il 3579 ant, gi3| credei poter tòrne una a pigione, e i denari non vengano; 3580 ant, gi2| verità, noi siamo sempre il piglia-il-peggio); e non potendo trovare 3581 ant, gi3| il mercatante mi dice: «Pigliali, pazza, ogni cosa si vòl 3582 ant, gi3| scannerò e ti affogherò», e pigliandomi nella gola mi stringea pian 3583 ant, gi2| cosa è meglio che marito: e pigliane lo essempio dal mangiare 3584 ant, gi3| gli volto le spalle, onde pigliata la cappa e volato alla stalla, 3585 ant, gi3| fattosi pregare un pezzo pigliate le carte più false che i 3586 ant, gi1| comperazione. Séguita.~NANNA. E pigliatele per mano, gli davano i più 3587 ant, gi3| mettersela e levarsi, da me era pigliato con dire: «Orsù, corcatevi, 3588 ant, gi3| indugiando a tornare a loro, pigliavano la via della scala: e perché 3589 ant, gi2| si potevano, intorno alla pila della acqua santa, ragunar 3590 ant, gi2| lattuche crespe e sode, pimpinelle fresche e tenere; alcuni 3591 ant, gi3| stelle fossero grandi come la pina di San Pietro e non più, 3592 ant, gi1| tutti ad un'otta; e tu, pinchellon mio, basciami; così tu, 3593 ant, gi3| NANNA. Così farò. Un certo pinchellone, che di una sua vigna che 3594 ant, gi1| manine, il corpicello, il pinchino e 'l culetto, che pare che 3595 ant, gi3| ad intendere di essere la pincia della mamma.~ANTONIA. Perché 3596 ant, gi2| il mio colombino, il mio pincino, entra qui nel tuo armario, 3597 ant, gi2| ritentando con la tasta, tanto pinse che vi entrò. Io non mi 3598 ant, gi2| scartabelli di cartapecora piombati, secondo che dicea datigli 3599 ant, gi3| e il mio bere, la acqua piovana; e la mia veste d'oro, questo»; 3600 ant, gi1| dote a sbirri, a barri, a piovani, a staffieri e a ogni sorte 3601 ant, gi2| d'agosto sì apparecchia a piovere: e sì come torbato crolla 3602 ant, gi1| trastullare quel poveretto di Piramo e quella poverina di Tisbe, 3603 ant, gi3| così iniqua?~NANNA. Chi piscia come le altre è come le 3604 ant, gi1| sempre stettero; e sempre pisciaro le donne per il fesso. E 3605 ant, gi1| che ella avea intorno al pisciatoio una ghirlanda di foglie 3606 ant, gi3| diedi ad intendere che il piscio fosse sangue: che, purché 3607 ant, gi1| che poi col capo inanzi la pisciò a fatto al suono di molte 3608 ant, gi2| parangone sariano parse pisciotte, e si ornava di alcune vesti 3609 ant, gi3| giuocherei l'anima mia contra un pistacchio.~NANNA. Non sarà poco. Uòh, 3610 ant, gi1| prete che avea detto la pistola, e quello che avea detto 3611 ant, gi3| delle locande, diventano da pìstole, cioè ruffiane; poi da vangelo, 3612 ant, gi2| deposito dipinto, con il pitaffio letto da tutto il popolo: 3613 ded | forma di gatto, sì come era Pitagora un filosofo sotto la forma 3614 ant, gi3| riobarbaro, i siroppi, le pittime, i cristei, i manuscristi, 3615 ant, gi3| o spalliera, o quadro di pittura, o altro che io sapeva ch' 3616 ant, gi2| fiato, dicendo: «Io voglio piuttosto che si sappia che io sia 3617 ant, gi2| toccatole il fischio e la piva, parendogli che fussero 3618 ant, gi1| poppe, con le guance, con le pive e co' pivi di ognuno con 3619 ant, gi1| guance, con le pive e co' pivi di ognuno con quella destrezza 3620 ant, gi3| buone, credendosi di non placarmi mai più, perché io fingeva 3621 ant, gi1| levo suso e rispondo gratia plena; e in questo apro e veggio 3622 | po' 3623 ant, gi3| sul letto; e stataci un pochettino, ecco robba a iosa: e aiutando 3624 ant, gi1| stagnava, mi ravvivai un pochetto; e per trapassar l'ozio, 3625 ant, gi2| in capo il marito pose un pocolin pocolino la testa dentro: 3626 ant, gi2| entrare in possessione del mio poderetto, e per aver agio di domesticarsi 3627 ant, gi2| il libro, simigliava una poetessa, dàlle in mano la spada, 3628 ant, gi2| raggetto dello avvocato dei poeti, tutte compariscono alla 3629 ant, gi1| pifero come il nibbio al polcino, il mulattiere facea un 3630 ant, gi3| gelosia vagheggiando la politezza loro in quei sai di velluto 3631 ant, gi1| specchiare dentro sì ben lo avea polito l'arena, l'aceto e la mano: 3632 ant, gi1| lui il generale tratto per poliza; e con la lancia in resta 3633 ant, gi3| attaccando per ogni città polize alle chiese del suo cantarla. 