aband-avi | avici-chiam | chiar-dipin | dipoi-fuoru | furan-inves | invet-mirab | miral-pesca | pesch-ricor | ricre-scopr | scord-storc | storn-vento | ventr-zufol
grassetto = Testo principale
Parte, Capitolo grigio = Testo di commento
4516 ant, gi1| e ogni cosa, e poi se ne scordò per essersegli inginocchiata
4517 ant, gi1| cosa si rallegra quando scorge una donna che, giunta nella
4518 ant, gi1| guance delle donne belle, si scorgeano nelle sue chiappettine (
4519 ant, gi1| finestrette alzando le impannate, scorgendo per il lume della luna il
4520 ant, gi1| vista, se insino ai lendini scorgi di lontano .~NANNA. Attendi
4521 ant, gi1| girare sì che appena si scorgono.~ANTONIA. Dio la benedica.~
4522 ant, gi2| asino che ne avea tolto una scorpacciata, né perdere la pastura che
4523 ant, gi1| chiesa, e fur tali e tante le scorreggiate che con la correggia del
4524 ant, gi3| al mercatante, fingendo scorrenza di corpo o di stomaco, e
4525 ant, gi2| uno de' dieci combattenti, scorrucciato seco però che ella si era
4526 ant, gi2| denti, dovremmo lapidarla, scorticarla e crocifiggerla». E dicendo
4527 ant, gi2| piaga: ma gli diedi una scossa così fatta, che lo discavalcai;
4528 ant, gi1| animetta mia»; io tutta mi scossi per la paura, e tanto più
4529 ant, gi3| a me: e io chiotta; onde scotendomi dicea con le lagrime agli
4530 ant, gi3| che ne uscisse pagò gli scotti a doppio, perché non usano
4531 ant, gi3| questi bracchi cortigiani scovano di tratto le quaglie; questo
4532 ant, gi1| fracassato meschino. Fecero scovare duo seculari del letto con
4533 ant, gi2| Ritornò alla stanza; e scovata di sotto al letto la volpe,
4534 ant, gi3| fino a qui mi sono tenuta scozzonata, ti confesso di essere una
4535 ded | ciò che in materia lasciva scrisse Ovidio, Giovinale e Marziale,
4536 ant, gi1| sciutte co' miei sospir, scritte col pianto, ~sien date in
4537 ant, gi3| averle sognate. E teneva scritti in una tavoletta tutti i
4538 ant, gi3| speziaria: che, finita di scriver, la portò un di loro in
4539 ant, gi3| bella cosa che qualcuno scrivesse i tuoi ragionamenti, e che
4540 ant, gi3| stavano intorno al medico che scriveva la ricetta per mandarla
4541 ant, gi2| di quella paurose quando scrocca lo scoppietto, che si serrano
4542 ant, gi1| Stando a sedere, ecco che scroccano le tre ore, onde disse la
4543 ant, gi3| nuovi di dar mangiare a scrocco.~ANTONIA. Io che fino a
4544 ant, gi1| di Nanna che stava alla Scrofa: dove giunte in su lo annottarsi,
4545 ant, gi1| corpo (misericordia), tutto scropuloso, ritirato in dentro e con
4546 ant, gi1| posto il suo pennello nello scudellino del colore, umiliatolo prima
4547 ant, gi2| di ariento indorato, lo scudo e lo elmo pur di velluto
4548 ant, gi3| tolte via catene, anella, scuffie e altre pompe, mi diedi
4549 ant, gi1| ricoprendogli la chierica d'uno scuffion d'oro sopra del quale posero
4550 ant, gi3| anelli, di robbe di seta di scuffioni e di tutte le altre sue
4551 ant, gi2| menchione le giva dietro scuotendola e chiamandola ad alta voce.
4552 ant, gi3| tutto sopra di sé, e io scuotendolo gli dico a che si pensa:
4553 ant, gi1| tanto rise, che si mise a scuoterle il pelliccione.~ANTONIA.
4554 ant, gi1| rovescio della medaglia tacque, scusandosi che bisogneria che rinascesse
4555 ant, gi3| cuor del corpo, non che lo sdegno dello animo: in modo che
4556 ant, gi3| de le croste del pane uno sdentato, si spassava in toccarmi,
4557 ant, gi2| tabernacolo goffo di rame sdorato per reliquia: e toccata
4558 ant, gi1| gambe con più fretta che non sdrucciola un piede sopra il ghiaccio;
4559 ant, gi1| che si le ponea nelle reni sdrucciolava a un tratto sino alle gambe
4560 ant, gi3| tapezzarie, lenzuola, stagni, secchie e fornimenti da cucina:
4561 ant, gi2| questa e con quella, diventai secretaria di questa e di quella.~ANTONIA.
4562 ant, gi1| rendermi grazie per infinita secula della liberalità che io
4563 ant, gi1| meschino. Fecero scovare duo seculari del letto con le posticce
4564 ant, gi2| tuo peccato per infinita seculorum»; e nello esserci confinata
4565 ant, gi1| Iacob ebreo che con una gran securtà cianciava con la badessa.~
4566 ant, gi2| su la bocca, postavisi a seder sopra, sanza altro aiuto
4567 ant, gi2| e riposte nel luogo dove sederno il dì inanzi e sotto la
4568 ant, gi3| Antonia si pose a sedere dove sedero i giorni a dietro. E riposatasi
4569 ant, gi3| vedendo che non gli diceva «Sedete», se ne diede licenza da
4570 ant, gi1| griderò; prima mi lascerei segar le vene, Dio me ne guardi;
4571 ant, gi3| bolla con che san Giobbe segna le sue cavalle in sul viso,
4572 ant, gi2| ingorda-della-carne-sanza-osso; che, nel lasciare i segnali di sé nel pozzo, se ne portò
4573 ant, gi2| vedendo che egli passava, segnandolo con candele benedette, gli
4574 ant, gi1| con un morso gli lasciò i segni neri dei denti nei labbri,
4575 ant, gi3| una persona che mi era più segreta che il confessore; e spintami
4576 ant, gi3| di lungi, dico alla mia segretaria: «Và giù, e fagli pagare
4577 ant, gi3| cosa confermò il medico mio segretario. Onde il caca-stracci, pieno
4578 ant, gi3| Guarda guarda dove stanno i segreti dello incantare!~NANNA.
