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Pietro Aretino
La cortigiana

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


abate-cerch | ceri-fango | fano-manca | manda-potri | potro-spall | sparl-zucch

                                                      grassetto = Testo principale
     Parte,  Capitolo                                 grigio = Testo di commento
2002 | potrò 2003 | potuto 2004 3, 16| riconsolata: impalare le povere donnicciuole! Dio e gli 2005 5, 5| mancare niente de la mia povertà? S'io dovessi agirare tutta 2006 1, 24| queste cose, pigliarete pratica con Magistro Pasquino. Ma 2007 1, 24| Corte, per parere d'essere pratichi, non andarebbeno mai a Messa 2008 3, 8| PARABOLANO Tu sei molto pratico con i poeti.~ROSSO Io fui 2009 5, 2| sul mio letto; mènemi su, pre... presto, che dormirò da 2010 3, 6| confessore doverìa porti in la predica!~ALOIGIA Tu di' ben; ma 2011 0, pro| non fu sì tosto partito il prefato messer Mario che mi assaltò 2012 5, 22| Pattolo, omo dotto e arguto, e pregalo per parte mia che ne componga 2013 5, 19| era stato? E infin bisogna pregare Cristo, altrimenti uno che 2014 5, 22| carissimo, perché io non v'ho pregato che voi ci venissi. Pur, 2015 2, 2| Sì, a fe'.'~M. ANDREA Ai prelati?~MESS. MACO 'Giuro a Dio'.~ 2016 4, 7| tutti.~FLAMINIO 'Il mal mi preme e mi spaventa il peggio', 2017 5, 17| piacer de' dieci siroppi che prese messer Francesco Tornabuoni, 2018 1, 14| Pazzo o savio, andarai ivi e presenterai messer Maco sanese, perché 2019 1, 14| tartarughe.~PARABOLANO Son presenti da miei pari tartarughe, 2020 5, 10| PARABOLANO Io temo che a la sua presenza non potrò dire parola.~ROSSO 2021 5, 20| amore voi non ammalasti, presi questo partito.~VALERIO 2022 4, 14| voluti? Ne cognosco uno che presta denari a usura al suo padrone 2023 1, 12| mai Rafaele giudeo vole prestare doi baiocchi alle memorie 2024 2, 8| de bon servitore e non de presuntuoso, cerco di sapere el vostro 2025 1, 19| PESCATORE O Cristo! Lasciatemi, pretacci!~SAGRESTANO Tu mordi! Demonio, 2026 5, 7| Egli è peccato ch'egli sia prete e stia in questa Corte infernale, 2027 1, 22| avessi nella bilancia de la pretesca discrezione la speranza, 2028 1, 22| amari veneni ascondeno i preziosi vasi. Entriamo in casa.~ ~ ~ ~ 2029 5, 22| fronte. L'Alicorno non è prezioso per il corno che tien nella 2030 3, 15| maestro Andrea, e messer Priapo ci aspetta.~ ~ ~ ~ 2031 2, 5| d'un spedale, e con mille prieghi.~SEMPRONIO O che fanno egli 2032 3, 7| grandissimo Re di Francia prigion senza proposito niuno.~FLAMINIO 2033 4, 18| perduto el saio et è in prigione, e pagherà altro che ciance! 2034 1, 24| occhi ben ben perché le prime e principal cose a essere 2035 1, 24| ben ben perché le prime e principal cose a essere buon cortigiano 2036 1, 12| Signor Constantino riarìa il principato de Macedonia, né si degnerebbe 2037 3, 2| si vanno guastando de le principesse, e poi con qualche zambracca 2038 2, 7| ANDREA Voi avete un gran principio, ma sarà buono andare a 2039 1, 9| Cristo, io ne disgrazio il priore di Capua.~ROSSO Il grattar 2040 1, 12| croniche, gli epitaffi e i privillegi del benemerito de li antichi, 2041 0, pro| che fariano il meglio a procacciare la pigione de la casa a 2042 2, 8| sapere el vostro male e procacciarvi rimedio con la propria vita.~ 2043 3, 11| lettere a portare che 'l procaccio e a fare più ambasciate 2044 2, 8| nascondere il dolore vostro proceda d'amore, ben lo cognosco 2045 2, 7| siate maestro.~M. ANDREA Procedete voi, messere.~MESS. MACO 2046 0, pro| Oh, tu leggeresti bene il processo o la condemnazione a un 2047 2, 3| Questa notte, andando io a procission per casa, come è mio costume, 2048 3, 3| cento ducati che faccia un procuratore a robargli? (Io mento per 2049 2, 15| crucifigge? E non mi fa profetizzare el vino, ché, Dio grazia, 2050 1, 3| gitevi digrossando con le profezie.~MESS. MACO Che dici tu?~ 2051 5, 7| le mie nove, e la minore profferta è stata i denari. Egli è 2052 4, 13| han raso, vestito di novo, profumato, e fatto mille ciance; e 2053 2, 1| taverne fussino a canto a' profumieri, a ognuno putirìa il zibetto.~ 2054 4, 14| Cupido! Basta che non mi prometta il magistrato di casa, ché 2055 5, 15| al seggio capuano, e gli promette di farla duchessa di Campo 2056 4, 5| espedito in doe parole; gli ho promisso che a cinque ore venga, 2057 4, 1| dico vobis.~MESS. MACO Nego propositio hanc!