3634 ant, gi3| buona mancia fanno osti, pollaiuoli, acquaruoli, spenditori 3635 ant, gi3| Fiore; e fermatami a un pollaiuolo, tolto un paio di capponi 3636 ant, gi3| potendo più raffrenare il polledro, mi facea intendere che 3637 ant, gi1| madonna, io moro, io sento il polmon che mi bolle come un laveggio 3638 ant, gi1| usciti dal fegato, dal polmone, dal core e dall'anima del 3639 ant, gi2| angoscia; e bagnatole i polsi con aceto rosato, si riebbe 3640 ant, gi1| fosso ristorativo.~ANTONIA. Poltronaccio.~NANNA. E si pigliava un 3641 ant, gi2| salcicce in piedi: e il poltroncione le dava spinte crudeli. 3642 ant, gi1| si faceano.~ANTONIA. Che poltroneria.~NANNA. Mi veniva voglia 3643 ant, gi2| in sua presenza sposò il poltroniere e seco si trafficò: così 3644 ant, gi2| morire?»; altri ricoglieva la polvere che ella calpestava, e la 3645 ant, gi1| mirabilia, e che tenea duo pomi candidi come la neve calda. 3646 ant, gi1| mezzo di ponte Sisto sanza pompa alcuna, eccetto (la seggiola), 3647 ant, gi3| puttana sempre ha nel core un pongolo che la fa star malcontenta: 3648 ant, gi3| sfiorire della loro, e gli pongono un dei più belli nomi che 3649 ant, gi3| confetti, e a chi viene, poniamo caso, il re di coppe, paghi»; 3650 ant, gi1| piedi al muro della camera, pontando contra lo smisurato pastorale, 3651 ant, gi2| puoi con una feminuccia: ponti con un uomo, e poi mi favella. 3652 ant, gi2| abbattimenti si mostrava in pontificale con una giornea sparsa di 3653 ant, gi1| toga del generale, sedendo pontificalmente contrafacea il padre dando 3654 ant, gi2| di birri, e con tutto il popolazzo dietro, sendo donde passava 3655 ant, gi3| moltiplicano di in come i poponi, che ne viene cinque o sei 3656 ant, gi3| toccarmi, in basciarmi e in popparmi né per tartufi, né per carcioffi, 3657 ant, gi3| poi sul bravare «Puttana, porca, al corpo dello intemerato 3658 ant, gi2| non mi abandonare come una porchetta grattata, non gridai se 3659 ant, gi2| imbrunire dai cani e dai porci, ma le vedove son pettinate 3660 ant, gi1| boccone da una suora, e porgelo con la propria bocca all' 3661 ant, gi1| gli grappò la reliquia: e porgendole la bocca, la basciava soavemente, 3662 ant, gi1| creste e qualche capo, e porgendolo l'uno a l'altra e l'altra 3663 ant, gi3| loro che a tutte le ore mi porgevano perché ne uscissi, con dirmi « 3664 ant, gi2| dico che i preghi che elle porgono per le triste conventuali 3665 ant, gi2| di prigione col fuoco, e porla sopra una carretta, e attanagliarla 3666 ant, gi2| il prete a sedere, e nel porle la mano in capo il marito 3667 ant, gi1| piede in terra come avessi a porlo sopra l'uova.~ANTONIA. Ritorna 3668 ant, gi3| ascoltare uno, che tu le porrai cosa inanzi che te ne benedirà 3669 ant, gi2| infocato, tutto ricamato di porri; e datogli suso un buffetto, 3670 ant, gi2| da starti meco.~ANTONIA. Porrò questo con le altre obligazioni.~ ~ 3671 ant, gi1| bambagia rappresa, e lo porse a quella, la quale lo mise 3672 ant, gi2| sendo un seco in camera, porsi a caso gli occhi in uno 3673 ant, gi3| imbasciadore o non imbasciadore? Portagli via, che non voglio che 3674 ant, gi3| che col far sagramento di portàgliene fra dieci giorni fino a 3675 ant, gi1| Convertite, erano le perle che io portai al collo e le robbe che 3676 ant, gi1| questa camera, gli dirai «Portale »: come il brigante è 3677 ant, gi2| pòrtati il crocifisso in seno, portalo dico, perché ti vo' far 3678 ant, gi3| Salamone, gliene vende e portami i danari.~ANTONIA. Che vuoi 3679 ant, gi1| ampolla, é così sudata sudata, portandomi da paladina, lo spinsi inver 3680 ant, gi2| dicendole il marito «Lascia portarla alla serva», disputava seco 3681 ant, gi3| velluto che la sera dovea portarmi il famiglio, il saio non 3682 ant, gi1| ricolsero su le braccia e lo portaro di fuora: e ti so dire che 3683 ant, gi3| spaurita mi sfibbia; e portatami in sul letto aiutata da 3684 ant, gi2| siamo rubati», se le erano portati frutti: «Che bella razza: 3685 ant, gi2| la mia consolazione. Ma pòrtati il crocifisso in seno, portalo 3686 ant, gi1| predelle degli altari e per le porte delle chiese dopo gli uffici, 3687 ant, gi2| disse: «Quando sia che vi portiate bene delle cose