4579 ant, gi2| qui in Roma; e ciò che ne seguì de l'avermici condotta lo
4580 ant, gi1| NANNA. Ti ringrazio. Ora seguiamo la antifana. Dopo gli scherzi
4581 ant, gi3| Più valente per certo; ma seguiàno il nostro ragionare, e scrive
4582 ant, gi2| volte avvenne che volendola seguir fuor dello uscio della camera,
4583 ant, gi2| solo per ispiare ciò che seguisse del suo levamini. Né fu
4584 ant, gi1| più lecita comperazione. Séguita.~NANNA. E pigliatele per
4585 ant, gi3| frate nella Passione; e seguitando gli dico: «Non più pompe,
4586 ant, gi1| santa Nafissa, ispirami a seguitare le tue santissime pedate.~
4587 ant, gi1| cagnaccio, in collera, la seguitava: e così la cagna, veduta
4588 ant, gi1| il maestro dei novizi, e seguiva di mano in mano una suora,
4589 ant, gi1| iscappasse della trappola, sel misero a sedere in mezzo
4590 ant, gi2| mi si racconcia in su la sella, e ritentando con la tasta,
4591 ant, gi2| scapperai». Essa, facendo sembiante di destarsi tutta paurosa,
4592 ant, gi1| non poter veder fare il seme alle fave e alle castagne.
4593 ant, gi1| l diavolo ne spenga la sementa.~NANNA. Io che facea l'onesta-da-campi,
4594 ant, gi3| puttana avea gran piacere di seminare scandoli, di ordire garbugli
4595 ant, gi3| che nasce in un gran campo seminato di venti ragioni di grano,
4596 ant, gi3| comparsi duo barri con volto di sempliciotti, fattosi pregare un pezzo
4597 ant, gi3| merito», e dato un bascio al sempliciotto, e rivoltatami al facchino
4598 ant, gi3| e si fa le comedie della semplicità mia; e quello che mi cuoce
4599 ant, gi3| Campidoglio che mette in ordine il senatore». E a cinque ore di notte
4600 ant, gi3| essere altro.~NANNA. Egli sendoci venuto da poco in qua, mi
4601 ant, gi3| giocatore dalla baratteria sendogli detto cattivo. Mi si era
4602 ant, gi2| communicò sanza confessarsi; e sendone ripresa, rispose avere ancora
4603 ant, gi3| alla toscana un balocco senese, pare a me.~ANTONIA. Non
4604 ant, gi3| ignudo, vo' che tu te ne senta tanto, quanto io di questo
4605 ant, gi1| oh» del villano che si sente beccare il core beccandosigli
4606 ant, gi2| il polso del fatto suo; e sentendolo risuscitare nello apparir
4607 ant, gi2| ficaia che ci fa ombra. Ella, sentendosi scuotere il susino non da
4608 ant, gi2| ad una gallina; e data la sentenza, non si poté tenere la ghiotta-delle-pastinache
4609 ant, gi3| mosca, e che sia il vero, senti che faccio con dolcezza»,
4610 ant, gi1| Mirando il cotal di vetro mi sentii tutta commovere, benché
4611 ant, gi3| lasciai andar tutto: e nel sentircelo il valente uomo ci tramortì
4612 ant, gi1| allato al fuoco che lo potea sentire, e volgendola come si volgono
4613 ant, gi1| pensavo ad altro, e nel sentirmi por le mani a dosso mi rivolsi
4614 ant, gi3| la vostra figlia è stata sentita a naso, però che questi
4615 ant, gi1| pezzo il becco in molle, sentomi tutta insaponata: onde lo
4616 ant, gi1| molto da ridere, perché sepellì il berlingozzo che era tocco
4617 ded | nominaro il luogo dove fu sepolto «Ridiculo»: sì che con la
4618 ant, gi3| finestra di prima, tosto si seppe dove era: e moresca degli
4619 ant, gi1| apparecchiavano le nozze, e ciò seppi da poi. Ora l'altra monica
4620 ant, gi3| gentile, che per suo amore ti seranno perdonate quattro di quelle
4621 ant, gi3| faceva perché i denari si serbassero pe' miei appetiti, e i goffi
4622 ant, gi2| il culo di mentuccia e di serbastrella. E ciò detto, diede le mosse
4623 ant, gi3| NANNA. Ora odi questa, e serbatela per fartene onore. Io accattai
4624 ant, gi2| appoggiando il luccio nel serbatoio, fece tre tuoni sanza baleni;
4625 ant, gi1| di lino sottile che ella serbava per asciugar le mani, come
4626 ant, gi1| che la mia fronte era più serena che il cielo, assimigliandomi
4627 ant, gi2| e non si udiva altro che serenate tutta la notte e se non
4628 ant, gi1| loro, cantava «Divini occhi sereni...». Dopo questo venne una
4629 ant, gi3| sette anni ritornano a casa «seri»: io imparai in tre mesi,
4630 ant, gi1| che divora un asinaccio i sermenti; e gli fu donato più cose
4631 ant, gi3| ella, che avea una lingua serpentina, le dice: «Il primo segno
4632 ant, gi1| quella figura di marmo ai serpi che l'assassinano in mezzo
4633 ant, gi1| ci portò suso di peso la serpolina fino al letto; e calcando
4634 ant, gi2| scrocca lo scoppietto, che si serrano le orecchie con le dita
4635 ant, gi2| giallo delle rose, né dita da serrare i fori del zufolo, dando
4636 ant, gi3| palme, me ne venni a casa: e serratami in camera, dissi alla fantesca. «
4637 ant, gi3| queste boccucce che tengono serrate le figure delle donne di