~M. MERCURIO Domine, 2058 | proprie 2059 | proprio 2060 0, arg| molto più temeraria che la prosompzione. E se più di sei volte messer 2061 0, pro| anticaglie o in gioie; e lo prova, non essere pur parenti, 2062 1, 9| servitori: e' piglia famigli a provarsi un mese l'un l'altro. In 2063 2, 6| quando era giovene l'ho provato, e poi [è] un pizzico di 2064 5, 15| frutti doi tagliature di provatura che ci fanno una colla in 2065 2, 5| fussi in lor servitù, ti si provede d'un spedale, e con mille 2066 0, pro| famiglio abbia il suo salario provedere doverìa.~E chi è in disgrazia 2067 3, 6| mal partito se tu non ci provedevi! Or son io arcichiaro che ' 2068 3, 10| le signore acciò che si provegghino di materassi, perché gittandosi 2069 4, 15| di questo saio?~ROMANELLO Pròvetelo, e se ti starà bene sarem 2070 2, 9| dice el vero, come giovene prudentissimo, ma el soverchio amore mi 2071 2, 8| di così mala maniera la prudenzia vostra, e ancora che 'l 2072 3, 15| compiremo di farlo pazzo pubblico, e tu serai el medico.~M. 2073 5, 18| ne le mani d'una ruffiana publica, dove pur adesso t'ho visto 2074 0, pro| che rimarrebbe sola, io publicarei tutti i defetti vostri, 2075 1, 24| nigra leguntur ~O formose puer, musam meditaris avena ~ 2076 4, 19| farete!~MESS. MACO Laudate pueri Dominum! Io sono in fatto 2077 4, 3| caccio nel petto questo pugnale, linguaccia frascida!~ALOIGIA 2078 1, 13| detto cose di voi che no 'l punirebbono i tormenti che castigono 2079 5, 7| che sia el vero, l'inferno punisce li vizi e tu li adori e 2080 4, 6| andare le cose coleriche, e punitelo si ha errato. Aloigia questa 2081 1, 2| Spettate, ch'io l'ho in su la punta della lingua il suo nome: 2082 2, 14| questa Aloigia, e l'ha più punti che non hanno mille sarti. 2083 | puoi 2084 4, 8| sia; pure...~ALOIGIA Che 'pure'? O che ohimei? Fa' a mio 2085 4, 11| bacia, una conven che li puta. Tu col vino io con l'amore, 2086 2, 1| a' profumieri, a ognuno putirìa il zibetto.~ROSSO C'è qualche 2087 5, 22| vero che Domenedio aiuta i putti e i pazzi. Donque, essendo 2088 4, 1| mento!~M. ANDREA Giuro da puttini.~MESS, MACO A l'evangele!~ 2089 2, 6| nettare denti, a cavare la puzza del fiato e mille gintilezze.~ 2090 4, 6| puttane e 'l gioco non li puzzano.~PARABOLANO Domattina lo 2091 | qualcun 2092 | qualcuno 2093 | quand' 2094 2, 14| aprile al maggio, e passa la quarantina; e crede che tutte le duchesse 2095 1, 7| baiocchi, o balocchi che i quattrini abbin nome a Roma, m'ha 2096 0, pro| Medici bolognese, poeta que pars est, che in una sua 2097 4, 17| pazzo, e io, per non fare questione con sacerdoti, più tosto 2098 4, 6| e se non fussi perché le questioni non mi piacciono, dua 2099 0, pro| Ma voi non volete star queti; orsù, ch'io vi chiarisco 2100 | quid 2101 0, pro| cristalli', 'unquanco', 'quinci e quindi' e simili coglionerie, 2102 | quindi 2103 0, pro| voglio che 'l padrone abbia quista impressione di me, ché importano 2104 0, pro| e io farò l'argumento a quisti òmini da bene, e poi chi 2105 0, pro| stai sul severo; recita quisto beato prologo e io farò 2106 1, 17| Padre, quel sciagurato che è quivi ha la sua moglie spiritata 2107 | quotiens 2108 1, 7| Lorenzina...; le s...t...a...r... starne, e... ne... starne...» 2109 1, 3| Signoria Vostra?~MESS. MACO Mi raccomando alla Signoria Vostra.~SANESE 2110 0, pro| certa monna Maggiorina, che racconcia l'ossa per Roma, manda i 2111 4, 19| Dominum! Io sono in fatto racconcio e 'l più bel che mai. 'O 2112 5, 22| fui guasto, mi rifece e racconciòmi benissimo; e, come fui rifatto, 2113 0, pro| questa ciancia che vi sarà racconta vi facessi dispiacere, perché 2114 3, 15| che quel del mare. E 'l raderemo e vestiremo di sorte che 2115 1, 12| benemerito de li antichi, né mai Rafaele giudeo vole prestare doi 2116 3, 3| imperiale!~PARABOLANO Che ragionamenti fa ella di me, e con che 2117 5, 15| con farli la credenza! Ma ragionamo in sul saldo; quante limosine 2118 3, 12| dodicesima. Flaminio, solo.~ ~Io ragiono voluntieri con Valerio, 2119 3, 9| morire sul buco, come i ragnateli; ma torniamo a Gian Manenti.~ 2120 0, pro| non saria mai possibile a ragunare tanta turba di sfaccendati, 2121 5, 15| stata un giorno in vaso di rame, che penso l'odore del vaso 2122 3, 4| MACO Conoscete voi messer Rapolano?. ~ROSSO Messer Maco! Che 2123 0, arg| queste cose, e che vederete rappresentare qualche particella dei costumi 2124 3, 1| PARABOLANO Né che'l zanetto sia rappreso.~VALERIO Donque date voi 2125 4, 13| vomitato l'anima. E l'han raso, vestito di novo, profumato, 2126 5, 7| Giovan Tomaso Manfredi ha rason di lodare questo vescovo 2127 1, 13| fronte!