nostre, 3688 ant, gi2| muricciuolo, che avea la porticella di verghe di salci intrecciate 3689 ant, gi3| si sottoscrive «Lucrezia Porzia, patrizia romana», e suggella 3690 ant, gi3| Lucrezie, or Cassandre, or Porzie, or Virginie, or Pantasilee, 3691 ant, gi2| portato suso il poveretto, lo posaro nel letto; e mandato in 3692 | posse 3693 ant, gi2| intendere che da altrui li era posseduto il suo castello, la sua 3694 ant, gi3| ruberie per via delle quali possino pagare chi le sfami ben 3695 ant, gi1| mi ritirai destramente, e postami a sedere, diedi uno sguardo 3696 ant, gi2| guanciale in su la bocca, postavisi a seder sopra, sanza altro 3697 ant, gi2| resuscitata alla visione posticcia, tutta in sapore aspettava 3698 ant, gi3| sonare di campanelle. E postici a tavola, appunto nel fine 3699 ant, gi3| aspettavano la lavandaia, postigli in capo alla fante, me ne 3700 ant, gi2| non-aspettò-già-mai-con-tal-disio, e postolesi allato, la ciuffa quasi 3701 ant, gi1| fare il primo amante; e postomi in capo un cappelletto di 3702 ant, gi1| tavolino in su le grazie e postovi suso una tovaglia che parea 3703 ant, gi3| mattaremo». «Voi farete ciò che poterete» rispondo io, «e non fate 3704 | poterti 3705 | potevi 3706 | potrebbe 3707 | potremmo 3708 | potuti 3709 ant, gi3| dei poveri cavalli, delle povere vesti, dei poveri imbertonati; 3710 ant, gi3| questo i singhiozzi dei poveretti mormoravano nelle loro gole 3711 ant, gi3| Minerva a tante fanciulle poverine.~ANTONIA. Il della Nunziata?~ 3712 ant, gi1| pezzo, sbuca fuora un dei poverini: e il can traditore, ciuffatolo, 3713 ant, gi2| inzuccheriamo la morte del povero cavaliere con la vita di 3714 ant, gi2| maritare, pregando la fata pozzeruola che gli desse buona ventura; 3715 ant, gi1| che era tocco la mattina a pranzo ne l'anello della compagna; 3716 ant, gi3| provato quante erbe hanno duo prati e quante parole hanno diece 3717 ant, gi2| vanno le altre; e pigliando pratica con questa e con quella, 3718 ant, gi1| ripormi inginocchioni in su la predella dell'altar grande: allora 3719 ant, gi1| allato alla stanza delle predette, una camerina imbossolata 3720 ant, gi1| addorméntosi ronfando, ritornò il predetto nella forma del facchino: 3721 ant, gi3| parlava la prima volta ne giva predicando; vien poi gustandomi: lo 3722 ded | quel di Fiorenza, né di predicare altro cardinale che quel 3723 ant, gi2| dalle divozioni, dalle prediche, dalle messe, dai vespri, 3724 ant, gi2| che si aveano a maritare, pregando la fata pozzeruola che gli 3725 ant, gi3| quattro o sei volte il , pregandolo che si degnasse venire a 3726 ant, gi3| levar suso, tirandomi egli e pregandomi acciò non andassi a veder 3727 ant, gi3| fantesca quasi piangendo mi pregava che le dovessi perdonare, 3728 ant, gi1| ANTONIA. Dimmelo, io te ne prego: a ogni modo oggi è la Madalena 3729 ant, gi3| non ci rimanendo canova di prelato niuno che non fusse sverginata 3730 ded | dirò altro, aspettando in premio del mio farti immortale 3731 ant, gi3| sempre ponendo la bocca nei prencipi, facendo giudicio del Turco, 3732 ant, gi2| la autorità delle triste, prendere lo impiccato per isposo. 3733 ant, gi1| una medicina: che sanza prenderla altrimenti, va due e tre 3734 ant, gi1| galantaria delle compagne, prendono partito non di dirlo alla 3735 ant, gi1| da quella d'una vacca, e presagli la mano con gli orli della 3736 ant, gi2| dello scarpone in terra, presenta la nuova padrona che, avendo 3737 ant, gi2| simili gentilezze se le presentavano, ed ella: «Oh, stiamo freschi: 3738 ant, gi3| imbasciadrice, mi raddoppiò i presenti dicendo a ciascuno: «Io 3739 ant, gi2| vivea alla sboccata e in presenzia della moglie dicea ciò che 3740 ant, gi1| sposa venne fuora, ed egli presola nella gola le ficcò le zanne 3741 ant, gi2| fosse venuto per la farina, presolo per lo scapolare e trascinandolo 3742 ant, gi3| il medico: che venuto e presomi il braccio con duo dita, 3743 ant, gi3| gliene rubo con una parolina, prestandogli le mie non troppo vaghe. 3744 ant, gi3| dei suoi comandi per la prestanza fattami.~ANTONIA. Gocciolone.