4638 ant, gi1| monestero: e se non che ci serravamo la bocca con la mano l'uno
4639 ant, gi2| sua padrona, che fino alle serve avea allogate, come lo vide
4640 ant, gi3| camera della padrona, che ne servì per quella notte per la
4641 ant, gi1| garofano, e la sua boccia lo servia per ferro: che, mezza aperta,
4642 ant, gi3| pur fargli fare tutti i servigi in un viaggio.~NANNA. Doveva,
4643 ant, gi2| NANNA. Fatto che gli ebbe il servigio, la riserrò in camera, appiattandola
4644 ant, gi3| Và trova Salamone che ti servirà dei denari sopra uno scritto
4645 ant, gi3| logoro e farò sì che mi serviranno, le calzette me le farai
4646 ded | che quel de' Medici, né di servire altro marchese che quel
4647 ant, gi3| ne spogliò la moglie per servirnelo; e fu, il dì che me la posi
4648 ant, gi1| maritate.~ANTONIA. Eccomi per servirti.~ ~E così detto, sanza ingombrarsi
4649 ant, gi2| briglia la bocca e le mani, e serviteci per istanotte del vostro
4650 ant, gi3| egli: «Di grazia, signora, servitemene per otto dì, e poi ve le
4651 ant, gi3| perché la spilorciaria dei servitori vien dalla furfantaria dei
4652 ant, gi2| non la maritasse ad uno di sessanta anni, secondo che egli (
4653 ant, gi1| il pelo come il porco le setole con occhi guerci, digrignendo
4654 ant, gi2| faccino il pane in casa, son settecento che vogliono quello del
4655 ant, gi2| vedersi sberrettare dagli sfaccendati che venivano a vedere pazzeggiare
4656 ant, gi3| primo mattone, diventai più sfacciata che prima; e tutta Roma
4657 ded | presunzione avanza quella degli sfacciati, e la loro quella degli
4658 ant, gi2| vedova, e né più né meno sfamarsi del battaglio.~NANNA. Perché
4659 ant, gi3| quali possino pagare chi le sfami ben bene: però che sempre
4660 ant, gi2| andare, e ognuna era sì sfatata che gli piangeva la vesta
4661 ant, gi3| di valore grande da uno sfegatato dei fatti miei, la quale
4662 ant, gi3| grande? Adunque mi volete sfendere nel mezzo?»; e in tali detti
4663 ant, gi2| Da che quelle maladette sferzate ti fecero fare il mal pro'
4664 ant, gi2| spine, e nelle braccia due sferze pendenti di corda annodate,
4665 ant, gi1| Ben erano i muri tutti sfessi: io ne disgrazio i vagli.~
4666 ant, gi3| la malizia) spaurita mi sfibbia; e portatami in sul letto
4667 ant, gi1| ha un fante di ficcare e sficcare le pugna nella pasta. Insomma
4668 ant, gi3| correa per vedermi, alla sfilata, e quella che ci tenea in
4669 ant, gi2| di bavella tutto rotto e sfilato che da mano mostrava la
4670 ant, gi2| talvolta gli veniva cotali sfinimenti di cuore che, strangosciato,
4671 ant, gi1| sventurato venne in tanto sfinimento in sul fà-che-io-fo, che,
4672 ant, gi3| che appunto fiorisce nello sfiorire della loro, e gli pongono
4673 ant, gi2| basciare o di toccare con mano, sfoderò il suo piedi-di-trespolo
4674 ant, gi2| perdi-giornata: col quale sfogai la bizzarria, non a mio
4675 ant, gi1| meschine, le sfortunate, sfogaro la rabbia suso le palle
4676 ant, gi3| borse, non voleva che si sfoggiasse in ricami, né in pasti,
4677 ant, gi2| metà, sarebbeno una cosa sfoggiata, e farebbero un buon pro'.
4678 ant, gi2| codacciuto, mutato panni, sfoggiava da paladino; e cominciando
4679 ant, gi1| cimatore. Le meschine, le sfortunate, sfogaro la rabbia suso
4680 ant, gi2| venir via a passi lunghi e sforzandosi di ritenere il fiato, nel
4681 ant, gi3| da signore a cercare di sforzare le persone»; e volendo dire
4682 ant, gi3| motto, che pareano genti sforzate che si stringano nelle spalle
4683 ant, gi3| in camera.~ANTONIA. Deh, sfòrzati di contarmela; deh sì, Nanna,
4684 ant, gi3| al fuoco dai miei basci) sforzava con sì bel modo che il dì
4685 ant, gi3| romperai le casse? tu mi sforzerai in casa mia? tu mi fai ladra?»,
4686 ant, gi1| Marforio, tutto velenoso, la sforzò con i fatti e con le bravarie
4687 ant, gi1| sul far del dì mi voglio sfratare e girmene con un giovane
4688 ant, gi2| suo fallo essere stata la sfrenata volontà della radice di
4689 ant, gi2| che il vecchio facea risa sgangherate; ma venendo ella poi al
4690 ant, gi3| e pareva proprio uno che sgomberasse, e menata mia madre seco,
4691 ant, gi1| disgombrare il paese come sgombrano i villani per la venuta
4692 ant, gi2| infarina-pastinache, facendo sgombrare la camera, tirò la porta
4693 ant, gi1| piantone nel fosso», «sgonfiatoio nella animella», «stocco
4694 ant, gi3| nella stufa, io le ho date a sgranare i fagiuoli nel saltarti
4695 ant, gi3| famiglia e la mia casa con gli sguardi. Ma per venire allo amenne
4696 ant, gi1| postami a sedere, diedi uno sguardo al cotale di vetro.~ANTONIA.
4697 ant, gi1| abbaiare da cagna grande: ma sguizzatagli di sotto, si diede a correre.