~PARABOLANO Va', rassetta la camera e tu, Rosso, vien 2128 2, 5| volse anch'egli pagare la rata sua per mangiarne, e i buon 2129 3, 3| Signoria, e Laura mia si reccomanda a quella.~PARABOLANO In 2130 0, pro| E ora stai sul severo; recita quisto beato prologo e io 2131 0, pro| che se sia, e ve'l volevo recitare per amor de un mio amico, 2132 2, 8| signore mio, retrovate e recognoscete voi stesso e rilevativi 2133 1, 24| meditaris avena ~Dic mihi Dameta recumbens sub tegmine fagi.~M. ANDREA 2134 4, 18| il torto a non darli la referma per dieci anni a costui, 2135 2, 10| né letteredenari sono refiutati da le donne.~PARABOLANO 2136 0, arg| da più di trenta paesi è refiutato; no 'l vuol niuno per amico 2137 4, 4| a la porta al padrone, e reggerò, favorito, a la barbaccia 2138 0, arg| credere ch'un Gioan Manente da Reggio si fece cortigiano ne le 2139 4, 19| disfatto! Io non son io! Regnum tuum.... panem nostrum... 2140 4, 14| Clemente, che fa fallire la regola, al cul de Dio ch'io cantarei 2141 2, 5| ve ne andate dietro a le regole del tempo antico e noi siamo 2142 2, 6| ha fatto un testamento da reina, e m'ha fatto erede de ciò 2143 2, 10| dici, fussi inamorato, che remedio mi daresti tu?~VALERIO Trovare 2144 5, 21| Sta' indietro, sta' fermo, remetti l'arme!~PARABOLANO Questa 2145 5, 5| puttana! A' fratelli la vo' rendere! Ve' che ci l'ho colta, 2146 4, 19| MESS. MACO Malandrini, rendetemi el mio viso e toglietevi 2147 5, 13| quante quante grazie vi rendo, Aloigia e Rosso.~ ~ ~ ~ 2148 5, 15| allora. E quel che ci fa più renegare Iddio, è la indescrezione 2149 0, arg| né per parente. Milano lo renunzia per minchione, Mantoa per 2150 1, 24| Misericordia!~MESS. MACO ~Mortem repentina pleno semel orbe cohissent ~ 2151 0, arg| assai maggiori ‑ non crede[res]te mai ch'un omo si conducessi 2152 4, 4| non ha mai. So ch'io t'ho reso pan per focaccia, e andarai 2153 3, 8| ROSSO Pazzia è la mia a respondervi. E diteme un poco, padrone. 2154 2, 20| venesti qui facchino?', respondete: 'Anco'.~MESS. MACO Cancaro!~ 2155 3, 3| Vostra Signoria.~PARABOLANO Rèstati qui, Rosso, ch'adesso ritornaremo.~ 2156 3, 1| dato la vita et ha in me resuscitato la speranza secca e aduggiata 2157 2, 8| VALERIO Deh, signore mio, retrovate e recognoscete voi stesso 2158 3, 7| Ravenna, che per non esser reuscito un benefizio, che al virtuoso 2159 2, 21| el Testamento vecchio! A revederci.~ ~ ~ ~ 2160 1, 23| commemorazione a laude e gloria de la reverenda e imperialissima Siena.~ ~ ~ ~ 2161 0, pro| perché doventi messere e reverendo, perché arà le some de' 2162 5, 7| li vizi e tu li adori e reverisci. Ma questo non mi giova. 2163 2, 6| ROSSO Per piangere non la riarai tu!~ALOIGIA Come che quando 2164 1, 12| anche il Signor Constantino riarìa il principato de Macedonia, 2165 5, 22| mia, e domattina vi farò riaver e' vostri panni. Ma siate 2166 0, pro| disgrazia al maestro di casa riaverlo per amico serìa buono di 2167 2, 6| ALOIGIA Quella fu altra ribaldaria e forse che non erano fratelli 2168 1, 9| a punto egli, con queste ribaldarie, è molto ben servito e non 2169 2, 20| fegatella, ghiotta, traditrice, ribaldella!~ZOPPINO Torniamo a la cosa 2170 5, 15| come fussino reine, goffi ribaldi! Ma che pensi tu?~ROSSO 2171 2, 5| famiglia! Sai tu come fanno i ribaldoni?~S EMPRONIO Non io.~FLAMINIO 2172 1, 24| ANDREA Poeta di porco in la ribecca~MESS. MACO Come, poeta? 2173 2, 26| di cotesti saltimbarchi ricamati; oh, il gintil manigoldo!~ 2174 1, 14| di Mangiaguerra; oh, il Riccio de la Lepre l'ha perfetto.~ 2175 2, 6| ROSSO El Senatore non sa ricevere gli scherzi!~ALOIGIA Rosso 2176 0, pro| freddassi e che costoro non ricevessino la mità de l'argomento.~ 2177 4, 20| MACO Io dico che voglio richiavare la Signora in casa; dico!~ 2178 0, pro| ogni cosa.~Ma adesso che ricognoscete che l'è Roma al Coliseo, 2179 5, 18| servitore e, volete o no, da voi ricognosco quel ch'io sono e mi dolgo 2180 5, 22| Roma avete trovato chi v'ha riconcio!~MESS. MACO Al piacere vostro, 2181 3, 16| Voi m'avete tutta tutta riconsolata: impalare le povere donnicciuole! 2182 2, 11| sete più morvida che le ricotte, più fresca del ghiaccio, 2183 5, 17| mal francioso. Ma chi non riderà? E tu, Valerio, da me a 2184 5, 20| voglio mutare di proposito e ridermi di questa così ladra burla 2185 2, 15| Rosso? ~ROSSO Vorrei che voi ridessi un poco, per amor mio. ~ 2186 1, 24| Roma c'è conscienzia niuna, ridètivene.~MESS. MACO Ah, ah, ah!~ 2187 1, 20| che vuol dire?~ROSSO Io mi rido d'una giuntaria ch'è stata 2188 1, 15| galantaria; e infine e' panni rifanno sino alle stanghe. Oh, si 2189 3, 9| le proprie forme che vi rifarete voi.