~ 3745 ant, gi3| maestro di stalla di nol prestar più, se venisse Cristo), 3746 ant, gi3| fuora via, ma quando il presuntuoso vuole entrar dentro, gli 3747 ant, gi3| che non vende un di questi pretacci la messa novella attaccando 3748 ant, gi2| signori, la frataria, la pretaria e la monicaria sopra tutto, 3749 ant, gi2| invidia le genti, io non prezzo le feste né le compagnie, 3750 ded | indegnamente), con allegare la Priapea di Virgilio e ciò che in 3751 ant, gi2| ed era stato in diverse prigioni i quattro e cinque anni 3752 ant, gi2| dalla comunità per i poveri prigionieri, disse curando una gamba 3753 ant, gi3| uccelletto, né un frutto primaticcio, né un fiore che non carpisse 3754 ant, gi1| e per gelosia d'uno dei primi della terra innamorato d' 3755 ant, gi2| e la sua amorosa era la primiera. Onde si gli riducevano 3756 ant, gi1| eccoti un canonico, cioè il primocerio, che gli portò la novella 3757 ant, gi3| fusse traditora con grazia e privilegio; e una puttana che non avesse 3758 ant, gi2| per la lampada; e tutto procacciando, era padrone del tutto poi, 3759 ant, gi2| veniva quasi ogni fra noi procacciandosi qualche cosetta per vivere; 3760 ant, gi2| volea; perché, sendo il procaccino del convento, andava all' 3761 ant, gi3| casa di qualche avvocato, o procuratore o ufficiale, per conto di 3762 ant, gi2| venne il , e levato il procuratore-delle-sue-corna con molta allegrezza della 3763 ant, gi2| del dottore, che allora procurava nella città per le liti 3764 ant, gi1| alloggia in casa di qualche prodigo uomo che non solo lo accoglie, 3765 ant, gi3| far frutto alcuno co' suoi proemi, si levò suso e diede venti 3766 ant, gi3| mula; e chiamatami giuso, proferendomi la groppa, io la accetto; 3767 ant, gi3| le carezze? son queste le proferte?»; e io gli rispondo: «Fratel 3768 ant, gi3| galantemente, facendo egli professione di non essere. E a che modo, 3769 ant, gi2| io ho ricolto te: le sue profezie sono adempite, le quali 3770 ant, gi1| fatto al suono di molte peta profumate. E visto che era maschio, 3771 ant, gi3| questo mal traditore; né profumi, né ungiumi, né medicumi 3772 ant, gi3| ANTONIA. Per tornare alla promessa che io ti feci di risolverti 3773 ant, gi2| grazie, con le tue virtù», e promettendo tutto il mondo a chi volea 3774 ant, gi3| frappare a loro circa il promettere, caso che ella mi gli desse 3775 ant, gi1| sono stata una bestia a prometterti di raccontare in un la 3776 ant, gi3| tuo in tre parole, come mi promettesti?~ANTONIA. Per tornare alla 3777 ant, gi3| bello: per lo qual dono gli prometteva, sanza esserne richiesta, 3778 ant, gi3| altrove e mostrati penserosa; prometti e sprometti secondo che 3779 ant, gi3| che vi piacerà». Io glielo prometto ma dopo cena, però che avea 3780 ant, gi3| alla sua volontà; onde le promise di ascoltare lo amico che 3781 ant, gi2| modo da ridere; e a tutti i propositi dicea «Noi cavalieri», e 3782 ant, gi2| Dio ci spirerà». A questa proposta risero tutti i giovanastri 3783 ant, gi3| egli rispose; e volendo prosuntuosamente salir suso, non poté, perciò 3784 ant, gi2| udito il tutto, con una prosunzione proprio da pedagogo alzò 3785 ant, gi1| il safruganio del vescovo protettore del monistero era quello 3786 ant, gi1| madre delle moniche e la protettrice del monistero~ANTONIA. Che 3787 ant, gi2| E si dice che ella disse provando la pannocchia grandissima: « 3788 ant, gi2| veruna invidia, e ne ho provati anche io, per grazia di 3789 ant, gi3| desiderata dieci anni), provede alla cena, e quando fu tempo 3790 ant, gi3| La prima cosa mi hai da provedere di un paio di calzette e 3791 ant, gi3| ritornata che fui, correano a provedermene come le formiche ai semi.~ 3792 ant, gi3| racquetata dal suo andare a provederne, non ci essendo il suo famiglio 3793 ant, gi3| Dammi la berretta, e io mi provederò della medaglia»; ed egli 3794 ant, gi3| bene alle formiche che si proveggono la state per il verno? Antonia 3795 ant, gi2| buon fiato, si mandò la provenda al maestro nella sua camera; 3796 ant, gi2| ho vino in casa. E poi i proverbi non sono da farsene beffe, 3797 ant, gi3| allo alloggiamento nostro, proverbiando il mio non mi gli lasciar 3798 ant, gi2| generazioni son come il proverbio dei denari, senno e fede.