4698 ant, gi3| Sarà buon di destarsi»; e sguizzateli di grembo, gli mostro il
4699 ant, gi1| utriusque del giovanetto, che sguizzò come una anguilla nel ricevere
4700 ant, gi2| castra-porcelli disputava con lo sguscia-lumache, il prete, accònciosi a
4701 ant, gi1| magnificamente.~ANTONIA. Siale appresentato alla anima.~
4702 ant, gi2| altri vuole: non che noi siàn cattive come siamo tenute.~
4703 ant, gi2| intendere che la sorella della sibilla di Norcia e la zia della
4704 ant, gi1| lasciamo le comparazioni alle sibille. Il generale fece montare
4705 ant, gi2| percuoter la porta alla sicura: e si potea ben dire a chi
4706 ant, gi3| Sì, ah?~NANNA. Sì, sì, sie. Ma diraimi il parer tuo
4707 ant, gi1| pietosa, tutta umile, si siede verbigrazia in mezzo di
4708 ant, gi1| quella delle meretrici. Siedimi allato: acconciati adagio.~
4709 ant, gi3| capo a piè: partite poi da sieme, dicono cose l'una dell'
4710 ant, gi1| sospir, scritte col pianto, ~sien date in paradiso in man
4711 ant, gi1| cacciatole il roncone nella siepe, le fe' veder mille lucciole,
4712 ant, gi1| domesticata meco; e dicendomi «Che significano coteste tua risa?», sanza
4713 pie | SIGNOR PIETRO DIVINISSIMO~ ~Perché
4714 ant, gi3| il culo, e spasseggiando signoreggiava e me e la famiglia e la
4715 ant, gi3| giorno, venne da me un gran signorotto; e io fatto ascondere il
4716 ant, gi3| maggior parte dei cortigiani simigliano lumache che si portano la
4717 ant, gi1| allo uscire del piuolo, simigliante a quel lof tof e taf che
4718 ant, gi1| Buone e naturali fai le simiglianze.~NANNA. Appena i frutti
4719 ant, gi3| faceva credere loro che la sinagoga dei Giudei fosse in aria
4720 ant, gi2| e volendola pigliare il sindico della villa si diede a mordere
4721 ant, gi2| dinanzi, morrò contenta»; e singhiozzando e sospirando si pose a sedere
4722 ant, gi1| la badessa tenendo a man sinistra messer l'abate; e dopo la
4723 ant, gi3| medicine di riobarbaro, i siroppi, le pittime, i cristei,
4724 ant, gi2| ciò che facea e vedendolo smagrato, con gli occhi in dentro,
4725 ant, gi2| in terra, cadde in tanta smania per la voglia della coda
4726 ant, gi2| acqua fresca, sanza punto smarrirsi si mosse furiosamente, aprendo
4727 ant, gi3| fussi più tosto perduta che smarrita) gli faccio porre a sedere:
4728 ant, gi1| urtandosi insieme, restavano smarriti nel volersi appiattare dal
4729 ant, gi2| figliuolo della sua asina smarrito dalla madre, e passando
4730 ant, gi2| gli astrologi se ne giva smascarata su per la scena, con un
4731 ant, gi3| frotta di persone mascarate e smascarate; e accompagnatami con loro,
4732 ant, gi3| intendimenti. Fu cosa da smascellare quando, cenando con essi,
4733 ant, gi1| ah! ah! E chi non avrebbe smascellato?~NANNA. E partitici a tentoni
4734 ant, gi3| che prima; e tutta Roma ne smascellava; e coloro che antivideno
4735 ant, gi1| cuoca mezza chiusa dalla smemorata, e dandogli una occhiata,
4736 ant, gi3| forte che no, sanza altro smerdamento di belletto, sul più bello
4737 ant, gi2| che bicocca con le mura smerlate, con duo forni, che egli
4738 ant, gi1| sommessa voce e chi con alta smiagolando, pareano quelli dalla sol,
4739 ant, gi1| pavone: e trangugiava bocconi smisurati, e bevea da mietitore. Ed
4740 ant, gi1| camera, pontando contra lo smisurato pastorale, se lo avea riposto
4741 ant, gi2| tetto della casa di questa smugne-conventi, fece tanto che con il trentapaia
4742 ant, gi3| aveva scolati deliberai smugnergli a fatto.~ANTONIA. Con che
4743 ant, gi3| coloro che antivideno il mio smuramento dicevano l'un l'altro ad
4744 ant, gi1| la veste di dosso, e poi, snodatogli le calze e ritrovato il
4745 ded | passa dentro al naso la soavità delle rose subito che si
4746 ant, gi1| sangue, dissi che volea star sobria per la sera; e riserrata
4747 ant, gi1| che finì il ballo prima soccorse la compagnetta sua, la palla
4748 ant, gi3| faccio male, ammazzami»; e io soda al macchione, ed egli ai
4749 ant, gi3| parea che volesse andare a sodisfare un voto, chiedendomi perdonanza
4750 ant, gi1| stufa, parea lo spirto d'un sodomito in bocca del demonio. Alla
4751 ant, gi1| testamento vecchio appena che io soffersi di guatarla: ella avea in
4752 ant, gi1| che ronfiando comincia a soffiare di sorte che non si puote
4753 ant, gi2| fiato, nel respirare facea soffioni strani; e gli amici che
4754 ant, gi2| villano, se lo menò dietro in soffitta e sciolti i piedi ai polli
4755 ant, gi3| dei miei appassionati, che soffocati dal dolore, parlavano col
4756 ant, gi2| ella. E non potendo più soffrire il pasto, si lanciò al destro:
4757 ant, gi1| alla moglie non so che del sofì e del Turco; e facea scompisciare
4758 ant, gi1| dà il pane allo spedale, soggiungea:~ ~Il mio gran pizzicore ~
4759 ant, gi3| alla Signoria vostra», soggiungendo: «Lo imbasciadore di Spagna
4760 ant, gi1| Signorie vostre»; e poi soggiunse: «Un servidore di questa
4761 ant, gi3| il dì cose nuove, non si sogliono maravigliar di nulla.~ANTONIA.