~MESS. MACO O come?~ 2190 5, 20| piangi! Per Dio, ch'io ho a rifarti!~ALOIGIA Per vedervi stare 2191 1, 4| Imperatore! La presa del re! La riforma de la Corte, composta per 2192 0, arg| è omo di suo capo, né lo riformarìa il Vescovo di Chieti.~ISTR. 2193 2, 8| recognoscete voi stesso e rilevativi di sì stranio umore e non 2194 3, 7| certissimo che Sua Santità rileverà la virtù come fece Leon 2195 1, 9| servire el meglio che sa per rimanere seco et egli gli dice: « 2196 0, pro| rispetto a monna Comedia che rimarrebbe sola, io publicarei tutti 2197 5, 17| nulla restò com'ora son rimaso io a questa burla? E quanta 2198 5, 16| fornara e la roffiana! A rimediare!~ ~ ~ ~ 2199 2, 8| vostro male e procacciarvi rimedio con la propria vita.~PARABOLANO 2200 4, 22| Se voi avessi fame, le rimembranze ve si scordarebbono.~~  ~ 2201 4, 22| PARABOLANO Io mi pasco de rimembrare la mia donna, né con altro 2202 2, 26| Grillo, corrigli dietro e rimenalo a casa e digli che abbiamo 2203 3, 16| Io ho date le cervella a rimpedulare; spettate, oimè, che m'è 2204 3, 2| ALOIGIA Io il cognosco al rincroscicchiare de le mani, a l'alzare del 2205 2, 21| una di queste burle farìa ringiovenire el Testamento vecchio! A 2206 5, 20| così malinconosa e sètevi ringrandita a sollazzare con sì gran 2207 2, 6| agosto, la farìa chiedere da' rioni, per mezzo di Rienzo Capovacina, 2208 2, 5| figliolo con niuno e ci riparleremo più per agio. Io voglio 2209 3, 7| Leon suo fratello,~VALERIO Riparlimi di qui a poco e farai a 2210 5, 22| Orlando e de Isopo! Vàdasi a riporre el Poggio co' le Facezie!~ 2211 4, 6| ch'io non mi diletto di riportare, vi direi de l'altri...~ 2212 4, 3| non dicessi ch'io fossi riportatore di frasche!~PARABOLANO Venite 2213 2, 7| ma sarà buono andare a riposare.~MESS. MACO Io ho la gran 2214 0, pro| cielo per esserli stato solo ripportato ch'io l'ho per una strega 2215 4, 13| solo.~ ~Ah, ah, ah!... Risa, di grazia, lasciatemi favellare! 2216 4, 2| maniche; di poi mi sono risciacquati i denti con un mezzo di 2217 2, 6| mille gintilezze.~ROSSO Riscòtila con digiuni, fagli dire 2218 3, 7| quand'io gli parlerò, mi risponderà non ch'io sia pazzo e di 2219 1, 19| Altissimi! Dove entrarai? Rispondi.~PESCATORE In cul, v'entrerò, 2220 5, 15| appetito. El vino di poi ti ristora? Per mia fe' che è meno 2221 5, 15| ci pensare! È vero che ci ristorano e' frutti doi tagliature 2222 0, arg| porto un argomento molto ristorativo e in questa sua composizione, 2223 5, 22| Servitrice di sua signoria, e lo ristorerò.~VALERIO E voi, moglie di 2224 2, 6| francioso, strettoio da ritirare poppe che pendono, mollette 2225 0, pro| l'è Roma al Coliseo, a la Ritonda e altre cose, e che siate 2226 3, 3| Rèstati qui, Rosso, ch'adesso ritornaremo.~ROSSO In quel punto, ma 2227 5, 2| se 'l mio marito bufalo ritornassi e che gli rompa la coscia. 2228 3, 7| non sol d'Italia; e poi ritornerò, ch'io son certissimo che 2229 1, 2| M. ANDREA Adesso adesso ritorno, e trovaròvi in casa Ceccotto.~ 2230 5, 22| che disfatti e fracassati ritornono a casa loro! Non si pon 2231 0, arg| goffo al possibile, si ritrova con una fornaia più sucida 2232 5, 17| vedere come un pazzo, e non ritrovando nulla restò com'ora son 2233 3, 10| che Vostra Signoria s'era ritrovata, staviamo come disperati 2234 1, 20| lamprede a un gintilomo; e tu ritròvati a la Lepre.~CAPPA Torna 2235 1, 8| famiglio e io a pena mi son ritrovato, e sarà meglio ch'io impari 2236 3, 7| ha bene, Valerio! Pur ti ritroverò e farò quello che meglio 2237 2, 26| che a pena del polmone lo riveli, perché gli è venuto a Roma 2238 4, 4| se tu scoppiassi, asino rivestito! Io son bugiardo, infingardo, 2239 2, 2| io son caduto!~M. ANDREA Rizzatevi, castrone!~MESS. MACO Fatemi 2240 3, 3| faccia un procuratore a robargli? (Io mento per la gola!)~ 2241 2, 5| furto che ci si faccia è el robarsi dieci o venti anni a la 2242 4, 14| medesimi ch'al padrone ha robbati; e sappiate che la robba 2243 4, 4| favore de Aloigia menarò robbe nove denanzi e de dreto 2244 4, 3| Laura che Rosso e io gli roffianamo la sorella; ma fate che 2245 5, 22| con le donne! E' le son la roina del mondo e ne sanno più 2246 3, 7| essaltare chi li piace e roinare chi li piace. Qui bisogna 2247 0, pro| altra in Francia, questa in Romagna e quella in Chiasso e Caliope 2248 4, 1| M. MERCURIO Pillolarum romane curie sunt dulciora!