~ 3799 ant, gi1| mosse ai cavalli; se no, proveremo tanti modi, che un ne sarà 3800 ant, gi1| bene le avessero, se noi proviamo dolcezza co' dipinti, che 3801 ant, gi2| che stette con essi gli provò tutti e dieci, due volte 3802 ant, gi1| dove è la divinità della prudenza vostra? dove è ella?». A 3803 ant, gi3| Virginie, or Pantasilee, or Prudenzie e ora Cornelie; e per una 3804 ant, gi2| lumache e forse da venticinque prugnoli fra certa nepitella in un 3805 ant, gi2| vedere: sì perché si dicea publicamente che per i suoi mali portamenti 3806 ant, gi3| amor mio gli occhi alle pulci, mi dice che chieggia a 3807 ant, gi1| forchette per tre personepulitamente che non te lo potrei dire, 3808 ant, gi1| volontà della carne che mi pungea la natura bestialmente, 3809 ant, gi1| di quei d'una leona, ma pungenti (mi penso io) come spine, 3810 ant, gi1| così il ribaldone frate al pungere dei morsi di madonna, tutto 3811 ant, gi2| egli gracchiava, ella mi pungeva il fianco con un gombito; 3812 ant, gi3| carlini che d'oro. E che fa il pungolo che elle hanno anche nella 3813 ant, gi2| bene a Domeneddio che la punì con le tre coltella.~NANNA. 3814 ant, gi1| che dimostrano i frati nel punire un frate da meno di loro 3815 ded | anco i Romani, dopo lo aver punito con pena capitale colui 3816 ant, gi3| ferraresamente carico di puntaletti, di nastretti e di bordelletti; 3817 ant, gi2| ANTONIA. Anzi lo olio: parla puntata, perché parlando io con 3818 ant, gi2| infieri: sempre con parole puntate e spiccate. E mentre egli 3819 ant, gi1| sospiri?~NANNA. Tu sei troppo punteruola; ascolta pure.~ANTONIA. 3820 ant, gi2| con un gombito; e dopo i punzoni mi disse: «Che ti pare del 3821 ant, gi1| NANNA. E poi ciascuno si puose a sedere ad una delle più 3822 ant, gi2| altro che una volta acqua pura; e stava fino a mezzanotte 3823 ded | mia penna di fuoco dovesse purgare le macchie disoneste che 3824 ant, gi2| fu consorte del frate che purificava la gente della beata Vastalla.~ 3825 ant, gi2| ANTONIA. Debbe esser vero, purtroppo.~NANNA. Ascolta questa. 3826 ant, gi3| è posta: con un che gli pute la bocca di latte, che la 3827 ant, gi2| giocacchiamenti, i tuoi puttanamenti hanno affogata la mia figliuola 3828 ant, gi3| di acqua benedetta, ogni puttanamento andrà via dell'anima; poi, 3829 ant, gi3| modo.~NANNA. La fu civilità puttanesca, e non meno bella che quella 3830 ant, gi2| ANTONIA. Io mi credea che il puttaneto delle moniche non si potesse 3831 ant, gi3| sai tu, poveretta, che noi puttani (vo' dir così) abbiamo sempre 3832 ant, gi2| odorifera quanto puzzolente la puttanità d'esse; e messer Domeneddio 3833 ant, gi2| quando andava a messa, gli puzzava fino allo incenso: e col 3834 ant, gi1| lungone, in una tavoletta quadra su la quale mangiavano le 3835 ant, gi2| tenea mondo il romito. I quadretti dello orto, diviso da alcune 3836 ant, gi1| carbone facea stelle, lune, quadri, tondi, lettere e mille 3837 ant, gi3| cortigiani scovano di tratto le quaglie; questo dico per uno che 3838 ant, gi2| grazia di chi me gli diede, qualcuni, e non ci trovo le beatitudini 3839 | qualcuno 3840 ant, gi1| tac che il baccelliere, e qualunche nel monistero l'udì, spaventò 3841 | qualunque 3842 ant, gi3| mettino , gli basta. Ora la quarta nottata ce lo lasciai andar 3843 ant, gi1| disporre per una volta dei tuoi quarti di dietro?», ed ella rispondeva: « 3844 ant, gi1| troiano, il mio Orlando dal quartiere, eccomi tua servitrice, 3845 ant, gi2| su ventuno anno, erede di quattordicimilia ducati, mezzi contanti e 3846 ant, gi3| marcito in tinello sanza un quattrino di entrata; la avarizia 3847 ant, gi3| proposito una ora»; e io queta tuttavia guastandomi di 3848 | quia 3849 ant, gi3| in casa mai non si poteva quietare tanto le era battuta la 3850 ant, gi2| rimasa vedova venia ogni quindeci giorni a visitar sua mogliera 3851 ant, gi1| di bianchezza la luna in quintadecima, <or >.