4762 ant, gi2| assicelle, si rimisse a sognare; e alzando le braccia saltò
4763 ant, gi3| proposito, diceva di averle sognate. E teneva scritti in una
4764 ant, gi2| sì innamorato di lei, che sognava la notte quello che ella
4765 ant, gi3| che si dirà che sono stata soiata, che del cavallo»; e volendomi
4766 ant, gi2| vecchie, dandogli alcuni soldi giunta. E se ne imbriacò
4767 ant, gi3| spedale; e maestro Andrea soleva dire che le puttane e i
4768 ant, gi2| frati», la misericordiosa al solito corse a lui, e convenutasi
4769 ant, gi1| luschetta era una suora tutta sollazzevole, e mentre ognuno spingeva
4770 ant, gi1| e nel mettere avea quel sollazzo che ha un fante di ficcare
4771 ant, gi3| incantato, il maestro mi sollecita; e io avendole detto più
4772 ant, gi2| la tavoletta di cocina, sollecitandolo a bere di un gran boccale
4773 ant, gi3| e poi una cesta, poi una soma, poi ce ne è da gittare,
4774 ant, gi3| ti darà gioie per detta somma, le quali compererà il giudeo
4775 ant, gi1| stringemi», «aitami», e chi con sommessa voce e chi con alta smiagolando,
4776 ant, gi3| avevi le lagrime molto in sommo.~NANNA. Fà stima che io
4777 ant, gi1| danno quelli che fanno i sonetti alle Lorenzine, e la maladetta
4778 ant, gi1| scendere della scala videro sonnacchiare il mulattiere che duo dì
4779 ant, gi1| talché la turba, cadendo sonnacchiosa sopra le vivande, arìa fatto
4780 ant, gi3| la facessi segnata; e non sopportando che mi mettessi le mani
4781 ant, gi3| una frotta di pugna, e io sopportandole diceva meco: «Le ti costeranno».
4782 ant, gi2| favella. Ma io non ne vo' sopportar più, no che non ne sopporterò
4783 ant, gi3| tu.~ANTONIA. Questa è da sopportare.~NANNA. Egli levatosi e
4784 ant, gi3| stacciquieto.~ANTONIA. Come te ne sopportava il core?~NANNA. Benissimo,
4785 ant, gi2| sopportar più, no che non ne sopporterò più, e mi ficcherò in un
4786 ant, gi2| far sì che ella non gli sopragiugnesse a dosso con un «Traditore,
4787 ant, gi1| un bel fanciullo che vi sopragiunse: egli avea un paniere in
4788 ant, gi1| in cima alle frecce. La soprascritta dicea..., io non so se mi
4789 ant, gi1| fatto avviso né a muta né a sorda, tosto fu ubbidita. In questo
4790 ant, gi1| soffiando come un aspido sordo, con la schiuma alla bocca
4791 ant, gi1| facendo disperare la loro sorellina: che per esser alquanto
4792 ant, gi1| scorgo a gambe alte due sorelline grassettine, frescoline,
4793 ant, gi1| nastri di seta. E lo piglio sorridendo e di fuora lo vagheggio,
4794 ant, gi2| vedendo la brigata tutta sospesa in su la rocca ad ascoltarla,
4795 ant, gi2| il lamento, sanza nulla sospettar della figlia, credendo che
4796 ant, gi1| nell'ossa, né per grassezza sospinto in fuore, ma con la via
4797 ant, gi1| egli, giunto all'uscio e sospintolo, entrò dentro e visto la
4798 ant, gi1| parole ~sciutte co' miei sospir, scritte col pianto, ~sien
4799 ant, gi2| che, ammantata di nero, sospira il marito morto un mese
4800 ant, gi2| misse con le sue ciance in sospizione il marito, di sorte che
4801 ant, gi1| arrischiava di dar col piede nel sostegno, e già apriva la bocca per
4802 ant, gi3| mi imbeccava con le sue, sostenendomi nel rizzare e nel pormi
4803 ant, gi3| so quanti scudi in farlo sotterrare; e lo facemmo vestir di
4804 ant, gi2| soleano spesso venire; e sotterrato assai onorevolmente (però
4805 ant, gi2| della donna, chi dicea «Sotterriamola viva», chi dicea «Facciamola
4806 ant, gi3| è impossibile che chi si sottomette a ognuno ami niuno.~ANTONIA.