~MESS. 2249 5, 15| arìa faccenda a trovare le romanesche a ogni scempio! E forse 2250 0, pro| el vero, un messer Mario Romanesco or ora m'è venuto a trovare 2251 0, arg| moglie di messer Luzio Romano, e non volendo questo amor 2252 1, 2| ANDREA Senatus PopulusQue Romanus! Io vado.~ ~ ~ ~ 2253 0, pro| disperazione, fattoci un romitorio, si viveva ivi. Avvenne 2254 3, 7| se i signori volessero, romperebbono questa mala sorte di chi 2255 1, 24| ch'a Roma non è peccato a rompersi il collo nella Quaresima?~ 2256 1, 23| cervello, che subito el capo è rompito di signorie, di grandezze, 2257 1, 23| fiori a ogni luna come il rosmarino; e questi tali gongolano 2258 1, 12| piuttosto uno di questi Rossi doventa grande in Corte, 2259 3, 2| tussire, uno sternuto ti rovina del mondo e svergogni lei 2260 4, 3| per l'amor de Dio, ché ci rovinaresti!~PARABOLANO Furfante! Egli 2261 5, 22| guastare gli acconci òmini e rovinarli per sempre.~PARABOLANO Ah, 2262 1, 15| benediria le mani, s'io rubbo un di questi padroni ladroni 2263 0, pro| sereno', 'campeggianti rubini', 'morbide perle' e 'terse 2264 2, 6| me, che Roma ha presto a ruinare!~ALOIGIA L'ha bevuto el 2265 5, 11| torna la notte, e serìa ruinata.~PARABOLANO Prima trarrei 2266 5, 15| n'ho avuto paura! Ohimè, ruinati siamo! Lasciamo ire. A vedere 2267 5, 16| Rosso, solo.~ ~Io son più ruinato ch'una anticaglia. Dove 2268 0, arg| lite, la causa è messa in ruota, e per grazia de li auditori 2269 0, pro| assai, credendosi salire, rupporo il collo. E come le buone 2270 5, 15| tinelli.~ROSSO Veneri e sabati sempre ova marce, e con 2271 4, 17| per non fare questione con sacerdoti, più tosto ho voluto fuggire.~ 2272 1, 14| Magnificenzia, Reverenzia, Sacra Maestà, Padre Santo, Cristianissimo, 2273 4, 1| A l'evangele!~M. ANDREA Sacramento da contadini.~MESS. MACO 2274 4, 17| giudeo che...~SBIRRO Ah, sacrilego ribaldo! Tu vai con le cappe 2275 1, 24| mai, che la Vergine e la Sagrata non gli fussi in bocca.~ 2276 4, 17| ribaldo! Tu vai con le cappe sagrate per deleggiare cristiani? 2277 2, 6| favellare a lei, e era una Salamona tenuta.~ROSSO Abrucia, impicca, 2278 0, arg| sigillo a tutte le savie e salate parole di quel pazzo di 2279 2, 1| quando son pien di tordi, salcicce o capponi! Oh, che odore 2280 3, 6| burla.~ROSSO Un bacio! Sta salda, Corona de le Corone de 2281 4, 1| acconciar un asino, poi che salgono in cielo a l'accursiesca 2282 5, 15| farla duchessa di Campo Salino e de' la Magliana.~ROSSO 2283 0, pro| molti che per industria saliron in cima al monte, e assai, 2284 0, pro| erono con tanto ingegno saliti su l'indiavolato monte, 2285 4, 19| voto de dire un mese li salmi pestilenziali.~M. ANDREA 2286 5, 22| volloro ammazzare, e io saltai da la fenestra e m'ho avuto 2287 1, 11| Valerio, io t'ho pur fatto saltare! Ben sapevo io, e il Cappa, 2288 2, 26| si fanno uno di cotesti saltimbarchi ricamati; oh, il gintil 2289 2, 26| facchino, e tu vestiti el saltimbarco e così trovandolo el Bargello 2290 1, 14| stato?~ROSSO A la taverna, salvando l'onore de la Signoria Vostra, 2291 3, 6| contentare Parabolano e salvare noi che lo crucifigiamo.~ 2292 3, 17| avere delle virtù, chi vuol salvarsi come la mia maestra, e qualche 2293 2, 11| Maco a la Camilla Pisana)~'Salve Regina misericordie. Perché 2294 3, 6| nel bel di Roma, e noi a salvum me fac. Or noi ci siamo 2295 2, 4| che niuna medicina mi può sanare, salvo che una che non si 2296 5, 15| tinelli, Roma sarebbe subito sanata dal morbo.~ALOIGIA Misericordia!~ 2297 2, 8| tu m'aresti a quest'ora sanatomi.~VALERIO Deh, signore mio, 2298 0, pro| peccarebbe però in Spirito Sancto.~Per certo che si può rallegrare 2299 2, 26| Tu parli sanese, perché i sanesi ogni Natale si fanno uno 2300 2, 5| tormentono te, sconsolato per la sanità sua. Cose crudeli a desiderare 2301 2, 1| il corpo di queste cose sante e divine, io crepo e vienmi 2302 3, 7| io son certissimo che Sua Santità rileverà la virtù come fece 2303 3, 16| nostra saputa, e anche noi ci sapemo de vitella e de capretto 2304 1, 24| buon cortigiano son queste: saper biastemare et essere eretico.~ 2305 2, 15| fa più oggi che domani a saperlo? Dipoi se voi mi amazzate... 2306 1, 24| ANDREA Come in l'inferno? Non sapeti voi ch'a Roma non è peccato 2307 0, pro| compagni si squartorno, e' si sapeva per dua giorni inanzi perché 2308 1, 11| ho pur fatto saltare! Ben sapevo io, e il Cappa, che tu e 2309 1, 24| M. ANDREA Messer no; e sapiate che tutti quelli che vengono 2310 2, 19| altro farìa impazzire la sapienza capranica. O può fare questo 2311 3, 16| che no.~GUARDIANO O no 'l sapre' io?