~ANTONIA. Che fece 3852 ant, gi1| uno, lo trasse in terra rabbiosamente, e lasciatolo, ne prese 3853 ant, gi2| cintura, quella sua chioma rabbuffata, con un certo suo sasso 3854 ant, gi2| gli ricoglie e non si gli raccende; e ringrazio me stessa del 3855 ant, gi3| olio, che mentre mostra di raccendersi si spegne, né gli giovava 3856 ant, gi1| altro. Che miracolo era, raccogliendosi la gamba mancina a usanza 3857 ant, gi2| segno di perdonare e di raccomandarsi, spirò. E il medico e 'l 3858 ant, gi2| gli diceva: «Perdonate, raccomandatevi a Dio»; ed egli, facendo 3859 ant, gi3| Se muoio in parto, ti raccomando il nostro figliuolo». E 3860 ant, gi1| con lettere che dicano «raccomandossi e fu liberata"», e ciò detto, 3861 ant, gi2| ed egli paziente mi si racconcia in su la sella, e ritentando 3862 ant, gi2| suo dente di liofante, la racconsolò di maniera che, posta da 3863 ant, gi2| quando fu soldato, e nel raccontarle una battaglia dove fu prigione, 3864 ant, gi3| pegno», ritorna a me; e raccontatomi il tutto, gli dico: « 3865 ant, gi3| fusse), entro in collera; e racquetata dal suo andare a provederne, 3866 ant, gi3| fece un lamento grande; e raddoppiava i gridi nel dirgli mia madre 3867 ant, gi3| non ha mai troppo sete, e rade volte ha fame chi sta sempre 3868 ant, gi2| grazia del suo viso, che si radea due volte la settimana.~ 3869 ant, gi2| che non le paressero neri, radi e lunghi, e a giudizio suo 3870 ded | quei santi uffici co' quali raffrenano l'ira di Dio, movendolo 3871 ant, gi2| a una. e poi, venuto il raggetto dello avvocato dei poeti, 3872 ant, gi2| uno «oimè» più simile al ragghio dello asino che alla voce 3873 ant, gi3| il piacer che io ebbi dei raggi che traeva e dei fuochi 3874 ant, gi2| che, secondo che lo veggio raggirare, debe cercar partito», « 3875 ant, gi2| accattar farina per le ostie, raggiratosi un pezzo per altre strade, 3876 ant, gi3| alquanto dietro, non potendo raggiungermi col suo triccare, si rimaneva 3877 ant, gi2| , ella sendo a tavola e ragionando col marito dopo cena, incominciò 3878 ant, gi3| mangiare e non poter dormire, ragionandone sempre e sempre chiamandolo, 3879 ant, gi1| con quella destrezza che ragionano quelle de' mariuoli con 3880 ant, gi3| che dormì sempre mentre ragionaro, ripostole in capo il canestro, 3881 ant, gi3| non si vuol dire: sì che ragioniamo d'altro.~ANTONIA. Come ti 3882 ant, gi1| che si lasciò dare nella ragna in Ungaria.~ANTONIA. Egli 3883 ant, gi2| perché non so qual cardinale raguna i denari per farla canonizzare, 3884 ant, gi1| quello di mio padre), avendo ragunato tutto il parentado, e zii 3885 ant, gi2| romor grande, scapigliatasi, ragunò tutti i vicini, che sapendo 3886 ant, gi2| uomini e quasi di donne, e ragunossi tutta in casa del podestà 3887 ant, gi1| sopra ogni altra cosa si rallegra quando scorge una donna 3888 ant, gi2| me lo feci venire inanzi rallegrandomi con le sue castronaggini, 3889 ant, gi1| del mulattiere (co)me si rallegrano i colombi per l'esca, gli 3890 ant, gi3| postosi in un cantone sanza rallegrarsi di cosa piacevole che udisse, 3891 ant, gi1| NANNA. Così ferno esse: che, rallegrate per la non aspettata ventura 3892 ant, gi3| adirati alla cotal foggia e rallegrati alla cotal via; non lo aspreggiare 3893 ant, gi1| spensierate che arebbono rallegrato un morto; e tuttavia rinforzando 3894 ant, gi3| stella ai Magi, sì se ne rallegrò ciascuno; e abbandonando 3895 ant, gi1| pur allora per le cime dei rami loro; nell'ultimo avea fatto 3896 ant, gi2| inteso il caso piangea e si rammaricava maladicendo il vizio del 3897 ant, gi3| piedi del frate, non si rammenta della metà.~ANTONIA. Dimmi 3898 ant, gi3| NANNA. Perdonami, che non mi rammentava che ti assassinasse. La 3899 ant, gi2| non si udiva se non uh, uh ramorzato dalle mani dell'uno e dell' 3900 ant, gi3| mi fece una veste di raso ranciato gloriosa; e non lo aresti 3901 ant, gi3| Un vecchio grimo, grinzo, rancio, lungo e magro, si imbriacò 3902 ant, gi1| spaventò come spaventa le rane poste in un greppo, a testa 3903 ant, gi2| occhi, stringendo le pugna e rannicchiando le gambe, venne meno; ed 3904 ant, gi3| innanzi e il culo in fuora, rannicchiate le gambe, la voglia che 3905 ant, gi3| occhi sono come un sole rannuvolato, che ora spunta fuora il 3906 ant, gi3| vorrei che si spallasse o rapprendesse, acciò che io non ruinassi 3907 ant, gi1| pane che parea bambagia rappresa, e lo porse a quella, la 3908 ant, gi1| anima.~NANNA. O non gli è rappresentato, essendo santa?~ANTONIA. 