4807 ant, gi1| addio coricino mio», si sottoscrisse a punto così:~ ~Quel(lo)
4808 ant, gi3| cardinale Ascanio; e Madrema si sottoscrive «Lucrezia Porzia, patrizia
4809 ant, gi1| né al barlotto, caduto sottosopra, che tuttavia versava il
4810 ant, gi3| mi sarò in letto, fatemi spacciata e ordinate medicine di valuta,
4811 ant, gi3| a Corte Savella: e funne spacciato per uomo da poco. E così
4812 ant, gi3| venuto di suso, salutatami spagnolissimamente, dice: «Signora, il signore
4813 ant, gi1| con una reverenza alla spagnuola annapolitanata, disse: «
4814 ant, gi2| forza la ritira a sé: e spalancandole le gambe col ginocchio,
4815 ant, gi1| madama, postasi a sedere, spalancata la gabbia e misoci dentro
4816 ant, gi3| bestia, non vorrei che si spallasse o rapprendesse, acciò che
4817 ant, gi3| letto di seta trapunta, o spalliera, o quadro di pittura, o
4818 ant, gi3| poter contarti quella dalle spalliere, con la quale ci feci stare
4819 ant, gi1| intendi, di vetro lungo tre spanne, scese giuso, e infrescandosi
4820 ant, gi3| vita, e di primo tratto sparai la camera, poi il letto,
4821 ant, gi1| sanguinacci che quelli del porco sparato.~ANTONIA. Và fatti suora,
4822 ant, gi2| spargea nella berretta come si sparge quella di Cipri; e alcuno
4823 ant, gi2| che ella calpestava, e la spargea nella berretta come si sparge
4824 ant, gi2| alla acqua santa che le si spargeva in testa si inchinava con
4825 ant, gi2| fosse stata grossa come lo spargolo col quale diede lo olio
4826 ant, gi3| tanti vari i semi che si spargono nei nostri orti, che è quasi
4827 ant, gi1| ragionare e lo scherzare, come sparisce la strada dinanzi ai barberi
4828 ant, gi3| spaventi una puttana. E sparsasi la fama della natura mia,
4829 ant, gi3| degnasse venire a me, si sparse per tutto che io era al
4830 ant, gi3| udir mai più niente, mi spartì mezzo il suo: e così ebbe
4831 ant, gi3| ma non potevano entrare a spartirgli, perché tenevano con le
4832 ant, gi1| tutto di frondi di lauro, e spartoci dove meglio campeggiavano
4833 ant, gi1| che vide il baccelliere, sparve come un raggio dalla girandola,
4834 ant, gi1| dinanzi alla fame contadina, sparvero le moniche, i frati, i preti
4835 ant, gi3| feci vegghiare a usanza di sparviere se ne gì, lasciandolo con
4836 ant, gi3| la nebbia quei che paiono sparvieri e non sono.~ANTONIA. Fottiventi?~
4837 ant, gi2| alcuni suoi atti vezzosi da spasimarne dàlle in mano il liuto,
4838 ant, gi3| facevano una doglienza spasimevole.~ANTONIA. La Ancroia non
4839 ant, gi3| della contrada..., oimè, io spasimo, Anto... Antonia mi... mia,
4840 ant, gi3| grattature di capo, con spassaggiature mute e con qualche versetto
4841 ant, gi3| del pane uno sdentato, si spassava in toccarmi, in basciarmi
4842 ant, gi3| non gli toccava il culo, e spasseggiando signoreggiava e me e la
4843 ant, gi2| tutta una chiesa con lo spasseggiare per lettera, né parlava
4844 ant, gi3| madre (che sapea la malizia) spaurita mi sfibbia; e portatami
4845 ant, gi3| gaglioffo». Il merendone spaventacchio delle altalene, le dice: «
4846 ant, gi3| cose l'una dell'altra che spaventariano Desiderio e i preti dal
4847 ant, gi3| preti dal buon vino che spaventaro la Morte con il ridersi
4848 ant, gi3| crudele, traditora e ladra che spaventi una puttana. E sparsasi
4849 ant, gi2| quello che avea pertica da spazzare ogni gran camino: e fatto
4850 ant, gi2| inanzi dicea «Che chiesa spazzata, che chiesa addobbata»,
4851 ant, gi1| di rame che ci si potea specchiare dentro sì ben lo avea polito
4852 ant, gi3| non mangiasse con loro, spediro il desinare; al fine del
4853 ant, gi3| governa che si gli dia, mi spedisce il suo servidore a staffetta:
4854 ant, gi1| dentro il vetro, averesti spedito gratis.~NANNA. Sì, quando
4855 ant, gi3| avea alcuni sbricchi, che spedivano meco gratis una volta in
4856 ant, gi1| di modo che pareano una spedonata di anime dannate, le quali
4857 ant, gi1| quali facea la guardia uno spedone piegato nel mezzo per il
4858 ant, gi2| perché cotali velluti non si spelano mai, e con una berretta
4859 ant, gi3| nuove, ne truovi cento delle spelate; e rido quando veggo fare
4860 ant, gi1| capelli simili a quelli di una spelatoia, tutti lendinosi, e forse
4861 ant, gi1| sì che usciamo di questa spelonca, di questa sepoltura, e
4862 ant, gi3| in capo di tavola, perché spendeno più che non rubeno. Sì che
4863 ant, gi1| ce lo ha dato perché lo spendiamo in consolazione d'essa;
4864 ant, gi3| pollaiuoli, acquaruoli, spenditori e Giudei: che gli dovea
4865 ant, gi1| ANTONIA. Che 'l diavolo ne spenga la sementa.~NANNA. Io che
4866 ant, gi3| fece che se ne andò tutto spennacchiato, sì per le persone corse,
4867 ant, gi2| dettogli «Buona notte», spense il lume; e tiratosi a dosso
4868 ant, gi3| egli «Non fate, non fate», spensi il lume. E tosto che entrai
4869 ant, gi1| fioccare alcune risa sì spensierate che arebbono rallegrato
4870 ant, gi2| che se ben venisse il mio spensierato, non sapessi trovar modo
4871 ant, gi1| vento sì grande che avrieno spenti otto torchi; e sospirando
4872 ded | non che il Cielo. Onde spero che il mio dire sia quel
4873 ant, gi3| vendono gli erbaggi, gli speziali le speziarie, e i bordelli
4874 ant, gi3| ricetta per mandarla alla speziaria: che, finita di scriver,
4875 ant, gi3| erbaggi, gli speziali le speziarie, e i bordelli bestemmie,
4876 ant, gi3| la scala, gli è dato le spezie dietro, poi uscito dello
4877 ant, gi2| vetro che cadendo non si spezza.~ANTONIA. Buona ragione.~
4878 ant, gi3| al forziere per volerlo spezzare, egli mi dice: «Manda per
4879 ant, gi1| romore che fecero nello spezzarsi con gridare «Gatti! gatti!»,
4880 ant, gi2| che si fiaccò tutto, <si> spezzò una gamba; e udito la famiglia
4881 ant, gi1| panni, gli feci cenno che mi spiaceva vedere altri sanguinacci
4882 ant, gi1| perché fu mancato a me. E mi spiacque al possibile di non poter
4883 ant, gi1| avendo torcimanno che le spianasse le sue cifere, le diede
4884 ant, gi1| dicea il predicatore che spianava la sua vita a noi altre)
4885 ant, gi1| il dì non ci giungesse a spiare i fatti d'altri, udimmo
4886 ant, gi2| non gli averiano fatto spiccare un salto, e tutto si rincriccava
4887 ant, gi2| sempre con parole puntate e spiccate. E mentre egli gracchiava,
4888 ant, gi1| penne con tre cantoni, o spicchi che si gli debba dire, che
4889 ant, gi3| vedermi, come i furfanti allo spicchio del sole; e alzando la testa
4890 ant, gi2| berretta con lancioni, ronche e spiedi, onde, fatta di cenere nel
4891 ant, gi1| il presto rivolgimento, spiegatasi in un bel tondo, tanto si
4892 ant, gi1| damasco bianco, e sapea più di spigo che di zibetto gli animali
4893 ant, gi2| stringhe, agli aghi, agli spilletti, ai bei ditali, specchi,
4894 ant, gi3| sei usa a vedere questi spilorci di oggidì: al mio tempo
4895 ant, gi3| una altra fatta, perché la spilorciaria dei servitori vien dalla
4896 ant, gi3| un «gaglioffo, furfante, spilorcio, goffo, ignorante», gli
4897 ant, gi3| la rosa, e lascia star la spina.~NANNA. Dillo.~ANTONIA.