~ALOIGIA O trista me, 2312 5, 22| se tu fussi cronichista sapresti che le corna vennero dal 2313 3, 16| tradimento senza nostra saputa, e anche noi ci sapemo de 2314 3, 16| perché, a dirti el vero, ho saputo per via de confessione che 2315 5, 15| bene? Quattro alice o diece sarde marce e vintecinque telline 2316 1, 12| l principe de Fiossa non sarebbono così male aviati, e anche 2317 | sarei 2318 4, 15| Pròvetelo, e se ti starà bene sarem d'accordo.~ROSSO Metti su, 2319 | sareste 2320 0, pro| maremma non che Italia, non saria mai possibile a ragunare 2321 2, 14| punti che non hanno mille sarti. Barbuta, strega, suocera 2322 0, pro| assaltò Ceccotto Genovese, già sarto e ora astrologo, e dice 2323 2, 14| Barbuta, strega, suocera de Satanasso, avola de l'Aversiera e 2324 5, 15| guastarebbono la bocca a' satiri.~ALOIGIA Oh, oh, oh, oh! 2325 0, pro| e per come. Sarà qualche satrapo che dirà essere venuto per 2326 2, 2| impararete Borgo Vecchio, Corte Savella, Torre di Nona, Ponte Sisto 2327 0, pro| pasticci. Ma se voi siate savi: Plaudite et valete!~ISTRIONE 2328 5, 18| udire il biasimato assente, sbandite ogni fedele e giusto omo 2329 5, 17| Valerio, da me a torto scacciato, dove sei? Adesso cognosco 2330 1, 16| arme è la vostra?~ROSSO Una scala d'oro in campo azzurro. 2331 5, 15| è la indescrezione de lo scalco, che a pena avemo fenito 2332 3, 6| tempo non sarìa stata atta a scalzarmi LorenzinaBeatrice. Avevo 2333 5, 8| piacere. Però assaltiamolo e scambiamo prima le cappe.~ZOPPINO 2334 2, 26| Bargello lo appiccarà in tuo scambio.~MESS. MACO Impiccato, ah! 2335 5, 21| me tenete, io la voglio scannare! A Ercolano si fanno le 2336 4, 15| da' qua el cordone e lo scapulare; che te ne pare?~ROSSO La 2337 1, 2| Scotto..., Arlotto..., Scarabotto..., il Biliotto..., Ceccotto; 2338 2, 2| Santo possiamici ire con le scarpe?~M. ANDREA [Io] sì, voi 2339 1, 16| viene. Io ho certi ducati scarsi, male al proposito: el magistro 2340 0, pro| buone muse videro di poter scemare la fatica a Apollo, si domesticorono 2341 4, 8| Aloigia, figlia.~TOGNA Io scendo; aspettate!~ALOIGIA Ben 2342 2, 15| tu che un mio famiglio mi schernisca?~ROSSO Che vi fa più oggi 2343 3, 3| digiuno! )~ALOIGIA Vi sono schiava!~ROSSO E come egli è conversevole 2344 1, 19| scongiuro!~PESCATORE Con pugni, schiericati!~SAGRESTANO Tiratelo in 2345 1, 21| CAPPA Non si può dire questa sciagura?~PESCATORE Te dirò: io sono 2346 3, 6| zibellino, il papagallo, la scimia e ogni cosa, intendi?~ROSSO 2347 1, 15| ce ne sono che parrebbono scimie e babuini. Ma io sono il 2348 3, 7| opere che loro fanno. Tu sei sciolto de la lingua e vivi a la 2349 3, 5| tu, Rosso?~ROSSO Quello scioperato di Maestro Andrea ha condutto 2350 2, 4| forse ch'Amore m'insegnerà a sciormi come insegnò [a] legarmi. 2351 0, pro| non fate silenzio ch'io sciorrò el cane, e dirò: el tal 2352 5, 15| stracchezza si sazia, e una scodella di fave senza olio e senza 2353 2, 16| venire a dormir seco; ma che, scognosciuto, non c'è niuno periculo.~ 2354 1, 23| Ceccotto. Ma io veggio el mio scolare pincolone fermo su la porta 2355 1, 11| e Flaminio ci stavate a scoltare, e per burla sparlavamo 2356 1, 19| Tu mordi! Demonio, io ti scongiuro!~PESCATORE Con pugni, schiericati!~ 2357 2, 5| esser ricco, tormentono te, sconsolato per la sanità sua. Cose 2358 3, 6| Ma a dirti il vero, io ho scopati tutti i bordelli d'Italia, 2359 4, 4| fare el duca a Tigoli se tu scoppiassi, asino rivestito! Io son 2360 0, arg| non volendo questo amor scoprire, un suo famiglio ribaldo 2361 4, 22| fame, le rimembranze ve si scordarebbono.~~  ~ 2362 0, pro| Che Dio si vuol con teco scorucciare.~ ~'Sippa' è vocabulo antiquo, ' 2363 2, 15| ROSSO Mala parola, et è scritta per tutto né si seppe mai 2364 0, pro| patricio bolognese, che scrivendo contro il turco disse così:~ ~ 2365 2, 8| è la mia morte, perch'io scrivendoli quanto l'amo, si sdegnerà 2366 2, 10| VALERIO Trovare una ruffiana e scrivere una lettera.~PARABOLANO 2367 2, 15| tutto né si seppe mai chi la scrivessi né mai fu detta da uomo 2368 1, 16| PESCATORE Vostra Signoria non si scrucci perché le porterò io!~ROSSO 2369 1, 10| Scena decima. Flaminio scudiero e Valerio camariero.