3909 ant, gi3| passeggiare genti, come cavalli rappresi, dintorno allo alloggiamento 3910 ant, gi3| banco, sanza saputa di essi raschio col gentiluomo.~ANTONIA. 3911 ant, gi2| capo di una sua gonnella di rascia che portava cinta, venne 3912 ant, gi3| mèle in bocca, e in mano il rasoio e ne vederai due leccarsi 3913 ant, gi1| sospirare, un rugnire e un raspare che parea che venisse da 3914 ant, gi2| immaginato.~NANNA. Cenato e rassettate le cose di tavola, e cacciato 3915 ant, gi3| tuoi farsetti manco buoni, rassettato a mio dosso, mi starà benissimo». 3916 ant, gi3| mirarmela: egli la toccava, e rassodandosi nel maneggiarla, la assimigliava 3917 ant, gi2| postogli le unghie nel cordone rassodato in un baleno, se lo tirò 3918 ant, gi1| tutto il core. E avviatici ratti donde uscivano le voci che 3919 ant, gi2| più tosto trovar Maria per Ravenna che un diamante in punta; 3920 ant, gi2| freddo, ulive, mele rose, col raviggiuolo e cotognato per acconciarsi 3921 ant, gi1| che ella si stagnava, mi ravvivai un pochetto; e per trapassar 3922 ant, gi2| portati frutti: «Che bella razza: i maturi son trangugiati 3923 ant, gi3| se gli avessi dato un reame, tanto era impaurito degli 3924 ant, gi1| Cristina» (che così fui rebattezzata tosto che ebbi lo abito 3925 ant, gi1| ella alla foggia che mi recai io, le fu renduto da me 3926 ant, gi1| graziosa e più fanciulla, recatole i panni in capo le fece 3927 ant, gi2| Signoria vostra», ed ella, recatoselo nella palma, dicea: «Il 3928 ant, gi1| tavoletta; onde la sua sozia, recatosi il bambolino fra le gambe 3929 ant, gi2| femine, è cagione che ci rechiamo come altri vuole: non che 3930 ant, gi1| guanto da vescovo parato, mi reco a piangere: e con le mani 3931 ant, gi2| conchiuse il matrimonio. E reducendola di mille in una venne la 3932 ant, gi1| del fatto mio, giunsi nel refettorio dove una schiera di suore 3933 ant, gi2| il marito che non volea refutare la canna-foglia a petizione 3934 ant, gi1| loschetta e di carnagion nera, refutata da tutti, avendo empito 3935 ant, gi3| mettere la pala nel forno, lo refutava di nuovo: onde rizzatosi 3936 ant, gi3| suo danno: bisogna sapere reggersi in questo mondo, e non stare 3937 ant, gi1| scambiettavano sopra come i rei nei pali turcheschi; e se 3938 ant, gi3| la fante a divorarsi le reliquie fino della prevatura e del 3939 ant, gi1| intrigati nella paura, non si rementano dove abbino lasciato il 3940 ant, gi2| fattosi inanzi, disse: «Dio vi renda la vostra sanità»; ed ella, 3941 ant, gi3| mostrai di far di lui, che non rendeno quelli che escono di prigione 3942 ant, gi3| non si può venire che al renderle». Ed è così come ti dico.~ 3943 ant, gi1| particella, e venne a finirla col rendermi grazie per infinita secula 3944 ant, gi3| speziale, che poi te gli rendevano.~NANNA. Tu hai del buono 3945 ant, gi2| altri più pietoso dicea «Rendiamola ai suoi»; e ci fu un savio 3946 ant, gi2| nostra avea un podere di gran rendita, la quale era di parentado 3947 ant, gi1| foggia che mi recai io, le fu renduto da me migliaccio per torta.~ 3948 ant, gi2| a votare il canestro, e rendutolo al lavoratore, messe le 3949 ant, gi1| quelli dalla sol, fa, mi, rene; e faceano uno stralunare 3950 ant, gi2| sue valentie, cantando il requiem eternam più di mille preti, 3951 ant, gi3| dieci ne stavano a mia requisizione. Io intanto gli do un bascio, 3952 ant, gi2| dopo il parto?~NANNA. Si rese al marito, o per dir meglio 3953 ant, gi2| di ritenere il fiato, nel respirare facea soffioni strani; e 3954 ant, gi1| alzando gli stracci suoi, le respondea col cenno del membro, ed 3955 ant, gi1| udire percotendola piano; e restando di mandar giù la tenda, 3956 ant, gi1| è tocca pianamente: onde restaro sopra di sé tutti e dui, 3957 ant, gi2| capponi, ella le disse «Restati qui» e facendogli pigliare 3958 ant, gi3| chiede dieci scudi che gli restava a dare di un cortinaggio; 3959 ant, gi1| ascondersi, urtandosi insieme, restavano smarriti nel volersi appiattare 3960 ant, gi2| poderi, in tre altri fece del resto. E non potendo vendere una 3961 ant, gi1| Roma non fu più Roma da che restò vedova di così fatta coppia. 3962 ant, gi2| sua venuta alla madre, che resuscitata alla visione posticcia, 3963 ant, gi2| Dovea parere una volpe nelle reti, che vedesse fioccarsi a 3964 ant, gi1| Perché?