4898 ant, gi1| sollazzevole, e mentre ognuno spingeva e menava, dicea le più dolci
4899 ant, gi1| non fu sì tosto tocco, che spinse fuora un pezzo di giannettone
4900 ant, gi1| portandomi da paladina, lo spinsi inver me di sorte che poco
4901 ant, gi2| trovato l'uscio mandato oltre, spinta la mia cameriera su di sopra
4902 ant, gi3| segreta che il confessore; e spintami inanzi inanzi, sendo già
4903 ded | corruzione non lasciano spirare i fiori della verginità
4904 ant, gi1| demonio. Alla fine il padre, spirato dalle sue orazioni, le fece
4905 ant, gi2| essa qualche dì, poi Dio ci spirerà». A questa proposta risero
4906 ant, gi2| perdonare e di raccomandarsi, spirò. E il medico e 'l prete
4907 ant, gi2| a molte persone che gli spirti erano a centinaia nel monestero
4908 ant, gi1| capo nella stufa, parea lo spirto d'un sodomito in bocca del
4909 ant, gi3| casa, perché volevano sanza spogliarsi vegghiarmi. E venuta la
4910 ant, gi2| dentro fra minestrone; e spogliatasi una vesticciuola che si
4911 ant, gi3| il servidore per le sue spoglie e per il sartore insieme,
4912 ant, gi1| grilli, sanza indugiarmi mi spoglio, aitandomi lui; e trattimi
4913 ant, gi3| da un gentiluomo che ne spogliò la moglie per servirnelo;
4914 ant, gi2| fretta, e postola su le sponde del pozzo insieme con le
4915 ant, gi1| il letto un facchino più sporco che non è un monte di cenci
4916 ant, gi1| bracco alla tazza che si gli sporgeva in fuore, tenendo però le
4917 ant, gi3| d'esso alla mia porta, mi sporgo quasi tutta fuora della
4918 ant, gi1| sentiva tutta confortare la sporta dinanzi, bontà del frugatoio
4919 ant, gi2| la contrada. Passate le sposarie, alle chiese e alle feste
4920 ded | fiori della verginità delle spose e ancille di Dio che ci
4921 ant, gi2| lenzuoli e la camiscia allo sposo, fece tanto che quella notte
4922 ant, gi2| goderne che mosse quella sprezza-sagramento (con reverenza parlando),
4923 ant, gi3| donarle a esse: che tanto ti sprezzano, donato che gli hai una
4924 ant, gi3| mostrati penserosa; prometti e sprometti secondo che ti vien bene,
4925 ant, gi2| era sposa di un cavaliere spron d'oro attempato, fatto da
4926 ant, gi1| compagno mentre si movea spronando se stesso con le dita, incartò
4927 ant, gi2| che centomilia paia di sproni, non che uno, non gli averiano
4928 ant, gi1| rilievano gli stramortiti nello spruzzargli l'acqua fredda nel viso,
4929 ant, gi2| seno sul quale natura avea spruzzate stille di rose vermiglie.
4930 ant, gi2| un lato fitta in terra la spugna sopra la canna, e dallo
4931 ant, gi3| sole rannuvolato, che ora spunta fuora il raggio, e ora lo
4932 ant, gi3| gelosia, e se pure la alzava, spuntando appena mezzo il viso fuora,
4933 ant, gi3| venne l'alba, e prima che spuntasse il sole lo faccio levar
4934 ant, gi1| quei bottoncini di aranci spuntati pur allora per le cime dei
4935 ant, gi2| occhi nella brachetta che spuntava fuore il capo di una sua
4936 ant, gi1| sua grazia alcuni peli che spuntavano fuora a guisa di quei d'
4937 ant, gi3| il terzo amante col suo spurgarsi mi fa cenno che io gli apra.