~ ~VALERIO 2370 2, 19| creda che gli asini tenghino scuola? Veramente gli è, come disse 2371 2, 18| lui; ma se questa cosa si scuopre, suo danno; io so ogni buco 2372 4, 5| troverà con Laura, ma in loco scuro e solo, perché l'è tanto 2373 2, 8| scrivendoli quanto l'amo, si sdegnerà essere amata da sì basso 2374 2, 8| tacerò? Nel parlare è el suo sdegno e nel tacere è la mia morte, 2375 3, 1| resuscitato la speranza secca e aduggiata ne le amorose 2376 4, 6| debito, e io starò a denti secchi. Ma che glie direte voi, 2377 2 | ATTO SECONDO DE LA CORTIGIANA~ ~ 2378 2, 11| parole, le quale seranno secrete come un bando, et fiat voluntas 2379 2, 20| nostra. A me pare che serìa securissimo a venire vestito da facchino 2380 5, 5| notte, so' per trovarla e segarli le vene de la gola. Oh, 2381 5, 15| non ha tante la Spagna al seggio capuano, e gli promette 2382 2, 6| reverenzia parlando. Non ti segnare, ché gli è ciò che tu odi.~ 2383 4, 17| cristiani? Mettetelo nella segreta compagni!~ROMANELLO Questa 2384 3, 2| caldo, de e de notte le seguitano; e se mai per disgrazia 2385 5, 5| fuggirai come omo e io te seguiterò come donna; e voglio ire 2386 1, 16| stassi un pezzo a metterli la sella.~PESCATORE Per mia fe' che 2387 | semel 2388 1, 2| MACO De chi?~M. ANDREA Senatus PopulusQue Romanus! Io vado.~ ~ ~ ~ 2389 5, 17| messer Francesco Tornabuoni, sendoli dato a intendere che aveva 2390 2, 8| vergogna e morte vostra? Sentendo tal cosa, che alegrezza 2391 3, 6| vergognono?~ROSSO Savia sentenzia. Per Dio che 'l tuo confessore 2392 2, 12| tal desìo.~ ~O che versi sentenziosi, tersi, limati, dotti, novi, 2393 1, 22| servitori.~PARABOLANO Tu non senti quello che mi duole.~VALERIO 2394 5, 22| a questo altro anno, ne sentirete una più goffa. Quando che 2395 1, 3| la Signoria Vostra. Non sentisti voi Maestro Andrea che disse: 2396 1, 24| M. ANDREA Insomma, se voi sentite mai dire bene de la Corte 2397 4, 2| ALOIGIA Dirò che Valerio ha sentitoci ragionare di Laura e che 2398 | senz' 2399 5, 15| sì oscura tomba, che le sepolture son più allegre, e di state 2400 2, 15| scritta per tutto né si seppe mai chi la scrivessi né 2401 2, 11| millanta parole, le quale seranno secrete come un bando, et 2402 0, arg| avere visto un Accursio e un Serapica comandare al mondo, che 2403 4, 1| cielo a l'accursiesca e serapichesca non si degnon poi né con 2404 2, 7| pina de bronzo?~M, ANDREA Sere sì.~MESS. MACO Quella nave 2405 4, 1| son vostro servitor, alma serena.~M. MERCURIO Orsù, non perdiamo 2406 5, 12| labia nelle dolcezze tue? O serene luci de la mia idea, non 2407 0, pro| certo proemio, diceria, sermone, filostoccola, intemerata 2408 2, 11| marmorei e inorpellata bocca e serpentini capelli e fronte corallina 2409 5, 15| altro la peste, ché come se serrassino i tinelli, Roma sarebbe 2410 3, 12| discretissimo giovene e servente e vuolmi bene, benché è 2411 1, 14| perché mio padre ebbe gran servigi dal suo mentre studiò in 2412 4, 7| tutto l'onore e l'utile del servigio tuo di cotanti anni.~VALERIO 2413 3, 7| cavalcò ch'io mancassi in servirlo, e non ho niente, e' mi 2414 1, 16| che tu pigli, e io son per servirmi da te, ch'hai cera de bon 2415 1, 9| guanti, e si Domenedio lo servissi no 'l contentarebbe mai. 2416 3, 16| GUARDIANO Vien, che serai servita.~ ~ ~ ~ 2417 2, 5| Camillo mio figliolo al servizio de la Corte?~FLAMINIO Sì, 2418 1, 22| come hanno cotanti che servono, voi intenderesti.~PARABOLANO 2419 5, 20| state così malinconosa e sètevi ringrandita a sollazzare 2420 3, 5| questi panni.~PARABOLANO Voi sèti Messer Maco?~MESS. MACO 2421 | sette 2422 0, pro| Giubileo! E ora stai sul severo; recita quisto beato prologo 2423 5, 15| da dipintori e lavata nel sevo de le candele di porco che 2424 4, 11| Togna.~ ~ERCOLANO Vien giù, sfaccendata! A chi dico io, Togna? ~ 2425 0, pro| ragunare tanta turba di sfaccendati, e ognuno è córso al romore 2426 5, 6| quattro e un quarto (ma tu te sfamarai pur, e questo ser Cupido 2427 5, 15| E io con le fornare gli sfamo e son trapagata come fussino 2428 2, 4| e tu gli òmini e gli Dei sforzi. Ella volubile e instabile... 2429 5, 15| galanteria degli ufficiali tutti sfranciosati e tignosi; e se 'l Tevere 2430 3, 8| voi dite, quel mèle che sgocciola da le lingue che sanno dire 2431 0, pro| terse parole' e 'melliflui sguardi', e' sono sì stitichi, che 2432 1, 14| fastidio, tanto m'è avara d'un sguardo.~ROSSO Non vi dissi io che ' 2433 5, 22| andare seco a dormire per sguazzare, gli spagnoli mi volloro 2434 3, 3| carnevale. (Anzi Quaresima e siam tutti più magri che un digiuno! )~ 2435 5, 6| è anche un anno...~ROSSO Sìano doi, ch'io per me non son 2436 3, 7| fatto dare al figliolo de la Sibilla ruffiana.~VALERIO I signori 2437 | sic 2438 2, 10| VALERIO Di questo state sicuro, ché mai né letteredenari 2439 4, 8| voglio pigliare un poco di sicurtà di te, con tuo utile.