~NANNA. Perché la reverenda Paternità chiamò i tre fratini 3965 ant, gi1| basciar la mano a sua Signoria reverendissima. E nel comparire all'innamorate 3966 ant, gi3| nella paglia per queste reverendissime corti. E non ci è cosa più 3967 ant, gi2| puttana sanza saper perché»; e rialzando le voci, segue piangendo « 3968 ant, gi3| romperò o lo scasserò, e riaretegli».~ANTONIA. Tu gli davi del 3969 ant, gi2| ingordigia che si gitta un riarso dalla febbre a un secchio 3970 ant, gi3| dirmi. E ben ne andò egli a riavere il saio che mi prestò, per 3971 ant, gi2| sospirando: «Io mi sono riavuta» e masticando il confiteor, 3972 ant, gi3| NANNA. Le gioie erano mie: e riavuti i suoi denari, il giudeo 3973 ant, gi3| ne hanno paura.~ANTONIA. Ribaldacce.~NANNA. E sia certa che 3974 ant, gi2| che egli era il re delle ribalderie. E sonando la tromba sanza 3975 ant, gi3| dir .XXV. parole», e io ribuffandolo dico: «Che imbasciadore 3976 ant, gi3| lo alzava un poco, tosto ricadeva giuso non altrimenti che 3977 ant, gi3| sento bene io come sto» ricaggio in angoscia. Per la qual 3978 ant, gi1| varietà di fiori, givano ricamando con gran diligenza la tavola. 3979 ant, gi2| fumante e infocato, tutto ricamato di porri; e datogli suso 3980 ant, gi3| voleva che si sfoggiasse in ricami, né in pasti, né in cose 3981 ant, gi2| miglio. E dicendo «Noi siamo ricchissimi, Dio grazia, e sanza figliuoli 3982 ant, gi2| di ogni altro bene, era ricchissimo di tanto mal francioso che 3983 ant, gi2| di un palio di broccato riccio, portato da sei cittadini, 3984 ant, gi2| con la vita di un vecchio riccone, miserone, asinone, che 3985 pie | spirito gli cerca come si ricercano le cose di gran pregio, 3986 ant, gi3| al medico che scriveva la ricetta per mandarla alla speziaria: 3987 ant, gi1| predicatore. Ivi era il ricetto di tutti i fottisteri sacrati, 3988 ant, gi1| meco il sì e il no circa il ricever tutto l'argomento o vero 3989 ant, gi1| sguizzò come una anguilla nel ricevere il colpo. Venne l'ultima 3990 ant, gi3| batte e ribatte, chiama e richiama, dicendo: «Nanna o Nanna! 3991 ant, gi3| della scala: e perché gli richiamassi indietro, dicevano qualche 3992 ant, gi2| Divolgatasi la cosa e venutone richiamo al podestà, la fece pigliare; 3993 ant, gi2| parve che volesse gir via; e richiedendo il prete, corse un famiglio 3994 ant, gi3| persona propria mi è venuto a richiedere la vostra udienza». «No, 3995 ant, gi1| per vergogna non ardiva di richiederla delle cose sue, tutta gioconda, 3996 ant, gi3| prometteva, sanza esserne richiesta, che venisse a dormir meco. 3997 ant, gi2| arrabbiano fino che non si gli ricoglie e non si gli raccende; e 3998 ant, gi3| cadendomi qualche cosa di mano ricogliendola con la berretta in mano, 3999 ant, gi2| seno, e poi morire?»; altri ricoglieva la polvere che ella calpestava, 4000 ant, gi1| mandatogli nell'orto, lo ricolsero su le braccia e lo portaro 4001 ant, gi1| chiesa, dicendo che gli avea ricolti e fattosene un laccio intorno 4002 ant, gi2| degli stracci come io ho ricolto te: le sue profezie sono 4003 ant, gi1| detto, lanciatosi a lei e ricoltola nelle braccia, disse: «Che 4004 ant, gi3| a tutti i forestieri la ricontava; e fui per farci far suso 4005 ant, gi2| sopra una schiavinaccia ricoperta da duo lenzoletti grossi 4006 ant, gi1| Le cosce erano fuscelli ricoperti di carta pecorina, e le 4007 ant, gi1| il muro i cedri di vetro, ricoprendo il romore che fecero nello 4008 ant, gi1| rivestendolo d'un saio di raso, ricoprendogli la chierica d'uno scuffion 4009 ant, gi1| donde uscivano le voci che ricoprivano il calpestio dei nostri 4010 ant, gi3| di desinare e di cena, si ricorcò meco la terza volta; e venne 4011 ant, gi1| al farla monica, e ora mi ricorda che quella benedetta anima 4012 ant, gi1| innamoramento.~NANNA. Non mi ricordar più il mio cordoglio, ché 4013 ant, gi3| suoi ricordi avrei saputo ricordarmi di quello che dovea, do 4014 ant, gi2| alcune vecchiarelle dicevano ricordarsi quando il pozzo si fece; 4015 ant, gi1| dicea..., io non so se mi ricorderò delle parole...; aspetta,


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