4938 ant, gi2| prigione medesima dove era lo sputa-in-croce. E venendo la Pasqua, si
4939 ant, gi3| quello che si fece aprire sputando, e di prima giunta mi dice: «
4940 ant, gi3| sputa; il quale tossire e sputare accorò il meschino: però
4941 ant, gi3| mangiando, dei tre bocconi ne sputava quattro, dicendo: «Che cose
4942 ant, gi3| potendo passar più oltre, sputò l'anima.~ANTONIA. Perché
4943 ant, gi2| dicesse che fosse in lei, squadrato un converso che con la saccoccia
4944 ded | piglia le mie carte e squarciale: che ancora i gran maestri
4945 ded | i gran maestri non pure squarciano le cose che si gli indrizzano,
4946 ant, gi1| un graffiar di volto, un squarciar di capegli e di panni molto
4947 ant, gi3| puttane, non pur di uomini, squarciato un mio ritratto, che era
4948 ant, gi2| batte il grano: onde mi squarciò la camiscia e disse mille
4949 ant, gi1| scarpe.~ANTONIA. Che sia squartato.~NANNA. La sconsolata, col
4950 ant, gi3| che ella gli arrostiva e squartava. Maldicenti fuor di modo,
4951 ant, gi3| io dormiva spesso con uno squassa-pennacchi che, quando si gli diceva «
4952 ant, gi2| che avea la voce molto squillante, venne via con un grosso
4953 ant, gi1| del quale si cominciaro a squinternare allegrezze signorili. Dicea
4954 ant, gi3| si conobbe per corrivo, squinternata la borsa, le dice: «Or tolli,
4955 ant, gi2| Taruoli! ~NANNA. Madonna sta-in-villa lo vide un dì pisciare disavvedutamente
4956 ded | luogo, e il loro cervello è stabile come un torno; i tuoi scherzi
4957 ant, gi3| a non aver tocche delle stacciquieto.~ANTONIA. Come te ne sopportava
4958 ant, gi1| traditore, ciuffatolo, gli staccò una orecchia; e apparendo
4959 ant, gi3| con <i> loro famigli alla staffa, nella quale teneano solamente
4960 ant, gi2| in preda al fattore, allo staffiere, al famiglio di stalla,
4961 ant, gi1| sbirri, a barri, a piovani, a staffieri e a ogni sorte di degne
4962 ant, gi1| il male da basso, dove lo staffile si era maneggiato come si
4963 ant, gi1| vedendo pur che ella si stagnava, mi ravvivai un pochetto;
4964 ant, gi3| con tapezzarie, lenzuola, stagni, secchie e fornimenti da
4965 | stai
4966 ant, gi1| fronte come il fondo d'uno staio, con duo lombi badiali,
4967 ant, gi1| con la vettoria, facendo stallare i cavalli di maniera che
4968 ant, gi2| trama sarà questa?~NANNA. Stammi pure ad ascoltare. L'altra
4969 ded | conte che di Massimiano Stampa, così non arei avuto ardire
4970 pie | comandare egli si è dato alle stampe di questo mese di aprile .
4971 ant, gi1| sospirando caddero per la stanchezza come gli imbriachi per il
4972 ant, gi3| astuzie di uomo pratico; e standolo ad incantare, anzi avendolo
4973 ant, gi1| mi bruniva il secchio; e standomi fra due, contendea meco
4974 ant, gi1| un'accoglienza da re; e stangata la porta perché il volpone
4975 ant, gi3| béccati questa: avendo io stangheggiato un dieci o dodeci amici
4976 ant, gi3| la possessione di una mia stanzetta che vi piacerà». Io glielo
4977 | starà
4978 | staranno
4979 ant, gi3| una nostra saviezza che staria bene alle formiche che si
4980 ant, gi3| faccio comperare due paia di starne e un fagiano; e ammaestrato
4981 ant, gi2| istasera e diman da sera hai da starti meco.~ANTONIA. Porrò questo
4982 ant, gi3| mi gitto sul letto; e stataci un pochettino, ecco robba
4983 ant, gi3| tutta impannarazzata; e stateci così otto dì, la padrona
4984 ant, gi2| stà, se vuoi; se non, qui statti». Il gentiluomo, che non
4985 ant, gi3| ci voglio essere.~NANNA. Stattici se tu ci sei: che, purché
4986 ant, gi1| e San Paolo il dì della stazzone, e fino a monaci e a soldati
4987 ant, gi2| conosce più carnovali, né stazzoni, né vigne, né spasso alcuno.~
4988 ant, gi2| dato due giravolte per lo steccato a piedi, con venti discalzi
4989 ant, gi3| puttana: una stringa, uno stecco, una nocciuola, una ciriegia,
4990 ant, gi1| che non dicono gli oriuoli stemperati, egli mi entrò a dosso con
4991 ant, gi2| fare: e cavato fuora gli stendardi, letta la condennagione (
4992 ant, gi1| ebbe piantato due volte lo stendardo nella rocca e una nel rivellino,
4993 ant, gi2| di rose vermiglie. Ella stendea spesso la mano quasi volesse
4994 ant, gi2| gli colava dagli occhi, stendendo le braccia facea le stimmate,
4995 ant, gi2| coricata io si coricò egli: e stendendosi per abbracciarmi, mi trova
4996 ant, gi3| facendogli mangiare del nostro sterco e del nostro marchese. E
4997 ant, gi1| calava su la fava di uno sterminato baccello, che ci corse una
4998 | stessi
4999 | stetti
5000 ant, gi3| veneziani per far non so che stillamenti, onde un corrivo, non dando
5001 ant, gi1| bianco, ma robini e iacinti stillati. E finito di acconciare
5002 ant, gi1| indegnamente, e che ella stillava manuscristi e manna, e che
5003 ant, gi2| quale natura avea spruzzate stille di rose vermiglie. Ella
5004 ant, gi3| per i vostri denari». Ora stimalo tu se egli udendomi dir
5005 ant, gi1| legne in cocina ed egli stimandoti la cuoca, verà via; e tu
5006 ant, gi2| carne con gli occhi si ha da stimare che si ponga una mia pari?
5007 ant, gi1| stare, caso che la lussuria stimoli l'uomo sì che sopra una
5008 ant, gi1| pian piano a macerarmi lo stimolo: il pizzicore era grande
5009 ant, gi2| avea fatto di un paio di stivalacci di suo avo; le scarpette
5010 ant, gi2| il Sole si avea messi gli stivali per gire in poste agli Antipodi
5011 ant, gi3| benefattore: che, fatto stocchi e tolto in credenza le cose
5012 ded | poteva iscusare quella di uno stolto moderno. Ma che sia il vero
5013 ant, gi1| spasso, le avea cavato lo stoppino della botte e lo volea porre
5014 ant, gi3| era molto bene accordata), storcendomi mostrava di consentirlo
5015 ant, gi2| alla malizia, cominciò a storcersi, gonfiandosi la gola col
5016 ant, gi3| trista, e mattina e sera mi storceva e mi dimenava; e mangiando,
5017 ant, gi2| gli sarà creduto». Io mi storco e faccio vista di temere,
|