~TOGNA 2440 | sieno 2441 5, 18| in preda a un tabacchino, sigillandoli ogni menzogna per il Vangelio!~ 2442 0, arg| diventando un bue, pone il sigillo a tutte le savie e salate 2443 3, 2| or la mano a la guancia, signali de inamorati. Oh, che bestie 2444 2, 8| poco onore che un vil desìo signoreggi di così mala maniera la 2445 4, 13| per sé e le signore e le signorìe. E quella bestiaccia di 2446 0, pro| Per Dio che se non fate silenzio ch'io sciorrò el cane, e 2447 1, 24| prima cupientibus artem~Silvestrem tenui noli gaudere malorum~ 2448 3, 8| brigantino.~PARABOLANO Tu simigli le grue a le pernice; abbia 2449 0, pro| unquanco', 'quinci e quindi' e simili coglionerie, cagion che 2450 2, 19| solo.~ ~Che cicalone e simpliciotto è questo mio padrone: ti 2451 1, 12| maldicente, ghiotto, ladro e simulatore! É ben creato el Rosso, 2452 | sin 2453 | sine 2454 0, pro| che c'è tale che sta a un sinistro strano e per che cosa? Per 2455 5, 17| ho preso piacer de' dieci siroppi che prese messer Francesco 2456 2, 1| pescatore mi trova me le farà smaltire.~CAPPA A sua posta! Io non 2457 0, pro| sì stitichi, che non gli smaltirebbono gli struzzi, che padiscono 2458 5, 15| mangia al buio, e con pane di smalto, senza potersi mai nettare 2459 1, 24| Gli è meglio perdermi che smarirme. Or ecco el libro; andiamo 2460 3, 16| qual è l'altra?~ALOIGIA Oh, smemorata! Io ho date le cervella 2461 0, pro| perché se tu ci avessi messo 'snelle', 'frondi', 'ostro', 'sereno', ' 2462 5, 12| unico possessore, bocca soave, dove amore stilla le dolcissime 2463 2, 26| la strada, a la strada! Soccorretime, io son morto!~ZOPPINO Tenetelo, 2464 5, 22| veneno? E 'nsomma, l'arme del Soderino e de Santa Maria in Portico 2465 1, 21| hanno pelato, preti becchi, sodomiti, ladroni! Al corpo, al sangue, 2466 1, 14| per imbasciatore a qualche Sofì, ch'almeno io mi farìa onore. 2467 4, 4| son bugiardo, infingardo, soiardo, frappatore, adulatore e 2468 4, 1| stato il malatestissimo soldato al tempo di Bartolomeo Coglion!~ 2469 2, 5| hanno imparato a mangiar soli in camera e dicano che ' 2470 4, 14| per Aloigia e son fatto solicitatore in la causa di quello ammorbato 2471 2, 18| l'ha più da fare che la solicitudine.~ ~ ~ ~ 2472 2, 5| doi baiocchi più che 'l solito in una laccia, non la volse? 2473 5, 20| malinconosa e sètevi ringrandita a sollazzare con sì gran maestro.~TOGNA 2474 5, 18| Rosso, il qual m'ha menato a sollazzarmi con una poltrona in cambio 2475 5, 6| ROSSO Massime quando ci sollicita la fame.~PARABOLANO Sta 2476 0, arg| argomenti et è stato molto solutivo. Or tiriamoci da parte e 2477 4, 1| Spettate, ch'io manderò per una soma a Siena.~M. ANDREA Ah, ah, 2478 0, pro| reverendo, perché arà le some de' benefici per andare 2479 2, 9| vede avere fine. Oggi non somiglia a ieri, sempre non sono 2480 4, 3| cercava d'assassinarvi e sòmmi stato cheto perché Vostra 2481 4, 12| sole hanno la lussuria in sommo.~PARABOLANO Io temo che 2482 5, 6| suona vi paia oriolo; e sona a morto per madonna Onestà 2483 0, pro| maravigliate s'ella non va su per 'sonetti lascivi', 'unti', 'liquidi 2484 3, 8| ah, ah!~ROSSO Oh, quei sonettini di Maestro Pasquino mi amazzorno 2485 5, 15| quali c'è dato parte; ma sonsi prima da tante mani annoverate, 2486 4, 14| de Dio ch'io cantarei di soprano! Ma dove sarà ita questa 2487 4, 3| Rosso e io gli roffianamo la sorella; ma fate che non siano mie 2488 1, 14| Mandategli doi gattucci soriani!~PARABOLANO Son buoni a 2489 2, 23| passerà da lato e non piglierà sospetto di voi così travestito; 2490 5, 15| ch'ha visto le cavalle, e sospira e piagne, fa inchini con 2491 2, 1| pasto che se piglia senza sospiri o gelosia. Sai tu se quel 2492 5, 17| statue di bronzo: ond'egli in sottana, a piedi e solo, corse a 2493 2, 9| giovene prudentissimo, ma el soverchio amore mi diffida d'ogni 2494 3, 14| maggiore baione e 'l migliore sozio del mondo, perché maestro 2495 4, 1| usare inanzi a me.~M. ANDREA Spàcciate Grillo, e fa' che i' si' 2496 4, 19| inchiavellare la Camilla ora ora! Spacciatemi, ch'io ho fretta.~M. ANDREA 2497 5, 15| signoria' che non ha tante la Spagna al seggio capuano, e gli 2498 1, 9| e fa la reverenzia a la spagnola; così nel torre l'acqua 2499 3, 3| Lievati su e non usare tante spagnolerie e gagliofferie.~ALOIGIA 2500 0, pro| dice ch'io ho detto che li spagnuoli [non] sono da più che i 2501 2, 21| un peso che li rompa una spalla?~M. ANDREA Non, che serìa 2502 5, 1| stanze mi hanno vòlte le spalle. O felice Fortuna, tu hai


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